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Buona Pratica di Laboratorio

ESAMI DI BASE IN URGENZA E ROUTINE

Ematologia

L’ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

WBC (leucociti)RBC (eritrociti)Hgb (emoglobina)Hct (ematocrito)MCV, MCH,

MCHC, RDW-CV, RDW-SD

PLT (piastrine)PDW, MPV, PLC-RFormula Leucocitaria:NeutrofiliLinfocitiMonocitiEosinofiliBasofiliReticolociti EritroblastiIn unica provetta

L’ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

Sangue interoProvetta: tappo lilla da 3 mlAnticoagulante: K3 EDTAVolume minimo: 1 mlIn presenza di coaguli l’analisi non potrà

essere eseguita.

Non conservare in frigo

LE CELLULE CIRCOLANTI NEL SANGUE

SENZA NUCLEO: Eritrociti Piastrine

NUCLEATE:

Granulociti Neutrofili Eosinofili basofili Linfociti Monociti

LE CELLULE CIRCOLANTI SENZA NUCLEO

ERITROCITI: - sono senza nucleo poiché lo hanno espulso durante i processi

maturativi midollari

- spendono tutta la vita in circolo per 120 giorni - stabilità nel prelievo a T. ambiente : 4 giorni PIASTRINE: - sono senza nucleo e risultano dalla frammentazione citoplasmatica

dei precursori

- trascorrono tutta la vita in circolo per 8-10 giorni - stabilità nel prelievo a T. ambiente: 4 giorni

PCDPS

Metodo delta check

Viene inserito su alcuni parametri per valutare se la variazione del dato rispetto a quello precedente può essere compatibile I parametri controllati con il

delta check

: •

MCV = 10 %

•Emoglobina = 20 % •Piastrine = 50 %

INTERFERENZE SUL CONTEGGIO DEGLI ERITROCITI

NEGATIVE POSITIVE

 

Eccessiva stasi venosa durante il prelievo Mancata o difettosa miscelazione del campione

   

Agglutinazione eritrocitaria da autoanticorpi Pan-agglutinazione da anticorpi EDTA-dipendenti Emolisi (in vitro, in vivo,….) Prelievo eseguito in prossimità di infusione venosa

INTERFERENZE SUL CONTEGGIO DELL’EMOGLOBINA

POSITIVE:

 

Presenza di leucocitosi vere di entità molto rilevante Torbidità del plasma dovuta a:

elevata concentrazione di trigliceridinutrizione parenterale (Intralipid)iperbilirubinemiacomponenti monoclonali (per reazione col lisante)CrioglobulineAumenti policlonali delle globuline sieriche

INTERFERENZE SUL CONTEGGIO DELLE PIASTRINE

PSEUDOPIASTRINOPENIA:

   

Prelievo difficoltoso Presenza di anticorpi EDTA-dipendenti Satellitismo piastrinico Presenza di piastrine giganti

PSEUDOTROMBOCITOSI:

Artefatto dovuto a interferenza da microciti, frammenti eritrocitari o leucocitari, parassiti intracellulari, emoglobinuria

La

pseudopiastrinopenia

si verifica in vitro al momento del prelievo o nella provetta e riconosce due meccanismi fondamentali  L’

agglutinazione

delle piastrine, che è un fenomeno passivo spesso mediato da anticorpi: pseudopiastrinopenia da anticorpi EDTA- dipendenti.

Ha andamento tempo e temperatura- dipendente  L’

aggregazione

piastrinica , fenomeno attivo secondario all’attivazione funzionale delle piastrine stesse: pseudopiastrinopenia da prelievo non corretto

PSEUDOPIASTRINOPENIA

Nel caso di PSEUDOPIASTRINOPENIA EDTA dipendente si consiglia la ripetizione del prelievo con anticoagulanti diversi: EMO 2 : conteggio piastrinico su provetta contenente Na-Citrato (tappo azzurro) EMO 3 : conteggio piastrinico su provetta contenente Li-Eparina (tappo verde)

LE CELLULE CIRCOLANTI NUCLEATE

GRANULOCITI ( PMN ): - hanno il nucleo - non si dividono e quindi non si moltiplicano - trascorrono 10-12 ore in circolo poi passano ai tessuti dove vivono da alcune ore ad alcuni giorni, svolgendo funzione antibatterica, senza più tornare nel torrente ematico Stabilità nel prelievo a T . ambiente : - Neutrofili: 3-12 h - Eosinofili : 12 h – 6 g.

- Basofili : 2 h – 2 g.

LINFOCITI: -vivono da pochi giorni a molti anni -hanno il nucleo e si moltiplicano intensamente -viaggiano continuamente attraverso il sangue, la linfa e gli

organi linfoidi

-la permanenza in circolo rappresenta solo una parte della loro

vita

-sono responsabili della competenza immunitaria -Stabilità nel prelievo a T. ambiente : 3 h – 4 giorni -MONOCITI: -sono le cellule del sangue di dimensione maggiore -sono i precursori dei macrofagi (dopo un’emivita di 24 ore

migrano nel tessuto connettivo dove diventano macrofagi ed hanno un’intensa attività fagocitaria)

-Stabilità nel prelievo a T. ambiente : 2-12 h

INTERFERENZE SUL CONTEGGIO DEI LEUCOCITI

PSEUDOLEUCOCITOSI:

 

Lisi incompleta dei globuli rossi Presenza di

eritroblasticrioglobulineaggregati piastrinicifilamenti di fibrinamicrorganismiparaproteinelipemia

PSEUDOLEUCOPENIE:

Autoanticorpi che provocano agglutinazione leucocitaria, in alcuni casi EDTA-dipendente

LA VES

(VELOCITA’ DI ERITROSEDIMENTAZIONE)

Sangue interoProvetta: tappo nero (con camicia)

da 1 ml

Anticoagulante: Na-Citrato (rapporto

1:5)

Attendere fino a completo

riempimento

Applicare l’etichetta col bar-code

sull’involucro esterno

Stabilità del campione a T. ambiente

4 h. A 4° è stabile fino a 6 h.

In caso di campione insufficiente o

coagulato l’analisi non potrà essere eseguita.