Melanie Klein

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Corso di
Psicologia Dinamica

Melanie Klein
Franco Baldoni
Facoltà di Psicologia - Università di Bologna


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Melanie Klein
 Nasce come Melanie Reizes a Vienna il 30 marzo 1882
 Abbandona gli studi in medicina per sposare Arthur
Stephan Klein, dal quale ha tre figli
 Si trasferisce a Budapest, dove inizia un’analisi con
Sàndor Ferenczi. Dopo aver divorziato si reca a Berlino
per continuare la propria formazione con Karl Abraham
 Viene invitata a Londra dove si occupa di psicoanalisi
infantile utilizzando la tecnica del gioco
 Teorizza un mondo interno contenitore di oggetti in
relazione (Teoria delle relazioni oggettuali )
 Entra in contrasto con Anna Freud
 Muore a Londra il 22 settembre 1960


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La tecnica del gioco
Il gioco rappresenta l’espressione simbolica
delle fantasie e dei desideri inconsci infantili
E’ un equivalente dei sogni (in entrambi
viene utilizzato lo stesso linguaggio) e può
essere interpretato con gli stessi metodi
E’ la tecnica privilegiata nell’analisi dei
bambini (nei quali un dialogo di tipo adulto
non è possibile e le associazioni verbali sono
povere)
Vedi: La psicoanalisi dei bambini (1932)


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Polemica tra Melanie Klein
e Anna Freud
 Anna Freud :
i bambini non possono manifestare un transfert sul
terapeuta perché ancora troppo legati ai genitori
Devono essere preparati all’analisi al fine di creare un
atteggiamento favorevole verso il terapeuta

 Melanie Klein :
Anche i bambini manifestano il transfert
Non servono interventi preparatori
E’ necessario interpretare subito per ridurre l’angoscia
del bambino, liberare la fantasia e diminuire le
inibizioni a vantaggio della creatività


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Il mondo interno
E’ la mente intesa come un contenitore di
oggetti al quale si attinge per rapportarsi
con il mondo esterno e nel quale gli
oggetti esterni vengono introiettati
La Klein è stata accusata di sottolineare
eccessivamente l’importanza del mondo
interno trascurando il ruolo dell’ambiente


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Gli oggetti interni
 Esperienze inconsce o fantasie di oggetti situati nella
mente (dentro l’Io) che possiedono motivazioni e
intenzioni proprie
 Sono entità attive sentite come concrete, quasi persone,
in quanto amano, odiano, distruggono, divorano, invidiano
(madre, padre, fratelli, parti del corpo)
 Sono totali o parziali e possono essere scissi in buoni o
cattivi
 Dipendono dal modo in cui è stato sperimentato e
introiettato l’oggetto esterno (sono “specchi della realtà”)
 Tramite la proiezione influenzano il modo in cui vengono
percepiti gli stessi oggetti esterni


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Le fantasie inconsce (Fantasmi)
Sono le rappresentazioni mentali degli eventi
somatici (comprese le pulsioni)
Derivano da sensazioni fisiche interpretate come
relazioni con gli oggetti che causano tali sensazioni
Sono espressione delle pulsioni, ma anche dei
meccanismi di difesa elevati contro di esse
In esse agiscono come protagonisti gli oggetti interni
Vi è una stretta relazione tra fantasia e attività
simbolica (tramite la quale avviene il passaggio
dall’investimento libidico del proprio corpo a quello
della realtà esterna)


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Le relazioni oggettuali
Mondo interno

Mondo esterno
Introiezione

Buoni
Scissione
Cattivi

Buoni

Oggetti
interni

Oggetti
esterni
Proiezione

Identificazione
Fantasia inconscia proiettiva
Soma

Scissione
Cattivi


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Il rapporto con il seno
Un buon rapporto con il seno nei primi mesi di
vita è indispensabile per il benessere psichico
futuro
Sotto il predominio degli impulsi orali il seno è
percepito come la sorgente del nutrimento e
perciò della vita
In seguito alle frustrazioni in tutti i bambini si
svilupperebbe un invidia del seno materno, più
antica di quella del pene, caratterizzata da
fantasie di attacchi sadici orali, uretrali e anali


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Il Super-Io precoce
 Dopo una situazione iniziale di completo appagamento, con
lo svezzamento e l’educazione alla pulizia, in entrambi i sessi
la madre viene vissuta come frustrante divenendo oggetto
di invidia e di fantasie aggressive orali, uretrali e anali nei
confronti dell’interno del suo corpo (che contiene i bambini
e il pene paterno)
 Si avrebbe l’introiezione di una immagine materna
vendicativa e punitiva (Super-Io precoce) alla quale il
bambino reagisce con fantasie aggressive e angosce
persecutorie
 Le fantasie di genitori punitivi sono già presenti al 1-2° anno
(questo Super-Io precoce non è l’erede dell’Edipo, ma ne è
parte integrante)


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Il complesso di Edipo precoce
Un complesso di Edipo precoce si sviluppa già verso il
1°-2° anno come conseguenza alle frustrazioni dovute
allo svezzamento e all’educazione alla pulizia
Tutti i bambini si rivolgerebbero al padre attraversando
una fase di femminilità in cui si identificano con la
madre e il pene paterno è l’oggetto desiderato. Il seno
e il pene sono quindi gli oggetti orali primari
(equivalenza simbolica seno=pene)
Questa fase è destinata in seguito ad essere superata
passando all’Edipo positivo (nel maschio) o conservata
(nella femmina)


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Il concetto di posizione
E’ una modalità ricorrente di rapportarsi
con gli oggetti e di organizzare
l’esperienza
Le posizioni appaiono nella prima infanzia,
ma si ripropongono, alternandosi, nel
corso della vita
Possono assumere un significato normale
oppure patologico
Vedi: Contributo alla psicogenesi degli stati maniaco-depressivi (1935)


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La teoria delle posizioni
0

6m

1° anno

Posizione
Schizo-paranoide

2° anno

Posizione
Depressiva

(Angoscia persecutoria)

(Angoscia depressiva)

Risposta
maniacale

Riparazione

Nevrosi
(Edipo)


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La posizione schizo-paranoide
 La presenza di pulsioni opposte (libidica e aggressiva) porta
alla scissione dell’oggetto (il seno) in buono o cattivo
(componente schizoide) senza la consapevolezza che si tratta
dello stesso oggetto
 Entrambi gli oggetti possono essere introiettati nel mondo
interno o proiettati all’esterno (componente paranoica)
 L’oggetto buono gratifica e tende ad essere conservato,
quello cattivo terrorizza e tende ad essere proiettato
all’esterno (angoscia persecutoria)
 L’Io si difende dall’angoscia persecutoria tramite le difese
primitive paranoidi
Vedi: Note su alcuni meccanismi schizoidi (1946)


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Le difese primitive
 Vengono impiegate nei confronti delle angosce primarie
persecutorie e depressive, legate all’istinto di morte, all’invidia
e alla frammentazione del Sé (si differenziano dalle difese
nevrotiche elevate contro la libido).
 Operano contro l’esame di realtà
 Sono caratteristiche delle posizioni schizo-paranoidi e
depressive
 Sono particolarmente evidenti nelle psicosi e nei disturbi
borderline di personalità
Introiezione

Meccanismi primitivi
di difesa

Scissione
Proiezione
Identificazione proiettiva
Idealizzazione


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Introiezione
Un oggetto esterno viene simbolicamente preso
dentro di Sé e assimilato come parte di se stessi
Attraverso di essa vengono rappresentati gli
oggetti del mondo interno
La rappresentazione dell’oggetto non è distinta
da quella del Sé e l’individuo diventa confuso
relativamente alla propria identità
Nel bambino ha un significato evolutivo
E’ il meccanismo opposto alla proiezione


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Scissione (Splitting)
Separa gli uni dagli altri i sentimenti
contraddittori, le rappresentazioni di sé e
quelle degli oggetti
Permette di separare l’amore dall’odio, il
buono dal cattivo, il piacere dal dispiacere
Opera contro l’esame di realtà
E’ una difesa primitiva particolarmente
evidente nelle psicosi e nei disturbi
borderline


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Proiezione
Un proprio desiderio o impulso viene
attribuito a un’altra persona o a un
oggetto del mondo esterno
Opera contro l’esame di realtà
E’ all’origine della superstizione, della
gelosia, dei deliri e delle allucinazioni
E’ una difesa primitiva particolarmente
evidente nella paranoia e nelle altre
psicosi


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Identificazione proiettiva
 Aspetti scissi del proprio sé avvertiti come cattivi vengono
introdotti fantasticamente nell’oggetto esterno nel tentativo di
danneggiarlo e controllarlo
 Ne consegue un impoverimento del senso del sé e dell’identità
 Rappresenta un attacco aggressivo di natura anale e uretrale
(prototipo di una relazione oggettuale aggressiva)
 Nella prima infanzia rappresenta una prima forma di
comunicazione con la madre e di empatia (identificazione
proiettiva normale)
 Nell’adulto opera contro l’esame di realtà ed è caratteristica
delle psicosi schizofreniche e dei disturbi borderline
(identificazione proiettiva patologica)
Vedi: Note su alcuni meccanismi schizoidi (1946)


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Idealizzazione
Le qualità e il valore di un oggetto sono
esaltati (e i suoi difetti minimizzati)
L’identificazione con l’oggetto idealizzato
contribuisce alla formazione dell’Ideale

dell’Io

E’ in relazione con il narcisismo in quanto
l’oggetto è trattato come il proprio Io
Il suo valore difensivo è stato sottolineato
dalla Klein


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Diniego
Rifiuto di riconoscere un fatto spiacevole o
indesiderato che si impone nel mondo
esterno (si nega la realtà stessa della
percezione)
Per alcuni autori riguarda anche gli aspetti
di Sé (pensieri, emozioni, desideri, fantasie)
Opera contro l’esame di realtà e può portare
al delirio
E’ una difesa primitiva particolarmente
evidente nelle psicosi


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La posizione depressiva
L’oggetto buono e quello cattivo sono
riconosciuti come un unico oggetto (il seno, la
madre) nei cui confronti si sperimenta sia amore
che odio (ambivalenza)
Il timore di distruggere o perdere l’oggetto a
causa dei propri impulsi aggressivi (angoscia
depressiva ) stimola il senso di colpa
Le risposte possibili sono quella maniacale
(accentuazione della scissione e utilizzo difese
maniacali) oppure la riparazione


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Le difese maniacali
 Hanno la funzione di evitare la depressione
 Sono caratterizzate da un senso di onnipotenza e sono
tese a trionfare sull’oggetto umiliandolo, disprezzandolo e
rifiutando di dipendere da esso in modo da non soffrire
per la sua perdita
 Si fondano sul meccanismo del diniego e su altre difese
primitive
 Non permettono il reale superamento della posizione
depressiva
Diniego (dell’oggetto cattivo)
Idealizzazione (dell’oggetto buono)
Difese maniacali
Svalorizzazione
Controllo onnipotente (Onnipotenza)


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Svalorizzazione (Svilimento)
Nel tentativo di separarsi dall’oggetto
buono e contemporaneamente non
rinunciare ad esso l’Io ne svaluta
l’importanza
Rappresenta una forma particolare del
diniego
E’ una difesa maniacale


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Controllo onnipotente
(Onnipotenza)

Atteggiamento di controllo sprezzante e
trionfante sull’oggetto
L’Io cerca di controllare i suoi oggetti per
evitare il terrore che gli incutono e le
angosce depressive di perdita
L’individuo si comporta come se fosse
superiore agli altri e possedesse poteri e
capacità straordinari


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La riparazione
E’ basata sullo spostamento e sulla sublimazione
Il senso di colpa viene affrontato cercando di
ripristinare l’oggetto d’amore e di proteggerlo
dalla propria aggressività
Permette il superamento della posizione
depressiva
e
la
formazione
di
una
rappresentazione interna di un oggetto totale
buono e disponibile


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Differenze tra Freud e Klein
Freud
Pulsioni, energie psichiche,
conflitti, complesso di Edipo,
Sessuale
Fasi dello sviluppo
psicosessuale
Struttura
Sviluppo dell’Io dopo il 1°
psichica
anno, Super-Io dopo l’Edipo
Angoscia di castrazione,
Angosce
invidia del pene
Difese
Rimozione, spostamento
Psicopatologia Psiconevrosi
Concetti
principali
Pulsione
Stadi
evolutivi

Klein
Oggetti, mondo interno, odio
invidia, fantasie inconsce
Aggressiva
Posizioni schizo-paranoide e
depressiva
Io presente alla nascita,
Super-Io ed Edipo precoci
Angoscia persecutoria e
angoscia depressiva
Difese primitive
Psicosi schizofreniche,
depressione, stati maniacali


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Melanie Klein
Bibliografia essenziale
 Scritti (1921-1958).
Boringhieri, Torino, 1978
 La psicoanalisi dei bambini
(1932). Martinelli-Giunti,
Firenze, 1970
 Amore, odio e riparazione
(con Joan Riviere) (1937).
Astrolabio, Roma, 1969
 Invidia e gratitudine
(1957). Martinelli-Giunti,
Firenze, 1969
 Letture consigliate

 Segal H. (1964-73):

Introduzione all’opera di
Melanie Klein. Martinelli-

Giunti, Firenze, !975
 Hinshelwood R.D. (1989):

Dizionario di psicoanalisi
kleiniana. Raffaello Cortina,

Milano, 1990
 Grosskurth P. (1986):

Melanie Klein. Il suo
mondo e il suo lavoro.

Boringhieri, Torino, 1988