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PRIMO PIANO
Europa a due velocità. Turbo quando si tratta di incassare.
Lumaca quando si tratta di sborsare.
Claudio Cadei
Il masochismo è una specialità italiana
Complimenti a ItaliaOggi per l’articolo di fondo di martedì scorso su Soros diventato scafista principe. Non è la prima volta che
questo personaggio opera contro l’Italia. Fu infatti il forsennato
autore dell’assalto alla lira, crimine confessato quasi con orgoglio
dallo stesso corsaro finanziario. Successivamente, a peccato
consumato con pieno successo, l’Università di Bologna, sempre
prima… a sinistra, gli assegnò la laurea ad honorem. Il masochismo è una specialità italiana. Più della pizza.
Pietro Bonazza
Gran polverone sul panino del Cav
Sui social circola una foto
che ritrae Berlusconi al
McDonald’s, a pranzo.
La notizia, della serie
«anche i ricchi mangiano panini», rimbalza su
Corriere.it, che rivela: «È
il McDonald’s di Segrate
e lo scatto è di domenica pomeriggio». Il pezzo
viene subito ripreso da
Dagospia. Quanto rumore per un boccone, caro B.; da buon imprenditore non sarai
certo felice di non aver remunerato su questi «consigli per gli
acquisti». Che ti dedichino almeno un nuovo burger! Che ne
dite del «Mc Consenta»?
Luigi Chiarello
Basta con la destra, sono un moderato
Il vento del proporzionale non poteva che gonfiare le vele e i
sogni del centro. Quando uno dei tre grandi (Pd, Destra, M5S)
avrà vinto le elezioni ma non il governo, possono servire anche
i microrganismi del centro, nonostante abbiano più candidati
che votanti. Valgono per due, potranno dare un aiuto sia a
destra che a sinistra. Ma solo dopo aver saputo chi ha vinto.
Alfano lo ha capito bene, tanto che toglierà quell’aggettivo
«centrodestra», che per un giocatore «ambidestro» non va
proprio bene. Meglio chiamarsi «moderati». Il centro, nel suo
complesso, è fatto da tanti centrini zerovirgola, che per esistere devono entrare o nel centrodestra o nel centrosinistra.
A seconda dei casi.
Gianfranco Morra
Uno sciopero proprio a fagiolo
Otto marzo, festa della donna e sciopero generale. Bar, discoteche, ristoranti, fiorai, boutiques, librerie sentitamente ringraziano i geni che impedirono loro di guadagnare il giusto.
Antonino D’Anna
Con l’Isa è tutta un’altra cosa
Veniamo informati che, gradualmente per tutti, al posto dello
Studio di Settore arriverà L’Isa (Indice sintetico di affidabilità). Dovrebbe cambiare solo il nome, ma vuoi mettere? Quando andrai dalla tua commercialista e con un dolce sorriso le
chiederai: «Come va, L’Isa?». Molto più romantico....
Andrea Tribulini
La Mostra de La Stampa ci ricorda il valore della stampa
La carta stampata ha un valore tutto suo: quello di incarnare fisicamente la storia, la realtà e gli eventi che accadono.
Giorno per giorno. È quello che ho pensato passeggiando
per la sala di Palazzo Madama a Torino che ospita fino al
22 maggio la mostra «La Stampa fotografa un’epoca. Scatti
che raccontano 150 anni della nostra storia»: foto d’archivio
di personaggi, giornalisti, gente che negli anni 50, 70 o 2000
ha lottato per la casa, i diritti, il posto di lavoro. Immagini
di ciò che le nostre metropoli di oggi sono state ieri. E poi le
prime pagine del quotidiano: l’elezione di Trump e l’assassinio di Moro, la vittoria dei mondiali di calcio nell’82 e lo
sbarco sulla luna, la fine della guerra nel ’43, l’attacco alle
Torri gemelle, l’elezione di Papa Francesco. Viaggi nel tempo
dall’emozione immediata. Spontaneo pensare, in tempi di
selvaggio web, informazione on-line in tempo reale e social
network, che la stampa sia quel gioiello prezioso in grado di
restituirti, tangibilmente, la memoria di ogni singolo giorno
della nostra vita e della nostra storia.
Silvana Saturno
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PERISCOPIO
COMMENTI
Propongo d’istituire una nuova festa per tutte le persone
che si sentono discriminate e sfiduciate: Lotti marzo.
Filippo Merli
Giovedì 9 Marzo 2017
DI
PAOLO SIEPI
Il mondo è fatto a scale, chi è furbo prende
l’ascensore. Marcello Marchesi.
La Cia ci spiava con gli smart tv. Pensa
quanti porno ci siamo visti assieme. Spinoza.
il Fatto.
cinque anni che partecipa ai concorsi di bellezza. D’altronde cosa può spaventare uno che
si è mangiato una scarpa come prezzo di una
scommessa con il collega Errol Morris? Werner
Herzog, regista di Fitzcarraldo. (Riccardo
Staglianò). ilvenerdì.
Il filosofo Raymond Aron constata che né
le passioni umane, né l’economia bastano a
Finalmente svelato il segreto di Pulcinella: spiegare le vicende della società. Scriveva: «La
totalità delle cause che determinano la totalità
la Cia ci spia. Jena. La Stampa.
degli effetti oltrepassa la comprensione umaMemento per la Festa della donna - Il lavoro na». Louis Pauwels e Jacques Bergier, Il
della donna, ove non è diretto impedimento, mattino dei maghi. Mondadori, 1963.
distrae dalla generazione, fomenta un’indipenPer la continuazione della specie non serve
denza e conseguente mode fisiche e morali contrarie al parto. Benito Mussolini. Il Popolo più che l’uomo deponga il proprio seme nel
ventre della donna. L’amore è diventato tecnid’Italia, 1934.
camente inutile e, alla fine, lo diventerà anche
Marchionne vuole togliere la Panda da Po- psicologicamente: resterà il sesso come residuo
migliano. Ma guarda tu dove era andato a par- fossile, come i peli sul sesso del maschio o l’ultima vertebra sacrale. Sopravvivrà (per un poco,
cheggiare Marino! Antonio Satta. MF.
perché è il più fondato sull’invenzione personaSi dice che una volta toccato il fondo non puoi le) l’amore non corrisposto. Walter Siti, Exit
che risalire. A me capita di cominciare a scava- strategy. Rizzoli, 2014.
re. Roberto «Freak» Antoni.
Io non vado certo in pensioI tormentati congiuntivi di ne. Io resto finché avrò voglia di
Luigi Di Maio sono, va detto, farlo e per ora ho molta voglia
L
ssciocchezze e non pregiudicano di farlo. Penso di andare in peniil nerbo di un uomo. Ma solo se il sione verso i 75 anni, mi manca
Mimun, dinerbo c’è e viene fuori. Purtroppo, ancora parecchio. Clemente J. Mimun
n
iin Di Maio (al di là del riconosciu- rettore del Tg5. Un giorno da pecora, Rai
to garbo, della correttezza con cui conduce l’aula Radio1.
quando la presiede) tutto è piccolo cabotaggio.
Vivere senza avere una fisionomia profesMai un’idea sua. Ogni volta che apre bocca è il
ventriloquo, orgoglioso di esserlo, della linea di sionale ben definita, realizza, in fin dei conti,
Sant’Ilario, la villa di Grillo sul golfo di Zena. il celebre scenario dell’Ideologia tedesca di
Ma se non ha un tocco suo, è intercambiabile. Il Marx-Engels, una società nella quale «la matpappagallo oggi lo fa lui, domani un altro. Gian- tina andare a caccia, il pomeriggio pescare, la
carlo Perna, scrittore politico. La Verità. sera allevare il bestiame, dopo pranzo criticare,
così come vien voglia». Senza però diventare né
cacciatore, né pescatore, né pastore, né critico.
Quando Maurizio Costanzo apClaudio Serra. ilvenerdì.
prodò in via Solferino (per fare il
quotidiano popolare L’Occhio,
L’Ufficio Quadri del Pci, come si chiamava il
ndr) dovettero abbassare la polreparto che si occupava dell’ortodossia ideologitrona della sua scrivania per perca e del comportamento dei militanti, in quegli
mettergli di toccare il pavimento
anni era assai attivo: tutto restava avvolto nel
con i piedi. Antonio D’Orrico. Sette.
mistero che forse aveva una giustificazione duQuando Indro Montanelli fondò il Giornale, rante il periodo clandestino e la lotta antifascisvuotò il Corriere e la sua edizione pomeridia- sta, ma in quel dopoguerra, benché dilaniato da
na, il Corriere d’Informazione, dove sono stato lotte accanite, quella propensione al sospetto
preso. Quando sono andato a dire a Nino Nu- da cui molti erano affetti diventava ogni giorno
trizio, direttore della Notte, che me ne andavo, più grottesca. Un funzionario di partito, nelle
mi ha dato dell’infame. Poi ho saputo che era note disciplinari di un militante con incarico
stato lui a segnalarmi! Vittorio Feltri. (Silvia nel partito trovò scritto, quale segno di comportamento borghese: «Possiede un cane». Ugo
Truzzi). il Fatto.
Pirro, Osteria dei pittori. Sellerio, 1994.
Antonio Ghirelli mi ha detto:
C’è un puzzo di guerriglia sudamericana; c’è
«Ho fatto il giornalista perché
ho sempre sognato di farlo: è, il piacere di sparare nel mucchio. Nantas Saldirei, la condizione naturale valaggio, Il salotto rosso. Mondadori.
del mio temperamento: sono
Stefano s’era addormentato nella neve russa
superficiale, ra
rapido di riflessi, approssimatisuperficiale
vamente ignorante e colto, innamorato della al riparo dall’argine. Stretto contro di lui, sotvita e incapace di un serio lavoro come tutti i to un cappotto che insieme avevano tolto a un
giornalisti». Mino Monicelli, Il giornalista. morto, s’era addormentato anche il suo unico
compagno di squadra rimasto, la recluta moliVallecchi, 1964.
sana, rivelatasi, nel corso di quella tremenda
giornata, un giovane coraggiosissimo. Erano
Ho fatto tredici Festival di
passati entrambi dal martirizzante dormiveglia
Sanremo. Mike si fermò a una un sonno massiccio, proprio di ragazzi atrodici. Quando feci il dodicesimo,
cemente stanchi. Eugenio Corti, Il cavallo
lo invitai ad aprire la scena con
rosso. Edizioni Ares, 33esima edizione.
me. L’appuntamento era alle 8 di
sera; arrivò alle 5, e siccome si era
a rotto il femoSpesso provavo un gran desiderio di parlare aspettò ritto in piedi. Quando morì, portai la
bara con i tre figli. Parlò prima Fabio Fazio, poi re renano, tanto che, da un qualsiasi albergo,
Fiorello. Per fare lo spiritoso, disse: «Quando chiamavo un numero qualsiasi di un servizio
morirà Baudo mica gli faranno il funerale di telefonico di Bonn, solo per udire questa parlata
Stato». Daniela mi sussurrò: «Ora tocca a te». priva d’intonazione marziale, a cui manca la
Non era previsto, ma le parole mi vennero spon- erre: proprio quel suono su cui sembra basarsi
tanee: «Noi siamo coristi; l’unico solista eri tu». ogni voce della disciplina militare. Heinrich
Ci fu un lungo applauso. E a Daniela continuo Böll, Opinioni di un clown. Mondadori,
a mandare le arance. Pippo Baudo, presen- 1965.
tatore tv. (Aldo Cazzullo). Corsera.
Il mio senso di colpa non nasce
Sono molto curioso per il trash televisivo.
dai piaceri che mi sono concesd
Una volta guardavo il wrestling, falso da capo
sso, ma dai peccati che mi sono
a fondo, oggi l’Ultimate fighting dove sanguinegato. Roberto Gervaso. Il
n
nano davvero e svengono dai colpi. Ma anche
Messaggero.
M
Here Comes Honey Boo Boo, su una bimba di
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