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Elaborazione del linguaggio naturale automi & morfologia Maria Teresa PAZIENZA

Programma generale

    

Breve introduzione all’NLP

 Linguaggi Naturali e Linguaggi Formali  Complessità  

Morfologia

Teoria:

Morfologia del Linguaggio Naturale

Strumenti:

Automi e Trasduttori

Analisi Morfologica:

con automi e trasduttori

Part of Speech Tagging

Teoria:

Le classi morfologiche 

Strumenti a Analisi:

modelli a regole e statistici  

Sintassi

Teoria:

Sintassi del Linguaggio Naturale

Strumenti:

CFG

Analisi Sintattica:

parsing top-down, bottom-up, Early

Semantica

 Lexical Semantics  Sentence Semantics

Obiettivi dell’NLP

L’ Elaborazione del Linguaggio Naturale (

Natural Language Processing, NLP

) ha come obiettivo principale: 

la costruzione di modelli e di strumenti informatici in grado di eseguire specifici task riguardanti il Linguaggio Naturale, quali:

 Permettere la comunicazione

uomo – macchina

 Migliorare la comunicazione

uomo – uomo

 Elaborare e manipolare oggetti linguistici a qualunque livello di granularità

PERCHE’ E’ IMPORTANTE L’ NLP ?

Sempre maggiore quantità di conoscenza condivisa in testi in Linguaggio Naturale machine readable (ES: sul Web)

Necessità di un’interazione più diretta uomo-macchina (ES: agenti

intelligenti) Intro

Cosa serve ?

CONOSCENZA LINGUISTICA:

tutta la conoscenza che ha a che vedere con il linguaggio (conoscenza relativa a ciò che significhi essere una parola):  Cos’è una parola?  Quali sono le regole per costruire una frase?  Qual è il significato di un sintagma?

MODELLI (teorie):

i modelli linguistici hanno lo scopo di catturare la conoscenza linguistica e rappresentarla in una forma comprensibile per il computer

ALGORITMI:

strumenti per manipolare i modelli e le strutture linguistiche necessarie per l’analisi e la comprensione del linguaggio (algoritmi per la gestione di grafi)

Intro

Cosa serve? Modelli

 

MODELLI PROCEDURALI:

   Automi a Stati Finiti Trasduttori a Stati Finiti Markov Models … …

MODELLI DICHIARATIVI:

  Grammatiche regolari Context Free Grammar … … 

MODELLI LOGICI:

 Calcolo dei Predicati  Logica del Primo Ordine … …  Solitamente un modello procedurale ha una sua controparte in un modello dichiarativo (ad es.

automi – grammatiche regolari)

 Un modello può essere più o meno complesso da un punto di vista computazionale (ad es. le Context Free Grammar sono più complesse di quelle Regolari)  Nei diversi modelli possono generalmente essere integrati elementi di probabilità ( modelli probabilistici )

Cosa devono fare i modelli ? Che analisi devono portare a termine ?

Intro

Livelli di analisi del Linguaggio Naturale

I

sistemi di NLP

possono operare a diversi livelli di analisi, ognuno dei quali richiede una specifica conoscenza linguistica .

FONETICA:

studio dei suoni linguistici 

MORFOLOGIA:

studio delle componenti significative di una parola 

SINTASSI:

studio delle strutture relazionali tra le parole 

SEMANTICA:

studio del significato 

PRAGMATICA:

studio di come il linguaggio è usato per raggiungere obiettivi 

ANALISI DEL DISCORSO:

studio di unità linguistiche complesse Una architettura per L’NLP può portare a termine uno o più livelli di analisi, generalmente in cascata

Intro

Livelli di analisi: un esempio

David

: - Apri la saracinesca esterna, Hal.

Hal

: - Mi dispiace David, purtroppo non posso farlo.

FONETICA:

Hal deve essere in grado di analizzare il ricostruire la giusta sequenza delle parole

segnale audio

e 

MORFOLOGIA:

esempio

posso

Hal deve saper rispondere con la giusta flessione: ad e non

puoi

SINTASSI:

Hal deve sapere che

la saracinesca esterna

è un sintagma nominale complemento oggetto di

apri,

e che la frase di David è corretta 

SEMANTICA:

Hal deve sapere cos’è una saracinesca, e cose vuol dire

aprire qualcosa (

in generale ed

aprire una saracinesca

in particolare

)

PRAGMATICA:

Hal deve saper rispondere cortesemente a David 

ANALISI DEL DISCORSO:

Hal risponde

farlo

riferendosi a una frase del discorso precedente, quindi domina un segmento maggiore della frase

Intro

Linguaggio Naturale e Linguaggi Formali

 

Cos’è il Linguaggio Naturale ?

Strumento di comunicazione

tra persone;    Fatti, idee e conoscenze (sul mondo esterno ed interiore) Emozioni  Ordini E’ ambiguo ! (

“La vecchia porta la sbarra”

)

Cos’è un Linguaggio Formale ?

Dato un insieme di simboli



detto alfabeto, un linguaggio formale è un sottoinsieme di tutte le possibili concatenazioni dei simboli: L

 

*

Un linguaggio formale non è ambiguo (una concatenazione di simboli ha una interpretazione univoca) ed esprime le sue regole in maniera canonica Un elaboratore può riconoscere e generare solo Linguaggi Formali, attraverso l’utilizzo di modelli e algoritmi

Intro

Linguaggi Formali

ESEMPIO

 ={a,b}  *={a,b,aa,ab,ba,bb,aa,baba,baaab,….} L={ba,baa,baaa,baaaa,….} Come definire il linguaggio L senza enumerare tutte le stringhe?

Modello procedurale:

automi, regole formali … 

Modello dichiarativo:

grammatiche

Intro

Linguaggi Formali e grammatiche

 Una

grammatica

può essere informalmente intesa come un insieme di regole per interpretare/generare un linguaggio formale  iniziando da un

simbolo iniziale

 applicando regole che indichino come rimpiazzare alcune sequenze di simboli con altre combinazioni di simboli

(derivazioni)

ESEMPIO

L={ba,baa,baaa,baaaa,…….} S  Aa A  b A  Aa

Intro

Linguaggi Formali e grammatiche

 Una

grammatica

può essere informalmente intesa come un insieme di regole per interpretare/generare un linguaggio formale  iniziando da un

simbolo iniziale

 applicando regole che indichino come rimpiazzare alcune sequenze di simboli con altre combinazioni di simboli

(derivazioni)

Formalmente:

Una grammatica è una quadrupla (

N,

,S, P

) dove: – –

N

 è l’alfabeto dei simboli non-terminali è l’alfabeto dei simboli terminali – –

S

è elemento di

N

detto

simbolo iniziale

P

è un insieme finito di produzioni, ovvero: • se

V

è definito come

N

forma    , dove  V + 

Σ ,

allora le produzioni di P hanno la  V*

Intro

Linguaggi Formali e grammatiche

Un linguaggio formale è un insieme di stringhe Un linguaggio formale non è un linguaggio naturale, ma può essere usato per modellare parte di un linguaggio naturale Un linguaggio formale può essere più o meno complesso, ed essere quindi computazionalmente più o meno esigente.

Intro

Linguaggi Formali:

complessità

La gerarchia di Chomsky è un tentativo di ordinare le grammatiche che generano i linguaggi in base alla loro complessità

+ COMPLESSITA’ GERARCHIA DI CHOMSKY Type 0 Grammars - Unrestricted

   , |  |  1 and |  |  1.

Type 1 Grammars - Context-Sensitive

   , |  |  1 and |  |  1 and |  |  |  |

Type 2 Grammars - Context-Free

   , |  | = 1 and |  |  1

Type 3 Grammars - Regular

• left-linear regular grammar: (  or  ) • right-linear regular grammar: (  or  )

Intro

+ POTERE GENERATIVO -

Linguaggi Formali:

complessità

 Le grammatiche sono modelli dichiarativi  I corrispondenti modelli procedurali sono: • • • •

Type 0 Grammars - Unrestricted

Turing Machine

Type 1 Grammars - Context Sensitive

Turing Machine

Type 2 Grammars - Context-Free

Push-down automaton

Type 3 Grammars - Regular

Finite State Automaton (FSA)

Intro

Linguaggi Formali:

complessità

DOMANDA:

Il Linguaggio Naturale può essere rappresentato attraverso un Linguaggio Formale ?

Se si, un Linguaggio Formale di quale complessità ?

Quanto è complesso il Linguaggio Naturale ?

Intro

Linguaggi Formali e Linguaggio Naturale

 … dipende da

quale

linguaggio naturale ….

 un livello alto nella gerarchia vuol dire che il linguaggio naturale è strutturalmente complesso (

Tipo 0

) 

ITALIANO

 In generale, sembrerebbe “catturabile” da una Grammatica Regolare (

Tipo 3

) 

ECCEZIONE:

costrutti

“center-embedded”

. Ad esempio:

“Moggi, Giraudo e Bettega erano rispettivamente DG, amministratore delegato e vicepresidente della Juventus”

ha struttura

a n b n

 Sembrerebbe quindi un linguaggio più complesso, ovvero

Context-Free

(

Tipo 2

)  E’ più complesso? No, perché sembra non avere costrutti del tipo

a n b n c n Intro

Linguaggi Formali e Linguaggio Naturale

 L’italiano è quindi un linguaggio mediamente complesso (

Tipo 2

)  E gli altri linguaggi naturali ?

Inglese:

Context-Free

Tipo 2

Olandese:

Context-Sensitive

Tipo 1

presenta costrutti

“cross-serial”

. Ad esempio:

(Huybregt,1976)

“dat Jan Marie Pieter Arabisch laat zien schrijven ”

(*THAT JAN MARIE PIETER ARABIC LET SEE WRITE) ‘that Jan let Marie see Pieter write Arabic’

Intro

Linguaggi Formali e Linguaggio Naturale

 La

sintassi

italiana e quella inglese sembrano essere

Context-Free

 La

morfologia

, invece, sembra essere ancora più semplice: può essere infatti rappresentata da

grammatiche Regolari

QUINDI, NEL CORSO VEDREMO:

MORFOLOGIA SINTASSI

  Automi a Stati Finiti (

FSA

) Grammatiche Context-Free (

CFG

)

Tipo 3 Tipo 2

Intro

Morfologia

La morfologia è lo studio di come le parole sono costruite a partire da unità atomiche dette

morfemi

.

I morfemi sono le più piccole unità linguistiche che possiedono un significato. Ne esistono due classi: Radice  il morfema che dà il significato principale alla parola Affisso  il morfema che dà significato aggiuntivo alla parola

ESEMPIO radice

gatt –

o

gatt –

i

acquist-

o

acquist-

are

affisso

Morfologia

Analisi Morfologica: Automi a Stati Finiti

Strumenti per l’analisi morfologica : Automi a Stati Finiti (

FSA

) Finite State Transducers (

FST

)  Riconoscimento  Parsing RICONOSCIMENTO : indica se una data parola in input è morfologicamente corretta o no (ad esempio

gatti

è corretta,

gattare

è scorretta) PARSING

gatti

 : produce un’analisi morfologica della parola in input (ad esempio

gatto N PL

) Sia FSA che FST sono di

tipo 3

nella gerarchia di Chomsky: l’analisi morfologica può essere quindi portata a termine con strumenti relativamente poco complessi

Morfologia

Analisi Morfologica: qualche esempio

Un analizzatore morfologico completo dovrebbe essere in grado di

riconoscere

la classe (nomi, verbi, ecc.) delle parole e la loro morfologia:

house houses went play played miaow

house+N+SG house+N+PL go+V+PastTense+123SP play+V+Pres+non3SG played+A+VPap miaow+Onomatop

Morfologia

Espressioni regolari

Espressione regolare:

notazione algebrica per descrivere un insieme di stringhe   Una Espressione Regolare Un FSA

implementa descrive

un FSA un’espressione regolare Le espressioni regolari sono un (meta)linguaggio per specificare “

stringhe di caratteri

” (per una ricerca sul web per es., così come per una qualunque applicazione di information retrieval, per sistemi di word processing, calcolo della frequenza di termini in corpora, etc.). La ricerca di una espressione regolare identifica un pattern specifico che si vuole ricercare ed un corpus di testi all’interno del quale effettuare la ricerca. Come risultato si ottengono - tutti quei testi che contengono quel pattern -. Una espressione regolare è una formula in un linguaggio speciale (notazione algebrica) usato per specificare semplici classi di stringhe. Una stringa è una sequenza di simboli (caratteri alfanumerici – anche lo spazio viene considerato un carattere)

Espressioni regolari

Espressione regolare:

notazione algebrica per descrivere un insieme di stringhe

Operatori base:

 *  zero o più occorrenze del carattere precedente (ciò che è racchiuso tra [ ] ) (Kleene *)  +  una o più occorrenze del carattere precedente (ciò che è racchiuso tra [ ] ) (Kleene +)    ?  zero o una racchiuso tra [ ] ) occorrenze del carattere precedente (ciò che è [a|A]  [a-A]  disgiunzione di simboli range di simboli

Esempi:

   a* si deriva che L={ e ,a,aa,aaa,…} [ab]+ si deriva che L= {a,b,aa,bb,ab,ba,…}

altri esempi sul libro….

Le espressioni regolari sono

case sensitive La stringa di caratteri tra parentesi specifica una disgiunzione di caratteri da trovare

Automi a Stati Finiti (FSA)

Un automa a stati finti è un automa in grado di

riconoscere

una sequenza di simboli (

stringa

) di un alfabeto.

o di

generare Formalmente:

Un FSA è un grafo orientato i cui nodi sono detti sono detti transizioni stati e i cui archi

Caratteristiche principali:

ESPRESSIONI REGOLARI molto efficienti (tipo 3 nella ger. di Chomsky) facili da implementare Ogni FSA implementa una

espressione regolare

Ogni espressione regolare descrive un FSA Ogni FSA descrive un

linguaggio regolare

FSA LINGUAGGI REGOLARI

Utilizzi principali in linguistica:

Riconoscimento morfologico Fonetica Text-to-Speech

FSA: semplice esempio

FSA per riconoscere e generare sequenze di simboli appartenenti al linguaggio (regolare) delle caprette inglesi, descritto dall’espressione regolare:

/baa+!/.

In figura un automa che modella tale espressione regolare.

SIMBOLO STATO INIZIALE STATO TRANSIZIONE STATO FINALE FSA come riconoscitore:

riconosce/accetta tutte le stringhe in input del tipo baa! , baaa! , baaaa!

, … … qualunque altra stringa viene rigettata (reject).

FSA come generatore:

baaaa!, … … genera tutte le stringhe del tipo baa! , baaa!,

FSA

FSA: definizione formale

Un FSA è definito dai seguenti 5 parametri: -

Q

: un insieme finito di N stati q 0 ….q

N -

Σ

: un alfabeto finito di simboli -

q 0

: lo stato iniziale -

F

: un insieme di stati finali F  Q -

δ(q,i)

: relazione di transizione tra stati che restituisce un nuovo stato a partire da un dato stato e un simbolo in input

; δ

è una relazione

da Qx Σ a Q

Un FSA può essere anche rappresentato attraverso una

state-transition table

FSA

FSA e linguaggi formali

L’insieme delle stringhe linguaggio formale .

riconosciute

(o

generate

) da un FSA definiscono un LINGUAGGIO FORMALE (

L

): insieme di stringhe composte da simboli appartenenti a un insieme finito di simboli

Σ

detto

alfabeto

L’insieme delle stringhe riconosciute da un FSA costituisce il linguaggio accettato dall’automa L’insieme delle stringhe generate da un FSA costituisce il linguaggio generato dall’automa Per un FSA, il linguaggio generato e quello accettato corrispondono ESEMPIO Σ = {a,b,!} L = {baa!,baaa!,baaaa!,….}

FSA

FSA e linguaggi regolari

Un FSA (o un’espressione regolare) può definire un sottoinsieme particolare dei linguaggi formali, i linguaggi regolari LINGUAGGIO REGOLARE (

L

): Dato un alfabeto  : – L’insieme vuoto  è un linguaggio regolare –  a    e , {a} è un linguaggio regolare – Se L1 e L2 sono linguaggi regolari, allora lo sono anche: • L1 · L2 = {xy|x  L1,y  L2}, concatenazione di L1 & L2 • L1  L2, unione di of L1 e L2 • L1*, la

Kleene closure (o ripetizione)

di L1

FSA

FSA e linguaggi regolari

LIMITI: I linguaggi regolari hanno un basso potere generativo (

tipo 3

) Ad esempio, dato l’alfabeto

Σ={a,b},

nessun FSA può generare stringhe del tipo

a n b n

(a fronte della definizione slide precedente) Gli FSA modellano quindi bene fenomeni linguistici semplici come: -

Morfologia Fonetica

Gli FSA non possono modellare fenomeni linguistici complessi come: -

Sintassi

ESEMPIO (english)

The cat likes tuna fish The cat the dog chased likes tuna fish

L = x n y n-1

The cat the dog the rat bit chased likes tuna fish The cat the dog the rat the elephant admired bit chased likes tuna fish

likes tuna fish.

FSA

FSA come riconoscitori

SCOPO: Data una stringa in input verificare se essa appartiene al linguaggio formale definito dall’automa.

ALGORITMO DI RICONOSCIMENTO

indice  inizio stringa in input Stato-corrente  q 0

WHILE

(input)

IF

vuota(trans-table[stato-corrente,stringa[indice]]) return reject

ELSE

stato-corrente  indice  trans-table[stato-corrente,stringa[indice]] indice +1

IF

(stato-corrente è stato finale) return accept

ELSE

return reject (non esiste alcuna transizione legale per una data combinazione di stato ed input)

FSA

Sommario Strumenti per la Morfologia

Automi a stati finiti (FSA)

• • FSA deterministici

FSA non-deterministici (NFSA)

• Introduzione alla Morfologia • FSA e Morfologia:

riconoscimento

Trasduttori a stati finiti (FST)

• Cosa sono • FST e Morfologia:

parsing

FSA: semplice esempio

FSA per riconoscere e generare sequenze di simboli appartenenti al linguaggio (regolare) delle caprette, descritto dall’espressione regolare:

/baa+!/ STATO INIZIALE SIMBOLO STATO TRANSIZIONE STATO FINALE FSA :

il suo comportamento durante la fase di riconoscimento è totalmente determinato 1.

2.

dallo stato in cui si trova e dal simbolo in arrivo.

FSA

Automi a Stati Finiti deterministici o non deterministici (DFSA, NFSA)

Negli automi non deterministici (NFSA) possono esistere degli stati che prevedono più di una possibile transizione per passare ad uno stesso stato, ovvero esistono dei punti in cui bisogna prendere una decisione.

Gli automi DFSA, invece, sono automi il cui comportamento durante la fase di riconoscimento è totalmente determinato dallo stato in cui si trova e dal simbolo con cui si è giunti a quello stato.

FSA non-deterministici (NFSA)

Un automa è detto non-deterministico se ha due archi uguali uscenti dallo stesso stato.

Quindi:

-

Deterministico

vuol dire che ad ogni stato può essere

presa una sola decisione

-

Non-Deterministico

vuol dire che ad ogni stato si può

scegliere tra più decisioni Equivalenza tra FSA e NFSA

Un NFSA può essere sempre convertito in un FSA

equivalente

(che definisce cioè lo stesso linguaggio) NFSA e FSA hanno quindi lo stesso potere di riconoscimento/generazione L’FSA equivalente di un NFSA ha sempre più stati dell’NFSA

NFSA

FSA non-deterministici (NFSA)

Un tipo particolare di non determinismo è quello causato dalla presenza di ε transizioni (o

jump arcs)

ovvero da archi/transizioni non legati ad alcun simbolo ingresso.

ε

Una ε-transizione corrisponde ad un passaggio di stato che non influenza la stringa in esame: -

in riconoscimento:

non viene letto il simbolo corrente della stringa -

in generazione:

non viene prodotto alcun simbolo In questo caso si introduce una forma di non determinismo in quanto non si sa se seguire la transizione

ε

oppure l’arco

!

NFSA

FSA non-deterministici (NFSA)

Un tipo particolare di non determinismo è quello causato dalla presenza di ε transizioni (o

jump arcs)

ovvero da archi/transizioni non legati ad alcun simbolo ingresso.

Possibili soluzioni:

1.

2.

3.

Backup

: inserire un

marker

passati per indicare un punto su cui siamo già

Look-ahead

: guardare avanti per decidere quale percorso scegliere

Parallelismo

: in uno stato con più scelte, verificare in parallelo percorsi alternativi

NFSA

FSA non-deterministici (NFSA)

Algoritmo di backup

: quando si raggiunge un punto con nessuna possibilità di andare avanti (no input oppure nessuna transizione legale), si ritorna al precedente punto di decisione , si selezione una delle alternative ancora non esplorate, e si continua da quella fase.

In questo NFSA, per ciascun punto di scelta, bisogna solo ricordare lo stato in cui ci si trova (nodo) e la posizione corrispondente sul nastro in input.

La combinazione di «

stato

» e «

posizione del nastro

» corrispondente (

search-state

) nel suo insieme costituisce lo spazio di ricerca

FSA non-deterministici: ricerca

Riconoscimento: negli stati non deterministici l’FSA può seguire

strade

diverse, ovvero prendere decisioni

errate.

In tal caso deve essere in grado di: Riconoscere la soluzione errata; Cercare altre soluzioni prendendo strade diverse; Ricordare quali sono le strade diverse L’automa deve quindi effettuare una ricerca nello spazio delle soluzioni (

state-space search

) Ad ogni

bivio

( choice point ) devono quindi essere memorizzate in una

agenda

tutte le coppie di stati alternativi e la posizione nella stringa dopo la transizione δ (

search-states

)

STATO CORRENTE

q2, [b, a ,a,a,a]

SEARCH STATES

q3, [b,a, a ,a,a] q2, [b,a, a ,a,a]

NFSA

Ricerca in NFSA: esempio

q 0 b a q 1 q 2 a a q 2 q 3 !

\ q 4

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Profondità NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in Ampiezza NFSA: esempio

NFSA

Ricerca in NFSA: algoritmo di ricerca

NFSA

Ricerca in NFSA:

algoritmo di ricerca

L’algoritmo produce in uscita un

reject

solo quando

l’agenda diventa vuota

(quindi non alla fine del nastro in uno stato di non accettazione, nè per affermare che il nastro non può avanzare in un nuovo stato).

Essendo in una situazione di non-determinismo, si indica un errore in un dato percorso, non un insuccesso totale.

Si rigetta una stringa solo quando tutte le scelte possibili sono state prese in esame e si è arrivati ad un insuccesso. Lo spazio degli stati consiste di tutte le coppie possibili (stato, posizione); la ricerca avverrà navigando attraverso questo spazio cercando una coppia con stato accept e posizione fine nastro.

Ruolo dell’ordine con cui avviene la ricerca

(profondità

verso

ampiezza, stack

verso

(si possono esaminare molte situazioni non utili prima di incontrare quella corretta).

coda)

Argomenti trattati in questa lezione

• Analisi del linguaggio naturale: tipologia, livelli • • Linguaggi formali (grammatiche, complessità) • FSA, FST, espressioni regolari • DFSA, NFSA • ε-transizioni (o

jump arcs) state-space search

Elaborazione del linguaggio naturale

Le presentazioni sugli argomenti di elaborazione del linguaggio naturale fanno in alcuni passi riferimento ad alcune presentazioni dei colleghi prof. Fabio Massimo Zanzotto e dottor Marco Pennacchiotti, oltre che ad alcune parti del libro:

Speech and Language Processing,

Prentice Hall, 2000, autori D.Jurafsky, J. H. Martin.