La decarbonizzazione dell`economia italiana

Download Report

Transcript La decarbonizzazione dell`economia italiana

Meno carbonio nell’economia italiana
 Piano nazionale per la riduzione delle emissioni (Delibera CIPE
approvata l’8 marzo 2013)
 Decreti attuativi sulle fonti rinnovabili ed efficienza energetica (decreto
5 luglio 2012 Quinto conto energia - decreto 6 luglio 2012 relativo
all’incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti
rinnovabili diversi dai fotovoltaici - Decreti sui biocarburanti e bioliquidi che
istituiscono il sistema nazionale di certificazione - decreto “Conto Termico decreto “Certificati Bianchi” )
 Credito d’imposta del 55% per l’efficienza energetica
La decarbonizzazione dell’economia
Piano per la riduzione delle emissioni: obiettivi
Al Cipe è stato presentato il Piano (“infrastruttura programmatica”) per attuare in Italia il
“Pacchetto Clima Energia” che identifica le misure per l’aumento dell’efficienza energetica in
tutti i settori dell’economia, la crescita dell’impiego delle fonti rinnovabili, le misure fiscali a
favore della riduzione delle emissioni di CO2.
L’obiettivo è individuare le misure necessarie per assicurare il rispetto dell’obiettivo di Kyoto e
porre il Paese sul giusto percorso per uno sviluppo a basso contenuto di carbonio. La proposta
attribuisce un ruolo significativo alle misure per accrescere l’efficienza energetica e l’uso delle
energie rinnovabili.
Considerato che gli scenari emissivi non possono prescindere da quelli energetici, a seguito
della recente pubblicazione della Strategia energetica nazionale, si è proceduto ad aggiornare il
Piano sulla base degli scenari energetici della Sen.
È prevista l’introduzione di misure fiscali per spostare l’onere dal lavoro e dall’impresa verso
l’impatto ambientale (“delega fiscale”).
La decarbonizzazione dell’economia
Piano per la riduzione delle emissioni: dati
L’Italia si è impegnata a ridurre le proprie emissioni del 6,5% rispetto ai livelli del 1990
nel periodo 2008-2012 (Legge 120/2002), ossia le emissioni di gas serra non
potranno superare le 483,3 MtCO2/anno. Nel periodo 2008-2012 le emissioni
nazionali sono state di circa 507 MtCO2/anno, pertanto la distanza dall’obiettivo
fissato col Protocollo di Kyoto è di circa 24 Mt/anno.
L’impegno sottoscritto dalla UE nell’ambito del KP2 coincide con l’impegno già
assunto unilateralmente dalla UE con l’adozione del c.d. pacchetto “clima-energia”,
ossia -20% al 2020 rispetto ai livelli del 1990.
Il Consiglio Europeo di primavera del 2007 ha riconosciuto la necessità che la UE
unilateralmente avvii una transizione verso un’economia a basso contenuto di
carbonio attraverso un approccio integrato che preveda politiche energetiche e
politiche per la lotta ai cambiamenti climatici. A tale riguardo il Consiglio si è
impegnato a raggiungere entro il 2020 obiettivi energetici e di riduzione delle
emissioni di gas ad effetto serra.
La decarbonizzazione dell’economia
Adattarsi al cambiamento del clima
Con una previsione di interventi per 2,5 miliardi l’anno, il cambiamento del clima e il
dissesto idrogeologico sono al centro di una delibera CIPE che individua le linee
strategiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici incluse le azioni da
intraprendere in via prioritaria per la sicurezza del territorio, unitamente al Rapporto
preliminare sullo stato delle conoscenze scientifiche su impatti, vulnerabilità e
adattamento ai cambiamenti climatici.
Il piano prevede:
 Aggiornamento e revisione delle norme urbanistiche in materia di usi del territorio
 Divieto di procedure di condono edilizio
 Obbligo per gli enti pubblici e per i privati della manutenzione dei boschi e dei
corsi d’acqua
 La concessione in uso a imprese o cooperative di giovani di terreni abbandonati
nelle zone vulnerabili
 Fondo rotativo per credito a basso tasso di interesse
La decarbonizzazione dell’economia
Occupazione giovanile nella Green Economy
Finalità e caratteristiche
 Finanziamenti a tasso agevolato per progetti e interventi nei settori della green economy e in settori
connessi con la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologico e sismico.
 I prestiti erogati sono a 6 anni a un tasso agevolato dello 0,5%: la durata del prestito si allunga a 10 anni
e il saggio di interesse si dimezza se il finanziamento è concesso alle Esco, alle S.r.l. semplificate
oppure a soggetti in partenariato pubblico/privato (con contratto di disponibilità).
 Il Fondo dispone attualmente di risorse per 460 milioni di euro.
I settori destinatari dei finanziamenti:
 protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico.
 ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza generazione».
 ricerca, sviluppo e produzione di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti vegetali.
 ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie nel solare termico, a concentrazione, termodinamico e fotovoltaico, oltre a biomasse, biogas e geotermia.
 incremento dell’efficienza energetica nei settori civile, industriale e terziario.
 produzione o valorizzazione di prodotti che comportano una riduzione dell’inquinamento e dell’uso delle
risorse nell’arco dell’intero ciclo di vita.
La decarbonizzazione dell’economia
Occupazione giovanile nella Green Economy: i dati
 I progetti di investimento presentati dalle imprese devono prevedere
occupazione aggiuntiva a tempo indeterminato di almeno 3 giovani con
età non superiore a 35 anni alla data di assunzione. Nel caso di assunzioni
superiori a tre unità, almeno un terzo dei posti è riservato a giovani laureati
con età non superiore a 28 anni.
 Il Fondo ha già avuto un primo ciclo di programmazione (concluso a luglio
2012) prevalentemente per il finanziamento di piccoli impianti per rinnovabili,
interventi di efficienza energetica e sistemi di cogenerazione.
 Sono attualmente in fase di istruttoria 317 richieste di finanziamento per
un impegnato complessivo di 48.4 milioni di euro (dei quali 19 milioni
per soggetti pubblici): con la quota degli interventi a carico dei beneficiari
gli investimenti potenziali arrivano a 68 milioni di euro.
 A fine gennaio 2013 è stato aperto un nuovo ciclo di finanziamenti
condizionati alla creazione di occupazione giovanile: possono essere
presentate domande fino al 26 aprile 2013.
La decarbonizzazione dell’economia
La chimica che vive
 Bioshopper
 Protocollo di intesa Mossi & Ghisolfi L’11 gennaio 2013 il Governo e il
gruppo Mossi&Ghisolfi s.p.a. hanno firmato un Protocollo di Intesa in
materia di realizzazione di un progetto di sviluppo nella chimica
sostenibile, nell’ambito del quale è stato istituito un tavolo tecnico con il
compito di valutare la possibilità di avviare un progetto per l’intero sistema
Paese sullo sviluppo della chimica sostenibile e soprattutto dei
biocarburanti di II e III generazione.
 Decreto bioraffinerie di II generazione Il decreto (in via di approvazione)
promuoverà la realizzazione di bioraffinerie attraverso la semplificazione
del regime autorizzativo. Un successivo provvedimento, da emanare entro
180 giorni, disciplina l’autorizzazione per altre tipologie di bioraffinerie.
La decarbonizzazione dell’economia
La valutazione dell’impronta ambientale
Gli Accordi volontari con le imprese
Iniziativa in collaborazione con il settore produttivo italiano, per sperimentare su vasta
scala e ottimizzare le differenti metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali,
tenendo conto delle caratteristiche dei diversi settori produttivi, al fine di armonizzarle e
rendere replicabili. Fino ad oggi sono stati siglati circa 50 accordi con aziende, enti
locali e università.
Il bando per le piccole e medie imprese
Per incentivare gli investimenti per la sostenibilità nei diversi settori produttivi italiani
anche della PMI, il Ministero, attraverso un bando pubblico, co-finanzia 22 aziende,
per un ammontare totale di 1.600.000 euro.
Nuovo bando per l’analisi dell’impronta ambientale
È stato lanciato il 25 gennaio 2013 un nuovo cofinanziamento di progetti finalizzati
all’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo, al fine di
individuare e attuare delle misure per la riduzione delle emissioni. Risorse complessive
pari a 2.000.000 euro.
La decarbonizzazione dell’economia
L’impronta ambientale: i partner
INDUSTRIA
Emilceramica / Gruppo Millepiani
Grafiche Bovini / Bauxt
Suncover / Pirelli & C.
Dallara
Palazzetti Lelio
MCZ Group
Colorificio San Marco
L’Oréal Italia
Confindustria Ceramica
Sabox
Automobili Lamborghini
Archimede Solar Energy
Polycart
INFRASTRUTTURE E SERVIZI
Autostrade per l’Italia
Autovie Venete
UniCredit
Telecom Italia
SAP Italia / Telespazio
GiPlanet
Vintage - Autodromo di Modena
Nuovo Trasporto Viaggiatori NTV
Auta Marocchi
Arval
DISTRIBUZIONE
COOP Italia
AR Alimentare
EcorNaturaSi
Leroy Merlin
Ai Trai / Cispa
VITIVINICOLO
Principi di Porcìa e Brugnera
Tasca d’Almerita
Azienda Vitivinicola Planeta
Marchesi Antinori
Mastroberardino
Agricola Castello Monte Vibiano
Vecchio / Masi Agricola
F.lli Gancia & Co.
Michele Chiarlo Azienda Vitivinicola
Venica&Venica
TURISMO
Lefay Resorts
MUNICIPALITA’
Comune di Leni, di Malfa di Santa
Marina di Salina
Comune di Gemona
TESSILE
Gucci / Gruppo Benetton
Brunello Cucinelli / Cruciani
ALIMENTARE & BEVERAGE
Industrie Rolli Alimentari
Eridania SADAM
Sorrento Sapori e Tradizioni
Azienda Agricola IANVS
Agricola Castello Monte Vibiano Vecchio
Illycaffè
Carlsberg Italia
Birra Castello
B&G Alimentare - Pasta Mosconi
Eataly Real Estate
Caseificio dell’Amiata
Latteria Montello
Distretto Latte Lombardo
Granarolo
Acqua Minerale San Benedetto
Cantine San Marco / Lete
FORMAZIONE
Università Cà Foscari Venezia
Università Tor Vergata di Roma
Università della Calabria
La decarbonizzazione dell’economia
L’impronta ambientale: un esempio





RISULTATI
La nuova bottiglia ha il
30% PET riciclato
Carbon Footprint
vecchia
Aumenta le vendite:della
+78%
bottiglia da 1 litro
Consuma meno energia:
-30%
della produzione
2010:
- 30.000 t 210
COgr
2eCO2e
Effetto a catena: San Benedetto, in
collaborazione con COOP e la Regione
Veneto, lancia un progetto pilota per lo
sviluppo di una filiera virtuosa del
recupero del PET grazie all’ecocompattatore nei punti vendita
Carbon Footprint
della nuova bottiglia
da 1 Litro della
produzione 2011:
173 gr CO2e
che sono state
neutralizzate
(carbon neutral)
La decarbonizzazione dell’economia
Fonti rinnovabili ed efficienza energetica:
gli incentivi
Completato il quadro normativo per l’incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza
energetica:
 Il decreto 5 luglio 2012 (Quinto conto energia) per il fotovoltaico regola l’incentivazione fino al
raggiungimento di un tetto di spesa/annuale di 6,7 miliardi di euro. Schema incentivante ai soli
impianti su edifici e collocati in aree da bonificare, discariche e cave dismesse
 obbligo di certificazione energetica
 favorito l’autoconsumo
Il decreto 6 luglio 2012 relativo all’incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a
fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici. Incentivazione fino a un tetto di spesa/annuale pari a 5,8
miliardi di euro.
Prevede tariffe promozionali per
 impianti più piccoli
 biomassa che sfruttano le filiere locali
 impianti avanzati nella riduzione delle emissioni
 geotermia
 solare termodinamico
La decarbonizzazione dell’economia
Fonti rinnovabili ed efficienza energetica:
le tecnologie
I decreti sui biocarburanti e bioliquidi istituiscono il sistema di certificazione per
garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità dei biocarburanti e bioliquidi, introdotti
dalle direttive 2009/28/CE e 2009/30/CE.
Il “Conto Termico” incentiva con 900milioni di euro interventi per la produzione di
energia termica da fonti rinnovabili (solare termico, generatori di calore a biomassa)
e, per i soli soggetti pubblici, gli interventi di efficienza energetica negli edifici.
Il decreto “Certificati Bianchi” fissa nuovi obbiettivi per il quadriennio 2013-2016
in termini di risparmio energetico per distributori di energia elettrica e gas naturale e
proroga del sostegno per gli interventi di riqualificazione energetica nel settore
privato. Estese fino al 30 giugno 2013 le detrazioni fiscali del 55% per interventi di
riqualificazione energetica degli edifici.
La decarbonizzazione dell’economia
Acquisti Verdi
Il Green Public Procurement (GPP) è l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di fornirsi di prodotti e
servizi a valenza ambientale. L’importanza del GPP nel rilancio di una economica verde è rilevante.
Il Ministero dell’Ambiente in applicazione del Piano d’Azione Nazionale per gli acquisti verdi adottato
con il decreto interministeriale n.135 del 11 aprile 2008 ha adottato con decreti ministeriali i criteri
ambientali diversi gruppi di prodotto o servizi. In particolare nel 2012 ha adottato i criteri per:
 Servizi energetici per gli edifici, (DM 7/3/2012 G.U. n.74 del 28.3.2012)
 Acquisizione veicoli per il trasporto su strada, (DM 8/5/2012)
 Servizi e prodotti di pulizia per gli edifici (DM 24/5/2012)
Ha inoltre adottato una importante “Guida per l’applicazione di criteri sociali nelle gare d’appalto
pubbliche”. Questi criteri fanno seguito a quelli approvati precedentemente relativi a:
 carta per copie e ammendanti (DM 12/10/2009 G.U. n.269 del 9.11.2009
 arredi, IT, tessili, apparati di illuminazione pubblica (DM 25/2/2011, G.U. n.64 del 19.3.2011)
 ristorazione collettiva, serramenti esterni (materiali costruzione) (DM 25/7/2011) G.U. n. 220 del
21.9.2011)
Sono in preparazione i criteri sugli appalti per le costruzioni (strade ed edifici), per i servizi di gestione
del rifiuti urbani, per l’arredo urbano e il giardinaggio e per i materiali da stampa (toner ecc).
La decarbonizzazione dell’economia
Semplificazione della normativa ambientale
 Autorizzazione unica ambientale (Dpr 15/02/2013)
 Concorrenza nella gestione degli imballaggi
(decreto Legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla L.
24 marzo 2012 n. 27)
 Dragaggi nei porti (DM norme tecniche in elaborazione)
 Utilizzo delle terre e rocce da scavo (Decreto10 agosto 2012, n. 161)
La decarbonizzazione dell’economia
AGENDA VERDE
1. Le conclusioni degli “Stati Generali della Green Economy”
2. Il piano nazionale per la “decarbonizzazione” dell’economia italiana e
la riduzione delle emissioni di CO2
3. La lista delle tecnologie e dei sistemi “verdi”: meccanismi incentivanti
per la crescita sostenibile e “Green Procurement” della Pubblica
Amministrazione
4. SMART CITIES alta efficienza di elettricità-calore-freddo nelle aree
urbane
5. Il piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici
messa in sicurezza del territorio
6. La cooperazione ambientale internazionale
7. Semplificazione e trasparenza per le Autorizzazioni Ambientali
8. L’introduzione della fiscalità ambientale
e la