Il bambino allergico a scuola:M. Bonini, P. Corradini

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Transcript Il bambino allergico a scuola:M. Bonini, P. Corradini

IL BAMBINO ALLERGICO A SCUOLA Bocca di Magra (SP) 12-13 Novembre 2010

Drssa P. Corradini- Drssa M. Bonini U.O Pediatria ASL1 Massa-Carrara

LA MALATTIA ALLERGICA e L'ASMA INFANTILE IN ITALIA… • • Circa 1 bambino su 3 presenta almeno un episodio di wheezing nei primi 3 anni di vita Prevalenza di asma bronchiale nei bambini di 6-7 anni è del 9,3%; nei ragazzi di 13-14 anni è del 10,3% • Oltre il 30% dei bambini con asma è stato ricoverato almeno una volta nella vita per riacutizzazione • La rinite allergica interessa sino al 20-25% degli adolescenti La dermatite atopica circa il 15% dei bambini nei primi 5 anni di vita (SIDRIA 2)

• • Le allergie alimentari interessano l’8% dei bambini nei primi 3 anni di vita, il 3-4% in età scolare, rimangono persistenti nel 2% dopo i 10 anni L’anafilassi si registra in 10-15 casi/100.000 b.ni di cui 4 6 casi/anno da alimenti

… E IN EUROPA

…E IN EUROPA

Prevalenza/anno di wheezing nei b.ni di 6-7 anni varia dal 5 al 20% (piu’ alta nel Nord ovest) 1 episodio di anafilassi/10.000 b.ni/anno di cui l’82% sono in età scolare Il 61% delle scuole ha almeno un bambino a rischio di anafilassi (EAACI/GA LEN Task force on allergic child at school; Allergy- January 2010)

La scuola sino ad oggi

Nel Regno Unito: solo il 48% delle scuole che ospitano b.no a rischio di anafilassi ha un' insegnante addestrato al suo management • Solo il 12% delle scuole ha a disposizione l’adrenalina • Dal 10 al 18% delle reazioni allergiche al cibo avvengono a scuola • Quasi la metà dei casi mortali (43%) per anafilassi da alimento era avvenuto a scuola o in una mensa

Ritardi nel trattamento delle reazioni gravi in ambiente scolastico sono dovuti a: • • • • • Non tempestivo riconoscimento della reazione in atto Non disponibilità di protocolli d’intervento Personale della scuola non formato alla gestione dell’urgenza Impossibilità di disporre dell’adrenalina e salbutamolo Ritardo nell’allertare il 118

LA SCUOLA del domani... Cosa si puo' fare?

• • • • • 1) Istituire programmi di formazione rivolto al personale scolastico su: - riconoscimento precoce dei segni/sintomi di reazione allergica o attacco di asma acuto - intervento comportamentale in caso di emergenza - somministrazione di farmaci nell’urgenza (adrenalina e salbutamolo) - misure ambientali per prevenire l’insorgenza di reazioni avverse ad alimenti e di sintomi asmatici

Ruolo della scuola

• • • • 2) Individuare figure di riferimento salvavita , tra il personale scolastico, disponibili alla somministrazione dei farmaci 3) attivare protocolli di gestione scolastico , in collaborazione con le strutture sanitarie, delle emergenze durante l’orario 4) sensibilizzare i compagni di scuola e le loro famiglie circa la necessità di creare un ambiente sicuro per il bambino a rischio 5) migliorare le condizioni igienico-sanitarie scolastici per ridurre gli inquinanti indoor degli edifici

Qualcosa si è mosso…

PROCEDURA DA SEGUIRE per la richiesta di somministrazione di farmaci a scuola

• • • • Richiesta scritta da parte dei genitori di somministrazione dei farmaci durante l’orario scolastico al Dirigente Scolastico IL Dirigente Scolastico , sentita la disponibilità del personale della scuola, promuove corsi di formazione per gli operatori scolastici ed individua docenti disponibili su base volontaria alla somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico IL medico (Pediatra di libera scelta o Specialista Allergologo) un piano terapeutico dettagliato e personalizzato che viene consegnato ai genitori e alla scuola redige Il genitore fornisce il kit di farmaci alla scuola e l’autorizzazione alla loro somm.ne, nei casi previsti dal piano terapeutico, da parte di personale non sanitario

…La nostra esperienza nella provincia di Massa-Carrara

EMERGENZE ALLERGICHE E ASMA BRONCHIALE NEL BAMBINO A RISCHIO Corso di formazione del Personale scolastico

Docenti: Dssa M. Bonini- Drssa P. Corradini Massa 11 – 18 novembre 2009

CONCLUSIONI

• • Il bambino allergico e/o asmatico , oltre al diritto all’istruzione, ha diritto alla tutela del proprio stato di salute senza soluzioni di continuo tra ambiente domestico e scolastico Solo dall’ adeguata integrazione tra famiglia, scuola e strutture sanitarie possono realizzarsi percorsi efficaci di gestione del bambino allergico sia nella fase di controllo della malattia sia e, soprattutto, quando la sua malattia lo mette a rischio di eventi potenzialmente gravi

CONCLUSIONI

• • • La formazione sensibilizza tutto il microcosmo del bambino allergico e/o asmatico La formazione motiva l’intervento volontario degli operatori scolastici La presenza nella scuola di protocolli terapeutici personalizzati contribuisce alla tutela dei bambini e degli OS volontari

GRAZIE PER L’ATTENZIONE !