VII^ settimana

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La struttura dei mercati
mobiliari
La struttura si articola intorno a tre componenti:
 Soggetti: interni al mercato (intermediari,
gestori, autorità di controllo ) ed esterni
(emittenti ed investitori);
 Gli strumenti scambiati;
 Le procedure di negoziazione e di regolamento
dello scambio.
Il mercato monetario
Esistono due accezioni diverse di mercato monetario:
 Insieme delle transazioni su titoli a breve scadenza,
fino a 12 mesi;
 Insieme delle transazioni che agevolano
l’aggiustamento delle posizioni di liquidità dei diversi
operatori e che necessitano quindi di operazioni
rapide. In questa accezione ampia rientrano anche le
operazione tra banche e Banca Centrale e quelle del
mercato interbancario.
La presenza di un mercato monetario efficiente
consente di ridurre il costo-opportunità della
detenzione di riserve di liquidità.
La funzionalità del mercato
monetario
Per svolgere la funzione descritta è necessario che i
titoli negoziati sul mercato monetario presentino
alcune caratteristiche:
 Scadenza nominale breve o brevissima;
 Alta negoziabilità sul mercato secondario: tagli
accessibili, alta qualità dell’emittente, presenza di
forme di organizzazione efficiente del mercato
secondario;
 Impersonalità dei rapporti tra emittenti e
sottoscrittori: tipica in generale di tutti i titoli
trasferibili.
In Italia forte sviluppo a partire dagli anni ‘80
soprattutto con riferimento alle emissione del Tesoro,
scarsa diffusione tra le imprese.
Il mercato dei cambi
 L’oggetto delle transazioni è la disponibilità di fondi
denominati in valute diverse da quella domestica; sul
mercato dei cambi vengono pertanto definiti i prezzi
della moneta nazionale in termini di monete estere.
 Il trasferimento fisico della valuta è assolutamente
marginale, si attuano normalmente trasferimenti
contabili.
 Per la natura delle operazioni svolte è un mercato
prevalentemente all’ingrosso.
 Le operazioni svolte sono riconducibili ai contratti a
pronti (liquidati entro 2 giorni), a termine (liquidati
entro 12 mesi) ed ai contratti derivati tipo future, swap
e option.
Le funzioni del mercato dei cambi
 Rende possibile il reperimento delle valute
necessarie per regolare gli scambi commerciali tra
operatori di paesi diversi (tutela dal rischio di
cambio con i contratti a termine);
 Rende possibile investimenti in capitali nei
mercati azionari e obbligazionari esteri e in
qualunque altro strumento finanziario;
 I movimenti delle valute creano la possibilità di
generare profitti o perditi in base alle previsioni
sul loro andamento lasciando spazio ad azioni
speculative.
Gli operatori del mercato dei cambi
 Operatori che utilizzano la valuta estere per




concludere iniziative economiche o finanziarie: es.
importatori ed esportatori;
Speculatori che operano per trarre profitto
prevedendo l’andamento futuro dei cambi;
Arbitraggisti: si inseriscono nelle imperfezioni del
mercato per ottenere profitti contenuti, ma certi (es.
diversa quotazione dello stesso tasso di cambio su
piazze diverse);
Intermediari: agevolano l’incontro tra domanda ed
offerta (definizione del prezzo double way);
Banche Centrali: gestione delle riserve valutarie ed
azioni di politica economica e di tutela della moneta
nazionale.
Il mercato dei capitali
Comprende le negoziazione dei titoli aventi durata
superiore ai 12 mesi. Si suddivide in due grandi
settori: i titoli azionari ed i titoli di debito emessi sia
dallo Stato che da società private. Questi titoli
rappresentano la fonte prioritaria per il
finanziamento degli investimenti in capitale fisso.
Lo scambio di titoli azionari ha inizio già nel XVII
secolo con l’obiettivo di avvicinare le società di
capitali alla massa di potenziali investitori con
disponibilità limitate. Il settore del mercato dei
capitali dedicato alle azioni è normalmente
denominato borsa.
Le caratteristiche delle borsa
 La presenza di un soggetto giuridico proprietario e
responsabile della gestione del mercato (assetto
pubblico o privato), in Italia il processo di
privatizzazione della Borsa si è concluso nel 1998;
 Definizione dei requisiti per l’ammissione alla
quotazione; per la Borsa italiana i principali sono:
 Capacità di generare ricavi in condizioni di autonomia
gestionale;
 Titoli liberamente trasferibili;
 Esistenza del flottante (25% del capitale diffuso tra il
pubblico);
 Capitalizzazione di mercato pari ad almeno 5 milioni di
euro,
…segue
 Esistenza di una struttura fisica e logistica;
 Standardizzazione dei contratti di compravendita;
 Presenza di intermediari ufficiali che possano
svolgere sia la funzione di broker (negoziazione per
conto altrui) che di dealer (negoziazione in conto
proprio);
 Definizione di procedure standardizzate per le
negoziazioni, per la fissazione del prezzo e per la
liquidazione (es. asta a chiamata);
 Esistenza di organi di controllo super partes (es.
Consob).
Il mercato azionario in Italia
Nel nostro Paese la dimensione del mercato di
compravendita di titoli azionari, cioè
rappresentativi di una quota di capitale delle
imprese emettenti, è piuttosto ridotta. Le cause
principali sono:
 capitalismo chiuso o familiare: in molte imprese
la totalità del capitale è in mano ad un nucleo
chiuso di soggetti;
 Bassissima incidenza delle società quotate;
 Prevalenza del modello della proprietà accentrata
che lascia poco spazio ai cambi di controllo delle
società quotate.
Il mercato obbligazionario
E’ l’insieme delle transazioni aventi per oggetto titoli
debito aventi durata superiore ai 12 mesi, tipicamente
dai 3 ai 10 anni. Gli emittenti principali sono il tesoro e
le banche.
In Italia si è assisto ad una riduzione del ruolo dello Stato
(risanamento finanza pubblica) e ad un incremento del
ruolo delle banche, con riferimento all’emissione,
mentre nell’investimento cresce il ruolo dei privati
(individuali ed istituzionali).
Si pone quindi il problema per gli emittenti di come
collocare presso gli investitori individuali i titoli;
cresce il ruolo di consulenza svolto dagli intermediari.
Il collocamento da parte del Tesoro
 Sistematicità e regolarità delle emissioni: gli
investitori interessati conoscono con anticipo il
momento esatto in cui attivarsi per procedere alla
sottoscrizione;
 Meccanismo ad asta: assegnazione competitiva dei
titoli agli investitoti che garantiscono i rendimenti
più alti;
 Utilizzo delle banche come intermediari: solo le
banche, oltre ad alcuni investitori istituzionali, sono
autorizzate a partecipare direttamente alle aste di
collocamento dei titoli di stato. Il Tesoro sfrutta
quindi la capillarità della rete di contatto delle
banche.
I mercati dei derivati
Gli strumenti derivati hanno aumentato notevolmente il
volume di negoziazioni negli ultimi dieci anni. Il loro
prezzo dipende dal valore dello strumento sottostante e
dalle aspettative rispetto ad altre variabili finanziarie e
non.
Gli strumenti derivati vengono scambiati sia in mercati
regolamentati, che in mercati fuori borsa che si
caratterizzano per:
 Assenza di un luogo fisico;
 Assenza di prezzi ufficiali;
 Contrattazione non standardizzata;
 Mancanza di un organo di controllo centrale di
compensazione.
Il ruolo della clearing house
La presenza di un’autorità di controllo centrale che
operano che stanza di compensazione (clearing
house) sui mercati regolamentati consente:
 Di garantire il buon fine di tutti i contratti
stipulati sul mercato; in caso contrario il rischio
di insolvenza rimane a carico della controparte;
 Di ridurre la complessità dei rapporti negoziali
che si formano sul mercato consentendo una
riduzione degli oneri amministrativi.
Il mercato dei future
 Il contraente si obbliga ad acquistare (posizione
lunga) o a vendere (posizione corta) a un termine
futuro prestabilito (data di regolamento) a un
prezzo predeterminato (prezzo future) un’attività
finanziaria.
 Nascono come evoluzione dei mercati a termine
per le commodieties e si sviluppano prima con
riferimento alle valute;
 Non sono mercati cash poiché l’assunzione di
impegno è ad eseguire una transazione ad una
data futura.
Elementi caratteristici
 Esplicitazione delle caratteristiche delle attività





finanziarie sottostanti allo strumento;
Importo fisso di ogni contratto;
Date di scadenza fissate per ogni trimestre;
Modalità di negoziazione: scambiati su borse
organizzate con sistema alle grida o con incrocio
automatizzato degli ordini;
Presenza di una clearing house;
Presenza di un margine iniziale (versamento iniziale
che l’operatore deve fare in funzione del tipo di
contratto e del valore nominale) e di un margine di
variazione ( risultato del continuo adeguamento del
deposito iniziale).
L’assetto dei mercati mobiliari
italiani
 I mercati mobiliari sono articolati in due diverse
strutture societarie:
 Borsa Italiana Spa: società a cui fa capo la gestione dei
mercati regolamentati (azioni, obbligazioni, titoli di
Stato, contratti derivati al dettaglio);
 Mercato Telematico dei Titoli di Stato Spa: negoziazione
all’ingrosso dei titoli di stato e delle obbligazioni
corporate.
 Il mercato azionario si articola in Mercato telematico
azionario che comprende la quotazione non solo delle
azioni, ma anche degli strumenti con contenuto
azionario e i certificati rappresentativi dei fondi
mobiliari e immobiliari chiusi. Il Nuovo mercato
dedicato alla negoziazione di azioni emesse da
imprese al alto potenziale di sviluppo
…segue
 Il mercato obbligazionario si articola in due
grandi sub-mercati:
 Al dettaglio: obbligazioni private e titoli di Stato, il
meccanismo di negoziazione è ad asta continua;
recentemente è stato creato l’EuroMOT che prevede
la negoziazione di eurobonds e di obbligazioni di
emittenti esteri.
 All’ingrosso: negoziazioni di titoli di stato secondo
il meccanismo market making (presenza di
intermediari che quotano su base continuativa le
diverse classi di titoli) e di obbligazioni non
governative, tipicamente corporate con valore
molto elevato (2,5 milioni di euro taglio minimo).
L’efficienza dei mercati finanziari
 Efficienza allocativa: i mercati garantiscono
un’allocazione tra le unità richiedenti secondo un
ordine di priorità che a parità di rischio premia i
rendimenti maggiori;
 Efficienza informativa: i mercati garantiscono che
le informazioni sulle unità richiedenti siano
liberamente accessibili a tutti gli investitori;
 Efficienza operativa: si limitano sia i costi di
funzionamento degli operatori che gli oneri di
transazione.
Le condizioni di funzionalità dei
mercati
 Spessore: esistenza di ordini di acquisto e vendita
basati su prezzi sia superiori che inferiori a quello
corrente secondo una distribuzione ampia e fitta;
 Ampiezza: consistenza del volume di ordini da
eseguire per ogni possibile livello di prezzo;
 Elasticità: tempestività con cui il mercato reagisce
ai segnali impliciti nelle variazioni di prezzo.
Esiste un rapporto di reciproca influenza tra le
condizioni di funzionalità dei mercati e
l’efficienza informativa.
Le modalità di trasferimento delle
risorse finanziarie
 Scambio diretto e autonomo: i datori ed i prenditori
di risorsi finanziarie scambiano senza fare ricorso ad
alcun intermediario;
 Scambio diretto e assistito: i datori ed i prenditori di
fondi sono controparti dirette, ma sono assistiti da un
intermediario senza la cui presenza lo scambio non
avrebbe luogo;
 Scambio indiretto o intermediato: il trasferimento
delle risorse si realizza mediante un circuito che vede
il coinvolgimento di uno o più intermediari
finanziari. Interposizione dello stato patrimoniale.
Le caratteristiche dello scambio
finanziario
 Lo scambio finanziario è costituito da prestazioni
monetarie di segno opposto e distanziate nel tempo;
 L’estensione temporale implica che le due prestazioni
abbiano un diverso grado di incertezza;
 L’incertezza della prestazione differita è sia esterna
che interna al contratto;
 Il livello di incertezza dipende dalla qualità e quantità
delle informazioni e dalle capacità previsionali che il
datore di fondi riesce ad ottenere sul profilo di rischio
della controparte.
Le imperfezioni del mercato
finanziario
 Presenza di asimmetrie informative soprattutto a
sfavore del datore di fondi e rischio di
comportamento opportunistico; condizioni
presenti sia ex-ante che ex-post che possono
compromettere la realizzazione dello scambio.
 Divergenza nelle preferenze: diversa propensione
al rischio ed alla liquidità. Lo scambio può
realizzarsi solo se le preferenze sono convergenti.
 Razionalità limitata;
 Costi di transazione.
Fattori di superamento
dell’imperfezione dei mercati
 Organizzazione del mercato: caratteristica




soprattutto dei mercati regolamentati tende a
diminuire le asimmetrie informative (obblighi di
trasparenza).
Norme comportamentali nei mercati regolamentati:
si stabiliscono standard deontologici (es. insider
trading).
Sviluppo di una logica fiduciaria tra operatori,
reputazione.
Diversificazione/specializzazione degli strumenti
finanziari (es. derivati, mercati secondari).
Riduzione dei costi di transazione
Il ruolo degli intermediari
 Gli intermediari raccolgono, selezionano, elaborano e
utilizzano le informazioni riducendo le asimmetrie
(delegated monitoring).
 Risolvono il problema della divergenza delle preferenze
temporali operando la trasformazione delle scadenze.
 Risolvono il problema della divergenza delle preferenze
con riferimento al rischio sia tramite l’utilizzo di una
migliore base informativa (selezione della controparte)
sia tramite sistemi di risk pooling (portafogli di attività
finanziari). In entrambi i casi realizza una
trasformazione del rischio.
 Riduce i costi di transazione: svolgimento delle attività
in forma di impresa.
Concorrenza o complementarietà?
 Sistemi orientati ai mercati: ruolo preponderante svolto
dai circuiti diretti, autonomi o assistiti; modello
anglosassone.
 Sistemi orientati agli intermediari: ruolo
preponderante svolto dai circuiti indiretti; modello
dell’Europa continentale.
 Concorrenza: relazione competitiva poiché entrambi
concorrono al trasferimento di risorse finanziarie;
 Complementarietà: gli intermediari contribuisco allo
sviluppo degli scambi sui mercati, i mercati offrono agli
intermediari maggiori opportunità di attività e di
servizio.
La domanda di servizi finanziari
 L’evoluzione dei sistemi economici, la
specializzazione produttiva e la rilevanza delle
relazioni di scambio generano la presenza di saldi
finanziari positivi e negativi;
 Ogni unità economica deve realizzare una gestione
finanziaria volta a conseguire e mantenere nel tempo
l’equilibrio finanziario;
 La gestione finanziaria mira sia all’efficacia (idoneità
a conseguire l’equilibrio dei flussi monetari) che
all’efficienza (realizzare un’idonea condizione di
rendimento/rischio);
 La gestione finanziaria rappresenta il contesto in cui
prende forma la domanda di servizi finanziari.
La gestione finanziaria delle
famiglie
 Saldo finanziario: differenza tra reddito corrente e
spese correnti e investimenti reali;
 Il saldo finanziario funge da aggiustamento
intertemporale per adattare il reddito corrente al
reddito permanente (allocazione desiderata delle
risorse nel tempo);
 La scelta di allocazione delle risorse nel tempo
dipende dal livello di priorità assegnato al
soddisfacimento dei bisogni, sia al livello del costo del
capitale e del rendimento delle attività finanziarie.