Ipotermia da Immersione Livelli dell’Ipotermia LIEVE (35-32°C). (in base alla temperatura centrale della vittima) La capacità dell’individuo di compiere movimenti finalizzati è compromessa. L’eloquio è rallentato, Il.

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Transcript Ipotermia da Immersione Livelli dell’Ipotermia LIEVE (35-32°C). (in base alla temperatura centrale della vittima) La capacità dell’individuo di compiere movimenti finalizzati è compromessa. L’eloquio è rallentato, Il.

Ipotermia da Immersione

Livelli dell’Ipotermia

(in base alla temperatura centrale della vittima) LIEVE

(35-32 °C).

La capacità dell’individuo di compiere movimenti finalizzati è compromessa. L’eloquio è rallentato, Il brivido è violento e scotente La pressione sanguigna aumenta La frequenza cardiaca e respiratoria aumentano.

MODERATA

(32-30 °C).

Il brivido si attenua Subentra una crescente rigidità muscolare.

La vittima appare disorientata, La frequenza respiratoria e quella cardiaca diminuiscono.

PROFONDA

(<30 °C).

Stato neurologico stuporoso.

La vittima perde conoscenza e i riflessi diminuiscono. Rigidità muscolare continua. La frequenza respiratoria e quella cardiaca continuano a diminuire. Con il progredire dell’ipotermia subentrano aritmie fino all’arresto cardiaco. La diagnosi di morte in un paziente profondamente ipotermico è estremamente difficoltosa!

Ipotermia da Immersione

Tipi di Ipotermia

alle condizioni di ipotermia) (in base a come la vittima è arrivato ACUTA O DA IMMERSIONE Avviene per incidenti occorsi su specchi d’acqua ghiacciati (es: caduta in acqua da una superficie ghiacciata) o in acqua molto fredda. La temperatura della vittima scende sotto i 35 °C molto rapidamente, tra due e dieci minuti SUB - ACUTA Accade in seguito ad esposizioni prolungate (2-4 ore) in ambienti freddi.

Tipicamente sono vittime di incidenti o individui esposti a basse temperature senza adeguata protezione. Spesso sono proprio i soccorritori ad esserne vittime, perchè costretti sul luogo dell’incidente per un lungo periodo (vedi le regole dell’autoprotezione) CRONICA Ne sono vittime gli anziani, i neonati e comunque gli individui incapaci di proteggersi e persone che fanno abuso di alcool e droghe.

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IN CHE MODO IL NOSTRO CORPO PERDE CALORE?

(Meccanismi di termo-dispersione)

Conduzione.

E’ il meccanismo principale di termo-dispersione. L’acqua conduce il calore 25-30 volte più velocemente dell’aria. Una vittima immersa nell’acqua perde rapidamente un’importante quantità di calore.

Convezione.

Avviene quando l’aria (nella maggior parte dei casi), o l’acqua (più raramente), si muove attorno alla superficie corporea. Per questo è importante proteggere dal vento sia la vittima sia il soccorritore.

Evaporazione.

Accade quando la superficie corporea è bagnata e il liquido evaporando sottrae calore al corpo.

Radiazione.

Occorre quando la superficie corporea non è protetta da uno strato di indumenti. Il calore corporeo è radiato all’ambiente circostante. Il capo non protetto può radiare il 50-80% di tutto il calore corporeo.

Respirazione.

Il calore si disperde con la respirazione. Normalmente la piccola quantità di calore perduto con questa via viene compensata dalla produzione di calore del metabolismo. Una vittima che si trovi nell’acqua ghiacciata non può permettersi ulteriori perdite di calore e anche questo meccanismo contribuisce all’ipotermia.

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IN CHE MODO IL NOSTRO CORPO PRODUCE CALORE?

(Meccanismi di termo-produzione)

Metabolismo.

La metabolizzazione dei nutrienti produce calore.

Attività muscolare.

L’esercizio fisico e l’attività muscolare involontaria producono calore. Si pensi che il tremare è la prima risposta dell’organismo alla perdita di calore.

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COSA SUCCEDE ALL’ORGANISMO PROGRESSIVAMENTE?

(Gli stadi dell’ipotermia) In condizioni normali l’organismo produce una quantità di calore che compensa la perdita, in modo da mantenere la temperatura intorno ai 37 °C corporea Quando un individuo cade nell’acqua ghiacciata l’or ganismo mette in moto una serie di meccanismi atti a garantire la sopravvivenza.

La circolazione sanguigna viene “centralizzata”: il flusso san guigno cessa nei muscoli e nella cute a vantaggio di organi vitali e “centrali” come il cervello, il cuore e i polmoni Nei primi minuti di immersione la vittima generalmente cosciente e agitata. Questo è è dovuto al rilascio subitaneo di adrenalina nel circolo sanguigno in seguito alla caduta in acqua. In questa fase il pericolante può ancora collaborare con il soccorritore e afferrare i mezzi di salvataggio che gli sono forniti dall’esterno Una certa quantità di sangue rimane intrappolata nei vasi sanguigni della cute e dei muscoli. I movimenti e il brivido (meccanismo involontario di produzione di calore) arricchiscono questa quantità di sangue di acido lattico.

Questa concentrazione di acido lattico può produrre drammatiche complicazioni se la vittima verrà in seguito riscaldata in maniera scorretta (troppo repentina) La perdita di coscienza della vittima significa doverla recuperare direttamente in un ambiente ostile anche per il soccorritore.

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FATTORI CHE INFLUENZANO LA PERDITA DI CALORE

(Accelerano o rallentano la perdita di calore)

Lo stato di salute della vittima La quantità di grasso corporeo Medicinali assunti Traumi subiti Presenza di indumenti Calma, agitazione, paura, spavento, terrore (condizione psicologica della vittima) Sesso della vittima velocemente calore) (per natura le donne, a parità di condizioni fisiche, perdono più

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COMPLICAZIONI DOVUTE ALLE CONDIZIONI CARDIACHE IN STATO DI IPOTERMIA

Quando la temperatura centrale della vittima scende nel range 32.2 30 °C il cuore si dimostra

estremamente irritabile

Qualsiasi stimolo applicato sulla vittima, ad esempio lo strofinamento, può causare aritmie fatali o l’arresto cardiaco Quando il cuore raggiunge il range di temperatura critico, non solo si dimostra sensibile a stimoli esterni, ma risponde anche in modo imprevedibile ai farmaci o al trattamento con il defibrillatore

L’after-drop.

Costitusce un’ulteriore caduta della temperatura centrale del paziente quando si cerca di riscaldarlo dall’esterno in modo non corretto Potrebbe facilmente accadere se il paziente venisse immerso nell’acqua calda.

Il sangue freddo e acidificato dai lattati, rimasto imprigionato nei vasi periferici dei muscoli e della cute, sarebbe rapidamente convogliato in circolo. La temperatura del sangue in circolo subirebbe conseguentemente un’improvvisa flessione stimolando il cuore in una drammatica aritmia.

L’acidemia prodotta dai vari metaboliti può ulteriormente esacerbare la condizione critica del paziente.

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POCEDURE DI PRIMO SOCCORSO Cauta manipolazione del paziente.

Un cuore sottoposto a basse temperature è un cuore irritabile e suscettibile

. Una barella spinale galleggiante sistema di recuperare un pericolante ipotermico è un ottimo dall’acqua fino all’ambulanza. Sarebbe meglio non spostare il paziente dalla tavola spinale fino all’arrivo in pronto soccorso.

Valutazione del paziente.

Il paziente cosciente non dovrebbe porre dei problemi nella valutazione ABC. Si dovrebbe tentare di

perdite di calore

e

manipolare il paziente con cautela

.

In caso di profonda ipotermia la vittima prevenire ulteriori può apparire morta

; è necessario procedere ad

un’accurata valutazione (ABC).

Il polso carotideo va valutato per almeno due minuti. Murmure respiratorio e battito cardiaco andrebbero valutati con uno stetoscopio. Il ritmo cardiaco andrebbe valutato con un monitor. Se dopo un’accurata valutazione dei segni vitali (ABC) non si rilevano atti respiratori né battiti cardiaci procedere con la rianimazione cardio-polmonare (RCP).

L’importanza di somministrare ossigeno al 100% durante la rianimazione non è mai sottolineata abbastanza.

Far cessare il processo di termo-dispersione.

Pensare ai meccanismi di termo-dispersione e porvi rimedio appena possibile.

e non sfilandoli

.

Rimuovere gli indumenti bagnati tagliandoli Prevenire ulteriori perdite di calore.

Coprire le zone che entrambi efficaci.

più facilmente disperdono calore: testa, collo, petto ed addome. Coperte di lana o teli termici sono L’intera superficie corporea del paziente non dovrebbe essere a contatto con parti metalliche o di plastica.

Sarebbe bene interporre una coperta di lana tra il corpo della vittima e la barella.

Lo scopo del primo soccorritore non è quello di riscaldare la vittima ma di prevenire ulteriori perdite di calore!

Trasporto e trattamento definitivo.

Un paziente ipotermico richiede cure intensive in una rianimazione nel più breve tempo possibile. Poiché i pazienti in profonda ipotermia possono apparire come morti, se non ci sono segni evidenti di decesso (decapitazione, decomposizione, traumi toracici massivi), ricorda come regola:

mai dichiarare come morto un paziente prima che sia stato correttamente riscaldato”

.

Ipotermia da Immersione

RACCOMANDAZIONI!

ATTENZIONE!

L’ambiente ostile può causare uno stato di ipotermia anche

nello stesso soccorritore

.

Le regole indispensabili di auto-protezione

per garantire

sono

l’incolumità del soccorritore e, di conseguenza, il buon esito del soccorso.