Incontro con allevatori

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Transcript Incontro con allevatori

LA QUALITA’ DEL LATTE, LA SALUTE DELLE MAMMELLE
PASSANO ATTRAVERSO UNA
CORRETTA GESTIONE DEL SISTEMA DI MUNGITURA
Castrovillari, 06 dicembre 2011
Mauro Codeluppi
13/04/2015
Introduzione
Introduzione
 Il latte rappresenta una delle principali fonti
alimentari proteiche per l’umanità.
 Nei Paesi Sviluppati dell’occidente, il latte e i suoi
derivati forniscono alla popolazione quasi un terzo del
fabbisogno giornaliero di proteine
Introduzione
 Il latte che non ha subito nessun trattamento è detto
“crudo”.
 Dal latte crudo si possono ottenere mediante
trattamenti termici, più o meno drastici, diversi tipi di
prodotto (latte pastorizzato, sterilizzato, etc.)
Principali Riferimenti Legislativi
per i produttori di latte bovino per garantire sicurezza alimentare , l’igienicità e la tracciabilità dei loro prodotti
(argomenti coinvolti)
 Riproduzione Animale
 Medicinali e Polizia Veterinaria
 Latte e la sua Commercializzazione
 Benessere Animali
 Rintracciabilità e Sicurezza Alimentare
“Oltre 30 tra Decreti Regolamenti e
Norme”
Requisiti del prodotto latte
Richiami Legislativi
 Legge n. 169 del 1989
“ Disciplina del trattamento e della commercializzazione
di latte alimentare vaccino”.
 DPR 54del 1997
“Recepimento delle Direttive 92/46 e 92/477 CEE.
Regolamenta la produzione di latte e prodotti lattiero
– caseari”.
Richiami Legislativi
 Regolamento n. 2377 del 1990
“Limiti massimi di residui di medicinali veterinari negli
alimenti di origine animale”.
Richiami Legislativi
 Regolamento CE n. 853 del 2004 “ Allegato III Sezione IX”
“”2”Norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale “.
Definisce i requisiti specifici per la produzione di latte crudo e prodotti lattiero
caseari.
 Fa obbligo ai produttori primari di latte crudo di assicurare i requisiti
relativi allo stato sanitario degli animali lattiferi, i requisiti strutturali
delle aziende, ( locali, attrezzature , igiene mungitura , della
raccolta,del trasporto di latte, igiene del personale), requisiti
microbiologici relativi al latte crudo e l’assenza di residui contaminanti,
fitofarmaci e sostanze farmacologicamente attive
Richiami Legislativi
 Regolamento n. 2073 del 2005
“ Definisce i criteri di sicurezza alimentare e di processo
nella produzione di latte e prodotti lattiero – caseari”.
La Salubrità del latte
 Presuppone il rispetto nell’intera filiera
di produzione, di fondamentali regole
igienico – sanitarie necessarie per
evitare alterazioni fisiche ,
contaminazioni chimiche e
microbiologiche
Sicurezza Alimentare
 E’ una condizione che deve essere garantita dagli
operatori delle filiera agroalimentare attraverso il
rispetto di norme e atti specifici dal quale il
“Consumatore” può attendersi, in riferimento agli
alimenti utilizzati, un livello di rischio per la propria
salute nullo o comunque accettabile
Raccolta del Latte
 Temperatura di raccolta :
- Raccolta giornaliera <- 8° C *
- Raccolta non giornaliera <- 6° C
Temperatura di raccolta latte destinato alla produzione
di latte alta qualità, solo raccolta giornaliera, < - 6°C
fino al momento della consegna.
* Per latte destinato a caseificazioni particolare, il numero delle raccolte giornaliere e la
temperatura di raccolta può variare
Il latte crudo per essere ammesso all’alimentazione
umana non condizionata deve provenire:
“ da allevamenti ufficialmente indenni da tubercolosi e
brucellosi e da animali che non presentino sintomi di
malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso il
latte , che denotino uno stato sanitario generale buono
e non evidenzino sintomi di malattie che possono
comportare una contaminazione del latte”.
Fattori che influenzano la QUALITA‘ DEL LATTE
Stato di salute e benessere degli animali
Patrimonio genetico mandria (razze e caratteristiche
individuo)
Caratteristiche e condizioni igieniche stalle
Mungitura (numero, adeguate tecnologie ed
impianti)
Stagione
Composizione e caratteristiche degli alimenti disponibili
Tecnica di somministrazione degli alimenti
• Il latte di qualità si ottiene SOLO
da mammelle sane;
• Controllo delle mastiti e quindi delle
cellule somatiche
Le cellule somatiche sono indicatori di mastite
 Nel latte normale sono < 200.000/ml;
 Aumentano in risposta a stress della mammella;
 Indicano uno stato di infiammazione;
 Nel latte di massa danno idea del:
 livello di mastiti sub-cliniche
 perdita di produzione per mastite
CELLULE
Linear Score e Perdita di Produzione
Primipare
Pluripare
Perdita di latte
Perdita di latte
Linear Score
Cellule
Somatiche
Giornalier
a
kg
In 305 gg
kg
Giornalier
a
kg
In 305 gg
kg
1
25.000
-
-
-
2
50.000
-
-
-
3
100.000
0,48
146
0,78
238
4
200.000
0,96
293
1,56
476
5
400.000
1,44
439
2,34
714
6
800.000
1,92
586
3,12
952
7
1.600.000
2,40
732
3,90
1.189
8
3.200.000
2,88
878
4,68
1.427
Fattori che interferiscono sulla
mungitura
 LE VACCHE
 L’OPERATORE- LA ROUTINE di MUNGITURA LA MACCHINA MUNGITRICE
Le vacche
Quatto quarti
(due mammelle per lato)
Schema mammella bovina
Il tessuto ghiandolare mammario è
costituito da acini o alveoli ove viene
secreto il latte. Comunicano tramite i
condotti galattofori nella parte inferiore
della mammella chiamata cisterna del
latte.
Il latte dalla cisterna arriva nel canale del
capezzolo e fuoriesce all'esterno da una
apertura che è regolata da uno sfintere. Gli
acini sono riuniti a grappolo e
costituiscono i lobuli; sono rivestiti
all'interno da uno strato di cellule che
utilizzano le sostanze portate dal sangue e
producono il latte.
Sistema circolatorio
Per sintetizzare 1 ml latte sono necessari circa 400 ml di sangue
una vacca che produce 35 litri di latte alla mammella passano circa
14.000 litri di sangue (20% dell’intero lavoro cardiaco)
elevata attività metabolica del tessuto mammario
attivissima circolazione ematica intorno agli alveoli
Il Capezzolo
 Forma conica , si apre all’esterno attraverso l’orifizio capezzolare
 L’orifizio capezzolare è circondato da anelli muscolari, che impediscono la
fuoriuscita del latte e fungono da barriera alla penetrazione batterica
 In corrispondenza del dotto papillare è presente la cheratina , è un tappo fisico
che contrasta l’ingresso dei microrganismi
 Il dotto capillare immette in una cavità che occupa tutto il capezzolo, chiamata
cisterna capezzolare
Capezzoli vacca
 Lo sfintere del capezzolo deve essere sufficientemente elastico in
quanto l’elevata frequenza di sollecitazioni, sottoposto durante la
mungitura provoca affaticamento alle fibre muscolari con la
conseguenza della non perfetta chiusura dell’orifizio a fine mungitura
facilitando l’ingresso dei batteri
Lunghezza capezzoli – 6 -7 cm
Diametro del capezzolo- 3 – 3,5 cm
Sfintere capezzolo > 1 mm
> è il diametro = > velocità di mungitura
< è la resistenza alla penetrazione batterica all’interno ghiandola mammaria
IPERCHERATOSI
significa: eccessiva crescita di cheratina

E’ un ispessimento della pelle che riveste il canale del capezzolo e ne
circonda l’orifizio esterno
Questa condizione viene descritta con termini diversi come:
1.
Anelli
2.
Escrescenza
3.
Erosione
4.
Formazione callosa
5.
Callosità
6.
Indurimento o asperità
28
Score sfintere capezzoli
 N normale assenza di anello
S
anello liscio molto lieve
R
anello rugoso marcato
 VR anello rugoso grave
30
PUNTEGGIO PULIZIA VACCHE
Score 1- poco o nessuna presenza di letame nelle zone osservate
Score 2- leggeri spruzzi
Score 3-placche di letame , ma ancora visibili i peli
Score 4- placche di letame solido sulle parti osservate
I punteggi 3 e 4 mostrano scarsa pulizia e igiene in allevamento in particolare lettiere, cuccette e corsie. Il rischio cellule e
infiammazioni mammarie è elevato
Il mungitore
ROUTINE
IL MUNGITORE
 DEVE ESSERE PERSONA CALMA E NON URLARE
 DEVE AVERE CONFIDENZA CON GLI ANIMALI E CONOSCERE COME
AVVICINARLI E TOCCARLI
 DEVE AVERE IL SENSO DELL’IGIENE SIA PERSONALE CHE
DELL’AMBIENTE E ATTREZZATURE DI LAVORO
 EVITARE MOVIMENTI BRUSCHI
 DEVE CONOSCERE LE REGOLE FONDAMENTALI PREVISTE NEL DPR n°
54/97 CHE LO RIGUARDANO
 DEVE ESSERE IN GRADO DI CONOSCERE LE ANORMALITA’ SIA DEL
LATTE CHE DELLE MAMMELLE
 CONOSCERE LE PIU ELEMENTARI TECNICHE DI MUNGITURA
 DOVREBBE FREQUENTARE CORSI PRATICI ABILITANTI
 DEVE ESSERE IN GRADO di “RIFERIRE”
TECNICA di MUNGITURA
Divisa per operatore di mungitura completa di sacche per contenere materiali e
attrezzi per la mungitura
Per evitare camminamenti e spostamenti in sala inutili
Prelievi sterili e CMT
“ sempre tutto sotto controllo”
CMT
Score interpretazione risultati “California Mastitis test (CMT) e stima conta cellulare
CMT score
Descrizione
Stima SCC
(cellule/ml)
Diagnosi mastite
NEGATIVO
Miscela liquida senza
formazione di precipitato o
addensamento (gelatina)
< 200.000
N O MASTITE
TRACCE
Leggero addensamento che
tende a sparire con il
movimento del piatto
Tra 150.000
e 500.00
SOSPETTO
1
Addensamento marcato senza
tendenza alla formazione di
gel
Tra 400.00 e
1.500.00
SOSPETTO
2
Il liquido addensa
immediatamente . Il gel si
posiziona al centro con la
rotazione del piatto
Tra 800.000 e
5.000.000
MASTITE
3
Marcata gelificazione che
tende ad aderire al fondo del
piatto
> 5.000.000
MASTITE
Palpazione e controllo mammella
Rispettare l’orario di mungitura
Prima della mungitura
 Preparare i locali
 Preparare la macchina di mungitura
 Preparare il serbatoio stoccaggio
 Verificare il funzionamento macchina
 Aggiornarsi delle situazione stalla
 Preparare prodotti per pulizia e igiene mammella
 Installare la nuova “calza” per filtrare il latte
Filtro Latte
Ogni 3 ore o 200 vacche ,
o 3000 litri latte munto,
Il filtro latte va sostituito
Mungitura in sala
Le vacche
 Non devono attendere in sala attesa oltre 60 min
 Non devono attendere in sala di mungitura
 Caricare una fila per volta
 Organizzare la routine di mungitura sulla fila
 Errato attaccare immediatamente il gruppo,
alle vacche considerate dure.
 Le vacche considerate dure vanno stimolate per
più tempo e se esiste la possibilità far
trascorrere più tempo
(120 s) tra preparazione e attacco gruppo
42
LE ATTENZIONI
 Identificare le vacche con batteri contagiosi
 Mungerle con un gruppo a parte – oppure disinfettare con iodio 30 ppm per 45 secondi e
risciacquare
 Evitare la corrente nello spingi vacche
 Evitare luci inadatte
 Evitare pavimenti scivolosi e contro pendenti
 Evitare poste di mungitura inadeguate
 Evitare i maltrattamenti
 Evitare la presenza di mosche
 MEGLIO …………. UN SOTTOFONDO DI MUSICA E UNA VENTOLA PER
MOVIMENTARE L’ARIA
43
Mungitura in sala
La routine di mungitura
 Manualità e accorgimenti eseguiti in progressione per
mungere correttamente
 Ogni sala di mungitura, ogni allevamento, deve avere
la propria routine
 Le caratteristiche individuali del mungitore incidono
sulla organizzazione della routine
 Ogni anno è importante una verifica da specialisti
della routine di mungitura
45
INDOSSARE SEMPRE I GUANTI DURANTE LA
MUNGITURA
 ridurre il rischio di trasmissione delle
infezioni da una bovina all’altra (e dalla
bovina all’uomo) attraverso le mani del mungitore
 risciacquare frequentemente i guanti
durante la mungitura in una soluzione
disinfettante. Cambiare i guanti se rotti
46
Routine sequenziale e territoriale in
sala di mungitura parallela ( 24 + 24 poste )
Fonte : Fuhrmann, 2002
Arial
Routine di mungitura in una sala rotativa 72 poste
con 5 operatori tempo ingresso stalli 8 s - Fonte: Smith, 2003
Identificare le vacche problema
Identificare le vacche con
antibiotico
Identificare le vacche problema
Contemporaneamente all’inizio mungitura
 Mentre si accompagna le vacche in sala di
attesa, con diligenza si pulisce le cuccette dalle
feci e “pareggia “ il lettime mettendo paglia
pulita o altro lettime dove si appoggerà la
mammelle
 Avvicinare alla rastrelliera la razione
 Dove è previsto far funzionare le ruspette
pulizia corsie
 Evitare rumori o urla.
52
LA PROCEDURA DI MUNGITURA
 HA IMPATTO SULLA SALUTE
DELLA MAMMELLA
 E’ COMPOSTA DA UNA SERIE DI
PICCOLI GESTI ATTENZIONI,
ACCORGIMENTI E DETTAGLI …
LA LORO SOMMA PRODUCE LA
DIFFERENZA TRA UNA BUONA
O UNA CATTIVA
 L’OPERATORE DI MUNGITURA
E’ IL PRINCIPALE ARTEFICE
DELLA BUONA RIUSCITA DELLA
MUNGITURA
PERCHE’ è IMPORTANTE UNA
ROUTINE di MUNGITURA
CORRETTA NELLE VACCHE
Eiezione del latte
Specie
Capra
Pecora
Vacca
Bufala
Latte cisternale
80%
50%
25%
5%
Latte alveolare
20%
50%
75%
95%
Ruolo dell’ossitocina
 E’prodotta a livello del sistema nervoso centrale nell’ipotalamo
 L’eccitazione di appositi recettori che si trovano nel capezzolo, fanno partire un impulso
nervoso che raggiunge l’ipotalamo e fa sì che l’ossitocina venga rilasciata nel circolo sanguigno
 Impiega circa un minuto per raggiungere la mammella
 Si lega a specifici recettori delle cellule mio epiteliali causandone la contrazione e quindi la
fuoriuscita del latte
 Condizionamento del riflesso per una corretta efficiente emissione latte
RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA
ALVEOLO MAMMARIO
NAITANA 1992
Effetto della stimolazione dei
capezzoli esercitata in mungitura
 E’ in grado di attivare riflesso vagale che prepara la
vacca all’assunzione di cibo
Ne consegue che :
 Lo stato nutrizionale
 L’orario di alimentazione
AUMENTA E RIMANE COSTANTE LA PRODUZIONE
OSSITOCINA
 Influenzando positivamente i parametri di mungitura
(quota latte residuale, flusso di latte, tempo macchina)
Altri ormoni della mungitura
 Prolattina – attivo nel mantenimento della
secrezione lattea
 Cortisolo - Ormone catabolico che rende
disponibile amminoacidi e acidi
grassi per la produzione del latte
Inibizione dell’ eiezione latte
 Inibizione periferica
“catecolamine”
 Stimolano recettori che
inibiscono passaggio del
latte dagli alveoli alla
cisterna sottostante
 Inibizione centrale
 Mancanza di rilascio di
ossitocina
Si verifica nelle primipare , dopo il parto, durante l’estro,
conseguenza da mastite, mungitura dolorosa
Fattori che interferiscono sulla mungitura delle vacche
 IL LIVELLO PRODUTTIVO
 LA MORFOLOGIA DELLA MAMMELLA E DEI CAPEZZOLI
 LE CONDIZIONI SANITARIE
 IL LIVELLO DI STRESS
 LA LUNGHEZZA DELLA LATTAZIONE
 IL NUMERO DELLE LATTAZIONI
 LO STATO DI PULIZIA DELLA MAMMELLA
Ordine di mungitura
Primipare
Vacche sane fresche
Il resto della mandria
Le vacche identificate problema, per ultime, poi disinfettare l’impianto
Senza riferimento al sistema di stabulazione o alle dimensioni della mandria
Se gruppo unico individuare le vacche problema e con le cellule alte e mungerle con un gruppo a
parte e disinfettarlo ad ogni utilizzo
IL MUNGITORE
Dovrebbe saper mungere a mano
L’ELIMINAZIONE DI 3 GETTI DI LATTE
Permette:
- identificare latte anomalo o mastitico
- evitare che latte anomalo entri in vasca
- pulire il canale e sfintere del capezzolo
- lubrificare il canale e sfintere
- eliminare le cellule di sfaldamento
- microrganismi presenti
- si accelera la scarica di ossitocina
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Se il latte eliminato ha caratteristiche anomale
 Insistere a mungere manualmente altri getti
 Effettuare palpazione quarto
 Effettuare test con CMT
 Ricordarsi di effettuare un controllo attento a fine
mungitura
 Consultare i tabulati APA dove sono riportate le cellule
di ogni vacca
65
Le vacche non devono attendere in sala di
mungitura
 In sala di attesa non devono attendere oltre un’ora
 Caricare una fila per volta
 Organizzare la routine di mungitura sulla fila
 Le vacche considerate dure da mungere vanno stimolate
meglio e attendere 90 s prima dell’attacco gruppo
 Primipare con problemi ad emettere il latte, eseguire
pratiche di stimolazioni “naturali” evitare l’utilizzo di
prodotti di stimolazione eiezione lattea
Utilizzo di soluzioni iniettabili per la stimolazione
dell’eiezione del latte
 L’utilizzo di routine, in mungitura - non è
ammesso
 Sono previste diverse controindicazioni
 Si può utilizzare - per una / due mungiture - per:
 Svuotamento mammelle con mastite
 Svuotamento mammella dagli essudati catarrali
 Svuotamento mammella prima di trattamento
antibiotico
 Fuoriuscita latte stagnante
 Avviamento delle primipare alla mungitura
La routine di mungitura
 Manualità e accorgimenti eseguiti in progressione per
mungere correttamente
 Ogni sala di mungitura, ogni allevamento, deve avere
la propria routine
 Le caratteristiche individuali del mungitore incidono
sulla organizzazione della routine
 Ogni anno è importante una verifica da specialisti
della routine di mungitura
Prima di iniziare la routine
 Identificare le vacche della fila
 Se presenti vacche da mungere a parte con il secchio o
con particolari attenzioni – predisporre il gruppo di
mungitura – in corrispondenza della vacca
 Predisporre i tappi chiusura guaina in corrispondenza
vacche con quarti ciechi
La routine vera e propria
 Si inizia dalla prima vacca di competenza della fila ad :
 Eliminare
i primi spruzzi
- Rimuovere i primi tre getti di latte con movimento di mungitura
esaminarli, e possibilmente raccoglierli
- Utilizzare sempre guanti mono uso
- Evitare di bagnare di latte le mani e i capezzoli
se capita di bagnarsi le mani di latte immediatamente disinfettarle con una
soluzione appositamente preparata in un contenitore
Permette:
- identificare latte anomalo o mastitico
- evitare che latte anomalo entri in vasca
- pulire il canale e sfintere del capezzolo
- lubrificare il canale e sfintere
- eliminare le cellule di sfaldamento
- microrganismi presenti
- si accelera la scarica di ossitocina
SENZA SPOSTARSI DALLA VACCA EFFETTUARE
Il pre dipping
utilizzare un prodotto specifico
con pH non irritante per la cute del capezzolo
non deve lasciare bagnato il capezzolo
deve avere potere detergente disinfettante
Medie riguardanti sei studi condotti internazionalmente sull’effetto della stimolazione
e della preparazione della mammella sulla mungitura (Fonte:Reneau and Chastain,
1995)
Assenza di
stimolazione
Produzione media di latte
kg/mungitura
Flusso medio di latte
(kg/minuto)
Tempo medio di
mungitura (minuti)
10,37
1,77
6,30
Stimolazione e
preparazione della
mammella (60s)
10,80
2,13
5,50
Schema tempi di mungitura
t=0
PREPARAZIONE
MAMMELLA
ATTESA ATTACCO GRUPPO
10 – 20 S/VACCA
40 – 50 / 70 – 80 S/VACCA
60 – 90 s / preparazione tempo attesa
attacco gruppo
Durata ossitocina
QUANTE VACCHE EFFETTUARE L’ELIMINAZIONE PRIMI
GETTI E PRE DIPPING
 IN FUNZIONE DELLA SALA
 IN FUNZIONE DELLA VELOCITA’ DEI MOVIMENTI
MUNGITORE
 IN FUNZIONE CONDIZIONI PULIZIA CAPEZZOLI
 POTER ATTACCARE I GRUPPI ENTRO 60 – 90
SECONDI ( 60 S PER VACCHE FRESCHE 90 S PER VACCHE POCO PRODUTTIVE
FINE LATTAZIONE)
ATTENDERE PER L’ATTACCO DEL
GRUPPO
L’ATTACCO DEL GRUPPO
 SI RITORNA SULLA PRIMA VACCA PREPARATA
 CI SI MUNISCE DEI TOVAGLIOLI PER PULIRE I
CAPEZZOLI
 SI PULISCE E ASCIUGA I CAPEZZOLI
(UN TOVAGLIOLO PER VACCA)
 SENZA SPOSTARSI SI ATTACCA IL GRUPPO
Fasi di attacco gruppi
L’attacco del gruppo di mungitura al tempo giusto
Attaccare il gruppo di mungitura entro 60 – 90 secondi
dall’eliminazione dei primi getti di latte, prestando attenzione di
limitare gli ingressi di aria , piegando a Z il tubo corto del latte.
Posizionare correttamente il gruppo di mungitura distribuendo il
peso sui quattro quarti. Evitare attorcigliamento dei tubi in
gomma
Se un quarto non si munge
 Mettere un tappo pulito per chiudere la guaina
 Il prendi capezzolo non utilizzato predisporlo in modo
tale da evitare sbilanciamento del gruppo
Durante la mungitura
Verificare i corretti parametri della macchina mungitrice
Verificare il livello di vuoto
Verificare il corretto funzionamento del gruppo
Corretta Posizione del gruppo
Durante la mungitura verificare il corretto posizionamento del gruppo
Intervenire se vi sono scivolamenti di guaine
Evitare la sovra mungitura
E’ considerata la prima causa di ipercheratosi del capezzolo
Quando la mammella è svuotata il gruppo di mungitura deve essere staccato
L’identificazione del momento corretto può essere visiva, tattile, da parte del
mungitore,
Oppure
Se sono presenti dispositivi di stacco automatico del gruppo
Comunque
Una volta l’anno test con Lactocorder, sia per verifica taratura stacco, sia per corretta
routine mungitori
Assicurarsi rimozione del gruppo corretta
Quando la mungitura è completata il vuoto sul gruppo di mungitura può essere fermato
manualmente o automaticamente. Prima di rimuovere il gruppo attendere alcuni
secondi per ridurre l’attività del vuoto, per evitare traumi ai capezzoli e ingressi di aria
attraverso le guaine. Lo stacco dei prendi capezzoli va fatto contemporaneamente
Taratura dispositivo stacco
 Quantità di flusso latte
 Tempo di intervento
 Tempo di stacco
in funzione
 Della routine di mungitura
 Morfologia mammella
 Tipologia d’impianto e sala
Lavare esterno gruppi
Dopo la mungitura
Sanitizzare i capezzoli delle vacche
Farlo appena è stato rimosso il gruppo
FARLO CON PRODOTTI REGISTRATI E APPROVATI
Il capezzolo deve essere coperto almeno ¾ della sua lunghezza
I prodotti non devono arrecare danni sia alla cute dei capezzoli, sia lasciare residui nel latte
Farsi sempre consegnare la scheda tecnica
Dopo la mungitura
“il mungitore professionista “
(nel cambio vacche)
 Lava esterno gruppi di mungitura
 Lava pavimento sala di mungitura *
 Per la mungitura in stalla deve portare un secchio con
soluzione disinfettante
 * OPERAZIONE DA FARSI IN ASSENZA DELLE
VACCHE
La verifica del sistema di mungitura
Curva emissione latte con buona
preparazione della mammella
Curva Bimodale
Curva bimodale
Obiettivi per una corretta mungitura
Fase
Tempi
Flusso
(Kg /min)
1 – Latte cisternale
0 – 15 sec
1,0
2a - Prima fase crescita flusso
16 – 30 sec
2,5
2b – Seconda fase crescita flusso
31 – 60 sec
3,2
3 – Picco di flusso
61 sec >
4,0
4 – Fase discendente
< = 120 sec
2 ,0
5 - Fase finale - stacco
< = 30 sec
0,4
Macchina mungitrice
In stalla
Lattodotto
Secchi
In sala
Lattodotto
Con vasi
Struttura sala
Tandem
Spina
Parallelo
Giostra
Mungitura Robotizzata
98
Mungitura in stalla
con dispositivo di stacco automatico
99
Sale di mungitura
100
La macchina mungitrice
La macchina mungitrice in sala
di mungitura deve sempre
essere dotata di dispositivi di
stacco e rimozione automatica
dei gruppi
Valori standard per le diverse categorie d’impianto in sala di
mungitura
Tipo impianto
Capi /ora per gruppo
TANDEM
4,0 – 5,0
TANDEM AUTOMATIZZATO
6,0 – 7,0
SPINA TRADIZIONALE
3,5 – 4,0
SPINA AUTOMATIZZATA
4,0 – 4,5
PETTINE AUTOMATIZZATO
4,5 - 5,0
ROTATIVA
5,0 – 6,0
Produttività teorica massima della manodopera per alcuni
tipologie d’impianto in sala di mungitura
TIPO IMPIANTO
GRUPPI ADDETTO
CAPI/ADDETTO
ORA
TANDEM
4,0 – 5,0
24 - 28
TANDEM AUTOMATIZZATO
5,0 - 6,0
32 - 36
SPINA TRADIZIONALE
8,0 – 12
36 - 56
SPINA AUTOMATIZZATA
12 - 16
60 - 72
PETTINE AUTOMATIZZATO
12 - 16
66 - 80
GIOSTRA
14 - 22
80 - 104
Produttività (vacche/ora) sale di mungitura spina di pesce e a
pettine con uscita rapida e con dispositivo di
stacco automatico ( Armtrong 1993 - modificata
Codeluppi 2002
Sala a Spina di Pesce
Operatori n°
2 x6
2 x10
2 x 14
2 x 20
2 x 28
2 x 40
1
48
80
110
-
-
-
2
56*
94
129
160
210
260
3
-
-
132*
188
247
310
Sala a Pettine o Parallelo
Operatori n°
2 x6
2 x10
2 x 16
2 x 20
2 x 28
2 x 40
1
55
87
119
125
-
-
2
-
94*
140
160
230
-
3
-
124*
152*
200
270
360
Fabbisogno di lavoro per una mungitura (min/uomo) per tipo di sala e per
consistenza della mandria
(Benninger, 1993 - modificato Codeluppi 2002)
Tipo Sala
Consistenza della mandria ( media capi in lattazione)
Tandem
40
100
160
3
131
-
-
2+2
104
-
-
3+3
82
142
-
4+4
56
129
187
5+5
-
138
173
Sala Auto tandem
Spina di pesce
4
125
-
-
3+3
98
-
-
4+4
85
152
-
5+5
-
135
-
6+6
-
125
208
Parallelo
4
118
-
-
3+3
95
-
-
4+4
-
131
-
5+5
-
107
202
Schema di impianto di mungitura
 Gruppo prendicapezzoli
107
Le fasi di mungitura
 Fase di mungitura
Fase di massaggio
108
IMPATTO
109
LE FLUTTUAZIONI
110
Le Guaine
 SONO IL PUNTO DI CONTATTO TRA LA
MACCHINA MUNGITRICE E L’ANIMALE
 IL RISULTATO DELLA MUNGITURA DIPENDE
DALLE LORO CARATTERISTICHE
111
Guaine
caratteristiche
 Devono essere adatte alla mandria
 Devono trovare equilibrio tra scivolamento e velocità di mungitura
 Non devono girare sul portaguaina
 Lo spessore dei materiali e la rigidezza, modificano i scivolamenti e la velocità di
mungitura
 La testa della guaina, di materiali più spessi e rigido riduce la velocità di mungitura e i
scivolamenti
 La testa sottile e flessibile garantisce un miglior svuotamento delle mammelle
112
Caratteristiche delle guaine
GUAINE
materiali
 Gomma naturale – non sono più in commercio
 Silicone non ci sono dati sufficienti , in Italia per affermare che si
possono utilizzare in tutte le aziende
 Gomma sintetica nitrilica morbide
 Gomma sintetica nitrilica dure
ULTERIORI INFORMAZIONI...
Morbide o dure in base alla pressione necessaria per lo schiacciamento
114
Guaine a testa piatta
 Elevata velocità di mungitura
 Discreto svuotamento mammelle
perfette
 Adatta a capezzoli piccoli e corti
 < frequenza caduta dei gruppi
 Possibilità di utilizzare vuoti
operativi 40 – 41 KPa
 Per le mammelle non perfette
necessita intervento per la
sgocciolatura
115
Guaine testa semibombata
 Buona velocità di mungitura
 Discreto svuotamento della mammella
 Adatte a capezzoli di medie dimensioni
 Diametro ottimale 22 mm
 Frequenza maggiore caduta gruppi
rispetto alle piatte
 Livello di vuoto ottimale 42 KPa per
lattodotto bassi
e
116
Guaina a testa bombata
 Minore velocità di mungitura
 Minore latte di sgocciolatura
 Si adatta a capezzoli e mammelle non
perfette morfologicamente (capezzoli
lunghi e grandi)
 Maggiore frequenza caduta dei gruppi
 Esige vuoti operativi più elevati 42 – 44
KPa
 Diametri superiori a 23 mm
117
Guaine sporche
118
Superficie e struttura rugosa
interno guaina
Invecchiamento guaine
Pulsatore Elettronico
121
Movimento della guaina e flusso del latte
PULSATORE
123
Come il rapporto di pulsazione
influenza il rischio mastite
Lavaggio gruppo in controcorrente tra la mungitura di una vacca
e l’altra
Un diametro adeguato del lattodotto
evita tappi al passaggio del latte
maggiore stabilità del vuoto
Collettore
128
Pompa vuoto a lobi
129
Regolatore servo assistito
130
Calendario di manutenzione impianto e sala di mungitura
“Tutte le mungiture”
COMPONENTE
OPERAZIONE
Livello di vuoto
Verifica valore
Guaine e tubetti gomma
Tagli e screpolature
Regolatore e o inverter
Funzionamento
Sistema di pulsazione
Funzionamento
Lavaggio
Avvenuto ciclo completo
Gruppo terminale
Funzionamento
131
Calendario di manutenzione impianto e sala di mungitura
“Tutte le mungiture”
COMPONENTE
OPERAZIONE
Livello di vuoto
Verifica valore
Guaine e tubetti gomma
Tagli e screpolature
Regolatore e o inverter
Funzionamento
Sistema di pulsazione
Funzionamento
Lavaggio
Avvenuto ciclo completo
Gruppo terminale
Funzionamento
132
Calendario di manutenzione impianto e sala di mungitura
“Settimanalmente”
Componente
Operazione
Pompa vuoto
Livello e aggiunta olio
Sparatore igienico vaso
Terminale
Controllo pulizia
Collettore
Pulizia foro ingresso
aria
Ambiente sala
Pulizia pareti
133
Calendario di manutenzione impianto e sala di mungitura
“Mensile”
Componente
Operazione
Pompe ad acqua
Pompe a lobi
Sostituire acqua
Lubrificare e verificare tenuta
Sistema di regolazione
Pulizia filtri
Pulsatori
Pulizia filtri o conduttura aria
filtrata
Interrutore salva vita
Verifica tasto “prova”
Controllo fasi
Pompa latte
Verifica tenuta
Lubrificazione cuscinetti
Pistoni stacco e leveraggi supporto
gruppi
Pulire filtri e lubrificare snodi
Cancelli e snodi struttura sala
Lubrificare
134
Ogni 2500 mungiture o
sei mesi di lavoro
Guaine
Sostituire
Calendario di manutenzione impianto e sala di mungitura
“Semestralmente” od ogni 2500 ore di lavoro
Componente
Operazione
Pompa vuoto
Pulizia interna e verifica portata
Conduttura aria valvole drenaggio
Lavaggio
Pulsatori
Pulizia interna e sostituzione Kit
materiale in usura controllo
funzionamento
Programmatore di lavaggio e dosatore
detergente
Pulizia filtri acqua - Sostituzione parti in
usura, verifica quantità detergente
Serbatoio refrigerante
Controllo termostato – Pulizia
condensatore
Generatore elettrico
Controllo funzionamento
136
Calendario di manutenzione impianto e sala di mungitura
“Annualmente” o ogni 5000 ore di lavoro
Componente
Operazione
Tubi, membrane, materiale in
gomma e plastica a contatto con il
latte
Sostituire
Coppette e materiale in gomma per
il lavaggio gruppi
Sostituire
Lattometri automatici
Sostituzione Kit componenti in usura
Verifica precisione
Componenti impianto
Controllo a secco
Sistema di mungitura
Controllo dinamico e verifica routine
di mungitura
Sistema di lavaggio
Verifica temperature, prodotti e
sistema
137
Cura e Manutenzione - Serbatoi refrigeranti stoccaggio latte in azienda
Punti da
controllare
Pulire alette
condensatore
Periodicità
Note
Ogni due mesi
Le alette del condensatore devono essere pulite frequentemente per evitare
interruzione del flusso di aria. Va fatto accuratamente spazzolando verticalmente
con una spazzola morbida
Pulire l’esterno
serbatoio
Annualmente
Eliminare la polvere e manualmente lavare con una spazzola con una soluzione
detergente. Far seguire risciacquo
Controllare
guarnizione
dell’albero
dell’agitatore
Annualmente
Se è usurata deve essere sostituita dal servizio assistenza tecnica
Controllare livello
serbatoio
Annualmente
Portare a livello intervenendo sui piedini regolabili
Controllo tempo di
raffreddamento
Ogni mungitura Se il tempo di raffreddamento latte si allunga cercare le cause o far intervenire il
tecnico dell’assistenza DeLaval
Controllo
temperatura latte
Ogni fine
mungitura
Se diversa dallo standard far intervenire tecnico assistenza
La detersione della macchina
mungitrice
Per un corretto lavaggio e disinfezione impianto di mungitura bisogna conoscere i seguenti
parametri
- il potere lavante della soluzione espressa
> … ppm
- il potere disinfettante della soluzione espressa
>…. ppm
- pH del lavaggio alcalino
- pH del lavaggio acido
- formazione dei cuscinetti
numero
al minuto
- temperatura acqua in partenza
°C
- quantità acqua calda in caricamento
litri
- quantità prodotto detergente disinfettante
g
- temperatura acqua in ricircolo
°C
- tempo del ricircolo
minuti
- temperatura acqua in scarico
°C
- temperatura acqua di risciacquo
°C
-quantità acqua risciacquo
litri
-- caratteristiche dell’acqua utilizzata per il lavaggio,potabilità e durezza.
PER CONCLUDERE
Cuccette comode e con lettime pulito
Benessere per le vacche - no stress
Corsie, abbeveratoi, mangiatoie
sempre pulite
GRAZIE