Il `600 (seconda parte)

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Transcript Il `600 (seconda parte)

Il ‘600 (secolo XVII)
(seconda parte)
La Francia e la monarchia assoluta
Nel corso del XVII° secolo la Francia
si affermò come una delle più grandi
potenze europee.
Dopo Luigi XIII° divenne re Luigi
XIV° (che salì al trono nel 1643,
quando aveva solo 5 anni). Per
diversi anni il potere fu in realtà
nelle mani del potente cardinale
Mazarino. Dopo la morte di costui
(1661) e dopo aver soffocato
numerose rivolte dei nobili (la
cosiddetta “fronda”) Luigi XIV°
prese saldamente in mano il potere
e regnò fino al 1715.
Egli rafforzò il potere dello stato,
creando una rete di funzionari a lui
fedeli, limitò il potere dei nobili e
cacciò gli ugonotti dalla Francia
(quindi annullò l’editto di Nantes).
La reggia di Versailles
Il simbolo del potere di Luigi
XIV° fu la costruzione della
grandiosa reggia di Versailles
(a pochi chilometri dalla
capitale). Lì furono ospitati i
nobili francesi (che spesso in
passato si erano ribellati alla
corona). Essi, pur vivendo nel
lusso, furono in questo modo
controllati rigidamente dal
potere del re.
Luigi XIV° passò alla storia
come “Il re sole”. Il suo
sistema di potere era dunque
basato su una ferrea
monarchia assoluta (il re
affermava infatti “lo stato
sono io”)
L’espansione della Francia
Luigi XIV° rafforzò l’economia della
Francia (soprattutto nel campo
dei commerci e delle manifatture) e
aumentò i possedimenti coloniali. In
Europa mise in atto una politica di
potenza, conducendo numerose
guerre. Riuscì ad allargare i confini
della Francia, ma dovette spendere
ingenti somme, ottenute spesso con
una tassazione forzata.
La società francese al
tempo di Luigi XIV°
La società francese nel ‘600 è
stata definita dagli storici
“Antico regime”. Al vertice
dello stato stava il re, con il
suo potere assoluto.
Sotto di lui la società era divisa
in tre classi: il clero (dai ricchi
cardinali e vescovi ai poveri
preti di campagna), la nobiltà
(che viveva a corte di rendita e
rifiutava il lavoro), e il “terzo
stato”, cioè la grande
maggioranza della
popolazione. Il terzo stato
comprendeva sia ricchi (come
giudici, mercanti, imprenditori,
dunque l’alta borghesia), che
poveri (come artigiani, operai e
contadini)
L’Inghilterra e la nascita della monarchia costituzionale
Nel ‘600, dopo il regno di Elisabetta,
regnarono diversi sovrani della
dinastia degli Stuart. Essi cercarono di
mantenere il forte potere della corona.
Esisteva un parlamento (Camera dei
Comuni) che però non aveva molti
poteri. I nobili facevano invece parte
della Camera dei Lord. Nel 1625 il re
Carlo I° cercò di rafforzare la
monarchia assoluta
In quel periodo l’Inghilterra era
attraversata da gravi conflitti
religiosi: oltre agli anglicani e ai
cattolici, si erano diffuse confessioni
calviniste (i presbiteriani e i puritani,
che chiedevano maggiore libertà
religiosa ed erano ben rappresentati
nella Camera dei Comuni)
La guerra civile, la decapitazione
del re, il potere a Cromwell e alla
repubblica
Carlo I°, nel tentativo di rafforzare
ulteriormente il suo potere, volle
imporre agli inglesi la scelta della
chiesa anglicana e stabilì nuove tasse,
poiché aveva bisogno di denaro per
condurre delle guerre. Il parlamento
(cioè le due camere esistenti) si
oppose, e quindi il re lo sciolse.
A questo punto scoppiò una rivolta
contro il re che divenne una vera e
propria guerra civile. I sostenitori del
parlamento furono guidati da Oliver
Cromwell, che sconfisse il re e lo fece
giustiziare nel 1649.
Cromwell proclamò allora la repubblica,
che durò circa dieci anni (ed è l’unico
periodo repubblicano della storia
inglese)
La dittatura di Cromwell
Una volta al governo, Cromwell finì
con l’instaurare una sorta di dittatura
personale; egli favorì comunque gli
interessi della borghesia e abolì molti
dei privilegi dei nobili.
Promosse anche lo sviluppo
dell’economia, soprattutto con il
cosiddetto “Atto di navigazione”, che
dava alle navi inglesi il totale
controllo (monopolio) del commercio
da e per l’Inghilterra
Nasce la monarchia parlamentare
Alla morte di Cromwell (1660) fu restaurata la monarchia, prima con Carlo II° e
poi con Giacomo II°. Quest’ultimo tentò nuovamente di imporre la monarchia
assoluta, ma fu subito costretto a dimettersi. Al suo posto fu nominato
Guglielmo d’Orange, il quale accettò che il potere del re fosse limitato da una
dichiarazione dei diritti (Bill of Rights), che riconosceva al parlamento
importanti poteri (sulle tasse, sull’esercito, ecc.). Questo avvenimento fu detto
“Gloriosa Rivoluzione”, perché non ci fu una guerra civile. E così, primo stato
al mondo, l’Inghilterra non era più una monarchia assoluta, ma anzi il potere
del re veniva chiaramente limitato. Nasceva la monarchia parlamentare
Il ‘600 e i progressi della scienza
Nel corso del XVII secolo vi fu una vera e propria rivoluzione scientifica, e ciò
grazie ai nuovi metodi usati e all’uso di nuovi strumenti. Vennero messe in
dubbio idee che per secoli erano state ritenute vere. In particolare furono
contestate vecchie scienze, come l’alchimia e l’astrologia, e alcune teorie
difese dalla chiesa cattolica. Già nel ‘500 l’astronomo polacco Niccolò
Copernico aveva sostenuto che non era la terra al centro dell’universo, ma il
sole. In seguito il tedesco Giovanni Keplero dimostrò che i pianeti si muovono
su orbite ellittiche. Un altro grande scienziato fu l’inglese Isaac Newton, a cui
si deve la scoperta della gravitazione universale
Galileo Galilei
Grazie all’utilizzo del
cannocchiale lo
scienziato pisano
Galileo Galilei (15641642), poté osservare
direttamente i fenomeni
celesti.Con il suo
metodo scientifico non
solo confermò che la
terra, assieme agli altri
pianeti, girava intorno
al sole. Tra le altre
scoperte, notò che i
pianeti non avevano
luce propria, ma erano
illuminati dal sole; si
rese conto che la Via
Lattea era un ammasso
di stelle; inoltre scoprì i
satelliti di alcuni pianeti
La chiesa processa Galilei
La teoria eliocentrica
di Galileo fu
condannata dalla
chiesa, che affermava
la validità della
vecchia teoria di
Tolomeo (la terra al
centro dell’universo).
Galileo fu processato
dall’Inquisizione e
condannato; per
salvarsi dal rogo
sconfessò le sue idee
Mappa concettuale su Galilei e sul metodo sperimentale
L’affermazione del metodo scientifico
Nonostante il processo a Galileo, la
scienza moderna sperimentale continuò ad
affermarsi. Essa si basava
sull’osservazione, sulla misurazione
razionale dei fenomeni, sulla formulazione
di un’ipotesi che deve poi essere verificata,
e quindi confermata o meno