1414512062-Le rappresentazioni grafiche

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Le rappresentazioni grafiche

Le rappresentazioni grafiche

Visualizzano l’andamento del fenomeno

Colgono con immediatezza la struttura della distribuzione

Facilitano la lettura, la comprensione e l’interpretazione dei dati

Illustrano, mediante Linee,Figure, Superfici , le caratteristiche di una distribuzione evidenziandone le peculiarità

Non sostituiscono la rappresentazione tabellare ma la completano

Per ogni distribuzione vi sono una o più rappresentazioni grafiche idonee a raffigurare il fenomeno

Sistema cartesiano

• Un riferimento comune per la costruzione della maggior parte dei grafici è costituito dal sistema di coordinate con due assi • Sistema cartesiano: ascissa(x) verticale orizzontale, ordinata(y) • Gli assi x e y rappresentano due variabili: il loro punto di incontro coincide convenzionalmente col punto di coordinate • E’ consuetudine assegnare alle ascisse la variabile indipendente

Diagrammi a barre

istogrammi

• L’ istogramma è stato ideato per variabili continue, organizzate in classi • Ogni classe si identifica in un rettangolo la cui base corrisponde all’ampiezza e l’area è proporzionale alla frequenza della classe • Se la variabile è continua adiacenti i rettangoli vengono presentati • Nel caso di variabili discrete (o non quantitative) le barre vanno distanziate tra le modalità • Le basi sono uguali e l’altezza si identifica con le frequenze

Rappresentazioni grafiche di caratteri qualitativi

Grafici a barre (ortogrammi)

• A

colonne

(rettangoli tipo verticale , segmenti.) il grafico è di A

nastri

(rettangoli, segmenti.) il grafico è di tipo orizzontale 

Diagrammi o aereogrammi circolari (pie chart)

 

Diagrammi circolari

spicchi o settori uguali a

Diagrammi circolari

spicchi o settori proporzionali a

Grafici a nastri

Ci sono tanti nastri sovrapposti ed equidistanti, quante sono le modalità qualitative.

La lunghezza sarà uguale o proporzionale alla frequenza (assoluta o relativa) o all’intensità della modalità corrispondente 4° Trim.

3° Trim.

2° Trim.

1° Trim.

0 50 100 150 200 Est Ovest Nord

Grafici a a colonne

Successione di colonne (a base uguale e arbitraria) equidistanti, quante sono le modalità qualitative del carattere

L’altezza è uguale o proporzionale alla frequenza (assoluta o relativa) o all’intensità della modalità corrispondente 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1° T ri m .

2° T ri m .

3° T ri m .

4° T ri m .

Nord Ovest Est

Diagrammi circolari o areogrammi grafici a torta

Vengono utilizzati per evidenziare la ripartizione di un insieme più che la consistenza delle singole parti

L’area del cerchio viene divisa in modo proporzionale alle frequenze delle modalità con cui il fenomeno si manifesta 1° Trim.

2° Trim.

3° Trim.

4° Trim.

L’ istogramma è stato ideato per variabili continue, organizzate in classi

Ogni classe si identifica in un rettangolo la cui base corrisponde all’ampiezza e l’area è proporzionale alla frequenza della classe

La variabile è continua e i rettangoli vengono presentati adiacenti

Per rendere più evidente l’andamento e la forma della distribuzione si possono congiungere con segmenti di retta i punti centrali dei lati superiori dei rettangoli ottenendo una linea spezzata detta poligono di frequenza

Istogrammi

Concetto di densità di frequenza

La frequenza va rapportata all’ ampiezza della classe , ottenendo la densità di frequenza , un valore che rappresenta quante unità sono presenti in ogni intervallo di ampiezza 1

Classi di superficie f (c) ampiezza classe 1-2 8 1 2-6 20 4 6-10 6 4

Classi di superficie f (c) f/c (densità di frequenza) 1-2 8 1 8/1 =1 2-6 20 4 20/4 =5 6-10 6 4 6/4 =1.5

Il grafico delle densità

Diagrammi cartesiani a punti e a segmenti

• Rappresentano caratteri quantitativi discreti , non divisi in classi (n.

°componenti per famiglia, n.° ricoveri in un trimestre....) • Si costruiscono come i diagrammi cartesiani con due assi perpendicolari: asse delle ascisse(x) asse delle ordinate(y) aventi origine in comune (0) • Ogni coppia di valori (x piano; i ,y i ) determinerà un punto nel l’insieme di tutte le coppie determineranno l’insieme dei punti nel piano e costituiscono la rappresentazione grafica della distribuzione

Grafici per punti e per spezzate

Si utilizzano per rappresentazioni di serie spaziali e temporali

• Nelle serie spaziali si possono utilizzare dati quantitativi e qualitativi (es. altezza media e Regione) localizzando in un diagramma cartesiano i punti rappresentati dalle diverse coppie di valori rilevati • Nelle serie temporali (es. temperatura paziente) i punti (valori rilevati) sul grafico possono essere congiunti e formare un grafico per spezzate

Grafici per punti

• Consiste nella localizzazione in un diagramma cartesiano dei punti corrispondenti alle diverse coppie di valori rilevati

100 90 80 70 60 50 40 30

• Riesce ad evidenziare visivamente eventuali associazioni tra variabili quantitative

20 10 0 0 2 4 6 Est Ovest Nord

Grafico a segmenti

Consente di evidenziare il collegamento e la continuità tra misure rilevate( es. serie temporale)

Permette di valutare contemporaneamente più variabili con la stessa scala di misura 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.

Nord Ovest Est

Esempio di cartogramma Utilizza una carta geografica per evidenziare nelle zone di Interesse le informazioni rilevate (es. studi Epidemiologici) Le differenze si possono esprimere attraverso colori diversi o intensità diverse dello stesso colore

Possibili errori nella costruzione di un grafico

Titolo incompleto o poco chiaro

Assenza o carenza di riferimenti identificativi delle variabili

Assenza del riferimento circa le unità di misura utilizzate

Carenza nella segnalazione di valori significativi

Unità grafiche inadeguate