IL TESSUTO MUSCOLARE

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Transcript IL TESSUTO MUSCOLARE

LA FIBRA MUSCOLARE

e il meccanismo della contrazione

MODULO: Studio del corpo umano

SILSIS - VIII ciclo Paola Morandi

CLASSE

2 ° I.T.C.S. con indirizzo biologico Chimica/SN Laboratorio 1 ° anno 4 2 2 ° anno 4 2

MOMENTO DEL PERCORSO FORMATIVO

 

introduzione al corpo umano

- definizione di tessuto - organizzazione gerarchica: cellula, tessuto, organo, apparato - principali tipi di tessuto

studio del corpo umano (integrazione e controllo delle attività corporee)

- sistema endocrino - sistema nervoso e trasmissione dell’impulso - organi di senso - organi effettori ossa e… … muscoli struttura del muscolo scheletrico meccanismo della contrazione regolazione della contrazione giunzione neuromuscolare

DURATA E SCANSIONE TEMPORALE

2(3) ore di lezione frontale e 1 ora di laboratorio, così ripartite: (1 ora)

§

1 ora 1 ora 1 ora - recupero prerequisiti - tre tipi di tessuto muscolare (ricapitolazione) - caratteristiche della fibra muscolare - le proteine contrattili - organizzazione dei miofilamenti: il sarcomero (1) - organizzazione dei miofilamenti: il sarcomero (2) - meccanismo della contrazione e (in breve) sua regolazione esperienza di laboratorio (compresa spiegazione iniziale) NB Non si è prevista una verifica specifica su questo argomento

§

Se necessario, in base al livello della classe

PREREQUISITI

       Proteine (monomero/polimero, globulare/filamentosa) Interazione fra proteine (sito di legame, modificazione conformazionale) Nucleo, membrana plasmatica, reticolo endoplasmatico, mitocondrio Cellula specializzata/differenziata e tessuto Molecola di ATP Potenziale d’azione Microscopio ottico ed elettronico

OBIETTIVI DIDATTICI

     Principali caratteristiche della fibra muscolare Componenti strutturali del sarcomero: actina e miosina Modello di scorrimento dei miofilamenti Ruolo dell’ATP e del calcio nella contrazione Definizione di unità motoria

OBIETTIVI FORMATIVI

 Dal macroscopico al microscopico: gli esseri viventi hanno un’organizzazione strutturale di tipo gerarchico  Concetto di unità funzionale  Flusso dell’energia (energia chimica  energia meccanica)  Il metodo sperimentale: dall’osservazione alla comprensione dei fenomeni

STRUMENTI DIDATTICI

 libro di testo: “Invito alla biologia” di Curtis e Barnes, ed. Zanichelli  lavagna: disegni della fibra muscolare e del sarcomero  powerpoint: fotografie e disegni  laboratorio

MULTIDISCIPLINARIETÀ

Educazione fisica - coppie di muscoli antagonisti per produrre i movimenti ed assicurare la stazione eretta - fonti energetiche del muscolo e debito di ossigeno

IL TESSUTO MUSCOLARE SCHELETRICO livelli di organizzazione

Tessuto muscolare scheletrico: insieme di fibre muscolari Fibra muscolare: cellula allungata che contiene le miofibrille Miofibrilla: insieme di filamenti proteici (miofilamenti) organizzati in unità ripetute, i sarcomeri

Sarcomero: unità contrattile Per ricordare: muscolo - fibra muscolare - miofibrilla - sarcomero

LA FIBRA MUSCOLARE

cellula specializzata

5 -50 μm

Cellula normale FIBRA MUSCOLARE

nucleo membrana plasmatica reticolo endoplasmatico cilindrica, molto allungata polinucleata (sincizio) sarcolemma (potenziale d’azione) sarcoplasma (Ca 2+ , glicogeno mioglobina ) • • Sistema T: tubuli trasversali in continuità con il sarcolemma (potenziale d’azione) Nel sarcoplasma sono strettamente impacchettate le miofibrille

ACTINA I MIOFILAMENTI MIOSINA

Troponina e tropomiosina: regolazione della contrazione assemblaggio assemblaggio

MIOFILAMENTO SOTTILE

possiede siti di legame per la miosina

MIOFILAMENTO SPESSO

siti di legame per actina e ATP

ORGANIZZAZIONE DEI MIOFILAMENTI: IL SARCOMERO

sarcomero

0.5 μm

immagine al microscopio elettronico Linea M Filamento sottile (actina) Filamento spesso (miosina)

Banda A scura Banda I chiara

Banda H

Linea Z

dettagli, sezione trasversale

Le miofibrille sono disposte parallelamente all’asse maggiore della fibra muscolare !

…e con le bande A e I allineate a registro

LA CONTRAZIONE

sarcomero immagine al microscopio elettronico

Linea Z

Filamento sottile (actina) Filamento spesso (miosina)

Banda A scura Banda I chiara Osservazione

: durante la contrazione • le linee Z si avvicinano (il sarcomero si accorcia) • la banda I diventa più piccola • la banda A rimane costante

?!

IL MODELLO DI SCORRIMENTO DEI FILAMENTI

LA CONTRAZIONE: MECCANISMO MOLECOLARE

…oppure figura

33.27

del libro di testo

REGOLAZIONE DELLA CONTRAZIONE

1. Un impulso nervoso provoca il rilascio del calcio dal reticolo sarcoplasmatico 2. Il calcio diffonde nel sarcoplasma e si lega alla troponina 3. Il complesso troponina-tropomiosina libera i siti di legame per la miosina sull’actina (inizia la contrazione) § 4. Quando cessa la stimolazione, il calcio viene risequestrato nel reticolo sarcoplasmatico (la fibra si rilassa) § figura 33.28 del libro di testo

UNITÀ MOTORIA

Ogni fibra muscolare è innervata da un neurone motorio. Si definisce unità motoria l’insieme del neurone motorio e delle fibre da esso innervate .

LABORATORIO

osservare la struttura del tessuto muscolare scheletrico NO !

Figura: immagine al microscopio ottico di un campione di tessuto muscolare scheletrico

NB : 1) ripasso reattivo del biureto 2) quantitativo vs qualitativo 3) lettura critica !!

SCHEDA DI LABORATORIO

Studente: Data: Titolo dell’esperimento: Colorazione con blu di metilene 1) 2) Che cosa colora il blu di metilene e perché?

Perché il campione presenta delle striature?

Colorazione con reattivo del biureto 1) 2) Che cosa colora il reattivo del biureto?

Come si colora il campione dopo trattamento con il reattivo del biureto? Perché?

I muscoli artificiali

• Sveglia !!

• Perché studiare la scienza ?

• La scienza in evoluzione

http://www.hansonrobotics.com/ http://eap.jpl.nasa.gov/

Possibile intervento di un esperto di robotica/biomimetica Biomimetica: copiare quanto di più efficiente c’è nel mondo naturale per creare oggetti artificiali che siano più forti, più veloci e più agili di quelli oggi esistenti…ciò implica la comprensione dei principi fondamentali che stanno alla base del loro funzionamento e la loro successiva implementazione nei dispositivi robotici.