IO DIVERSO?…noi diversi

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IV CIRCOLO DIDATTICO – VITTORIA a.s. 2003/2004

IO DIVERSO?
NOI

DIVERSI
UNA SCUOLA PER TUTTI E PER OGNUNO

Referente del Progetto: Ins.Giuseppa MAZZA- realizzazione grafica Ins.G.Messina


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Il progetto privilegia la tematica della DIVERSITA’ perché
temiamo che si stia rimettendo in seria discussione la prospettiva
inclusiva o dell’integrazione dei bambini disabili nella scuola
ordinaria.
Difatti, al di là delle belle parole e dei buoni proponimenti, nei fatti
stiamo assistendo alla violazione dei loro diritti. Pertanto si cercherà
in tutti i modi di contrastare questa tendenza, anche perché siamo
profondamente convinti che la scuola pubblica appartiene a tutti e
che l’integrazione sia sicuramente un fattore di qualità per la scuola.
Una scuola capace di integrare è sicuramente una scuola in grado di
guadagnare alla specificità di ogni alunno, ai suoi bisogni, è una
scuola che sa mettersi in gioco, che non ha pregiudizi, che sa
accogliere, ascoltare e che veicola valori quali il rispetto, la
solidarietà, la pace.


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FINALITA’
•Favorire la diffusione di un’etica umanitaria,
di rispetto e di integrazione;

•Abbattere le barriere mentali che portano al pregiudizio,
alla discriminazione e alla divisione;
•Realizzare un’identità personale ricca,
dinamica, aperta e creativa;


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OBIETTIVI
• Sensibilizzare alle molteplici forme di discriminazioni cui i disabili
sono esposti.
• Incoraggiare alla riflessione sulle misure necessarie per promuovere
pari opportunità
• Sapere comunque accogliere l’altro nella sua diversità…(diversità
fisiche e mentali, di cultura, di razza e di religione)
• Scoprire insieme perché le diversità sono risorse.
• Prendere consapevolezza che l’incontro con altre persone e altre
culture arricchisce le proprie esperienze.
• Prendere coscienza e sapere esternare i propri vissuti emotivi, i
propri bisogni, per comprendere e soddisfare i bisogni e le esigenze
degli altri.


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IL PERCORSO
Il percorso potrà essere sviluppato all’interno delle sezioni o delle classi e come meglio
si riterrà opportuno, poiché trattasi di obiettivi trasversali che appartengono a diverse
aree educative e trovano realizzazione nei diversi campi di esperienza e nei diversi
ambiti.

Utile sarebbe avviare un laboratorio di psicomotricità capace di coinvolgere sia il
corporeo-emotivo che il cognitivo-relazionale per permettere agli alunni di acquisire la
consapevolezza di avere ed essere un corpo, un corpo uguale ma nel contempo diverso
dagli altri, e poter sperimentare l’empatia percependo l’altro in una diversità “provata”,
assunta sulla propria pelle.
Tutto questo sarà estremamente interessante perché ci darà l’occasione di conoscere
meglio i nostri alunni e darà loro l’opportunità di scoprire che dietro la diversità c’è pur
sempre una persona, una persona dotata di risorse, che fa profondamente parte del nostro
mondo e come qualunque altra persona è connessa a noi e condivide con noi uno stesso
patrimonio di bisogni e aspettative. E insieme alunni e docenti impareremo a considerare
e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una
caratteristica emarginante.
Durante il percorso si cercherà di promuovere fra i docenti uno scambio di esperienze e
di strategie efficaci, e intensificare la cooperazione fra tutte le istanze interessate, in
particolare i familiari, i centri terapeutici, le associazioni e gli enti operanti nel territorio.


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DESTINATARI
Il suddetto progetto che è connesso con il
progetto di alfabetizzazione emozionale e
con il progetto di circolo, sarà organizzato e
gestito dagli insegnanti di sostegno e da tutti
gli insegnanti curriculari interessati e sarà
rivolto a tutti gli alunni del circolo.


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SPAZI
Le aule delle sezioni e delle classi interessati,
l’aula di psicomotricità e tutti gli spazi che si
riterranno utili adoperare.

TEMPI
Il progetto avrà durata triennale e ogni sezione o
classe potrà destinarvi il tempo che riterrà utile.


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STATEGIE
METODOLOGICHE
• Circle Time;

• Brainstorming;
• Conversazioni libere e guidate;
• Drammatizzazioni;
• Attività piscomotorie;
• Globalità dei linguaggi (grafico, pittorico, plastico, musicale,
corporeo);
• Metodo cooperativo;

• Problem solving;
• Role-playing;


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VERIFICHE
Il progetto sarà socializzato e verificato
durante le intersezioni, le interclassi.
Alla fine di ogni anno scolastico si
cercherà di realizzare un progetto finale
per socializzare il percorso nei suoi
momenti più significati, sia all’interno
che all’esterno dell’istituzione scolastica.


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L’anno 2003, quindi l’anno che sta per finire, è stato proclamato dall’unione
degli Stati Europei, anno in favore dei disabili; ciò significa che tutti gli Stati
membri come Italia,Francia,Germania,Spagna,….avrebbero dovuto
individuare e rimuovere ostacoli discriminazioni per migliorare la qualità
della vita delle persone diversamente abili.

Purtroppo, con molta amarezza, dobbiamo constatare che alle parole, alle
promesse, non sono seguiti i fatti come dimostra anche la situazione
scolastica sia in generale, che nello specifico della nostra scuola. Difatti, i
tagli inflitti alla spesa pubblica hanno determinato carenza di personale
ausiliario e di personale specializzato, non favorendo, di certo,
l’integrazione.

Noi invece, sosteniamo fortemente che i diversamente abili hanno diritto a
frequentare la scuola in una situazione di piena integrazione, con il sostegno
di insegnanti specializzati e di servizi assistenziali.


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Per tutto questo il gruppo “H”, il cui scopo è proprio quello di favorire
l’integrazione dei bambini diversamente abili nella scuola, sta cercando di
promuovere una serie di iniziative quale anche la realizzazione del presepe
che ha come tema “Gesù” nasce per tutti”, per creare dei momenti di
riflessione, cercando di aprire un dibattito al fine di contrastare le tendenze
in atto.

La scuola pubblica è di tutti, deve essere di tutti, e quindi deve sapere e
potere accogliere l’altro nella sua diversità, disabilità fisiche, mentali, di cultura,
di razza, di religione…veicolando valori quali il RISPETTO, la
SOLIDARIETA’, LA PACE.

per questo motivo abbiamo messo accanto alla nascita di Gesù il
brutto anatroccolo per affermare,.

ANCHE SE DIVERSI
SI HA DIRITTO
A UN PROGETTO DI VITA


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Un Natale per riflettere
Il gruppo “H” augura un Natale Sereno e un Anno Nuovo
ricco di solidarietà e amore.
Invitiamo tutti, inoltre, a visitare il Presepe realizzato
presso il plesso “G.Rodari” dal titolo: “Gesù nasce per

tutti”.
Tutti coloro che vorranno potranno partecipare alla
realizzazione di una mostra, tramite, disegni, poesie…per
affermare che siamo tutti diversi e che tutti abbiamo
diritto ad un progetto di vita.


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• dall’integrazione si impara a considerare e a vivere la diversità come una
dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante.
• Tutti abbiamo diritto ad un progetto di vita
• Voglia di buttare per aria tutto il poco che si sa e vivere con tutto il loro
niente.
• La qualità dell’integrazione è la qualità della scuola.
• diritto alla frequenza della scuola in una situazione di piena integrazione
a cominciare da quella dell’infanzia e al sostegno di insegnanti
specializzati e di servizi assistenziali.
• Una scuola capace di integrare è una scuola in grado di guardare alle
specificità di ogni alunno, è una scuola che sa mettersi in gioco, che non
ha pregiudizi, che sa accogliere ed ascoltare e veicola sicuramente valori
quali il rispetto, la solidarietà e la pace.

• Nelle scuole speciali i bambini potevano rispecchiarsi in altri bambini
simili a loro: chi non può camminare deve stare con chi usa le gambe per
correre e giocare, chi non può parlare deve poter ascoltare e chi….
Abbiamo tutti bisogno di strare con altri diversi da noi per arricchirci.


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• Tutti abbiamo punti di forza, da quelli si deve partire
• Scoprire insieme perché le diversità sono risorse.
• Sapere accogliere l’altro nella sua diversità: disabilità fisiche, mentali, di
cultura, di razza e di religione.

• Prendere coscienza che l’incontro con altre persone e culture arricchisce le
proprie esperienze.
• Non c’è gioia senza differenza.
• Favorire la diffusione di un’etica umanitaria, di condivisione, di rispetto e di
integrazione.
• Abbattere le barriere mentali che portano al pregiudizio, alla discriminazione
e alla divisione per la realizzazione di un’identità personale ricca, dinamica,
aperta e creativa.
• Dietro la diversità c’è pur sempre una persona uguale a noi, persona che
condivide con noi uno stesso patrimonio di bisogni e aspettative e si impara a
considerare e a vivere la diversità come una “dimensione esistenziale” e non
come una caratteristica emarginante.
• Ogni volta che alzi un muro pensa a quello che lasci fuori.


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• La sfida è comprendere, entrare in quel mondo apparentemente lontano e
incomprensibile e creare dei ponti di comunicazione con queste persone.
• E’ prima di tutto un lavoro su noi stessi, sui nostri limiti e sui nostri pregiudizi.
• Finché la persona disabile è vista come un peso, e non come un cittadino dotato di
risorse, che fa profondamente parte del nostro mondo e, come qualunque altra
persona è connessa con noi, pur usando mezzi di comunicazione diversi, ci saranno
sempre barriere architettoniche e norme che non troveranno applicazione.
• La mancata conoscenza dell’altro, il mancato dialogo, la mancata condivisione
della quotidianità portano a fare rifiutare l’altro.
• E’ importante suscitare l’emozione del mettersi nei panni dell’altro e vivere la
condizione dell’altro percependo l’altro in una diversità “provata” assunta sulla
propria pelle.
• Insegnare ai bambini a diffidare e a temere le persone (diverse) può spaventarli
rendendoli chiusi ed aggressivi, meglio atteggiamenti cauti e di rispetto verso l’altro
chiunque esso sia.
• Diverso ma pur sempre una persona capace di sentimenti, di emozioni e con i
nostri stessi bisogni di sicurezza, di affetto e di amore.
• Va messo in evidenza ciò che unisce e non ciò che divide.


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Il Gruppo “H” ha deciso di adottare lo spazio già utilizzato
a Natale per l’allestimento del presepe per continuare ad
esporre lavori inerenti il progetto:

IO DIVERSO?…noi diversi
Creando così nuove occasioni per riflettere insieme.

La 1^ mostra ad essere ospitata riguarderà foto forniteci dal
Centro Medico Sociale per Neuromotulesi ed elaborati
grafici realizzati dalle classi del plesso SS.Rosario.
Tema della mostra: ”il diversabile e la sua integrazione nella
società”.


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Progetto a cura del Gruppo H
Insegnanti:
• Giuseppa MAZZA (referente) Allegria R.Tommasi P.-Antoci-Di Pasquale-Fichera-SalernoAronica

Realizzazione Grafica a cura dell’Ins.G.Messina