L’ANALEMMA SOLARE Un anno di fotografie del Sole (di Mario Magi) • Riprese: dal 07.07.

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Transcript L’ANALEMMA SOLARE Un anno di fotografie del Sole (di Mario Magi) • Riprese: dal 07.07.

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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

Pag. precedente

Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

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4 agosto 2003

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2 settembre 2003

15 settembre 2003

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13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

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24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 5

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
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La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

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Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
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Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 6

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

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2 febbraio 2004

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1 marzo 2004

15 marzo 2004

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24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 7

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 8

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

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26 aprile 2004

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24 maggio 2004

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21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 11

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
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La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

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Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 13

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

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10 maggio 2004

24 maggio 2004

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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

Pag. precedente

Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 15

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

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Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

Pag. precedente

Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

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24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 18

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

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Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

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1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

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2 febbraio 2004

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1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

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26 aprile 2004

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24 maggio 2004

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21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 21

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

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19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

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24 maggio 2004

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21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
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2 febbraio 2004

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15 marzo 2004

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7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 24

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

Pag. precedente

Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
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Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

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26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 28

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

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Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
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Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

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2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
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Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

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15 marzo 2004

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Slide 30

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

Pag. precedente

Mario Magi

7 luglio 2003

21 luglio 2003

4 agosto 2003

18 agosto 2003

2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

5 gennaio 2004

19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

7 giugno 2004

21 giugno 2004


Slide 31

L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
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Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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Mario Magi

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4 agosto 2003

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2 settembre 2003

15 settembre 2003

29 settembre 2003

13 ottobre 2003

27 ottobre 2003

10 novembre 2003

24 novembre 2003

8 dicembre 2003

22 dicembre 2003

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19 gennaio 2004

2 febbraio 2004

16 febbraio 2004

1 marzo 2004

15 marzo 2004

30 marzo 2004

13 aprile 2004

26 aprile 2004

10 maggio 2004

24 maggio 2004

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21 giugno 2004


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L’ANALEMMA SOLARE
Un anno di fotografie del Sole

(di Mario Magi)

• Riprese: dal 07.07. 2003 al
21.06.2004
• Ora delle riprese: 13.00 C.E.T.
• Sito: Fanano di Gradara (PU)

Lat: N43° 56’ 30”

Long: E12° 45’ 15”

• Torna il Sole, non il
tempo

Cos’è l’analemma





Se provassimo ad osservare la posizione del Sole in cielo lungo il corso di alcuni mesi e
sempre esattamente alla stessa ora del nostro orologio, ci accorgeremmo di 2 variazioni:
la prima è verticale; il Sole si troverà ad un'altezza sull'orizzonte sempre diversa, minima il
22/12 e massima il 21/6. Le altezze minima e massima del Sole sull'orizzonte di un luogo si
ricavano sottraendo e aggiungendo alla latitudine 23° + 26'. Ciò è dovuto all'inclinazione
dell'asse di rotazione terrestre rispetto alla perpendicolare al piano dell'orbita (appunto 23° e
26') e alle diverse posizioni reciproche che assumono i due corpi durante l'anno. In un luogo
posto a 42° Nord di latitudine il Sole al solstizio invernale avrà un'altezza di circa 19°, mentre
al solstizio estivo di 65°. L'ampiezza verticale di un analemma al mezzogiorno locale sarà
quindi di 47°.
la seconda è orizzontale (o di Azimut). Il Sole sembrerà accelerare o ritardare, a seconda della
stagione, il suo moto diurno apparente rispetto all'osservazione precedente, con la conseguenza
che sarà talvolta in anticipo, talvolta in ritardo rispetto al nostro orologio. Questo accade a
causa dell'eccentricità dell'orbita terrestre e delle relative diverse velocità di rivoluzione della
Terra intorno al Sole nei vari periodi dell'anno. Il periodo di tempo che intercorre fra due
successivi passaggi del Sole al meridiano Sud prende il nome di Giorno Solare Vero e varia
nelle diverse stagioni. L'uomo, per comodità, ha invece adottato un Giorno Solare Medio,
composto di 24 ore esatte. Lo scostamento fra questi due prende il nome di "equazione del
tempo" e fa sì che rispetto ai tempi indicati dai nostri orologi il Sole Vero ritardi o anticipi
anche oltre un quarto d'ora. Solo quattro volte l'anno lo scostamento è nullo: il 15 aprile, il 13
giugno, il 1 settembre e il 25 dicembre. In questi giorni l'equazione del tempo ha valore zero.



Se vogliamo visualizzare la
combinazione di queste due variazioni
nell'arco di un anno, possiamo
fotografare il Sole ad intervalli di giorni
regolari e sempre alla stessa ora civile
(quando è in vigore l'ora legale estiva
60 minuti più tardi). La sovrapposizione
delle immagini del Sole che otterremo
presenterà una tipica forma "a otto
schiacciato" a cui viene dato il nome di
Analemma o Lemniscata. Esso viene
spesso tracciato anche su una o più
linee orarie dei quadranti solari
(meridiane). In tal caso è lo
scostamento dell'ombra rispetto alla
linea oraria ad indicare l'equazione del
tempo e l'analemma è logicamente
ribaltato. L'analemma solare fotografico
non mostra quindi un fenomeno
astronomico, ma è un metodo per
visualizzare il moto apparente del Sole
durante l’anno e la differenza fra il
Tempo Medio e il Tempo Solare Vero.
Pag. precedente

La tecnica
fotografica







La prima famosa foto dell'analemma risale al
1979 e venne eseguita dall'italo-americano Dennis
Di Cicco, che effettuò ben 44 esposizioni sullo
stesso fotogramma. Molti altri hanno portato a
termine il lavoro in questo modo, ma lasciare una
pellicola in macchina per un anno intero non è la
cosa più consigliabile, per ovvie difficoltà
pratiche e per il rischio di compromettere il
risultato di un intero anno di lavoro.
Inoltre i panorami terrestri di questi lavori sono
stati quasi sempre applicati in un secondo tempo,
come ammette onestamente la maggior parte degli
autori. Infatti la somma di molte esposizioni del
panorama (che potrebbe presentare variazioni nel
corso delle stagioni) produrrebbe solo
un'immagine confusa.
Per le riprese bisogna scegliere un luogo il cui
orizzonte sia il più possibile sgombro da ostacoli.

Pag. precedente



Si può decidere di effettuare le foto in qualsiasi ora del giorno, ma alle latitudini italiane
è meglio non scostarsi più di 2 ore dal mezzogiorno solare (quindi dal Sud) per evitare
che intorno al solstizio invernale il Sole sia coperto da ostacoli del panorama, da
manufatti o dalla foschia. Se le riprese vengono fatte intorno al mezzogiorno, la figura
analemmatica si presenterà pressochè verticale, come in questo caso. Con riprese
effettuate al mattino, l'analemma sarà inclinato ad Est (a sinistra), il pomeriggio ad
Ovest (a destra). Più ci si scosta dal mezzogiorno, maggiore risulterà l'inclinazione. Si
può decidere di fare le foto con un intervallo di giorni a piacere, ma è meglio non
scendere sotto i 7, per evitare che le immagini del sole si sovrappongano intorno ai
solstizi e non salire oltre i 20, per evitare di ottenere una sequenza di dischi solari troppo
rada. La focale dell'obiettivo scelto non deve essere superiore a 30 mm, per riuscire a
riprendere il Sole in qualsiasi periodo dell'anno nello stesso campo fotografico e con un
minimo di panorama all'orizzonte. Per le mie riprese ho deciso di operare in un modo
abbastanza originale ed esclusivo. Ogni immagine è il risultato della somma di 2 foto,
una del disco solare, l'altra del panorama, ottenuto sovrapponendo i due negativi e
mettendoli perfettamente a registro per la stampa. E' infatti impossibile con un unico
scatto registrare un disco solare nitido e un panorama correttamente esposto, per
l'eccessivo contrasto di luminosità dei soggetti. Tutte le fotografie sono state effettuate
con una macchina reflex manuale, equipaggiata di obiettivo 28 mm (campo angolare:
65° x 45°) e montata su di un supporto rigidamente fissato al parapetto del terrazzo di
casa mia, esposto a SSW, in modo da inquadrare sempre l’identico campo fotografico.
Pag. precedente








Le fotografie sono state effettuate ogni 14 giorni, con un anticipo o un ritardo massimo di 1
giorno in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli, sempre alle ore 13.00 di ora solare
invernale e alle ore 14.00 di ora legale estiva.
Quella del disco solare è stata ottenuta munendo l'obiettivo di un apposito filtro in
Astrosolar, che riduce la luce del Sole ad 1/100.000 mo. In questo modo sulla pellicola
viene registrato solo il minuscolo pallino nero del disco solare in un campo completamente
non esposto e quindi trasparente. Lo scarto massimo nella ripresa è stato di +/- 1 minuto.
Due minuti sono già troppi, poichè in questo lasso di tempo il sole si sposta di una quantità
pari al suo diametro, alterando la forma dell'analemma.
La fotografia del panorama è stata fatta nella stessa data, con il Sole fuori campo,
mostrando le reali condizioni meteo di quel giorno. Le uniche immagini in cui il disco
solare è rappresentato da un dischetto rosso (19 Gen. e 01 Mar. 2004) riproducono
artificiosamente la posizione del Sole, sovrapposta alle reali condizioni meteo di quel
giorno, che non hanno purtroppo permesso le riprese del disco solare con il metodo sopra
indicato nei giorni stabiliti, nè in quelli precedente e successivo. La foto del 30 Mar,
invece, non ha richiesto la ripresa con il filtro solare, poiché la luce del Sole era molto
attutita dalle nuvole. Tuttavia le 24 riprese andate a buon fine, su un totale di 26
preventivate rappresentano un ottimo risultato. Tutte le stampe sono state poi scansionate e
digitalizzate per comporre questa sequenza.
E’ possibile far avanzare manualmente le 32 diapositive usando la barra spaziatrice della
tastiera, il tasto Invio o un clic del mouse. Se disponete di un mouse con rotella, potrete far
scorrere molto velocemente le fotografie, così che sarà molto facile evidenziare la forma
dell’Analemma. Se desiderate ascoltare il sottofondo musicale, fate clic con il mouse, sulla
relativa icona della prima diapositiva.
Buona visione!

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