Una sceneggiata sconcertante, il CONI e la FIGC devono inte

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Transcript Una sceneggiata sconcertante, il CONI e la FIGC devono inte

L’Unione stampa sportiva attacca De
Laurentiis: “Una sceneggiata
sconcertante, il CONI e la FIGC devono
intervenire
L’Unione stampa sportiva non ha
gradito l’uscita di De Laurentiis nel
post partitta di Napoli-Real Madrid, come si legge in questo comunicato dove
viene duramente attaccato il presidente partenopeo: “La “sceneggiata” di cui
il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è reso triste
protagonista nel dopo partita tra Napoli e Real Madrid è una delle pagine più
sconcertanti nel quadro dei rapporti tra società di calcio e giornalisti,
rapporti da tempo in via di rapido deterioramento. L’Unione Stampa Sportiva
Italiana non vuole semplicemente esprimere solidarietà alle testate e ai
colleghi coinvolti ma intende anche riaffermare la necessità di riportare
tali rapporti dentro una dinamica di confronto civile, nel rispetto dei
propri ruoli. Non si può dire in tv la prima cosa che passa per la testa,
magari confusa per un’eliminazione bruciante e in parte immeritata, né si può
né si deve, quando si hanno simili incarichi, giustificare le proprie
argomentazioni diffamatorie con la rivendicazione del diritto a dire
liberamente quel che si pensa. Sopratutto quando si esprimono luoghi comuni
falsi e pericolosissimi, contestati per altro in diretta in modo appropriato
e misurato dal collega in studio.
Soprattutto, non si può e non si deve fare riferimento a un giornalista già
oggetto di gravi atti intimidatori aggiungendo, subito dopo una solidarietà
di facciata, un concetto insostenibile: “I giornali del Nord odiano il Sud”.
I giornalisti non odiano nessuno, fanno semplicemente il loro lavoro.
L’Unione Stampa Sportiva Italiana manifesta la massima preoccupazione per un
simile comportamento, per altro non nuovo da parte del presidente De
Laurentiis, e chiede un intervento immediato ed energico da parte delle
massime istituzioni dello sport, Coni e Figc, per fermare una volta per tutte
una spirale insidiosa che ha già superato il livello di guardia avvelenando
il mondo dello sport italiano. Detto tutto questo l’Ussi è pronta a sostenere
il collega minacciato in tutte le sedi opportune dove lui voglia difendere la
propria dignità e il proprio lavoro, che sono patrimonio comune”.