il grazie di viola agli alpini: «comunicate fiducia e senso di comunità

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Transcript il grazie di viola agli alpini: «comunicate fiducia e senso di comunità

CONSIGLIO
DELLA
PROVINCIA AUTONOMA
DI
TRENTO
ATTIVITA' DI INFORMAZIONE E STAMPA
"Informazioni e approfondimenti in www.consiglio.provincia.tn.it"
ag
Trento, 5 marzo 2017
Il vicepresidente del Consiglio provinciale all’assemblea della sezione Ana di Trento
IL GRAZIE DI VIOLA AGLI ALPINI: «COMUNICATE
FIDUCIA E SENSO DI COMUNITÀ»
«Nel vostro lavoro quotidiano, con le vostre attività, con la vostra schietta socialità
offrite, e lo fate gratuitamente, il pane che manca sempre più: il pane saporito del saper
stare insieme». Non è stato un saluto formale quello portato dal vicepresidente del
Consiglio provinciale Walter Viola agli oltre 700 delegati presenti oggi all’assemblea
annuale ed elettiva della sezione di Trento dell’Associazione nazionale alpini, svoltasi
oggi alla sala della cooperazione. Con il caratteristico cappello piumato in testa,
testimonianza del servizio militare da lui prestato come ufficiale degli alpini, Viola ha
evocato i valori più profondi dell’Ana: “In ciò che fate – ha aggiunto infatti – sia nelle
vostre pregevoli iniziative in tutto il nostro Trentino, sia in occasione delle grandi
tragedie come i terremoti e le alluvioni, non solo portate aiuto concreto, solidarietà,
impegno fattivo e operoso, ma soprattutto portate fiducia, positività e comunicate come
pochi altri il senso di essere comunità, che rafforza la nostra lotta contro i mali maggiori
dei nostri tempi: la solitudine e la paura». «Siete parte del nostro popolo – ha proseguito
il vicepresidente rivolto ai capigruppo e ai capinuvola – perché sapete tenere assieme la
tradizione con la necessità di costruire nel nostro presente il futuro. La penna nera ha
saputo trasformarsi da emblema militare a simbolo di solidarietà, di servizio alla
comunità, unire il coraggio alle capacità operative che ormai tutti vi invidiano. E un
grande grazie va tributato ai Nu.vol.a.». Per Viola gli alpini sono preziosi anche per
l’autonomia, «perché – ha detto – contribuite a costruire il senso di appartenenza a una
comunità». «Il Trentino – ha concluso è fiero di voi ed è orgoglioso di ospitare l'anno
venturo la vostra, anzi la nostra adunata nazionale. Le istituzioni dell'autonomia saranno
sempre al vostro fianco».
Presenti all’assemblea e alla sfilata svoltasi subito prima per le vie della città anche i
consiglieri provinciali Passamani, Maestri, Cia e Ossanna, dopo la relazione del
presidente uscente della sezione Ana di Trento Maurizio Pinamonti, che l’assemblea
ha poi chiamato nuovamente alla guida dell’associazione, durante l’incontro sono
intervenuti anche il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e l’assessore Mauro
Gilmozzi a nome del presidente della Provincia Rossi. Tutti hanno messo l’accento
sull’assegnazione alla città di Trento, deciso dal consiglio direttivo nazionale dell’Ana,
della 91a adunata nazionale degli alpini, in programma l’11, il 12 e il 13 maggio 2018,
in occasione del centesimo anniversario della fine della Grande Guerra, con l’obiettivo
di ricordare i caduti di tutte le nazioni belligeranti e promuovere la pace. «Si tratterà –
ha spiegato Pinamonti – del più grande evento organizzato in Italia in termini sia di
presenze sia di ricavi, di un’occasione imperdibile per far conoscere il volto più
accogliente del Trentino e la sua ospitalità».
Foto allegate
Consiglio della Provincia autonoma di Trento
Attività di informazione e stampa
Questo il testo integrale del saluto portato dal vicepresidente del Consiglio provinciale
Viola all’assemblea dell’Ana:
«Buongiorno a tutti.
I fatti parlano più delle parole come emerso dalle relazioni. Vi offro quindi una piccola
riflessione e un grande grazie.
Sono onorato di porgerVi anche a nome dei colleghi presenti il saluto da parte della
più alta istituzione della nostra Autonomia: Il consiglio provinciale. La più alta perché
rappresenta il popolo. Il nostro popolo del quale voi siete una parte sempre più
importante. Un ruolo importante perché, nel vostro lavoro quotidiano, con le vostre
attività, con la vostra schietta socialità offrite, e lo fate gratuitamente, il pane che
manca sempre più: il pane saporito de saper stare insieme.
In un mondo dove sembra vincere un individualismo esasperato fatto di tanti io ci
testimoniate che si può ancora affermare con gusto, con credibilità, con ragionevolezza
la bellezza della parola "noi".
In ciò che fate sia nelle vostre pregevoli iniziative in tutto il nostro Trentino, sia in
occasione delle grandi tragedie come i terremoti e le alluvioni non solo portate aiuto
concreto, solidarietà, impegno fattivo e operoso, ma soprattutto portate fiducia,
positività e comunicate come pochi altri il senso di essere comunità, che rafforza la
nostra lotta contro i mali maggiori dei nostri tempi: la solitudine e la paura.
Siete nostro popolo poi perché sapete tenere assieme la tradizione con la necessità di
costruire nel nostro presente il futuro. La penna nera ha saputo trasformarsi da
emblema militare a simbolo di solidarietà, di servizio alla comunità, unire il coraggio
alle capacità operative che ormai tutti vi invidiano.
Capacita che sono diventate speranza concreta e dignità per le popolazioni colpite
dalle sciagure come quella recente del terremoto in centro Italia. E un grande grazie va
tributato ai Nu.vol.a..
E siete preziosi per la nostra autonomia, perché contribuite a costruire il senso di
appartenenza a una comunità che ha le radici nella tradizione e non ha paura di
guardare avanti.
Grazie quindi, grazie di cuore per ciò che siete, per ciò che fate e soprattutto per ciò
che ci testimoniate: speranza, coraggio, senso di comunità e fiducia nel nostro presente
e nel nostro futuro. Il Trentino è fiero di voi ed è orgoglioso di ospitare l'anno venturo
la vostra, anzi la nostra adunata nazionale. Le istituzioni dell'autonomia saranno
sempre al vostro fianco.
Buon lavoro!
Viva gli alpini, viva il Trentino, viva l'Italia!»
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