L`IMPOSTA 5B

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Transcript L`IMPOSTA 5B

5B- IIS ROLANDO DA
PIAZZOLA
Realizzato da:
Marostegan Selena
Caregnato Gloria
Bizzotto Lisa
L’IMPOSTA
é un prelievo coattivo di ricchezza effettuato da un ente
pubblico, soggetto attivo, che detiene il potere impositivo, sui
cittadini, soggetti passivi, affinché contribuiscono alle spese
pubbliche.
Ente pubblico
Cittadini
L’IMPOSTA
può essere:
DIRETTA
INDIRETTA
Colpisce le manifestazioni
Colpisce i trasferimenti
immediate della capacità
contributiva del soggetto
passivo, ciò il patrimonio
posseduto e il reddito
conseguito.
patrimoniali, gli atti di
produzione o di scambio e i
consumi di beni e servizi.
IMPOSTE DIRETTE
Si distinguono a seconda dell’OGGETTO in:
• IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (IRAP)
• IMPOSTE SUL REDDITO
A seconda del SOGGETTO,
si distinguono in:
• IMPOSTE SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE (IRPEF o IRE)
• IMPOSTE SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ (IRES)
IRAP
Si applica in relazione all’esercizio di un’ attività organizzata destinata alla
produzione di beni o di servizi da parte di imprenditori individuali, società,
esercenti arti e professioni, enti commerciali e non e enti pubblici privati. Si
applica solo in presenza di attività autonomamente organizzata.
Caratteristiche:
è PROPORZIONALE, cioè ad aliquota costante del 3,90%
 anche se viene considerata un’ imposta diretta, non è un’ imposta sul reddito
“di tipo tradizionale” in quanto ha per presupposto oggettivo la produzione
di valore aggiunto.
 base imponibile: differenza tra valore e cosi della produzione (A-B)
(escludendo i costi per il personale, collaborazioni, interessi passivi,
perdite e svalutazione crediti, accantonamento a fondi non deducibili, ici).
IRPEF
Si applica sul reddito complessivo del soggetto passivo che può essere in
denaro o in natura.
 Redditi fondiari
 Redditi di capitale
 Redditi di lavoro dipendente
 Redditi di lavoro autonomo
 Redditi d’impresa
 Redditi diversi
Caratteristica:
 è PROGRESSIVA,
a diversi scaglioni e
aliquote.
IRES
Si applica sul reddito imponibile complessivo delle persone giuridiche.
Caratteristiche:
 è proporzionale, con
aliquota costante del
27,50%;
È personale, si adegua
alla capacità contributiva
del contribuente in base
alle sue finalità;
• SPA, sapa, srl, cooperative, società di
mutua assicurazione;
•Enti pubblici e privati che hanno come
obiettivo l’esercizio di attività commerciali;
•Enti pubblici e privati non aventi come
obiettivo principale l’esercizio di attività
commercial(es. enti previdenziali);
•Società ed enti non residenti in Italia ma
che producono un reddito in Italia;
IL CONCETTO
TRIBUTARIO DI
REDDITO D’IMPRESA
Il reddito d’impresa…
È regolamentato dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR);
L’ Art. 2195 c.c. stabilisce che sono
da considerarsi commerciali:
•l’attività industriali;
Art. 55: “sono redditi
d’impresa quelli che derivano
dall’esercizio di imprese
commerciali …”
•l’attività intermediaria nella
circolazione dei beni;
•l’attività di trasporto;
•l’attività bancaria e assicurativa;
•Altre attività ausiliarie alle
precedenti;
…determinazione della base
imponibile
Art. 81 TUIR considera il reddito di impresa, il reddito complessivo delle
società e degli enti commerciali, da qualsiasi fonte provenga
Art. 83 TUIR stabilisce che:
REDDITO COMPLESSIVO = UTILE/PERDITA dell’esercizio
o d’impresa
+/- variazioni conseguenti all’applicazione
dei criteri fiscali stabiliti dal TUIR
Es. calcolo base imponibile IRES
Utile d’es.
+ componenti fiscali positivi:
a) manutenzioni e riparazioni eccedenti
il 5% del costo dei beni mat.
b) quote di amm.to eccedenti i limiti stabiliti
dalle norme fiscali
c) svalutazione crediti eccedente lo 0,50%
= BASE IMPONIBILE IRES
Es. calcolo base imponibile IRAP
Differenza Valore prod.-Costi prod.
(A –B)
+ costi non deducibili:
a) costi del personale non deducibili
b) svalutazione crediti
c) compensi per collaborazioni
coordinate e continuative
d) ICI
= BASE IMPONIBILE IRAP
Reddito fiscale e principi tributari
REDDITO FISCALE = reddito di bilancio
+ variazioni in aumento
- variazioni in diminuzione
Art. 109 TUIR stabilisce i seguenti principi:
•
inerenza: costi strettamente connessi con l’attività aziendale
•
competenza fiscale: costi e ricavi di competenza;
a) ricavi e costi per beni, si considerano sostenuti alla data della consegna o
spedizione per i beni mobili e della stipulazione del contratto per i beni immobili;
b) Ricavi e costi per servizi, si considerano sostenuti quando le prestazioni sono
ultimate (dalla maturazione dei corrispettivi):
•
•
•
certezza: i costi iscritti nel CE devono essere documentati
iscrizione in bilancio
imputabilità specifica: costi e oneri sono deducibili se si riferiscono ad attività che
concorrono a formare il reddito d’impresa.
Art. 99 TUIR stabilisce che: l’imposta sul reddito NON è DEDUCIBILE (non è considerata
un costo).
La svalutazione fiscale dei crediti
La svalutazione dei crediti, per l’importo non coperto da garanzia
assicurativa; sono deducibili nel limite dello 0,50% annuo.
però
Quando le svalutazioni raggiungono il 5% questa deduzione non è
più ammessa.
La valutazione fiscale delle rimanenze
Art. 92 TUIR
comma 1: le rimanenze finali, la cui valutazione non sia effettuata a
costi specifici, fanno parte del reddito, raggruppando i beni in categorie
omogenee per natura e per valore; ad ogni gruppo va assegnato un valore
non inferiore a quello minimo determinato.
comma 3: si applica il metodo del LIFO a scatti annuale.
comma 4: il fisco accetta anche metodi di valutazione come FIFO o
LIFO continuo o costo specifico.
comma 5: se il valore unitario medio dei beni è superiore al valore
normale medio di essi nell’ultimo mese dell’esercizio, il valore minimo è
uguale: quantità di beni x valore normale.
comma 6: i prodotti in corso di lavorazione e i servizi in corso di
esecuzione sono valutati in base alle spese sostenute nell’esercizio, salvo
le commesse pluriennali, che in base all’art. 93 TUIR, vengono valutate in
base ai corrispettivi pattuiti.
I TITOLI vengono valutati come le rimanenze finali di magazzino.
LIFO A SCATTI ANNUALI
Dati anno n:
470 unità acquistate
28.775 costi per materie
365 costi di trasporto
25 unità rimaste al 31/12
Costo complessivo acquisto materie anno n: 28.775 + 365= 29.140
Costo medio ponderato unitario:
29.140:470 = 62
Valore delle scorte al 31/12 n:
62x25
= 1550
Dati anno n1:
600 unità acquistate
39.000 costo complessivo
60 unità rimaste
Costo medio ponderato unitario:
39.000 : 600 = 65
Valore magazzino al 31/12 n1 :
25 unità x 62€ (anno n)
=1550
+ 35 unità x 65€ (anno n1) = 2275
= 60 unità con valore
= 3825
TEST SUL LIFO A SCATTI
Dati anno n:
500 unità acquistate
30.000 costi per materie
421 costi di trasporto
27 unità rimaste al 31/12
Costo complessivo acquisto materie anno n: 30.000 + 421
30.421 : 500
Costo medio ponderato unitario:
Valore delle scorte al 31/12 n:
60,84 X 27
Dati anno n1:
= 30.421
= 60,84
= 1.642,68
700 unità acquistate
49.000 costo complessivo
76 unità rimaste
Costo medio ponderato unitario:
Valore magazzino al 31/12 n1 :
49.000 : 700
27 unità X 60,84€ (anno n)
+ 49 unità x 70€ (anno n1)
= 76 unità rimaste
= 70
= 1.642,68
= 3.430
= 5.072,68
Gli ammortamenti fiscali delle
immobilizzazioni
BENI
IMMATERIALI
-Le quote di ammortamento
sono deducibili in misura non
superiore al 50% del costo;
-per quanto riguarda i marchi
d’impresa e l’avviamento, le
quote sono deducibili in misura
non superiore a 1/18 del costo;
-le quote del costo dei diritti di
concessione sono deducibili in
base alla durata del contratto.
MATERIALI
-Le quote di ammortamento
sono deducibili dal momento
in cui entra in funzione il
bene;
-l’ammortamento è
consentito con coefficienti
non superiori a quelli previsti
ridotti alla metà per il primo
anno;
Spese di manutenzione e di riparazione
•
•
•
Tali spese, che dal bilancio non risultino incrementare il costo dei beni,
sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo dei beni materiali
ammortizzabili;
Es. automezzo costo storico di 18.000€
18.000x1(anno)x5% =900
Spese x manutenzioni e riparazioni deducibili
nelle imprese di nuova costituzione, per il primo esercizio, la deduzione
spetta in proporzione alla durata del possesso del bene e il limite
percentuale si calcola sul costo complessivo;
I costi di manutenzione e di riparazione non deducibili e rinviati ai cinque
esercizi successivi, devono essere annotati nel registro dei beni
ammortizzabili in una voce a sé stante. Questo non comporta rilevazioni in
contabilità generale.
TEST SULLE MANUTENZIONI
PROBLEMA:
Un’impresa industriale all’inizio dell’esercizio ha beni strumentali e iscritti per 384.000€ di cui
48.000€ soggetti a contratto di manutenzione e riparazione al canone di 3.600€ l’anno. All’inizio di
settembre cede un automezzo del costo storico di 18.000 e acquista un nuovo automezzo del costo
di 25.200€. Durante l’esercizio l’impresa ha sostenuto costi per manutenzioni e riparazioni per
26.400€. Le spese di manutenzione e riparazioni sono deducibili nel limite del 5%.
le spese di manutenzioni e riparazioni deducibili corrispondono a:
per i beni soggetti a canone di manutenzione
per gli automezzi ceduti (18.000 x 8/12 x 5%)
gli automezzi acquistati (25.200 x 4/12 x 5%)
gli altri beni ammortizzabili (318.000x 5%)
spese deducibili
3.600
+ 600
+ 420
+15.900
= 20.520
La deducibilità fiscale dei canoni di
leasing
Beni acquisiti con contratto di
leasing
Condizioni per la deducibilità del
canone
Beni mobili (esclusi mezzi di
trasporto a uso promiscuo)
Durata minima del contratto non
inferiore ai 2/3 del periodo di
ammortamento ordinario
Automezzi a uso promiscuo ( non
destinati a uso esclusivo nell’attività
d’impresa)
Durata minima del contratto non
inferiore all’intero periodo di
ammortamento ordinario
Beni immobili (a eccezione della
quota riferita ai terreni in cui sorgono
gli edifici, detta quota è uguale al
20/30% della quota del capannone)
Durata minima del contratto non
inferiore ai 2/3 del periodo di
ammortamento ordinario (non
inferiore a 11 anni).
Se la durata minima è superiore a 18
anni, il contratto può avere durata pari
a 18 anni.
la deducibilità fiscale degli interessi
passivi
Nelle società di persone e nelle
imprese individuali:
Sono deducibili integralmente.
Nelle società di capitali:
Sono deducibili fino a concorrenza
degli interessi attivi dei proventi
assimilati. L’eccedenza è deducibile
negli anni successivi nel limite del
30% del ROL (risultato operativo
lordo), mentre nel caso che gli oneri
finanziari siano minori del ROL si
ha una variazione in diminuzione
dal reddito di bilancio.
Il trattamento fiscale delle
plusvalenze
•
•
La suddivisione delle plusvalenze su 5 esercizi permette di diluire l’onere
delle imposte dirette nel tempo.
Le plusvalenze realizzate dalla vendita di partecipazioni sono per il 95%
esenti da imposizione ai fini IRES, purché:
a.
b.
c.
d.
•
Possesso per almeno 12 mesi;
Iscrizione tra le immobilizzazioni finanziarie;
Residenza fiscale della società in territorio incluso nell’elenco predisposto dal
ministro dell’economia e delle finanze, altrimenti vi sono penalizzazioni nella
tassazione;
La società partecipata deve esercitare un’attività commerciale;
Per gli imprenditori individuali e soci di società di persone. L’esenzione
sulle plusvalenze è limitata al 50,28%.
Base imponibile IRAP
Viene calcolata in base alla forma giuridica dell’impresa:
Differenza tra valore e costi della produzione del CE (a-b)
+ componente finanziaria dei canoni di leasing (quota interessi)
+ costi per il personale non deducibili
+ compensi per Collaborazioni Coordinate e Continuative (Co.Co.Co),
lavori occasionali, utili spettanti agli associati in partecipazione
+ svalutazioni delle immobilizzazioni e crediti del Ac
+ accantonamenti per rischi e altri accantonamenti
+ perdite su crediti
+ ICI
= base imponibile IRAP
Reddito imponibile
IRPEF
Reddito complessivo (è dato
sommando tutte le categorie di
reddito per le persone fisiche)
-Oneri deducibili (assegni al coniuge,
contributi previdenziali obbligatori e
per la previdenza complementare)
= REDDITO IMPONIBILE IRPEF
IRES
Reddito fiscale d’impresa
-Perdite non compensate nei
periodi d’imposta precedenti
= REDDITO IMPONIBILE IRES
VERSAMENTO DELLE IMPOSTE
DIRETTE
Imposte correnti
(o dovute)
CONTRIBUENTI
TERMINE VERSAMENTI
Persone fisiche:
•Prima rata acconto e saldo
•Seconda rata acconto
16 giugno
30 novembre
Persone giuridiche:
•Prima rata acconto e saldo
•Seconda rata acconto
16 giugno
30 novembre
Acconto imposte
Ritenute d’acconto
Imposte da versare
Liquidazione imposte nei soggetti
IRPEF
IMPRENDITORI INDIVIDUALI (con
ricavi non superiori a 30.000)
Possono contare su una serie di
semplificazioni contabili e di
agevolazioni fiscali. Essi versano
una somma forfetaria di un’unica
imposta sostitutiva ad aliquota
proporzionale da applicare sul
reddito conseguito.
SOCIETA’ DI PERSONE
Ogni quota di utile spettante a ogni
socio è assoggettata all’IRPEF;
ciascuno deve presentare una
propria dichiarazione dei redditi,
inserendo la propria quota di reddito
di partecipazione alla società.
Liquidazione delle imposte nei
soggetti IRES
Art. 73 comma 1 TUIR:
SOCIETA’ DI CAPITALI
SOCIETA’ COOPERATIVE
Determinano l’imponibile in base
alle risultanze del CE. La
dichiarazione dei redditi deve
essere sottoscritta da un
rappresentante legale
(amministratore) e dal presidente
del collegio sindacale o dall’organo
di controllo.
Sono previste particolari agevolazioni
fiscali a seconda dell’attività
esercitata e del tipo di cooperativa.
Divergenze permanenti e
temporanee
DIVERGENZE
PERMANENTI
•Costi non deducibili perché
non documentati o perché
fiscalmente considerati non
inerenti all’attività
dell’impresa;
•Spese di rappresentanza
non deducibili perché non
inerenti e non congrue;
•Redditi esenti da imposte,
ad esempio 95% dei
dividendi su partecipazioni e
delle plusvalenze su
partecipazioni che rientrano
nel regime della partecipation
exemption;
DIVERGENZE TEMPORANEE
TASSABILI
•Plusvalenze
ripartite
fiscalmente su
più esercizi;
•5% dei
dividendi su
partecipazioni
iscritti per
competenza,
ma da
considerare
per cassa;
DEDUCIBILI
•Compensi da amministratori
pagati in un esercizio diverso da
quello di competenza;
•Spese di manutenzione e di
riparazioni eccedenti il 5% del
costo dei beni materiali
ammortizzabili;
•Svalutazione dei crediti eccedente
la percentuale ammessa
fiscalmente;
•Ammortamenti iscritti per importi
superiori a quelli concessi
fiscalmente;
•Interessi passivi per l’importo che
eccede il 30% del ROL;
Le imposte differite e anticipate
IMPOSTE DIFFERITE
IMPOSTE ANTICIPATE
Quando l’importo delle imposte di
competenza è superiore a quello delle
imposte fiscalmente correnti (o
dovute). Tale importo deve essere
accantonato nel Fondo imposte
differite.
Quando l’importo soggetto ad imposizione
è superiore a quello di competenza
economica. L’impresa sostiene quindi dei
costi recuperabili in esercizi futuri. Esse
non possono essere rilevate se non vi è la
ragionevole certezza che in futuro vi siano
redditi imponibili non inferiori a quanto si
andrà ad annullare.
Imposte correnti
Imposte di
competenza
Debiti per
imposte
Imposte differite
Fondo imposte
differite
Imposte anticipate
Crediti per imposte
anticipate
Le imposte anticipata
DATI
Compenso fisso amministratore
75.000,00
Compenso pagato all’amministratore - 68.460,00
Divergenza temporanea deducibile
= 6.540,00
IRES anticipata 27,50% di 6.540
1.798,50
DARE:Crediti per imposte ant. AVERE Imposte anticipate
Le imposte differita
DATI
Plusvalenza ordinaria
90.000(posseduto per più di tre anni)
Fiscalmente ripartita in 5 anni
:
5
18.000
4/5 plusvalenza rateizzata
x
divergenza temporanea tassabile
IRES differita 27,50% di 72.000
DARE Imposte
4
72.000
19.800
AVERE f.do imposte differite
TEST SULLE IMPOSTE
DATI
Compenso fisso amministratore
Compenso pagato all’amministratore
Divergenza temporanea indeducibile
IRES anticipata 27,50% di 11.000
Crediti per imposte anticipate
Imposte dell’esercizio
Debiti per imposte
3.025
DATI
Plusvalenza ordinario
Fiscalmente ripartita in 5 anni
4/5 plusvalenza rateizzata
divergenza temporanea tassabile
IRES differita 27,50% di 80.000
F.do imposte differite
Imposte dell’esercizio
Debiti per imposte
80.000
- 69.000
=11.000
3.025
3.025
100.000 (possedute per più di tre anni)
:
5
=20.000
x
4
=80.000
22.000
22.000
22.000