I paradigmi della ricerca sociale

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I

PARADIGMI DELLA RICERCA SOCIALE

T HOMAS K UHN ED IL CONCETTO DI PARADIGMA SCIENTIFICO (1)  Nel suo celebre saggio La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962) Kuhn metodologia;

Paradigma scientifico: è una visione mondo, una griglia di lettura, spesso implicita, che precede e fonda tanto la teoria quanto le essa guida il lavoro dei ricercatori e lo riconduce ad unità (ad esempio la visione eliocentrica dell’Universo).

T HOMAS K UHN ED IL CONCETTO DI PARADIGMA SCIENTIFICO (2)  egli distinse tra periodi di scienza “

normale

” e periodi “

rivoluzionari

”: i primi sono quelli in cui domina un paradigma mentre i secondi si verificano nel momento in cui, di fronte a problemi insolubili, si afferma (nel conflitto) un nuovo paradigma (ad esempio, il passaggio da una visione geocentrica dell’Universo ad una eliocentrica).

L A SOCIOLOGIA COME SCIENZA MULTI PARADIGMATICA   1) 2) 3) Mentre le scienze naturali dopo l’opera di Newton, possiedono, in tempi di scienza normale, un paradigma unico, le scienze sociali (come la sociologia) sono

multi-

paradigmatiche (pluralismo paradigmatico, teorico, metodologico, tecnico); in generale, possiamo individuare, con prospettiva storica, tre paradigmi principali dell’indagine sociologica: Positivista (XIX secolo); Neo-positivista e post-positivista (XX e XXI secolo); Interpretivista (XX e XXI secolo) .

O

NTOLOGIA

, E

PISTEMOLOGIA

, M

ETODOLOGIA  Le tre dimensioni costitutive di un paradigma sono: -

Dimensione ontologica (qual è la natura della realtà?)

-

Dimensione epistemologica (la realtà è conoscibile?)

-

Dimensione metodologica (come può essere conosciuta la realtà?)

P OSITIVISMO  La sociologia (con Comte, Spencer, Mill) nasce dal positivismo del XIX secolo: -

Ontologia

: realismo ingenuo; -

Epistemologia

: dualista e oggettivista; nomotetica; -

Metodologia

: sperimentale e manipolativa.

Con

Émile Durkheim

(anch’egli positivista, uno dei padri fondatoti della sociologia) questa disciplina si avvia ad essere una

Scienza Analitica.

L

E REGOLE DEL METODO SOCIOLOGICO

(1895)

 La società è una realtà sui generis che non corrisponde alla singola somma delle sue parti e che precede l’individuo, “condizionandolo\determinandolo” (

teorema sociologistico

);  La sociologia è una teoria\scienza obiettiva del

fatto sociale

: gli stati di coscienza individuali non sono conoscibili e anche se lo fossero non contribuirebbero alla comprensione della società.

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NEOPOSITIVISMO E POSTPOSITIVISMO

N EO POSITIVISMO  Nasce negli anni ’20 e ’30 ad opera del “Circolo di Vienna” (Hempel, Carnac, per un certo periodo Popper) i cui principali esponenti (scienziati e filosofi ad un tempo) saranno costretti ad emigrare negli USA con l’avvento del Nazismo (sintonia con il pragmatismo americano);  esso da vita a quella prima corrente del neo positivismo detta fino agli anni ’60.

positivismo logico

che ha dominato la scienza (in gran parte anche le scienze sociali, soprattutto in area anglosassone)

N EO POSITIVISMO  a) b) c)

Il positivismo logico si fonda su

: riduzione della riflessione filosofica all’epistemologia e alla metodologia; un’affermazione ha senso solo se può essere verificata empiricamente; matematica e statistica sono il fondamento del linguaggio scientifico.

a) b) -

N

EO

-

POSITIVISMO

Dopo gli anni ’30, l’evoluzione di questi principi fu guidata dai cambiamenti ontologici provocati dal principio di indeterminazione di Heisenberg e dalla teoria della relatività di Einstein : viene meno la certezza assoluta della scienza ed il mondo naturale appare maggiormente dominato dalla logica probabilistica; Ciò getta le basi per l’adozione del

criterio falsificazionista

(introdotto e studiato da Karl Popper ) in luogo del vecchio criterio verificazionista: Il sapere non è mai definitivo ed assoluto ma solo provvisorio (nonostante la realtà “esista di per sé”); un’ipotesi per essere scientifica deve essere falsificabile “negativo”; : il controllo scientifico non avviene in positivo ma solo in

N

EO

-

POSITIVISMO

Paul Lazarsfeld

(1901-1976), austriaco emigrato negli USA, è stato il principale esponente del neo-positivismo in sociologia. Egli ha fornito il supporto metodologico e tecnico al funzionalismo (in particolare quello di R.K. Merton) I fenomeni sociali (compreso l’individuo) vanno studiati attraverso il linguaggio delle variabili, cioè ridotti alle loro proprietà ed attributi statisticamente analizzabili; Il compito principale della ricerca sociologica è studiare la relazione tra variabili.

a) b) -

P

OSTPOSITIVISMO

Dopo gli anni ’60 il positivismo logico viene ulteriormente superato in una nuova versione (da alcuni definita post positivismo ) per cui l’osservazione della realtà empirica, la sua rilevazione e analisi dipendete quasi totalmente dalla teoria adottata (

Theory laden

, “densa teoricamente”); Il positivismo logico prima e il post-positivismo dopo, mutano il senso della ricerca scientifica, rendono più consapevole il ricercatore che le fa proprie e ottocentesco poiché non ripudia il tuttavia mantengono forti linee di continuità con il positivismo fondamento empirista: le tecniche statistiche, il modo di procedere operativo è del tutto simile a quello del primo positivismo; viene mantenuta la fede nella conoscibilità della realtà.

-

P

OSTPOSITIVISMO

Ontologia

: realismo critico;

Epistemologia

: dualista ed oggettivista limitato (criterio limite); leggi provvisorie e probabilistiche;

Metodologia

: sperimentale e manipolativa con una maggior importanza per il ruolo critico e di validazione della comunità scientifica.

L

INTERPRETATIVISMO .

L’

INTERPRETATIVISMO

   A differenza del positivismo e del neo positivismo, l’interpretativismo è un paradigma specifico delle scienze umane e sociali; per questa vasta corrente, la realtà sociale non può essere conosciuta di per sé ma solo attraverso l’interpretazione ; Le basi dell’interpretativismo si ritrovano nello storicismo tedesco della seconda metà del XIX secolo.

L’

INTERPRETATIVISMO

Storicismo

e le cose; : movimento culturale che sottolinea la storicità della realtà, che la studia (empiricamente) come frutto“diacronico” dell’agire umano e considera “irripetibili” gli eventi  dal punto di vista metodologico, i principali esponenti dello storicismo sono: Wilhelm Dilthey (1833-1911): distinzione tra “Scienze della Natura” e “Scienze dello Spirito”; Wilhelm Windelband (1848-1915): distinzione tra “Scienze nomotetiche” e “ideografiche”.

L’

INTERPRETATIVISMO

Dilthey e Windlband sviluppano le loro posizioni nell’ambito del vasto dibattito che si sviluppa in Germania nella seconda metà del XIX secolo, sullo statuto epistemologico dell’economia; In questo dibattito si inserisce

Max Weber

padri fondatori della sociologia).

(uno dei

M AX  W EBER (1864-1920) Principali opere: Il metodo delle scienze storico-sociale (raccolta postuma di saggi pubblicati tra il 1904 ed il 1918);

L’etica protestante e lo spirito del capitalismo

(1904-1905); Sociologia delle religioni (dal 1915-1917); Il lavoro intellettuale come professione (1918); Economia e Società (pubblicato postumo nel 1922)

M

AX

W

EBER

(1864-1920):

L

APPROCCIO SOCIOLOGICO

-

La sociologia è una scienza: comprendente, volta alla ricostruzione concettuale delle istituzioni sociali e del loro funzionamento.

-

L’elemento fondamentale su cui si costruisce la conoscenza sociologica è la comprensione (Verstehen) dell’ azione sociale, delle sue cause, la costruzione di tipologie (idealtipi) e la produzione di un sapere condizionale.

M

AX

W

EBER

(1864-1920):

L

APPROCCIO SOCIOLOGICO

Per garantire l’oggettività nelle scienze sociali: 1° condizione: AVALUTATIVITA’ l’atteggiamento che deve seguire il sociologo è quello dell’ razionale).

avalutatività (si parte da problemi orientati dal valore, non si danno giudizi di valore, la comprensione/spiegazione deve avvenire in modo controllabile, metodica,

M

AX

W

EBER

(1864-1920):

L

APPROCCIO SOCIOLOGICO

Per garantire l’oggettività nelle scienze sociali: 2° condizione: GENERALITA’ TIPO IDEALE:

“forme di agire sociale che possono venir riscontrate in maniera ricorrente nel modo di comportarsi degli individui umani…”

 

E’ un’astrazione che nasce dalla rilevazione empirica di uniformità “ideali” nel senso che sono costruzioni mentali dell’uomo che svolgono una funzione euristica, cioè ne indirizzano la conoscenza

M

AX

W

EBER

(1864-1920):

L

APPROCCIO SOCIOLOGICO

ENUNCIATI DI POSSIBILITA’ (Boudon): Le uniformità che il ricercatore persegue non sono leggi ma connessioni causali del tipo: “Se accade A, allora il più delle volte si verifica anche B” Caratteri della POSSIBILITA’ SPECIFICITA’ e della

L’ INTERPRETATIVISMO CONTEMPORANEO A partire dagli anni ’50 e ’60, con “epicentro” negli USA, si afferma una vasta corrente di pensiero e ricerca che sviluppa, su un piano micro-sociologico (vita quotidiana) e culturalista, l’orientamento weberiano, comprendente ed interpretativo (alternativo al neo-positivismo). Questo orientamento (a volte non legato direttamente al riferimento weberiano) si innesca sulla tradizione filosofica emerneutica, fenomenologica (nate nella prima metà del XX secolo) e, poi, post strutturalista e postmodernista (nate tra gli anni ’70 e ’80 del XX secolo).

L’ INTERPRETATIVISMO CONTEMPORANEO

Ontologia

: costruttivismo e relativismo;

Epistemologia

: non-dualismo e non oggettività limitato (criterio limite); leggi provvisorie e probabilistiche;

Metodologia

: interazione “empatica” tra studioso e soggetto studiato.

CARATTERISTICHE DEI PARADIGMI BASE DELLA RICERCA SOCIALE

Positivismo Postpositivismo Interpretativismo

Ontologia Epistemologia Realismo ingenuo Realismo critico Dualismo/oggettività Risultati veri Obiettivo: spiegazione Generalizzazioni: leggi ‘naturali’ immutabili Dualismo/oggettività modificati Risultati probabilisticamente veri Obiettivo: spiegazione Generalizzazioni: leggi provvisorie, aperte alla revisione Costruttivismo Relativismo Non-dualismo; non oggettività Obiettivo: comprensione Generalizzazioni: enunciati di possibilità; tipi ideali Metodologia Sperimentale manipolativa Osservazione Tecniche quantitative Sperimentale manipolativa modificata Osservazione Tecniche quantitative con aperture a quelle qualitative Interazione empatica tra studioso e studiato Interpretazione Tecniche qualitative