Alimentazione e salute - Università della Terza Età

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Transcript Alimentazione e salute - Università della Terza Età

Alimentazione e salute
Nutrire le tre fonti della giovinezza
Corso monografico
Uniter di Praia a mare a.a. 2011/12
Prof.ssa M. Papa
Alimentazione e salute
Alimentazione e salute
Le tre fonti della giovinezza
Le tre fonti della giovinezza
Fattori di giovinezza
• Cervello giovane
• Sistema immunitario forte
• Difese cellulari efficienti
Fattori di giovinezza
Mangiare meno cibo ma di migliore qualità utilizzando
soprattutto una dieta variata e completa
L’intestino diminuisce la sua efficienza nell’utilizzare le
proteine e specialmente i minerali e le vitamine
Utilizzare pochi grassi animali e grandi quantità di
vitamine e minerali ricchi in antiossidanti e fibre
alimentari vegetali
Controllare la quantità di sale e di zucchero perché la
diminuzione delle papille gustative con l’età fa
perdere il gusto usare spezie ed aromi
Cervello giovane
• Per mantenere il cervello in buona efficienza, diamo di
seguito alcune indicazioni alimentari senza dimenticare
però che per esempio l’uso di tecniche meditative è uno
degli strumenti più efficaci che abbiamo per contrastare
l’invecchiamento cerebrale, così come una sana viat di
relazione ed un’attività cerebrale che non cessi o
diminuisca sensibilmente al momento della pensione.
Per il cervello:
• Magnesio, lecitina di soia, ubichinolo e vit E oltre a vit.
Del gruppo B e Ginko biloba
• Con gli anni diminuisce la quantità di magnesio a favore
del calcio con gravi conseguenze sui neuroni
Cervello giovane
Gli acidi grassi della serie omega-3 riducono il colesterolo
presente nelle LDL (colesterolo cattivo), e sono
essenziali per la formazione e la preservazione delle
cellule nervose e della retina e per l’attività
immunologica. Sono considerate sostanze
antinfiammatorie naturali
Una gran parte dei grassi che formano il cervello è
costituita da omega-3 (doppio legame in posizione 3),
che contribuiscono in tal modo ad un corretto
funzionamento delle funzioni cerebrali.
magnesio
La dieta moderna risulta in genere povera di
magnesio (raffinazione, fertilizzanti chimici,
scarsa presenza di leguminose e vegetali
nella dieta giornaliera), si presuppone che
tale carenza porti a ipertensione, cefalea
sindrome premestruale ecc.
Con l’età diminuisce la quantità di magnesio nel
cervello a favore del calcio con gravi danni
ai neuroni (invecchiamento e morte
cellulare)
Cervello giovane
I grassi polinsaturi omega-3 sono presenti in tutti i pesci, in
particolare : aringa, sgombro, salmone, sardine, trota, tonno.
Gli acidi grassi polinsaturi sono presenti negli oli di semi: mais,
girasole, soia, ma sono chimicamente instabili e quindi
possono provocare una carenza di antiossidanti e di vitamina
E.
Va preferito l’olio di oliva e soprattutto va privilegiato il consumo
abituale di semi oleosi (mandorle e noci) che ha dimostrato una
riduzione della colesterolemia totale, una diminuzione dei
trigliceridi e del colesterolo “cattivo” LDL
A questo proposito è opportuno aumentare il consumo di fibre e
di legumi in particolare fagioli. Le fibre vegetali più efficaci
sono le pectine (buccia di mele e di agrumi)
Mandorla dolce(la sola commestibile)
Amygdalus communis
Rosacee
Mandorla dolce(la sola commestibile)
Amygdalus communis
Rosacee
Proprietà: Molto nutritivo (606 calorie per 100g.)Energetico soprattutto
nervino. Riequilibrante nervoso, rimineralizzante, antisettico
intestinale
Indicazioni: Astenie fisiche ed intellettuali, affezioni nervose tendenza alle
infezioni, demineralizzazione, convalescenze, può essere consumata
dai diabetici
Modi d’utilizzo: da 6 a 15 al giorno secondo i soggetti
Latte di mandorle:contro spasmi ed infiammazioni dello stomaco
dell’intestino, delle vie urinarie, Per alcuni può sostituire il latte
materno
Olio di mandorle dolci: Purgativo dolce, lassativo, favorisce
l’eliminazione dei calcoli urinari, per uso esterno : contro l’eczema
secco, scottature, pruriti e screpolature, per il trattamento delle pelli
secche
Noce
Juglans regia
Juglandacee
Noce
Juglans regia
Juglandacee
Frutto estremamente energetico, ed anche il più ricco di rame e zinco.
Contiene inoltre potassio, magnesio, fosforo, zolfo, ferro, calcio , vit. A, B,
C, P
Proprietà: Molto nutritivo, . Insieme alle mandorle aiuta a diminuire la
quantità di LDL, lassativo e antidiarroico, favorisce il drenaggio
cutaneo e linfatico
Indicazioni: Diabetici, vegetariano, parassitosi intestinali, dermatosi,
litiasi urinarie (coadiuvante)
Modi d’utilizzo: il succo di noci fresche guarisce le dermatosi squamose
L’lio di noci contiene dal 73% all’84% di acidi grassi polinsaturi, con
proprietà anticolesteroliche superiori a quelle dell’olio di soia e di
girasole.
La foglia del noce ha proprietà tonificanti, astringenti, ipoglicemizzanti,
depurative e vermifughe.
Mela
Malus communis
Rosacee
Mela
Malus communis
Rosacee
Alimento medicamento apprezzato fin dall’antichità. Ne esistono
moltissime varietà
Parti utilizzate: polpa e buccia
Principali costituenti:, saccaorio, cellulosa, pectina, potassio, sodio,
silice, calcio, ferro magnesio tanninoecc.vit. B, B 2, C, PP
Proprietà: Tonico muscolare e nervino, diuretico uricolitico,
antireumatico, ipocolesterolematico (pectina), digestivo, stomachico,
proptettore gastrico, antisettico intestinale, stimolante e
decongestionante epatico, lassativo
Indicazioni: astenia fisica ed intellettuale, anemia, superlavoro
convalescenza, reumatismi gotta, artritismo, litiasi urinaria, obesità,
prevenzione dell’infarto, diarree o stipsi, ulcere e gastriti, insonnie e
nervosismo, diabete
Mela
Malus communis
Rosacee
Modi d’utilizzo:
Frutto crudo da mangiarsi con la sua buccia
Depurativo :ogni mattina , lassativo: ogni sera
Dieta di mele crude nella convalescenza da influenza: da 500 gr. A un kg
di mele grattuggiate come unico nutrimento per due o tre giorni
Piaghe atone: applicazioni di mela pestata o succo di mela e olio di oliva
Cura della pelle: il succo di mela rassoda i tessuti
In Svizzera alcuni medici curano il diabete infantile con diete a base di
mele e ortaggi
Si consiglia di mangiare una mela alla fine dei pasti soprattutto dopo il
pasto della sera per i suoi effetti lassativi e per la sua capacità di
pulire i denti
Sistema immunitario forte
Sistema immunitario forte
Relazione mente- cervello-sistema immunitario:
I linfociti hanno recettori per neurotrasmettitori e neuro peptidi e cioè
sono in grado di leggere i messaggi che il cervello ivia tramite queste
sostanze
I linfociti sono in grado di produrre neurotrasmettirori e altre sostanze
che vengono recepite dal sistema nervoso quindi il cervello ed il
sistema nervoso influenzano l’immunità e viceversa:
Allarme: attivazione dell’asse ipofisi corticosurrene
Resistenza: produzione esagerata di cortisolo ed abbassamento delle
difese immunitarie
esaurimento. Esaurimento della capacità del surrene
L’ipotalamo mette in moto la reazione di stress liberando la CrH che
spinge l’ipofisi a produrre corticotropo
Sistema immunitario forte
L’80% delle cellule umane capaci di produrre anticorpi è situato nella
mucosa intestinale
Il MALT (tessuto linfoide associato alle mucose) accomuna l’intestino ai
bronchi, alle ghiandole salivari, alle ghiandole mammarie, all’utero
ecc.
L’antica medicina cinese già 2500 anni fa aveva accomunato con i
meridiani dell’agopuntura intestino e bronchi: i meridiani dell’intestino
crasso e del polmone costituiscono un unico asse energetico.(placche
di Peyer e migrazione dei linfociti)
Sistema immunitario forte
Dagli studi degli ultimi anni emerge in modo netto che i pesticidi sono dei
potenti perturbatori del sistema immunitario:
Allergie
Malattie autoimmuni
Malattie da immunosoppressione
Clorpyrifos (usato in casa per formiche e scarafaggi)
Clordane ed Hepatoclor
Diossina
Aldicarb (depressione dell’immunità)
Sistema immunitario forte
Nutrienti ed immunità:
Attenzione al sovrappeso perché rende i linfociti ed i neutrofili meno reattivi
Attenzione agli zuccheri semplici(fruttosio glucosio e saccarosio perché
deprimono l’immunità in quanto competono con las vt. C all’interno delle
cellule immunitarie
Mantenere buoni livelli di
vit. E(immunostimolante)
Vit. C contro le infezioni
Vit. B 12 modula l’immunità cellulare
Vit. D migliora la capacità di contrastare i meccanismi autoimmuni e infiammatori
in genere
Minerali:
Selenio migliora la risposta anticorpale e svolge un ruolo antinfiammatorio
Zinco: stimolazione o inibizione del sistema immunitario a seconda delle dosi .:
Dose giornaliera 25/35 mg per un massimo di 2/3 settimane di cura
Sistema immunitario forte
Astragalo
Astragalus membranaceus
Leguminosa
•
Il nome cinese dell’Astragalo HUAN G QI significa “energia Gialla” e
suggerisce il suo ruolo nell’organismo stanco o debilitato, il ruolo che
gli appartiene secondo i cinesi è quello di stimolare la Wei Qi o
energia di difesa. Queste caratteristiche rendono questa droga molto
apprezzata per le sue caratteristiche rinforzanti il sistema immunitario
e per le sue proprietà adattogene.
•
Le sole due specie riconosciute dalla Farmacopea cinese sono: A.
Membranaceus e A. Membranaceus var. Mongolicus.
•
È una pianta perenne alta 1,50 metri, originaria del Nord della Cina e di
zone ad alta altitudine del Tibet; le cui radici lunghe dai 30 ai 90 cm
circa sono raccolte da piante, coltivate o spontanee di 4-7 anni in
autunno ed in primavera.Viene studiato anche in Occidente per la sua
capacità di stimolare la risposta immunitaria soprattutto dei linfociti T
(combatte la leucopenia)
Echinacea purpurea
Composite
Echinacea purpurea
Asteraceae
Pianta che Cheyenne, Sioux e altri indiani d’America usavano per
combattere le malattie respiratorie ma anche localmente per ferite e
morsi.
E’ considerata una delle piante più studiate ed usate soprattutto nei paesi
di lingua tedesca
Tuute le varietà della pianta (purpurea, angustifolia e pallida) presentano
proprietà immunostimolanti: inducono i macrofagi ad aumentare la
loro capacità di fagocitosi
Interessante il suo uso preventivo per rafforzare le difese immunitarie
prima dell’inverno
E’ priva di effetti collaterali significativi anche se non può essere usata da
pazienti che abbiano insufficienza epatica o che siano costretti ad
assumere farmaci immunosoppressori
Boswellia serrata
Albero dell’incenso
Burseracee
Boswellia serrata
La Boswellia serrata è una pianta della famiglia delle Burseraceae è originaria delle
regioni subtropicali dell’Africa e dell’Arabia saudita, essa è ricca di oleoresine,
che sono miscele di resine e di oli essenziali. La frazione resinosa è composta
principalmente da triterpeni. Si ritrova anche una certa quantità di gomme e di
gommoresine. Da moltissimo tempo è utilizzata nelle medicine tradizionali
locali per le sue moltissime proprietà.
Ecco le più importanti azioni della Boswellia serrata:
Azioni antinfiammatoria e antidolorifica articolare
Utile nel caso di piccola traumatologia sportiva
Contrasta le infezioni acute delle prime vie aeree
Antiallergico
Allevia i dolori mestruali
Azione positiva in caso di cefalea lieve e moderata
Azione antinfiammatoria: gli acidi boswellici esercitano un’inibizione selettiva su
un enzima capace di stimolare la produzione di sostanze endogene che
facilitano i processi infiammatori, con conseguente riduzione dei loro livelli nel
sangue.
Inoltre questa pianta sembra anche in grado di inibire le elastasi, enzimi capaci
di attaccare e distruggere le proteine notoriamente distruttivi, che attaccano e
distruggono il tessuto elastico dei tessuti dove è presente un fatto
infiammatorio.
Boswellia serrata
Azione antinfiammatoria: gli acidi boswellici esercitano
un’inibizione selettiva su un enzima capace di stimolare la
produzione di sostanze endogene che facilitano i processi
infiammatori, con conseguente riduzione dei loro livelli nel
sangue.
Inoltre questa pianta sembra anche in grado di inibire le
elastasi, enzimi capaci di attaccare e distruggere le proteine,
notoriamente distruttivi, che attaccano e distruggono il tessuto
elastico dei tessuti dove è presente un fatto infiammatorio.
L’azione di regolazione ed antinfiammatoria della resina presenta
inoltre la piacevole caratteristica che a differenza degli
antinfiammatori classici (aspirina e FANS) , non blocca la
sintesi delle prostaglandine “buone”.
L’uso della Boswellia non provoca quindi gastriti e ulcere
Uncaria tometosa
Unghia di gatto
Rubiaceae
Uncaria tometosa
Unghia di gatto
Rubiaceae
Arbusto della foresta amazzonica, patrimonio della medicina tradizionale
peruviana
Attualmente si usa la corteccia della pianta che recenti ricerche hanno
dimostrato possedere una interessantissima azione sul sitema
immunitario.
Uncaria infatti sembra essere in grado di esercitare un’azione combinata
immunostimolante e antinfiammatoria
L’azione immunostimolante dell’uncaria tomentosa è conferita
dalla presenza degli alcaloidi pentaciclici, che sembrano essere
i componenti più importanti del fitocomplesso, perché
inducono nelle cellule endoteliali umane il rilascio di un fattore
attivante la regolazione e proliferazione dei linfociti B e T
responsabili della risposta immunitaria.
Uncaria tometosa
Unghia di gatto
Rubiaceae
L’uncaria è in grado di potenziare l’attività delle cellule NK e dei linfociti T,
perciò sembra avere come bersaglio elettivo le cellule ad azione
citotossica sia specifiche sia aspecifiche, con un effetto simile a
quello di alcuni interferoni umani, capaci di trasformare le cellule NK
nelle più efficienti cellule LAK e di potenziare l’attività dei linfociti T
citotossici.
Per questa ragione è indicata nel trattamento delle allergie; per rafforzare
le difese immunitarie contro infezioni causate da virus e batteri; e nella
prevenzione delle malattie da raffreddamento delle prime vie aeree
come febbre, tosse e raffreddore.
Sono allo studio le sue proprietà antivirali e antitumorali,
Sembra utile per contrastare l’ipertensione arteriosa
Difese cellulari efficienti
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Vitamine antiossidanti per le cellule
Frutta, verdure
Tè verde
Uva rossa
Mirtilli e frutti di bosco
Pomodori
Meccanismo di formazione dei radicali liberi
Tè verde
Tè verde
Bevanda completa costituita da centinaia di molecole diverse
Un terzo del peso delle foglie è rappresentato da una classe di polifenoli
chiamati flavonoli o più comunemente catechine
Nella pianta agiscono come sostanze antifungine ed antibatteriche
Il tè verde possiede molte catechine, la più importante è la EGCG o
gallato di epigallocatechina
Pomodoro
Pomodoro
Contiene licopene pigmento responsabile della colorazione rossa del
pomodoro
Esso fa parte della grande famiglia dei carotenoidi
Nei pomodori coltivati la quantità di licopene è molto bassa ma esso si
concentra nei pomodori cotti perché la rottura delle cellule tramite il
calore permette una migliore estrazione della molecola e dei
cambiamenti strutturali che la rendono più assimilabile dall’organismo
Il semplice consumo di due pasti a settimana a base di salsa di pomodoro
può ridurre del 25% il rischio di tumore alla prostata soprattutto dopo
i 65 anni
Vino rosso
Vino rosso
Numerosi studi hanno mostrato che chi consuma quotidianamente
quantità moderate di vino ha un rischio di mortalità rispetto agli
astemi o a chi beve troppo
L’effetto positivo dell’etanolo sembra essere dovuto principalmente alla
sua capacità di aumentare l’HDL (colesterolo buono) nel sangue oltre
alla riduzione della tendenza alla formazione di trombi, inibendo la
formazione di placche sanguigne
In particolare il vino rosso che contiene nella buccia grandi quantità di
polifenoli
In particolare il resveratrolo, ormone vegetale (polifenolo anch’esso
prodotto dalla pianta per difendersi soprattutto dagli attacchi fungini
Vino rosso
Grazie ai suoi effetti benefici sul sistema cardiovascolare, alla sua
capacità di allungare la vita delle cellule,
Il resveratrolo è probabilmente una delle molecole di origine nutrizionale
con l’impatto più positivo sulla salute umana
Non dimentichiamo però che l’alcool è un fattore scatenante del cancro
nel caso di consumo eccessivo e di bevande alcooliche diverse dal
vino
Frutti di bosco
Frutti di bosco
Ricchi di polifenoli in particolare:
Antocianidine
Proantocianidine
Acido ellagico
Questa sostanze come abbiamo già detto hanno delle eccezionali
proprietà antiossidanti che ne fanno fattori di giovinezza e di salute
E’ preferibile usare i mirtilli rossi essiccati anziché in frutto, mentre quelli
neri e le altre bacche possono essere consumati tutto l’anno anche
utilizzando prodotti surgelati