Nel giorno della Prima Comunione 18 maggio 2003 All’inizio, il seme Ripercorrere la storia del pane è sempre significativo. L’Eucaristia comincia da lontano: dal chicco piantato con.

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Transcript Nel giorno della Prima Comunione 18 maggio 2003 All’inizio, il seme Ripercorrere la storia del pane è sempre significativo. L’Eucaristia comincia da lontano: dal chicco piantato con.

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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

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AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


Slide 5

Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

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AUGURI

AUGURI

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Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

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PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


Slide 13

Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


Slide 14

Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


Slide 15

Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


Slide 16

Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


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Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE


Slide 18

Nel giorno della
Prima Comunione
18 maggio 2003

All’inizio, il seme

Ripercorrere la storia del pane è
sempre significativo.
L’Eucaristia comincia da lontano: dal
chicco piantato con fiducia; dal chicco
che accetta di scomparire sottoterra e
marcire.
E’ simbolo della vita di Gesù, ma
anche di ogni persona che si realizza
nel dono di se’.

Dio inviò sulla terra un angelo per
meglio capire le necessità più
urgenti degli uomini. L’angelo
percorse l’intero pianeta.
Alla fine tornò. Dio gli chiese: “Di
che cosa hanno più bisogno gli
uomini?”. “Di pane”, rispose
l’angelo.
“Allora – disse Dio – mi farò pane!”.

Ripercorriamo la storia
del seme, che ci aiuta a
capire meglio
l’Eucaristia e la nostra
stessa vita.

“Il seminatore uscì a
seminare. Una parte del
seme cadde su buona terra e
diede frutto”

I semi di grano ad
esempio, sono piccoli,
ma pieni di vita.

(Mt 13,3.8)

Il Signore sorprende
sempre: valorizza ciò
che è semplice e
povero, feconda il
mondo con tanti piccoli
germi di vita che
racchiudono possibilità
insperate.

Questa poesia è per quanti pensano che ciò
che è piccolo sia insignificante!
Piccola è la goccia di rugiada e
rinfresca le foglie assetate.
Piccolo è il chicco di grano e
riempie le tavole di pane.
Piccolo è l’acino d’uva e
riempie di vino i bicchieri.
Piccola è la pietra preziosa e
adorna la corona del re.
Piccolo è l’uomo alla nascita e
nulla è più grande di lui.
Piccola cosa è un desiderio e
può cambiare la vita.

Piccola cosa è un’idea e
può commuovere il mondo.
Piccola cosa è un bastone e
sostiene il peso
dell’anziano.
Piccola cosa è il sorriso e
riempie di felicità chi è
triste. Piccola cosa è un
bicchiere d’acqua e Dio non
lo lascerà senza ricompensa

Quando il seme accetta di marcire,
diventa un nuovo germoglio.
Anche noi siamo chiamati ad uscire
da noi stessi.
A rompere la vecchia scorza per
crescere nella vita.
“Se il chicco
di grano non
cade in terra
e non muore,
non può
portare frutto”
(Gv 12,24)

Le spighe di grano,
rappresentano i frutti
che l’uomo può realizzare
con una vita ben vissuta,
fedele al Signore.
Dono di Dio e
nostra responsabilità
si fondono insieme.

Gesù è come la
spiga;
noi siamo come il
chicco di grano.
Uniti a Lui
formeremo un unico
pane!

Preghiera di Sant’Agostino.

Dammi, Signore, un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami, una mente che ti
contempli, un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo,
e sapientemente ti ami!

La farina: tanti chicchi
macinati, ripuliti per
fare un’unica pasta di
vita nuova: è il
risultato dell’amore.

“Chi dona, lo faccia con
semplicità; chi fa opere
di misericordia, le
compia con gioia” (Rom
12,8)

Signore, quando avrò fame e
freddo o sarò nel dolore,
portami qualcuno da
nutrire, vestire e consolare.

Il lievito, l’acqua e il sale!
La farina da sola non basta.
Abbiamo bisogno di lasciarci
fermentare dal Signore per far
lievitare la nostra vita quotidiana.

Lasciamo che il Signore dia sapore
ai nostri giorni.
“Voi siete il sale della terra; ma
se il sale perde sapore, con che
cosa lo si può rendere salato?”
(Mt 5,13)

L’Eucaristia ci insegna a donarci, a cominciare noi a
cambiare il mondo, a dare l’esempio.
Dove c’è un albero da piantare,
piantalo tu.
Dove c’è un errore da correggere,
correggilo tu.
Dove c’è una fatica che tutti rifiutano,
assumila tu.
Sii colui che toglie la pietra che fa
inciampare e l’odio dai cuori.

Non cadere nell’errore di credere che sono
meritevoli solo le grandi imprese.
Ci sono umili servizi: apparecchiare la
tavola, mettere in ordine i libri, far giocare
una bambina. Servire non è un lavoro
inferiore.
Dio, che è il frutto e la luce, serve.
E ogni giorno ti domanda: “Oggi hai
servito”

Ecco finalmente il pane, il risultato del piccolo seme.
Scopo del pane non è ammuffire, ma lasciarsi
mangiare, diventare nutrimento.
“Procuratevi non il cibo
che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e
che il Figlio dell’uomo vi
darà” (Gv 6,27)

C’è il pane materiale, frutto
del lavoro quotidiano; quel
pane che manca ancora a
milioni di persone. Ma c’è
bisogno di altro pane, per una
convivenza solidale e vera.
Gesù, mio Signore, ti prego:
donami il pane dell’amore,
il pane dell’umiltà, il pane
dell’obbedienza.

Donami, Gesù, mio Salvatore il
pane del distacco dalle creature e
il pane della pazienza per
accettare le pene del cuore.

Donami, Signore mio Dio,
Per essere degna, o mio Signore,
il pane della forza
di servirti nei poveri, sono
per dissolvere la mia
pronta a tutto, anche alle più
volontà e fonderla con la
dure sofferenze.
tua.
Donami, Gesù, il pane della vita, perché impari a non volere
altri che te, in tutto e sempre. Santa Bernardette

Tutto questo itinerario per arrivare all’Eucarestia, che è il
pieno compimento del pane.
Dio, in Gesù, si fa pane per ogni persona in qualsiasi
situazione.
“Io sono il pane della vita.
Io sono il pane vivo
disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne
per la vita del mondo” (Gv
6,48.51)

Prima di accostarci all’altare per fare la
Comunine, uniamoci in preghiera di
lode al Signore.
Prepariamo il nostro cuore all’incontro
con Lui: Gesù Eucaristia.
Gesù, frumento che nutri gli eletti. Gesù manna nascosta. Gesù, Verbo
fatto carne. Gesù, risorto nostra salvezza. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, mistero di grazia. Gesù miracolo stupendo. Gesù, memoriale
dell’amore di Dio. Gesù, vincolo di carità. Noi ci affidiamo a te!
Gesù, forza dei cuori. Gesù difesa della nostra fragilità. Gesù, fonte di
vita. Gesù, pane di vita eterna. Noi ci affidiamo a te!

Il Signore fonte di ogni bene, qui ci chiama per
crescere insieme. Noi cantiamo il Dio dell’amore che
rinnova oggi il nostro cuore.
E’ gesù Dio fatto uomo viene incontro ad ognuno; Lui
ci farà camminare verso il mistero dell’amore vero.
Noi cresceremo in Lui.

Noi siamo come un seme messo nella terra del campo
che ha bisogno di tutto: dell’acqua e del sole, del
vento e dell’amore. Noi cresceremo in Lui.
Guardo tutto quello che sono, ogni cosa è sempre un
dono, segno di un grande amore: quello che è donato
non andrà perduto. La vita in Lui crescerà!

Grazie Gesù, della vita,
Grazie di mamma e papa,
grazie del sole che splende e
di una stella nell’oscurità.
Grazie, Gesù, del tuo pane
che tutti i fratelli ci fa, figli
dell’unico Padre che ci ama
dall’eternità.
Grazie, Gesù, Grazie, perché
un vero amico tu sei per me.
Grazie, Gesù, ora lo so che
sempre accanto ti troverò.

AUGURI

AUGURI

AUGURI

AUGURI

PER LA TUA PRIMA
COMUNIONE