Liceo Classico “ A.Gramsci” Scuola media “ Armando Diaz” OLBIA classi IA e IG LA RISCOPERTA DELLA LINGUA ATTRAVERSO ANTICHI MODULI INTERPRETATIVI DELL’ARTIGIANATO E DELL’ARCHEOLOGIA IN SARDEGNA.
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Liceo Classico “ A.Gramsci”
Scuola media “ Armando Diaz”
OLBIA
classi IA e IG
LA RISCOPERTA DELLA LINGUA
ATTRAVERSO ANTICHI MODULI
INTERPRETATIVI DELL’ARTIGIANATO E
DELL’ARCHEOLOGIA IN SARDEGNA.
1
Slide 2
scivedda
brocca
2
Slide 3
IL PROGETTO
•
•
•
Il progetto proposto dal Liceo Classico “ A. Gramsci” di Olbia vede come
protagonisti gli allievi di due classi prime della scuola che attraverso una
attività di ricerca guidata scoprono le simbologie più comuni presenti
nell’artigianato sardo.
Il campo di indagine prescelto è l‘ attività ceramistica sarda con particolare
interesse alle decorazioni utilizzate nel corso dei tempi, dalla preistoria agli
ultimi cento anni, conoscendo i nomi dei più comuni manufatti e
comprendendo l’importanza che questi hanno assunto nel tempo nella cultura
isolana.
Supportati da esperti esterni alla scuola e dai docenti di Arte e Immagine gli
allievi hanno attivato ricerche guidate utilizzando possibilità cartacee e
audiovisivi, visitato un laboratorio industriale quale la Cerasarda di Olbia e
infine rielaborato su materiale di recupero i diversi simboli interpretativi.
3
Slide 4
Su boe
4
Slide 5
OBIETTIVI
• L’attività così programmata prevede il
perseguimento dei seguenti obiettivi:
• Riscoperta dell’artigianato artistico sardo
• Conoscenza di manufatti tipici sardi,utilizzo e
nome in lingua.
• Conoscenza e valorizzazione di aspetti
etnografici(carnevale).
• Avvio alla consapevolezza dell’identità culturale
• Recupero di alcuni termini in lingua sarda
5
Slide 6
Pavoncella
sbalzo su di rame
6
Slide 7
Itinerario didattico
• Presentazione del progetto attraverso audiovisivo
• Lezioni guidate su evoluzione ceramica nel tempo: dai
manufatti preistorici ai primi anni del 1900
• Ricerche guidate in classe su simboli e loro significato con
riferimento alla lingua sarda del territorio
• Visita guidata per lavorazione ceramica
• Realizzazione dei simboli ritrovati su copie su materiale di
recupero
7
Slide 8
8
Ciusa
Dorgali
Slide 9
LA CERAMICA PREISTORICA
• Come avvio del progetto viene strutturata una
lezione sulla ceramica del periodo neolitico sardo
con numerose immagini atta a sollecitare
l’attenzione non solo sulle forme ma anche sulle
prime decorazioni dei manufatti.
• I ragazzi riscoprono le texture citate nell’attività
didattica di arte e altri simboli ( toro, sole,
balletto) che ancora oggi vengono proposti nelle
ceramiche.
9
Slide 10
Immagini riferite alla 1a lezione
10
Slide 11
La ceramica nei primi del 1900
• La seconda breve lezione riscopre
l’artigianato sardo in generale presentato dal
collega e si sofferma sui manufatti più in
uso nelle case nei primi anni del 1900.
Dall’artigianato all’arte con le scuole
professionali , i nomi dei manufatti in
lingua sarda e i riconoscimenti nei vissuti
dei ragazzi.
11
Slide 12
I PRIMI ANNI DEL 1900
frasku
Sa brokka
stangiada
Sa mongia e su
para
12
Slide 13
13
Slide 14
Loddo
I manufatti divenuti arte
Melis
Melis
14
Lai
Slide 15
Visita alla Cerasarda
• Dall’artigiano all’industria
15
Slide 16
La costruzione di una maschera
• I ragazzi rimangono affascinati dalla lezione
della prof.ssa Mudulu sul carnevale sardo
• Ritrovano diversi collegamenti sul
significato della bestia
• L’entusiasmo porta alla costruzione della
maschera del mammuthone
16
Slide 17
17
Slide 18
18
Slide 19
I lavori dei ragazzi della IA e IG
19
Slide 20
Libere interpretazioni
20
Slide 21
Sbalzo su lamina di rame
21
Slide 22
Sbalzo su rame del pesce
22
Slide 23
La pavoncella
• Paone
• Oni
• Poni
•
pidiaghe, piulaghe,
leppere de arzola,
pazaena
•
Il pavone è presente in
molte culture ed è
assimilabile all’Araba
fenice, alludendo col
suo risorgere dalle
proprie ceneri, alla
immortalità dello
spirito.
•
I primi “pavoni”sono
proposti come
decorazioni di anse dei
versatori d’acqua e ciò
ribadisce la proprietà
sacra e vitale di tale
liquido.
23
Slide 24
Il toro
• Trau
• Malloru
• Presente sin dal
periodo
preistorico come
nelle domus de
janas è simbolo di
forza, di
protezione.
24
Slide 25
Il sole
• Su sole
• lu soli
Simbolo antico
immagine
della vita ma
anche colui
che distrugge
(Apollo con
frecce che
danno vita e
morte).
Simbolo
Cristiano di
resurrezione,
immortalità.
25
Slide 26
L’albero
• L’albero inteso
come un asse
che collega
Cielo e Terra e
regione
sotterranee
quindi
simboleggia
l’eternità del
cosmo, la vita
che si rigenera è
presente in
diverse civiltà
26
Slide 27
La luna
• La luna ha
diverse
simbologie
• per gli Ebrei la
luna
rappresenta il
popolo nomade
• per i Greci è
associata alla
femminilità
• per i Romani è
Diana dea della
caccia.
27
Slide 28
Il fiore
• Flore/frore
• Fiori
• Flori
• Ogni fiore ha il suo
significato simbolico
particolare (Il
mazzolino di fiori
simboleggia la
perfezione spirituale).
In Sardegna ricorrono
soprattutto
nell’attività legata al
ricamo del vestiario
popolare Sardo che
indicava lo stato
sociale del possessore
ed erano legati a riti e
cerimonie
28
Slide 29
Il gallo
•
•
•
Puddu
Caboni
Giaddu
•
Come icona è rappresentato
sin dal vi secolo a.C. su
monete e ceramiche greche
ma anche più antiche come
qualla babilonese.Esso
profetizza il giorno che nasce,
l’esplosione mattutina della
vita, colui che allontana le
tenebre.
Nel Medioevo fu trasformato
in un animale capriccioso e
litigioso, per poi diventare
mostro metà gallo e metà
leone e metà basilisco per
indicare gallo-luce e
basilisco-tenebre.
Il gallo vince le tenebre e
veglia in alto ( sui campanili
delle chiese) come
identificazione di Cristo
vittorioso su tutte le tempeste
o minacce da qualunque
direzione esse provengano.
•
•
29
Slide 30
La vite
• Bide
• Viti
• Sarmentu
• I grappoli della vite
•
•
simboleggiano Israele,
popolo di Dio e sua
proprietà. Il vero ceppo
della vite di Dio è Gesù che
proclama “io sono la vit,
voi i tralci”.
Nel nuovo testamento il
vigneto è il Regno dei Cieli
e il suo frutto è
l’Eucarestia.
Nella cultura greca, i
panpini della vite e i suoi
grappoli sono attributi di
Dioniso, dio dell’ebrezza.
30
Slide 31
Su trigu
La spiga
•
Sant’Isidoro protettore delle
messi 15 maggio quando le
spighe sono formate si
celebrano festeggiamenti con
buoi aggiogati e con corna
ornate da nastri colorati
(probabili festeggiamenti
primaverili in onore della dea
greca Demetra o Cerere
latina).
•
Simbolo di prosperità a lui
sono legati diversi atti
propiziatori come: dopo la
semina il contadino tornava a
casa e guardava la luna e
buttando la moneta per aria
recitava: luna noa luna erra,
sanu m’agatas e sanu mi
lassas, cun dinari mi bussia e
cun trigu mi lussia (
recipiente di canniccio o di
giunco). Se la luna cresce
buon augurio altrimenti
raccolto povero.
31
Slide 32
Il pesce
• pische
• Pisci
• Pesciu
•
•
•
•
Il pesce è un simbolo cristiano
come la croce( vedi nella
panificazione sarda) e secondo una
storia antica se un cristiano
incontrava uno straniero per
strada, il cristiano tracciava un
arco per terra e se lo straniero
completava il disegno con un arco
opposto formando un pesce si
identificava anche lui come
cristiano .
Greci e romani utilizzavano il
simbolo del pesce prima dei
cristiani e quindi tale simbolo non
creava problema; la parola pesce
in greco “ ichthys” vuol dire
tradotto” Gesù Cristo Figlio di Dio
Salvatore”
Il pesce o la parola greca trova
riferimenti anche nelle credenze
pagane antiche, ed era simbolo di
nascita e fertilità
Prima che il Cristianesimo
adottasse questo simbolo esso
personificava la “Grande Madre”
32
Slide 33
Altri simboli ma senza riscontri significativi
Il castello
La colomba
33
Slide 34
Il cervo
Zelbu
Chervu
Cerbu
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Il cavallo
Caddu
Cabaddu
Cuaddu
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Liceo Classico “ A.Gramsci”
Scuola media “ Armando Diaz”
OLBIA
classi IA e IG
LA RISCOPERTA DELLA LINGUA
ATTRAVERSO ANTICHI MODULI
INTERPRETATIVI DELL’ARTIGIANATO E
DELL’ARCHEOLOGIA IN SARDEGNA.
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scivedda
brocca
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IL PROGETTO
•
•
•
Il progetto proposto dal Liceo Classico “ A. Gramsci” di Olbia vede come
protagonisti gli allievi di due classi prime della scuola che attraverso una
attività di ricerca guidata scoprono le simbologie più comuni presenti
nell’artigianato sardo.
Il campo di indagine prescelto è l‘ attività ceramistica sarda con particolare
interesse alle decorazioni utilizzate nel corso dei tempi, dalla preistoria agli
ultimi cento anni, conoscendo i nomi dei più comuni manufatti e
comprendendo l’importanza che questi hanno assunto nel tempo nella cultura
isolana.
Supportati da esperti esterni alla scuola e dai docenti di Arte e Immagine gli
allievi hanno attivato ricerche guidate utilizzando possibilità cartacee e
audiovisivi, visitato un laboratorio industriale quale la Cerasarda di Olbia e
infine rielaborato su materiale di recupero i diversi simboli interpretativi.
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Su boe
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OBIETTIVI
• L’attività così programmata prevede il
perseguimento dei seguenti obiettivi:
• Riscoperta dell’artigianato artistico sardo
• Conoscenza di manufatti tipici sardi,utilizzo e
nome in lingua.
• Conoscenza e valorizzazione di aspetti
etnografici(carnevale).
• Avvio alla consapevolezza dell’identità culturale
• Recupero di alcuni termini in lingua sarda
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Pavoncella
sbalzo su di rame
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Itinerario didattico
• Presentazione del progetto attraverso audiovisivo
• Lezioni guidate su evoluzione ceramica nel tempo: dai
manufatti preistorici ai primi anni del 1900
• Ricerche guidate in classe su simboli e loro significato con
riferimento alla lingua sarda del territorio
• Visita guidata per lavorazione ceramica
• Realizzazione dei simboli ritrovati su copie su materiale di
recupero
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Ciusa
Dorgali
Slide 9
LA CERAMICA PREISTORICA
• Come avvio del progetto viene strutturata una
lezione sulla ceramica del periodo neolitico sardo
con numerose immagini atta a sollecitare
l’attenzione non solo sulle forme ma anche sulle
prime decorazioni dei manufatti.
• I ragazzi riscoprono le texture citate nell’attività
didattica di arte e altri simboli ( toro, sole,
balletto) che ancora oggi vengono proposti nelle
ceramiche.
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Immagini riferite alla 1a lezione
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La ceramica nei primi del 1900
• La seconda breve lezione riscopre
l’artigianato sardo in generale presentato dal
collega e si sofferma sui manufatti più in
uso nelle case nei primi anni del 1900.
Dall’artigianato all’arte con le scuole
professionali , i nomi dei manufatti in
lingua sarda e i riconoscimenti nei vissuti
dei ragazzi.
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I PRIMI ANNI DEL 1900
frasku
Sa brokka
stangiada
Sa mongia e su
para
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Loddo
I manufatti divenuti arte
Melis
Melis
14
Lai
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Visita alla Cerasarda
• Dall’artigiano all’industria
15
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La costruzione di una maschera
• I ragazzi rimangono affascinati dalla lezione
della prof.ssa Mudulu sul carnevale sardo
• Ritrovano diversi collegamenti sul
significato della bestia
• L’entusiasmo porta alla costruzione della
maschera del mammuthone
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I lavori dei ragazzi della IA e IG
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Libere interpretazioni
20
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Sbalzo su lamina di rame
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Sbalzo su rame del pesce
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La pavoncella
• Paone
• Oni
• Poni
•
pidiaghe, piulaghe,
leppere de arzola,
pazaena
•
Il pavone è presente in
molte culture ed è
assimilabile all’Araba
fenice, alludendo col
suo risorgere dalle
proprie ceneri, alla
immortalità dello
spirito.
•
I primi “pavoni”sono
proposti come
decorazioni di anse dei
versatori d’acqua e ciò
ribadisce la proprietà
sacra e vitale di tale
liquido.
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Il toro
• Trau
• Malloru
• Presente sin dal
periodo
preistorico come
nelle domus de
janas è simbolo di
forza, di
protezione.
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Il sole
• Su sole
• lu soli
Simbolo antico
immagine
della vita ma
anche colui
che distrugge
(Apollo con
frecce che
danno vita e
morte).
Simbolo
Cristiano di
resurrezione,
immortalità.
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L’albero
• L’albero inteso
come un asse
che collega
Cielo e Terra e
regione
sotterranee
quindi
simboleggia
l’eternità del
cosmo, la vita
che si rigenera è
presente in
diverse civiltà
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La luna
• La luna ha
diverse
simbologie
• per gli Ebrei la
luna
rappresenta il
popolo nomade
• per i Greci è
associata alla
femminilità
• per i Romani è
Diana dea della
caccia.
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Il fiore
• Flore/frore
• Fiori
• Flori
• Ogni fiore ha il suo
significato simbolico
particolare (Il
mazzolino di fiori
simboleggia la
perfezione spirituale).
In Sardegna ricorrono
soprattutto
nell’attività legata al
ricamo del vestiario
popolare Sardo che
indicava lo stato
sociale del possessore
ed erano legati a riti e
cerimonie
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Il gallo
•
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•
Puddu
Caboni
Giaddu
•
Come icona è rappresentato
sin dal vi secolo a.C. su
monete e ceramiche greche
ma anche più antiche come
qualla babilonese.Esso
profetizza il giorno che nasce,
l’esplosione mattutina della
vita, colui che allontana le
tenebre.
Nel Medioevo fu trasformato
in un animale capriccioso e
litigioso, per poi diventare
mostro metà gallo e metà
leone e metà basilisco per
indicare gallo-luce e
basilisco-tenebre.
Il gallo vince le tenebre e
veglia in alto ( sui campanili
delle chiese) come
identificazione di Cristo
vittorioso su tutte le tempeste
o minacce da qualunque
direzione esse provengano.
•
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La vite
• Bide
• Viti
• Sarmentu
• I grappoli della vite
•
•
simboleggiano Israele,
popolo di Dio e sua
proprietà. Il vero ceppo
della vite di Dio è Gesù che
proclama “io sono la vit,
voi i tralci”.
Nel nuovo testamento il
vigneto è il Regno dei Cieli
e il suo frutto è
l’Eucarestia.
Nella cultura greca, i
panpini della vite e i suoi
grappoli sono attributi di
Dioniso, dio dell’ebrezza.
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Su trigu
La spiga
•
Sant’Isidoro protettore delle
messi 15 maggio quando le
spighe sono formate si
celebrano festeggiamenti con
buoi aggiogati e con corna
ornate da nastri colorati
(probabili festeggiamenti
primaverili in onore della dea
greca Demetra o Cerere
latina).
•
Simbolo di prosperità a lui
sono legati diversi atti
propiziatori come: dopo la
semina il contadino tornava a
casa e guardava la luna e
buttando la moneta per aria
recitava: luna noa luna erra,
sanu m’agatas e sanu mi
lassas, cun dinari mi bussia e
cun trigu mi lussia (
recipiente di canniccio o di
giunco). Se la luna cresce
buon augurio altrimenti
raccolto povero.
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Slide 32
Il pesce
• pische
• Pisci
• Pesciu
•
•
•
•
Il pesce è un simbolo cristiano
come la croce( vedi nella
panificazione sarda) e secondo una
storia antica se un cristiano
incontrava uno straniero per
strada, il cristiano tracciava un
arco per terra e se lo straniero
completava il disegno con un arco
opposto formando un pesce si
identificava anche lui come
cristiano .
Greci e romani utilizzavano il
simbolo del pesce prima dei
cristiani e quindi tale simbolo non
creava problema; la parola pesce
in greco “ ichthys” vuol dire
tradotto” Gesù Cristo Figlio di Dio
Salvatore”
Il pesce o la parola greca trova
riferimenti anche nelle credenze
pagane antiche, ed era simbolo di
nascita e fertilità
Prima che il Cristianesimo
adottasse questo simbolo esso
personificava la “Grande Madre”
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Altri simboli ma senza riscontri significativi
Il castello
La colomba
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Il cervo
Zelbu
Chervu
Cerbu
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Il cavallo
Caddu
Cabaddu
Cuaddu
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