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SOLO UN GIOCO?
Conoscere, prevenire, affrontare
il gioco d'azzardo patologico
Dott. ssa Rosanna Ramella
Psicologa e Psicoterapeuta
Spazio Famiglia
Biblioteca Comunale di Pandino
18 aprile 2013
Alcune immagini delle nostre
città...
Una storia di vita (1)
Mi chiamo Cecilia, ho trentaquattro anni, sono sposata e ho una
bambina di sei anni e da circa quattro anni sono una giocatrice
compulsiva. Tutto è iniziato con l'acquisto dei biglietti “gratta e
vinci”, uno al giorno, fin quando, avendo acquisito una mia
indipendenza economica, ho iniziato ad acquistarne sempre di più
vincendo somme irrisorie che poi spendevo nello stesso modo. Non
mi accorgevo a cosa andavo incontro, i miei guadagni non sono più
bastati a coprire il mio bisogno giornaliero di giocare che cresceva
inavvertitamente, così di giorno in giorno ho iniziato a sottrarre
soldi dal conto familiare, con il sogno che vincendo li avrei rimessi
di nuovo al loro posto, ma ciò non accadeva, anzi la somma da
recuperare diventava sempre più alta. Sono passati quattro anni e il
conto si è azzerato. Ho iniziato così a chiedere soldi ai miei
genitori perchè speravo di fare una grossa vincita per mettere tutto
Una storia di vita (2)
a posto. Ma un giorno mio marito mi ha chiesto dei soldi per un
acquisto, così, messa alle strette, per recuperarli ho chiesto aiuto ai
miei genitori affinchè coprissero il nostro conto familiare.
Dopo tanti “ma” e “perchè” i miei genitori, non potendo coprire il
debito per ragioni economiche, hanno deciso di dire a mio marito
tutta la verità di cui io non avevo il coraggio.
Quel giorno mi sono accorta che stavo distruggendo il mio
matrimonio e mettendo a repentaglio la serenità dei miei genitori.
E' successo l'inevitabile, mio marito non voleva più vedermi, così per
evitare conseguenze dannose mi sono trasferita a casa dei miei e in
quella situazione ho capito la gravità del mio problema...
(dal sito nazionale dei Giocatori Anonimi)
E alcune citazioni letterarie
E' forse possibile accostarsi al tavolo da gioco senza farsi
immediatamente contagiare da superstiziosi presentimenti?
I giocatori sanno bene che si può resistere per addirittura
ventiquattr'ore di seguito con le carte in mano senza neanche
gettare un'occhiata a destra o a sinistra
Un vero giocatore sa bene quali sono gli “scherzi” del caso
E perchè il gioco sarebbe peggiore di un qualsiasi altro mezzo
per far denaro, per esempio magari del commercio?
(Fedor Dostoevsky, Il giocatore, 1866)
Alcuni dati: il gioco d'azzardo
in Italia
Settantasei miliardi di fatturato nel 2011, il 4% del
Pil nazionale, 8 miliardi di entrata erariale. Quella
del gioco si configura come la terza industria
italiana.
Quindici milioni i giocatori abituali, 2 milioni a
rischio patologico, circa 800.000 quelli già
patologici. 10 miliardi la stima dell'illegale.
400.000 le slot machines in Italia.
La Lombardia detiene il primato di incassi
dell’industria legale del gioco.
(Fonte: Libera, Rapporto Azzardopoli 2.0)
Per una definizione del “gioco”
Ma cosa è il “gioco”? E quali tipi di gioco?
“Una attività libera e volontaria fonte di gioia e
divertimento, una occupazione separata, isolata
dal resto dell'esistenza” (Johan Huizinga, 1938)
C'è uno spazio del gioco: una area che definisce i
suoi confini (la scacchiera, i confini segnati a
terra, i riquadri...). Quanto avviene al di fuori non
ha a che fare con la sfera magica del gioco e non è
da prendere in considerazione....
(Callois, 1958)
Perchè giochiamo?


Il gioco: bisogno insopprimibile di tutti gli esseri
viventi, palestra di adattamento e di
apprendimento di modalità di azione e di
relazione
Nell'uomo la capacità di giocare resta per tutta la
vita ed è indice di flessibilità
Il “gioco”: due assi e quattro
categorie
Giochi di paida: i giochi spontanei, non strutturati
 Giochi di ludus: i giochi strutturati, con regole
istituzionalizzate: si raggiunge un fine con delle strategie

Giochi di agon, competizione, rivalità. Vince il migliore
partendo dalle medesime condizioni di partenza
 Giochi di mimicry: gioco simbolico, di imitazione, del
“come se”
 Giochi di ilinx: ricerca della vertigine (es altalena,
girotondo)
 Giochi di alea: la vincita o la perdita non sono attribuiti
alla maggiore o minore capacità, ma al caso, alla
“fortuna”

Il gioco d'azzardo
...gioco di alea: il giocatore per vincere fa
affidamento sulla sorte
piuttosto che sulle proprie abilità.
“I giochi d'azzardo sono quelli in cui si rincorre il
fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente
o quasi interamente aleatoria”
(art 721 del Codice Penale)
Luoghi post-moderni del gioco:
il bingo (1)

Tombola? Non proprio...un gioco d'azzardo ripetitivo,
ipnotico e spersonalizzante
Ritmi serrati di gioco, che non consentono ai giocatori di
realizzare la frustrazione della perdita e di fermarsi a riflettere:
così si intensifica il gioco nella speranza di rifarsi


In Italia dal 1999...: un successo!
Si gioca in apposite sale regolarmente autorizzate dal
Ministero delle Finanze e e aperte tutti i giorni festivi
compresi: 10 partite all'ora! Alla fine della partita, subito la
nuova vendita cartelle!

Bingo!
Luoghi post-moderni del gioco:
il bingo (2)
Da una indagine condotta dalla Cattedra di Psicologia di
Comunità di Palermo (campione: 80 soggetti) emerge che:
 Il bingo piace molto alle donne (45% del campione): le più
attratte e le più assidue frequentatrici, una nuova fetta di
giocatori!
 Le donne tendono a rincorrere maggiormente la perdita
ritrovandosi a giocare più di quanto inizialmente stabilito e a
provare senso di colpa
 Le donne tendono maggiormente a credere
e ad affidarsi alla fortuna
 Un modo per evadere dalla routine quotidiana
 Gli “abituali” giocano mediamente per più di trenta minuti
Luoghi post-moderni del gioco:
le “macchinette”
La forma di gioco d'azzardo che crea maggiore
dipendenza. Un gioco senza interazione!
 Video-pocker e new slots: dal 2004 vincita di
denaro e non semplicemente di consumazioni
 Attratti soprattutto i “giocatori per fuga”
 Rapido decorso della dipendenza: meno di tre anni
 La scommessa è di entità esigua e si esaurisce in
un tempo molto rapido, da cui la continua
ripetizione

Slots!
Le “macchinette”: cosa dice la
ricerca
Da una ricerca condotta dalla Cattedra di Psicologia di Comunità di
Palermo (campione: 120 soggetti giocatori di videopoker) emerge:

Il videopokerista medio: maschio, età media 28 anni, celibe, vive
coi genitori, diploma medie superiori, impiegato

26,67% gioca a videopoker almeno una volta al giorno, il 60% da
una a tre volte, il 13,33% almeno una volta al mese

“col poker non si vnice”

Locus of control esterno: i giocatori attribuiscono una causalità
determinante alla fortuna

Il gioco fa sentire in compagnia e soli, il gioco è anche un nemico,
si gioca per divertirsi e per ridurre la noia, il gioco fa anche sentire
in colpa, si gioca alla rincorsa, più di quanto si era previsto
Luoghi post-moderni del gioco:
l'azzardo on line
I “vantaggi” del gioco on line: anonimato,
apertura 24 ore su 24 7 giorni alla settimana,
accesso illimitato
 Carta di credito, assenza di fisicità, minore
tangibilità della sensazione di perdita di denaro
 Secondo l'APA (American Psychiatric
Association) le persone che giocano on line
possono sviluppare problematiche più serie di
gioco d'azzardo di quelli che giocano alle slot o
alla lotteria
I giochi: pocker, roulette, baccarat, black jack, slot
machine


On line...
...cosa si cerca nel gioco?


Distinguiamo tra:
Giocatori d'azione: cercano una forte attivazione
di sensazioni, sono attratti dal brivido; iniziano a
giocare in giovane età, preferiscono giochi che
richiedono un certo livello di abilità tipo poker,
corse cavalli, scommesse su eventi sportivi
Giocatori per fuga: giocano per cercare evasione
dai problemi della vita, iniziano dopo i 30 anni,
preferiscono i giochi di fortuna come le slot
machine, i bingo, le lotterie
Quando il gioco d'azzardo
diventa patologico? (1)
Distinguiamo tra:
Giocatori non problematici (giocatori “sociali”):
divertimento, passatempo, relax
desiderio di vincere, attrazione per il rischio,
in grado di smettere in qualsiasi momento.
gioco come sollievo da stress e routine
ma anche come fonte potenziale di danni economici

Quando il gioco d'azzardo
diventa patologico? (2)
Giocatori problematici:
non hanno il pieno controllo del gioco
giocano in un modo che inizia a compromettere il
loro benessere personale, familiare, lavorativo e
sociale
Presentano alcuni dei sintomi del Gioco d'Azzardo
Patologico (GAP) ma riescono a evitare di
arrivare alla fase della disperazione
Quando il gioco d'azzardo
diventa problematico? (3)
Giocatori patologici:
Il gioco d'azzardo rappresenta una vera e propria
dipendenza ( presenza di tolleranza, astinenza,
perdita di controllo) con preoccupanti costi
individuali e sociali. Il DSM include dal 1980 il
gioco patologico tra i Disturbi del controllo degli
impulsi non classificati altrove.
Il DSM IV (1994) da come indicazione per la
diagnosi la presenza di almeno 5
dei seguenti sintomi:
Quando il gioco d'azzardo
diventa patologico? (4)
1) la persona è eccessivamente assorbita
dall'esperienza del gioco d'azzardo
2) bisogno di giocare con quantità crescenti di denaro
per raggiungere l'eccitazione desiderata
3)insuccesso di ripetuti tentativi
di controllare ridurre e interrompere il gioco d'azzardo
4)irrequietezza, irritabilità se cerca di ridurre
5) gioco per sfuggire a problemi
6) rincorsa delle perdite
7) la persona mente per nascondere l'entità
del proprio coinvolgimento nel gioco
8) presenza di atti illegali per finanziare il gioco d'azzardo
9) la persona ha messo a repentaglio una relazione significativa,
il lavoro, la scuola per il gioco
10) la persona fa affidamento ad altri per sanare la situazione
finanziaria problematica provocata dal gioco
Quando il gioco d'azzardo
diventa patologico? (5)
Disturbo del controllo degli impulsi: la persona
prova tensione o eccitamento crescente prima di
giocare, gratificazione o sollievo dopo aver
giocato, poi rimorsi o sensi di colpa.
E' l'impulsività a differenziare i giocatori patologici
dai giocatori per divertimento.
Tolleranza: bisogno di aumentare la quantità di
tempo da dedicare al gioco per raggiungere il
medesimo livello di eccitazione
Astinenza: ansia e irritabilità se il gioco viene
interrotto
Gioco d'azzardo patologico:
quali conseguenze? (1)
Sintomi fisici:
Alterazione dell'alimentazione
 Cefalea
 Insonnia
Sintomi fisici dell'ansia (tremori, sudorazione,
palpitazioni)


Gioco d'azzardo patologico:
quali conseguenze? (2)
Sintomi psichici:
Ossessione del gioco
 Senso di onnipotenza e presunzione
 Nervosismo, irritabilità, ansia
 Alterazioni tono dell'umore
 Persecutorietà
 Senso di colpa, alterazione dell'Autostima
 Tendenza alla superstizione
 Aumento dell'Impulsività
 Minimizzazione e enfatizzazione della realtà

Gioco d'azzardo patologico:
quali conseguenze? (3)


Sintomi sociali:
Danni economici, morali, familiari e lavorativi
Difficile gestione del denaro (spese impulsive)
 Isolamento sociale
“Un giocatore influisce negativamente su almeno
dieci persone che ricoprono un ruolo significativo
della sua vita” (Politzer e Marrow, 1980)
Storia del giocatore d'azzardo
patologico
Il giocatore d'azzardo patologico passa attraverso 4 fasi:
 Fase vincente: (dai tre ai cinque anni): caratterizzata da una
forte vincita, dalla sensazione di vincite frequenti, dalla
eccitazione legata al gioco: aumentano le somme giocate e la
frequenza del gioco
 Fase perdente: (5 anni o più): gioco solitario, pensiero
polarizzato sul gioco, tentativo di controllo, inizio delle
difficoltà e perdita come fallimento personale
 Fase della disperazione: (alcuni mesi) più il disastro cresce
più si gioca con la fantasia di recuperare, allontanamento di
amici e familiari, azioni illegali
 Fase del crollo: crollo emotivo, pensieri e tentativi di suicidio
 Fase ascendente: ricerca di aiuto per uscirne,recupero
psicologico familiare e sociale... (Custer, 1984)
GAP: quali fattori predittivi? (1)
Fattori genetici: alcune ricerche preeliminari hanno individuato
delle anormalità genetiche a carico dei recettori della
serotonina, dopamina e norepinefrina (Comings, 2001)
In particolare alcuni studi suggeriscono che la ridotta attività del
neurotrasmettitore dopamina nel sistema mesolimbico della
ricompensa potrebbe spingere alcuni soggetti a cercare livelli
di rinforzo maggiori del normale attraverso vari
comportamenti, come il gioco d'azzardo.
Il gioco d'azzardo, come le sostanze psicotrope, indurrebbe una
gratificazione molto intensa e veloce, dovuta al rapido
incremento di dopamina nel sistema mesolimbico.
GAP: quali fattori predittivi? (2)
Il GAP frequentemente si presenta insieme a:
alcoolismo, uso di sostanze stupefacenti, disturbi
dell'umore, disturbi d'ansia, alcuni disturbi di
personalità caratterizzati dalla difficoltà nel
controllo degli impulsi
GAP: quali fattori predittivi? (3)
La stessa disponibilità di frequenti occasioni di gioco d'azzardo è un
fattore di rischio!
Il rischio per gli uomini è due volte maggiore che per le donne
È inversamente proporzionale al livello di istruzione
È ugualmente distribuito tra le diverse categorie sociali
Presenza di un genitore o entrambi con problema di gioco d'azzardo
Perdita dei genitori per morte, separazione o divorzio
Abbandono prima del quindicesimo anno di età
Iniziazione al gioco durante l'adloescenza
Insufficiente valorizzazione del risparmio
Eccessiva importanza attribuita ai simboli materiali
(Gherardi, 1991)
GAP: quali fattori predittivi? (4)
Le caratteristiche di personalità maggiormente correlate col
Gioco d'Azzardo patologico:
 Sensation seeking: la ricerca di sensazioni forti. Il rischio
di perdere come elicitatore di forte eccitazione durante la
suspence e in seguito alla vincita
 Risk-taking: il comportamento di assunzione del rischio
aumenta con la familiarità col gioco
 La brama di successo: forte bisogno di successo e
preferenza per le scommesse dall'esito più incerto
 Il locus of control: interno per i giochi di abilità, esterno
per quelli di fortuna
 Il livello di autostima, depressione e ansia
GAP: quali fattori predittivi? (5)
Alcuni meccanismi cognitivi spiegano i
comportamenti dei giocatori d'azzardo patologici:
 Illusione di controllo: gli eventi di tipo aleatorio
sono trattati come se fossero sotto il controllo
della persona
 La fallacia del giocatore: tendenza a
sopravvalutare la probabilità di successo in
seguito a una serie di scommesse perse
Aspetti psicologici: la
prospettiva comportamentale
Le teorie dell'apprendimento:
Il condizionamento operante e i rinforzi.
Lo schema di rinforzo variabile che il gioco
d'azzardo comporta è molto efficace nel
determinare il ripetersi del comportamento di
gioco
L'effetto priming causato dai voucher omaggio
Il rinforzo negativo dato dal senso di evasione
Aspetti psicologici: la
prospettiva cognitivista
La prospettiva cognitivista ha sottolineato il ruolo delle
credenze erronee:
Esistenza di supposte correlazioni tra eventi casuali
che mantengono il comportamento eccessivo di azzardo
Il ruolo della autoefficacia: percezione della propria abilità
di di poter mettere in pratica con successo un
comportamento: livelli minori di sicurezza di poter
controllare il proprio comportamento sono collegati a
comportamenti di gioco più problematici
Aspetti psicologici: la
prospettiva psicodinamica
La riflessione psicodinamica ha sottolineato come la
dipendenza dal gioco, come le altre dipendenze, è un
meccanismo di difesa dal dolore provocato
dall'esperienza della perdita.
La carenza di cure e contenimento materno durante
l'infanzia sarebbe un fattore predisponente alla ricerca di
“automedicazione” attraverso la dipendenza da sostanze o
da comportamenti problematici come il gioco d'azzardo
patologico.
Aspetti psicologici: la
prospettiva psicodinamica (2)
In questa prospettiva, anche da un punto di vista
antropologico, la secolarizzazione della società
attuale, con il rifiuto del Sacro, costituisce un
contesto facilitante del sorgere di dipendenze in
quanto il Sacro nelle esperienze di mancanza è
vicino all'uomo: nella società secolarizzata l'uomo
sarebbe più “orfano” e quindi potenzialmente più
bisognoso di surrogati che lo aiutino ad affrontare
le esperienze di perdita
(professor Vincenzo Marino, Direttore Dipartimento
Dipendenze Asl di Varese, 2010)
Strategie di prevenzione
Le nuove dipendenze
(gioco, lavoro, sesso, shopping, internet):
Immaterialità dell'oggetto della dipendenza e
necessità per tutti di tale oggetto.
La prevenzione come promozione del gioco
responsabile e informazione sui fattori di rischio e
sui possibili rischi.
L'attuale legislazione in Italia
Decreto Balduzzi, convertito in legge 8 novembre 2012:
Inserimento della ludopatia
nei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria
 Limiti sulla pubblicità del gioco
 Obbligo di esporre nei locali di gioco informazioni sul
rischio di dipendenza e sulla probabilità di vincita
 Piano di ricollocazione delle slot-machines sul territorio
 Incremento dei controlli sulla presenza dei minori nelle
slot-rooms

Come riconoscere lo scivolamento verso forme di
gioco sempre più problematiche? (1)
Giocatore compulsivo
Giocatore sociale
Spendo più di quanto posso permettermi
Non sforo il mio budget
Sono poco incline a parlare della mia abitudine al
gioco
Ritengo il gioco d'azzardo una forma
di intrattenimento
Mi servo del gioco d'azzardo per fronteggiare lo
stress e altri problemi
Posso giocare o non giocare
Spendo una grande quantità di denaro nel gioco
Ho un limite riguardo alla cifra da
spendere: quando l'ho raggiunto mi
fermo
Sento il bisogno di giocare regolarmente
Quanto mi sento stressato o giù non
sento il bisogno di giocare
Le mie relazioni sociali e il mio lavoro sono stati
condizionati dalla mia attività di gioco
Le mie relazioni sociali non sono
condizionate dalla mia attività di
gioco
Una check list per il giocatore:
Come riconoscere lo scivolamento verso forme di
gioco sempre più problematiche? (2)
Sono riconoscibili dall'esterno soprattutto i sintomi
della fase della perdita:
il soggetto diventa ansioso, insonne, inappetente,
irritabile, evita i contatti con familiari e amici, trova
scuse per giustificare il proprio comportamento e
l'assenza di denaro, inizia a chiedere denaro e a
indebitarsi.
Già durante la fase della vincita può emergere il
pensiero ossessivo riguardo al gioco (parla
ripetutamente di giocate passate, progetta le
future) e l'irritabilità se non può giocare.
Strategie d'intervento
Programmi terapeutici
basati sulla riduzione del danno
Gruppi di auto-mutuo aiuto: i Giocatori Anonimi e
l'obiettivo della completa astinenza
L'istituto dell'Amministratore di Sostegno: un aiuto
per il giocatore d'azzardo che non è più in grado di
agire nel proprio interesse, senza annullamento
della capacità di compiere validamente atti
giuridici
Per saperne di più
Francesca Picone, a cura di, Il gioco d'azzardo patologico.
Prospettive teoriche e d esperienze cliniche.
Carocci, Roma 2010
Gioachino Lavanco, Loredana Varveri, Psicologia del gioco
d'azzardo e della scommessa. Carocci, Roma 2006
Lisa Ustok, Johanna Huges, Primi passi fuori dal gioco
d'azzardo. San Paolo, Cinisello Balsamo 2012
James P. Whelan, Timothy A. Steenbergh, Andrew W. Meyers
Gambling gioco d'azzardo problematico e patologico
Giunti OS, Firenze 2010
Sul territorio...
Sert Cremona via Postumia 23g Cremona
Tel 0372497570 [email protected]
Referente GAP Antonino Gallo tel 0372497587
Sert Crema via Medaglie d'oro 9 Crema
Tel 0373893611 [email protected]
Referenti GAP A. Prete, A. Cominelli, V. Calderara
Tel 0373893225
Sert Lodi via Pallavicino 57 Lodi
Tel 03715872425
Referente GAP Concettina Varango tel03715872499
[email protected]
Sul territorio
Associazione Giocatori Anonimi Milano Niguarda
Via Girola 30 Milano
www.giocatorianonimi.org
Centro ascolto aiuto alle dipendenze immateriali
Fondazione Exodus via Varesina 66 Milano
Tel 0249479352
www.exodus.it [email protected]
Referente GAP: Andrea Spatuzzi