Comunicare nelle organizzazioni complesse
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Transcript Comunicare nelle organizzazioni complesse
Comunicare nelle
organizzazioni complesse
Comunicazione, ascolto,
partecipazione.
Istituzioni e cittadini in Italia
a cura di FRANCESCA RIZZUTO
Argomenti
Definizioni di comunicazione pubblica.
Modelli e paradigmi della comunicazione
pubblica.
Soggetti, destinatari, finalità.
Trasformazioni culturali, sociali, politiche,
tecnologiche legate alla comunicazione
pubblica.
Diritto all’informazione: il percorso legislativo.
La legge 150/2000.
Strutture, strumenti, prodotti per una
comunicazione efficace delle istituzioni.
Definizioni
Comunicazione
di mercato
Comunicazione pubblica
Soggetti
Interessi
Destinatari
Mezzi
Comunicazione di mercato
Comunicazione
di interesse socioeconomico (Lobby)
Sistema
dei media e mercato
dell’informazione (News)
Comunicazione
di impresa (Pubblicita’)
Comunicazione pubblica
Comunicazione
politica
Comunicazione
istituzionale
Comunicazione
di solidarieta’
sociale
La comunicazione pubblica
La
comunicazione pubblica deve fare
riferimento a: agire amministrativo,
accesso ai servizi pubblici, essere di
interesse generale
Perché
bisogna comunicare?
Che cosa bisogna comunicare
Credibilità ed efficacia
• Far accettare la comunicazione al destinatario
è un fatto legato alla credibilità che
l’emittente riesce a trasmettere: perché la
comunicazione riesca non è importante solo
far conoscere dei contenuti (valori cognitivi)
al destinatario, ma anche e soprattutto
farglieli credere e fargli assumere un
determinato atteggiamento comunicativo
(valori pragmatici)
La comunicazione efficace della
P.A.
Obiettivi:
pubblici, risultati da
raggiungere, contenuti da veicolare
Strategia: verifica del contesto,scelta
del contenuto rispetto al target e al
risultato, scelta del messaggio
Modello di comunicazione:
orizzontale o verticale
I paradigmi della comunicazione
Si possono distinguere due livelli della
comunicazione, compresenti e
complementari, quello del contenutomessaggio trasmesso e quello della
relazione tra gli interlocutori
Paradigma informazionale e
paradigma relazionale
1. Paradigma informazionale
Comunicazione come informazione
– modelli lineari, verticali, comunicazione come
trasferimento di un contenuto senza considerare i
rapporti reciproci tra gli interlocutori
2. Paradigma relazionale
Comunicazione come interazione fra soggetti
– modelli circolari, orizzontali, relazionali. Dimensione
progettuale della comunicazione: comunicare è rendere
partecipi, stabilendo una relazione con l’interlocutore
Comunicazione e agire sociale
Gli
attori hanno una loro specificità
(identità) che è il prodotto delle loro
esperienze sia soggettive che sociali,
compiute nel corso della loro vita
Nella
gran parte dei casi vi è un’asimmetria
tra i partner della comunicazione, per cui
uno dei due ha più potere, prestigio o
ascendente sociale
Modelli di comunicazione pubblica
1.
Comunicazione pubblica in funzione
propagandistica
2.
Modello informativo a senso unico
3.
Comunicazione bidirezionale
Comunicazione pubblica e
società italiana
•
Ampliamento dei compiti dello Stato
•
Aumento della consapevolezza dei
propri diritti da parte dei cittadini
•
Nuova struttura dell’arena pubblica
Ampliamento dei compiti dello Stato
Nascita del welfare state: introduzione di
forme di assicurazione sociale e intervento
nella scuola
Processo di specializzazione delle istituzioni
Erogazione di un sempre maggiore numero di
servizi da parte dello stato
Aumento della consapevolezza dei
propri diritti da parte dei
cittadini
Affermazione dei diritti di cittadinanza
connessa all’aumento della domanda di
informazione
Società: aggregato di soggetti autonomi
consapevoli dei propri diritti
Esigenze di comunicazione per sviluppare una
coscienza ed un’appartenenza comuni
Centralità del diritto
all’informazione
Senza le necessarie informazioni sulle
opportunità a disposizione non si possono
affermare e difendere i diritti di cittadinanza
Informazione come trasparenza,
razionalizzazione ed incremento della
partecipazione
Il diritto all’informazione garantisce pari
opportunità e il controllo svolto dai cittadini
La nuova arena pubblica
Luogo
in cui sistemi diversi, governo,
partiti, sindacati, mass media discutono
e si confrontano (Golding, 1986; Curran, 1991)
Competizione
per assicurarsi visibilità e
per sostenere il proprio punto di vista
su argomenti di interesse collettivo
Mass media
Trasformati da canali in comunicatori,
strumento di dialogo tra le varie forze
organizzate della società
Competono con la POLITICA
Soggetti attivi di mutamento, capaci di
influenzare altri soggetti sociali compresi
quelli che sono fonte dei messaggi che essi
diffondono
Dalla commercializzazione ai
new media
L’esplosione degli anni Ottanta: sviluppo del
sistema dei media, affermazione della tv
commerciale, aumento dell’investimento
pubblicitario e dei prodotti comunicativi in
circolazione
Anni Novanta: innovazioni tecnologiche che
permettono l’interattività
Il caso italiano di comunicazione
pubblica
Ritardo della cultura della trasparenza e
persistenza della logica del segreto
Differente funzionalità delle regioni connessa
allo sviluppo storico del Sud
Percezione dell’ambiente sociale come colmo
di minacce e rischi: isolamento e sfiducia
sociale
News-management
Processo altamente specializzato e
professionalizzato che mira al controllo del
flusso informativo che va dalle istituzioni al
cittadino
Necessità di pianificare le attività di
comunicazione autoprodotta da contrapporre
alla comunicazione eteroprodotta
La comunicazione pubblica
La
comunicazione pubblica deve fare
riferimento a: agire amministrativo,
accesso ai servizi pubblici, essere di
interesse generale
Perché
bisogna comunicare?
Che cosa bisogna comunicare
Perché e cosa comunicare. 1
1.
Per rispondere al diritto-dovere
all’informazione, fornendo inf. sulle
leggi e le regole centrali e locali
2.
Per realizzare e garantire un nuovo
servizio, dando inf. di carattere
generale sulle singole istituzioni
Perché e cosa comunicare. 2
3.
Per attivare processi di
partecipazione fornendo conoscenza
sulle modalità di attivazione dei servizi
4.
Per accelerare il cambiamento nella
P.A. offrendo opportunità per i cittadini,
le associazioni e le aziende
Perché e cosa comunicare. 3
5.
Per avviare reali processi di
riorganizzazione dei servizi e
modernizzazione degli apparati
comunicando nuovi comportamenti e/o
modifiche di abitudini sociali
6. Dare nuova legittimazione alla P. A.
promuovendo nuovi servizi
Processi favoriti dalla
comunicazione
governare
il territorio
riorganizzare i servizi
evidenziare il lavoro dei singoli
snellire gli iter amministrativi
razionalizzare la modulistica
far percepire i servizi
ascoltare i cittadini e introdurre la loro
voce all’interno
La comunicazione
interviene nelle fasi:
informazione
accoglienza
accesso
trasparenza
semplificazione
ascolto
verifica
efficienza
ed efficacia
Obiettivi e strumenti della
comunicazione pubblica
1. Informare: organizzazione, uffici, orari
2. Rispondere a nuovi diritti: accesso,
trasparenza, semplificazione
3. Mettere in relazione amministrazione e
cittadini: ascolto, reclamo e verifica
4. Dare identità, obiettivi e valori ai
dipendenti: comunicazione interna
Obiettivi e strumenti della
comunicazione pubblica. 2
5. Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei
servizi: customer satisfaction
6. Modificare comportamenti e
abitudini: raccolta differenziata, obbligo del
casco, donare il sangue, ridurre gli
sprechi
7. Far dialogare uffici dello stesso ente
tra loro: sportello polifunzionale,
Obiettivi e strumenti della
comunicazione pubblica. 3
8. Far conoscere nuove opportunità:
dove andare e come ottenere servizi
9. Favorire lo sviluppo sociale, economico
e culturale: marketing city
10. Accelerare la modernizzazione di
apparati e servizi: Intranet, sportelli selfservice
Il processo legislativo e la
comunicazione
Legge
8 giugno 1990 n.142: diritto
Legge
7 agosto 1990, n. 241:
dovere delle istituzioni di comunicare
trasparenza ed accesso
Decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n.
29: URP
Legge 7 giugno 2000, n.150:informazione
e comunicazione riconosciute come costanti
dell’azione di governo nella P.A.
Evoluzione degli obiettivi e
delle strutture
1946-1990
Informazione: ufficio stampa
1990- 1997 Comunicazione: URP
1997-2000 Semplificazione : sportello
polifunzionale
2001 Riorganizzazione: nuove
tecnologie, sistemi self service
Le novità della legge 150
del 2000
Pubblicità
URP
Portavoce
Formazione
Ufficio
stampa
Profili professionali