SOGGETTO ATTUATORE Azimut Alta

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SOGGETTO ATTUATORE
Azimut Alta Formazione
PARTNERS DI PROGETTO
Convitto Nazionale di Stato “T. Campanella”, Istituto Magistrale “T. Gullì”, Istituto Tecnico Industriale “G. Vallauri” , Scuola Media “Don Bosco”, Scuola Media “Galileo Galilei”
PARTNERS III SETTORE
Associazione Pronexus, Associazione Cereso, Cooperativa Sociale Piccolo Principe, Cooperativa Sociale Camelot, Fondazione La Provvidenza, Consorzio Comes.
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SAVE OUR STUDENTS
Obiettivo del progetto
Il progetto SOS si prefigge l’obiettivo generale di prevenire nel territorio di Reggio Calabria
la dispersione scolastica dei giovani, nella fase di passaggio tra la scuola secondaria di
primo a quella di secondo grado.
Tale obiettivo viene perseguito attraverso un
intervento integrato fra docenti e associazioni del terzo
settore, con il coinvolgimento delle famiglie e degli stakeholders,
per stimolare un processo di infrastrutturazione sociale
capace di catalizzare le energie e le risorse di cui il territorio dispone.
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SAVE OUR STUDENTS
Concorrono al raggiungimento dell’obiettivo generale - due obiettivi specifici:
Obiettivo 1:
Organizzare e strutturare una Task Force (rete) Interistituzionale,
che costruisca e/o rafforzi i legami tra isole di educatori sensibili di diversi istituti scolastici,
associazioni del III settore e rete socio-istituzionale.
La messa in comune del patrimonio di buone prassi educative,
promuoverà un processo di “contaminazione” permanente.
Obiettivo 2:
Prevenire la dispersione scolastica dei giovani nella fase di passaggio
dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado,
attraverso la sperimentazione di metodologie didattiche innovative e la messa a punto di
percorsi extracurriculari e del tempo libero condivisi.
Tali percorsi dovranno valorizzare lo studente come risorsa e ricchezza e
motivarlo nella crescita educativa e culturale.
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La proposta mira a mettere in campo un approccio in grado di
coniugare l’attenzione al singolo con l’azione nei contesti di vita,
partendo dal presupposto che nel contesto reggino,
caratterizzato da condizioni di disgregazione sociale indotte dal mancato sviluppo economico,
la dispersione scolastica è un problema sociale e che i “problemi sociali nascono nell’interazione
fra le caratteristiche delle singole persone e quelle degli ambienti sociali in cui vivono e agiscono
(la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola)”.
Muovendo da queste premesse, la prima scelta metodologica adottata per la ideazione
e formulazione del progetto è stata quella di avviare un processo di coinvolgimento
associazioni del III settore che operano sul territorio, allargando e
rafforzando una rete di cooperazione.
di numerose
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La seconda scelta metodologica è la progettazione partecipata,
come modalità emblematica di sviluppo di proposte sostenibili, che perseguano un
cambiamento possibile.
Tale scelta metodologica ha determinato la necessità di avviare
un processo di coinvolgimento dei docenti “educatori sensibili”,
che operano nelle scuole del comune,
connotati da una dedizione ‘vocazionale’ oltre che professionale,
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Si è così creato il primo nucleo della “Comunità
di pratiche”,
che il progetto allargherà e rafforzerà.
Si è perciò favorita una mobilitazione di idee
attorno ad un percorso di responsabilizzazione e consapevolezza,
attraverso cui ci si è confrontati ed espressi in forma integrata e partecipativa,
individuando le azioni più opportune per avviare o rafforzare
processi sostenibili di prevenzione e cura della dispersione.
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Il percorso fin qui già realizzato ha consentito, grazie a un percorso di progettazione
partecipata, di focalizzare l’attenzione su diverse e precise dimensioni:
•
il superamento dell’isolamento dei docenti “educatori sensibili”,
per individuare ed elaborare metodi innovativi di contrasto al fenomeno
della dispersione, favorendo la messa in atto di un
comune
•
fronte educativo;
la necessità di prevenire la dispersione agendo all’interno del sistema
scolastico, diffondendo strumenti operativi concreti e più vicini ai linguaggi
dei giovani di oggi, facendo leva sulla motivazione
degli allievi per renderli protagonisti del proprio percorso,
combinando attività curriculari, extracurriculari e del tempo libero.
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LINEE d’INTERVENTO
Linea A - PROMOZIONE DELLA RETE
-Realizzare una rete tra scuole, associazioni del terzo settore, famiglie,
allievi, istituzioni che intendono collaborare e interagire per prevenire la
dispersione scolastica;
- una Comunità di Pratiche, attraverso la quale i “docenti educatori
sensibili”, insieme alle associazioni del III settore, possano mettere in
atto un processo di condivisione delle modalità di azione,
dell’interpretazione della realtà in cui operano e della conoscenza, in
modo da non disperdere il patrimonio di competenze, buone prassi
utilizzate e metodologie didattiche applicate;
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Linea A - PROMOZIONE DELLA RETE
-un Repository della conoscenza, a disposizione della Comunità di
Pratiche, integrato con vari strumenti di lavoro collaborativo a supporto
dell’attività delle comunità stesse (weblog, forum, ecc.)
- un processo di contaminazione tra docenti, che ridia entusiasmo e
motivazione alla classe insegnante e al contempo abbia una ricaduta
diretta sui ragazzi in termini di rendimento e partecipazione;
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Linea B – PREVENZIONE della DISPERSIONE SCOLASTICA
-accompagnamento nell’attività curriculare per l’adozione di
metodologie che consentano di potenziare la motivazione degli allievi
e sostenere la professionalità docente
-azioni per l’orientamento in uscita dalla scuola superiore di I grado e
per l’accoglienza nella scuola superiore di II grado, considerando che
nella vita dell’adolescente, il passaggio da un ordine di scuola ad un
altro è uno snodo fondamentale, ricco di attese ma anche di insidie;
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Linea B – PREVENZIONE della DISPERSIONE SCOLASTICA
-progettazione partecipata e realizzazione di attività extracurriculari
e/o del tempo libero su tematiche quali:
- legalità e antimafia;
- bullismo, periferie, emarginazione;
- integrazione e migranti;
- cooperazione e responsabilità sociale;
- diversità e barriere.
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Altre manifestazioni d’interesse,
per una pluralità di risorse e risposte sul territorio
CARITAS - Arcidiocesi Reggio Calabria– Bova
LIBERA – associazioni, nomi e numeri contro la mafia
Comunità EMMANUEL – prevenzione sociale delle tossicodipendenze
Ass. DA SUD onlus – associazione antimafia
ARCI Comitato Reggio Calabria – associazione di promozione sociale
Coop CISME - agenzia di sviluppo nel campo delle Politiche Attive del Lavoro
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CSI - Centro sportivo Italiano
SCILLA DIVING CENTER – associazione sportiva
AdV - Ass. di volontariato Stella del Mattino
GIT del Mediterraneo - Gruppo di Interesse Territoriale
SUD’ARCH - Studio tecnico associato
COMUNE DI REGGIO CALABRIA – Settore politiche educative, giovanili, pari opportunità
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. . . . . BUON
LAVORO ! ! !
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