Transcript Morfologie italštiny I (1)
Morfologie italštiny III (1)
Jan Radimský
Přehled témat
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Morfologie + úvod do syntaxe Okruhy témat:
1. Neohebné slovní druhy: adverbia, předložky, spojky, citoslovce.
2. Věta a výpověď, syntaktická a komunikační struktura věty, typologie syntagmat.
3. Přísudek jako syntaktické a/nebo sémantické centrum věty. Přísudek slovesný a jmenný. Shoda přísudku s podmětem a s předmětem.
4. Aktanty: podmět, předmět přímý, předmět nepřímý (vč. původce děje). Konstrukce, které mění valenční strukturu (pasivum, zvratné a neosobní konstrukce, faktitiva).
5. Mimovalenční doplnění slovesa.
6. Pořádek slov ve větě, bezpříznakový a příznakový slovosled, aktuální členění dislokace.
7. Druhy vět podle postoje mluvčího (modalita): zápor, otázka, rozkaz. Modální slovesa. • •
Zkouška v LS zahrnuje písemný test + ústní zkoušku z programu IMS 1-3 Okruhy pro ústní zkoušku jsou dostupné na e-Amosu
Základní bibliografie
• Dardano M., Trifone P., La nuova grammatica della lingua italiana. Bologna, Zanichelli, 2006.
• Hamplová, S. Mluvnice italštiny, Praha: Leda, 2004.
• Serianni L., Grammatica italiana. UTET, Novara, 2007.
Další bibliografie: • Salvi G., Vanelli L., Nuova grammatica italiana. Bologna, Mulino, 2004.
• Renzi L. et al., Grande grammatica italiana di consultazione I-III, Bologna, Mulino, 1995.
Avverbio (příslovce, adverbium)
• Caratteristiche di base: – invariabile (tranne la gradazione) – autosemantico (parola piena) – funzioni centrali: complemento circostanziale – semantica: modifica, precisa o completa
il significato di una frase o di un suo componente
L’avverbio può modificare...
• aggettivi: molto lieto, veramente
elegante
• avverbi: troppo tardi • verbi: imparare facilmente • nomi: la quasi totalità, abbastanza
soldi, la tavola accanto
• ... e anche proposizioni:
Mario abita certamente in questa casa.
Classificare gli avverbi
• Avverbi si classificano secondo 2-3 criteri: – forma (corrisponde a un tipo etimologico) • semplici, composti, derivati, locuzioni avverbiali – senso (semantica) • avv. di modo, luogo, tempo, giudizio, quantità, avv. interrogativi – la natura dell’elemento modificato
Classificazione formale (1)
1. Semplici: mai, forse, bene, dove, più, qui,
assai, già
– soprattutto « ereditari » (=provvengono da avverbi latini) – – • • alcuni aggettivi usati come avverbi (derivazione zero):
stringere forte, parlare chiaro, ridere amaro...
Dardano-Trifone le classificano tra gli avverbi derivati.
Generalmente esiste anche la versione suffissata: fortemente, chiaramente, amaramente, ma per motivi stilistici si usa l’altra ! non confondere con aggettivi (variabili) che traduciamo in ceco come avverbi: ci sono molti ragazzi (hodně chlapců).
Classificazione formale (2) 2. Composti: almeno (< al meno),
dappertutto (< da per tutto), infatti (< in fatti), perfino (< per fino)
– risultano dall’unione di più parole
Classificazione formale (3)
3. Derivati:
• – – – – – –
giustamente, bocconi
due suffissi derivativi: -mente, -oni -MENTE • • ancora produttivo Agg.fem. > Avv.
giusta > giustamente inutile > inutilmente • agg. in –re/-le, troncamento della E finale uguale > ugualmente; regolare > regolarmente formazione irregolare (cambiamento o troncamento della vocale finale): parimenti, altrimenti, violentemente,
leggermente, benevolmente, malevolmente, ridicolmente
• gli avv. in –mente non possono modificare altri avverbi in –
mente
lavora *regolarmente diligentemente (... di regola lavora d.)
Classificazione formale (4)
• -ONI – oggi non è produttivo (disponibile) – alcuni avverbi che esprimono la posizione o il movimento del corpo Hamplová (s. 251):
bocconi (na břiše), ginocchioni (vkleče), carponi (po/na čtyřech), dondoloni (houpavě), a tastoni (po hmatu), a tentoni (tápavě), sdruccioloni (klouzavě)...
Classificazione formale (4)
4. Locuzioni avverbiali:
all’improvviso, di frequente, per di qua, press’a poco, poco fa, d’ora in poi
• Esempi di tipi frequenti: Hamplová (2004:251-252)
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Classificazione semantica (1)
Modo (domanda: come? in che modo?) quasi tutti in –mente tutti in –oni ottenuti con derivazione zero (rispondere giusto) alcuni avv. semplici e alcune locuzioni Luogo (...dove? per dove?) qui, qua (=vicino al locutore); lì, là (lontano dal locutore), tosc. costì, costà (vicino all’interlocutore); qui, lì – spazio determinato, puntuale; qua, là – spazio piuttosto vago, area (al di là dal fiume...)... cf. Dardano Trifone (p. 343) particelle ci, vi, ne avv. semplici e locuzioni: fuori, dentro, dietro, davanti,
oltre, presso, sopra, sotto, vicino, lontano, ecco...
Classificazione semantica (2)
3.
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4.
• • – – – – – Tempo (...quando? da quando? quante volte?)
oggi, spesso, subito, annualmente, stasera, per ora, alla fin fine...
mai = doppio significato rafforza la negazione: non ubbidisce mai signif. positivo – qualche volta: l’hai visto mai? Se mai capiti
a Roma, vieni a trovarmi
Quantità
avv. semplici o derivazione zero (da agg. e pron. invar.):
molto, poco, troppo, alquanto, più, meno, assai, parecchio, appena, nulla studia molto, mangia poco, lavora tanto, parla troppo
affatto = doppio significato rafforza la negazione: non ho affatto sonno. Hai caldo? –
Affatto. (=per niente)
positivo: interamente, del tutto: un’opinione affatto diversa
Classificazione semantica (3)
5. Avv. di giudizio
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proprio, appunto
(Dardano-Trifone) avv. di affermazione: certo, certamente, sicuro, • • avv. di negazione: non, neanche, neppure,
nemmeno
avv. di dubbio: forse, quasi, probabilmente,
eventualmente
• avv. sì, no – avv. olofrastici (sostituiscono l’intera frase) • S. Hamplová uvádí klasifikaci jinak seskupenou!
Classificazione semantica (4)
5. Avv. interrogativi (e esclamativi) – di modo: come? – di luogo: dove? – di tempo: quando? – di misura / valore: quanto? – di causa: perchè? • Considerati come avverbi quando introducono un’interrogativa diretta. Nelle interrogative indirette sono considerati come congiunzioni.
Avverbi secondo la natura dell’elemento modificato
• Modificano una parola / un sintagma – Gigi è molto alto.
• Modificano tutta la frase – Ieri ci siamo sentiti stanchi.
... indicando a volte il suo valore modale: – Probabilmente l’hanno visto. • Conettori / avv. testuali = rinviano al discorso precedente – Dunque, non posso essere d’accordo. – Insomma, la questione non si può dire risolta.
Posizione dell’avverbio (1)
• Occupa un posto vicino alla parola modificata. Di norma: – precede l’aggettivo: sono troppo stanco – seque il verbo: abita lontano • Gli avverbi di modo (spec. in –mente) hanno una posizione più libera – improvvisamente scoppiò un temporale – scoppiò improvvisamente un temporale – scoppiò un temporale, improvvisamente • Posizione tra participio e ausiliare – posizione obbligatoria: anche, proprio, perfino, semplicemente – pos. facoltativa: avv. in –mente – pos. vietata: bene, male, volentieri, poco, molto, troppo, abbastanza... a diff. del ceco !
Posizione dell’avverbio (2)
• La collocazione dell’avverbio può cambiare il significato: – Ho solo letto un racconto. – Ho letto solo un racconto. – Bene, l’ho fatto – L’ho fatto bene.
Gradi e alterazioni dell’avverbio (1)
• Riguarda principalmente avv. di modo (*-oni), alcuni avv. di tempo e luogo.
• Superlativo relativo: solo in maniera perifrastica – il più chiaramente possibile, più chiaramente di tutti, più chiaramente che mai...
positivo
fortemente lontano
comparativo
più fortemente più lontano
superlativo assoluto
fortissimamente lontanissimo
Gradi e alterazioni dell’avverbio (2)
• Forme irregolari:
positivo
bene male molto poco grandemente altamente bassamente
comparativo
meglio peggio più meno maggiormente superiormente inferiormente
superlativo assoluto
ottimamente / benissimo pessimamente / malissimo moltissimo minimamente / pochissimo massimamente sommamente / altissimamente infimamente / bassissimamente
Gradi e alterazioni dell’avverbio (3)
• Derivazione alterativa: – bene – benino (sufficienza), benone (enfatico) – male – maluccio (molto male) – poco – pochino, pochetto – presto – prestino – tardi – tardino, tarduccio • Hanno soprattutto valore affettivo