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Parrocchia
S. Giorgio
in Arcole
ALZATI, VA E CAMMINA
Quaresima 2017
1
Signore Gesù, grazie perché ti sei fatto riconoscere nello spezzare il
pane. Mentre stiamo correndo verso Gerusalemme e il fiato quasi ci
manca per l’ansia di arrivare presto, il cuore ci batte forte per un
motivo ben più profondo.
Dovremmo essere tristi, perché non sei più con noi. Eppure ci
sentiamo felici. La nostra gioia e il nostro ritorno frettoloso a
Gerusalemme, lasciando il pasto a metà sulla tavola, esprimono la
certezza che tu ormai sei con noi.
Ci hai incrociati poche ore fa su questa stessa strada, stanchi e delusi.
Non ci hai abbandonati a noi stessi e alla nostra disperazione. Ci hai
smosso l’animo con i tuoi rimproveri. Ma soprattutto sei entrato
dentro di noi. Ci hai svelato il segreto di Dio su di te, nascosto nelle
pagine della Scrittura. Hai camminato con noi, come un amico
paziente. Hai suggellato l’amicizia spezzando con noi il pane, hai
acceso il nostro cuore perché riconoscessimo in te il Messia, il
Salvatore di tutti.
Quando, sul far della sera, tu accennasti a proseguire il tuo cammino
oltre Emmaus, noi ti pregammo di restare.
Ti rivolgeremo questa preghiera, spontanea e appassionata, infinite
altre volte nella sera del nostro smarrimento, del nostro dolore, del
nostro immenso desiderio di te.
Ma ora comprendiamo che essa non raggiunge la verità ultima del
nostro rapporto con te. Per questo non sappiamo diventare la tua
presenza accanto ai fratelli.
Per questo, o Signore Gesù, ora ti chiediamo di aiutarci a restare
sempre con te, ad aderire alla tua persona con tutto l’ardore del
nostro cuore, ad assumerci con gioia la missione che tu ci affidi:
continuare la tua presenza, essere vangelo della tua risurrezione.
Signore, Gerusalemme è ormai vicina. Abbiamo capito che essa non
è più la città delle speranze fallite, della tomba desolante. Essa è la
città della Cena, della Croce, della Pasqua, della suprema fedeltà
dell’amore di Dio per l’uomo, della nuova fraternità. Da essa
muoveremo lungo le strade di tutto il mondo per essere autentici
"Testimoni del Risorto". Amen!»
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Struttura del Libretto:
- Nel libretto troverete il Vangelo della Domenica.
- Una riflessione presa dai discorsi di Papa Francesco
sul tema proposto per la preghiera da continuare
per tutta la settimana.
- Ogni giorno della settimana proponiamo una
preghiera da recitare insieme come famiglia.
- Inoltre la proposta prevede 3 Ave Maria da recitare
con 3 intenzioni diverse: Una per sé stessi; una per i
propri genitori; una per l’intenzione della settimana.
1^ Domenica di Quaresima: Le tentazioni di Gesù.
Riflessione - FAMIGLIA
2^ Domenica di Quaresima: La trasfigurazione.
Riflessione - SOLITUDINE
3^ Domenica di Quaresima: La Samaritana al pozzo.
Riflessione – MALATTIA
4^ Domenica di Quaresima: Il cieco nato.
Riflessione – VIOLENZA
5^ Domenica di Quaresima: Lazzaro
Riflessione – POSTO DI LAVORO
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Le Domeniche di Quaresima
1^ DOMENICA DI QUARESIMA
“Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere
tentato dal diavolo.”
FAMIGLIA: “Le tre parole magiche. Permesso: per non essere invadente
nella vita dei coniugi. Permesso, ma cosa ti sembra?
Permesso, mi permetto. Grazie: ringraziare il coniuge; grazie
per quello che hai fatto per me, grazie di questo. Quella
bellezza di rendere grazie! E siccome tutti noi sbagliamo,
quell'altra parola che è un po' difficile a dirla, ma bisogna
dirla: scusa. Permesso, grazie e scusa.”
2^ DOMENICA DI QUARESIMA
“Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo
fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato
davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero
candide come la luce.”
SOLITUDINE: "Tante volte ci dimentichiamo che c'è un male che
precede i nostri peccati. C'è una radice che causa tanti ma
tanti danni, che distrugge silenziosamente tante vite. C'è
un male che, poco a poco, si fa un nido nel nostro cuore e
mangia la nostra vitalità: la solitudine". "Solitudine che
può avere molte cause, molti motivi. Quanto distrugge la
vita e quanto ci fa male! Ci separa dagli altri, da Dio,
dalla comunità. Ci rinchiude in noi stessi. Perciò, quello
che è proprio della Chiesa, di questa madre, non è
principalmente gestire cose, progetti, ma imparare a
vivere la fraternità con gli altri. È la fraternità
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accogliente la migliore testimonianza che Dio è Padre".
"Com`è bello immaginare le nostre parrocchie, luoghi
dove ci sono i cristiani, come veri centri di incontro tra
noi e Dio. La Chiesa è madre, come Maria. In lei
abbiamo un modello. Accogliere, come Maria, che non
ha dominato né si è impadronita della Parola di Dio, ma,
al contrario, l`ha ospitata, l`ha portata in grembo e l`ha
donata".
3^ DOMENICA DI QUARESIMA
“Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà
dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua
che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla
per la vita eterna.”
MALATTIE: “Lo sguardo di Maria, Consolatrice degli afflitti, illumina
il volto della Chiesa nel suo quotidiano impegno per i
bisognosi e i sofferenti. I frutti preziosi di questa
sollecitudine della Chiesa per il mondo della sofferenza e
della malattia sono motivo di ringraziamento al Signore
Gesù, il quale si è fatto solidale con noi, in obbedienza alla
volontà del Padre e fino alla morte in croce, perché
l’umanità fosse redenta. La solidarietà di Cristo, Figlio di
Dio nato da Maria, è l’espressione dell’onnipotenza
misericordiosa di Dio che si manifesta nella nostra vita –
soprattutto quando è fragile, ferita, umiliata, emarginata,
sofferente – infondendo in essa la forza della speranza che
ci fa rialzare e ci sostiene. Tanta ricchezza di umanità e di
fede non deve andare dispersa, ma piuttosto aiutarci a
confrontarci con le nostre debolezze umane e, al
contempo, con le sfide presenti in ambito sanitario e
tecnologico. In occasione della Giornata Mondiale del
Malato possiamo trovare nuovo slancio per contribuire
alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della
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salute e dell’ambiente; un rinnovato impulso a lottare per
il rispetto dell’integralità e della dignità delle persone,
anche attraverso un corretto approccio alle questioni
bioetiche, alla tutela dei più deboli e alla cura
dell’ambiente.”
4^ DOMENICA DI QUARESIMA
“Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò
il fango sugli occhi del cieco 7e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di
Sìloe» - che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci
vedeva.”
VIOLENZA: “Desidero soffermarmi sulla nonviolenza come stile di
una politica di pace e chiedo a Dio di aiutare tutti noi ad
attingere alla nonviolenza nelle profondità dei nostri
sentimenti e valori personali. Che siano la carità e la
nonviolenza a guidare il modo in cui ci trattiamo gli uni
gli altri nei rapporti interpersonali, in quelli sociali e in
quelli internazionali. Quando sanno resistere alla
tentazione della vendetta, le vittime della violenza possono
essere i protagonisti più credibili di processi nonviolenti di
costruzione della pace. Dal livello locale e quotidiano fino
a quello dell’ordine mondiale, possa la nonviolenza
diventare lo stile caratteristico delle nostre decisioni, delle
nostre relazioni, delle nostre azioni, della politica in tutte
le sue forme.”
5^ DOMENICA DI QUARESIMA
“All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla
morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio
di Dio venga glorificato».”
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POSTO DI LAVORO: “Il lavoro non è un dono gentilmente concesso a
pochi raccomandati: è un diritto per tutti.
Il lavoro è dignità: non perdiamo di vista l’urgenza di
riaffermare questa dignità, essa è propria di tutti e di
ciascuno, ogni lavoratore ha diritto di vederla tutelata, e in
particolare i giovani devono poter coltivare la fiducia che i
loro sforzi, il loro entusiasmo, l’investimento delle loro
energie e delle loro risorse non saranno inutili.
Il vostro lavoro io l’ho molto a cuore perché soffro quando
vedo tanta gioventù senza lavoro, disoccupata. In Italia dai 25
anni in giù quasi il 40%.
E cosa fa un giovane senza lavoro? Si ammala, deve andare
dallo psichiatra, o cade nelle dipendenze o si suicida.
Le statistiche dei suicidi giovanili non sono pubblicate: si
trovano escamotage per non pubblicarli.
O ancora, un ragazzo che non ha prospettive cerca qualcosa
che gli dia un ideale e fa il guerrigliero.
Ma sono loro la nostra carne, sono la nostra carne di Cristo.
Vi sono vicino, contate su di me. Questo mi tocca tanto.
E per favore non dimenticatevi di pregare per me perché
anche io ho bisogno di preghiere.”
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La preghiera da condividere nel giorno della Settimana:
LUNEDI
INNO ALLA VITA:
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, donala.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
MARTEDI
L’acqua è umile, preziosa e casta.
L’acqua è indispensabile alla vita:
non deve mancare a nessun vivente,
uomo, pianta, animale.
Nel Battesimo noi siano rinati dall’acqua e dallo Spirito.
Signore, io desidero l'acqua viva.
Io credo Signore, che Tu sei sorgente di acqua viva.
Io credo, Signore, che Tu non ci verrai mai meno,
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e anche nel momento in cui ci sentiremo
o ci parrà di essere soli, smarriti, abbandonati,
assetati come in un deserto
e il cammino ci parrà troppo lungo
Tu, Signore, non ci abbandonerai
e come sorgente viva ci ristorerai
in ogni istante del nostro cammino.
MERCOLEDI
A tutti i cercatori del tuo volto,
mostrati, Signore;
a tutti i pellegrini dell'assoluto,
vieni incontro, Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare ,
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati …
e non offenderti se essi non sanno
che sei tu ad andare con loro,
che sei tu che li rendi inquieti e incendi i loro cuori.
Non sanno che ti portano dentro.
Con loro fermati poiché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.
GIOVEDI
Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell’anima.
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Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell’eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.
Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
E’ la fonte della saggezza
E’ la strada della felicità
E’ il prezzo del successo.
Trova il tempo di fare la carità
E’ la chiave del Paradiso.
VENERDI
Vieni o Spirito Creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia i cuori che hai creato.
O dolce Consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.
Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico, reca in dono la pace,
la tua guida invincibile ci preservi dal male.
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Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore.
SABATO
Parlami, o Signore,
e dimmi le parole che solo l'amore sa pronunciare.
Parlami nel tuo linguaggio ineffabile,
che solo il cuore può capire.
Parlami di Te stesso per condividere con me
la tua divina intimità.
Parlami dei tuoi progetti, delle tue preoccupazioni,
delle tue grandi intenzioni per la salvezza degli uomini.
Parlami dei tuoi desideri,
della collaborazione che aspetti da me,
di ciò che ti rallegra, di ciò che ti affligge nel mondo
e in me stesso.
Parlami della tua bontà, dei benefici
che tu desideri effondere in abbondanza su di noi,
dei miracoli della tua grazia, delle meraviglie
che operi nel segreto, invisibilmente.
Parlami della santità nella quale
vuoi trasformare tutto l'universo e tutto me stesso.
Parlami e fa' penetrare la tua parola
nell'intimo della anima mia,
nella mia intelligenza,
nella mia volontà,
nel mio cuore.
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