Le strategie per la gestione dei conflitti a scuola

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Transcript Le strategie per la gestione dei conflitti a scuola

LA GESTIONE DEI
CONFLITTI
I.T.C. BODONI
STRATEGIE PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI E
DEL DISAGIO GIOVANILE A SCUOLA
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COSTITUZIONE CIC – CENTRO DI
INFORMAZIONE E CONSULENZA
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PROGETTI SPECIFICI PER SINGOLE CLASSI
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FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
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TUTORING
IL CIC – CENTRO DI INFORMAZIONE E
CONSULENZA
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Progetto inserito all’interno del Piano dell’Offerta formativa in base
alla legge 162/90;
È un’attività di “Educazione alla salute” e offre una prima risposta a
situazioni di disagio scolastico e/o personale degli studenti;
Mette a disposizione sia degli insegnanti sia degli studenti che dei
loro genitori :
 - una psicologa;
 - diversi docenti–tutor dell’istituto (formati in un apposito corso).
Facilita l’accesso degli studenti ai Servizi sociali e sanitari presenti sul
territorio;
Aiuta i Consigli di Classe nell’individuazione di situazioni di disagio
e nella la prevenzione dei fenomeni di dispersione scolastica;
A.S. 2010/2011
PROGETTI CON ENTI FORMATORI ESTERNI PER
LA GESTIONE DEI CONFLITTI
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Progetto “L’incontro con l’altro tra paura e desiderio” con la
cooperativa Kwa Dunia – sul tema della diversita’, degli stereotipi e
dei pregiudizi;
Progetto “L’integrazione: la faccio anch’io” con la cooperativa Eide’ sul tema della conoscenza di sé, dell’altro e della diversita’;
Percorso di educazione socio-affettiva per le classi seconde con
l’intervento di uno psicologo e di una ginecologa dell’Ausl-”Spazio
giovani” Comune di Parma. Come supporto formativo-educativo a
situazioni di disagio degli adolescenti e di forme psico-patologiche
quali anoressia e bulimia, di tossicodipendenze,ecc..
Spettacolo musicale “Caramelle al veleno” finanziato dal Comune di
Parma sui temi del disagio giovanile e per la prevenzione delle
dipendenze.
Cineforum e dibattiti sul tema delle tossicodipendenze.
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
NELL’AMBITO DELLA GESTIONE DEI CONFLITTI
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L’ISTITUTO NELL’AMBITO DELLA GESTIONE
DEI CONFLITTI HA ORGANIZZATO CORSI SU:
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- COOPERATIVE LEARNING;
- GESTIONE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA;
- ABILITA’ DI COUNSELING PER IL DOCENTE E
IL DOCENTE TUTOR.
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CORSO DI FORMAZIONE:
IL COOPERATIVE LEARNING
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E’ un metodo per migliorare l’acquisizione di abilita’
cognitive negli studenti e la gestione e conflittualita’ del
gruppo classe
Si basa su 5 principi:
- Positiva interdipendenza (i membri del gruppo
devono fare affidamento
gli uni sugli altri per
raggiungere lo scopo – se uno non fa la propria parte
anche il gruppo ne subisce le conseguenze);
- Responsabilita’ individuale (tutti devono partecipare
e rendere conto di quanto appreso – nessuno può delegare
il proprio lavoro agli altri);
IL COOPERATIVE LEARNING
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Interazione faccia a faccia (i membri devono lavorare in
modo interattivo; gli studenti si insegnano e si verificano
a vicenda);
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- Apprendimento delle abilita’ sociali (i membri
acquisiscono abilita’ sociali utili poi nella vita e nel
mondo del lavoro);
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- Valutazione del proprio lavoro (i membri imparano ad
autovalutarsi).
IL COOPERATIVE LEARNING NELLA
GESTIONE DEI CONFLITTI
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Il cooperative learning prepara alla capacità di risolvere
positivamente i conflitti educando alla capacità di negoziare il
conflitto. Educa alla pace nel contesto scolastico.
La negoziazione è la strategia più efficace di risoluzione dei problemi.
Essa richiede:
- un clima di cooperazione (e non di competizione);
- la comprensione reciproca (e non una soluzione individualistica ed
egoistica);
- la capacità di manifestare i propri bisogni profondi , di rispettarsi a
vicenda, senza etichettarsi o giudicarsi;
- la capacità di cogliere i sentimenti dell’altro.
(Per Mario Comoglio i conflitti che si risolvono con un vincente e un
perdente lasciano insoddisfatti. Prima o poi chi ha perso desidera la rivincita)
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IL COOPERATIVE LEARNING E
L’APPRENDIMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI
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Il cooperative learning educa all’interazione e alla vita di
società e fa apprendere abilità sociali quali:
- La capacità di negoziare, di risolvere i conflitti nel
rispetto dell’altro;
- La capacità di prendere decisioni, proporre le proprie
idee e di difenderle;
- La capacità di comunicare in pubblico e sviluppare la
fiducia nelle proprie potenzialità;
(Per Dewey la scuola è una comunità sociale dove si può fare
esperienza di democrazia e cooperazione, dove si impara a vivere in
relazione con gli altri, per migliorare la società)
CORSO DI FORMAZIONE:
LA GESTIONE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
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Il corso ha sviluppato diversi argomenti per migliorare la
gestione d’aula ed aiutare a gestire i conflitti in classe;
Tra gli argomenti trattati:
- La comunicazione nella gestione d’aula;
 - La relazione d’aiuto;
 - La psicologia dell’adolescenza;
 - Assertività ed empowering;
 - La gestione dei conflitti.
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CORSO: LA GESTIONE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
LA GESTIONE DEI CONFLITTI
Azioni che possono trasformare il conflitto in una soluzione arricchita
del problema:
 Accettare positivamente le divergenze entro il gruppo (il conflitto è
una componente fisiologica della comunicazione; senza conflitto non
vi è relazione o cambiamento);
 Praticare l’ascolto empatico e non quello critico (ascoltare con
comprensione invece di valutare e giudicare);
 Chiarire la natura del conflitto (i conflitti possono essere sui fatti, sui
metodi, sugli obiettivi: in questi casi è sempre possibile negoziare; se
la divergenza è sui valori è difficile trovare un accordo: bisogna
descriverli in termini operativi e di obiettivi);
 Riconoscere ed accettare i sentimenti degli individui coinvolti (saper
esprimere le proprie emozioni e poterle gestire e comprendere le
emozioni ed i bisogni degli altri);
 Rivolgere sempre l’attenzione al mantenimento dei rapporti fra le
parti discordi.
LINKS
Links utili per approfondire alcuni aspetti:
www.bodoni.pr.it – Ricerca azione sul Cooperative Learning
www.spaziogiovani.ausl.pr.it
www.coopeidé.it
www.kwadunia.it
www.aspic.it
www.apprendimentocooperativo.it/imq/mazzarello.pdf