Ufficio Stampa - Comune di Messina

Download Report

Transcript Ufficio Stampa - Comune di Messina

N. 252 del 09 MAR 2017
IPOTESI HOTSPOT A MESSINA: NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE
COMUNALE
In merito all'ipotesi di un hotspot a Messina, l'Amministrazione comunale, in una nota, evidenzia
che: "Coerentemente con il modello di accoglienza diffusa promosso nella città dello Stretto, la
Giunta Accorinti, nelle interlocuzioni con le istituzioni, ha sempre ricevuto rassicurazioni circa
l"indisponibilità ad accogliere un hotspot in quanto provocherebbe una significativa lacerazione
nell"impegno fino ad oggi messo in campo verso una prima e una seconda accoglienza fondata
sul riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Pertanto, così come la tendopoli fin dal primo
momento è stata osteggiata, allo stesso tempo, oggi, - prosegue la nota - qualora l"ipotesi di un
hotspot dovesse diventare percorribile, l"Amministrazione ancora una volta rifiuta questo
modello e ribadisce il proprio no. L"accoglienza nella nostra città, che vede insieme istituzioni e
società civile, è organizzata per i minori in centri di prima e seconda accoglienza e per gli adulti in
case accreditate nel Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) con 20 posti
'ordinari', e grazie alla partecipazione all"ultimo bando di 71 posti per 'vulnerabili', quali vittime di
tratta, donne sole con bambini, anziani e persone con disabilità. L"Amministrazione si accinge,
inoltre, a partecipare all"accesso al sistema Sprar anche per i minori non accompagnati. Le
interlocuzioni - conclude il documento - sono sempre state intrattenute con il dipartimento per le
Libertà Civili del Ministero dell"Interno e con la locale Prefettura, da cui ad oggi non sono giunte
notizie circa l"apertura di un hotspot nella nostra città". Infine l'assessore alle Politiche Sociali,
Nina Santisi, invita tutte le forze politiche e sociali contrarie all"hotspot ad unirsi in un unico coro,
affinchè "la città di Messina - sottolinea l'assessore - continui nel percorso intrapreso rivolto ai
processi inclusivi e all"affermazione del diritto e dovere di protezione dei nuovi cittadini".