avvisi parrocchiali dal 5 al 12 marzo

Download Report

Transcript avvisi parrocchiali dal 5 al 12 marzo

AVVISI PARROCCHIALI DAL 5 AL 12 MARZO
Quaresima tempo di opportunità
Mercoledì scorso abbiamo ricevuto le Ceneri, simbolo di morte e di pentimento, e siamo entrati
nella Quaresima, ossia in un tempo di conversione e di ritorno a Dio. Oggi da molti battezzati il
tempo di Quaresima non è più vissuto come tempo di conversione e di ritorno a Dio, come se in noi,
cristiani del terzo millennio, abbia perso, quasi del tutto il suo senso profetico.
È, dunque, necessario recuperare il senso dei quaranta giorni, di questo tempo liturgico. Ci
ricordano il tempo di prova e di conversione vissuto da Israele nel deserto, dopo essere stato
liberato dalla schiavitù d'Egitto, e i quaranta giorni di Mosè sulla montagna alla presenza di
JHWH. Ricordano ancora i giorni del cammino di Elia per raggiungere l'Oreb e i giorni trascorsi
nel deserto da Gesù, tentato dalla magia e dal potere da parte del diavolo.
L'ascesi cristiana, grazie alla preghiera, al digiuno e alla carità vissuta ci prepara alla Pasqua e
durante tutto questo periodo, vuol farci capire che Cristo ci fa risorgere dalla polvere e dalle ceneri
solamente se ci nutriamo "di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
La quaresima è dunque tempo austero, ma anche di gioia interiore, perché in questo periodo, nella
parola di Dio troveremo la profondità del mistero celato nella vita del personaggio storico Gesù.
Egli è il cardine della storia umana, da Adamo alla fine della storia (liturgia odierna); è la Parola
viva del Padre come ci spiegherà l’episodio della Trasfigurazione (II domenica); è l’acqua viva cui
attingere per la vita eterna (Gesù alla samaritana, III dom.); è la luce del mondo che ci fa vedere in
modo nuovo ogni realtà (IV dom., guarigione del cieco nato); Egli è risurrezione e vittoria sulla
morte fisica e spirituale (V dom., risurrezione di Lazzaro).
Chi è dunque Gesù per noi? E’ il Vivente, e con la forza del suo Spirito a noi donato possiamo
vincere ogni forma di tentazione e di morte, possiamo lodare in eterno il Padre.
La
tentazione
offre
una
falsa
opportunità di realizzazione, proponendoci
di stringere tra le mani un bene come se ne
Approfondimenti al Vangelo (Mt 4,1-11)
fossimo proprietari, come se ne fossimo
Chiediamoci: "Come mi devo comportare l'origine, isolandolo dalla fonte di ogni
bene, che è Dio.
quando sono tentato?"
Gesù si era messo in fila con i peccatori
Come mai teniamo duro una o due volte
e cadiamo alla terza? Una ragazza che per ricevere il battesimo di purificazione di
fumava molto ha smesso da un giorno Giovanni e subito dopo lo Spirito lo aveva
all'altro. "Come hai fatto?" le chiesero gli spinto nel deserto per esservi tentato.
Non
basta
immedesimarsi
amici. "Fumavo per riempire un vuoto di
cui ho preso coscienza, che ho chiamato per apparentemente con chi fa fatica, non
nome, e ho capito che le sigarette non lo basta nemmeno condividere la sua vita in
una comunità terapeutica o nelle favelas.
potevano riempire".
Bisogna anche accettare di provare la
stessa debolezza, scendere nell'abisso del
suo vuoto riconoscendo il nostro.
Cristo, pur essendo Dio, ha voluto
attraversare la nostra costante tentazione
di cercare una felicità circoscritta alla
condizione di creature.
Siamo invece un vuoto che si deve
lasciare coinvolgere continuamente dal
Bene che è Dio.
Cristo è stato tentato di instaurare la
giustizia sulla terra con soluzioni
miracolistiche, dando del pane a tutti,
quando invece sapeva di dover essere uno
spazio perché l'amore del Padre potesse
esprimersi attraverso gesti di condivisione
e parole suggerite dal suo Spirito.
Fu tentato di infrangere le leggi della
natura, di fare uno "scoop" pubblicitario,
che avrebbe affascinato la gente, ma
sapeva di dover essere un semplice uomo
nel quale il Padre avrebbe dovuto
manifestare la sua potenza, attraverso il
perdono, che risolleva le esistenze più
schiacciate.
Infine ha esperimentato le vertigini di
un potere a portata di mano, che egli
avrebbe esercitato a fin di bene per salvare
l'umanità; ma intuì che solo quando fosse
sceso dove l'ultimo lo avrebbe riconosciuto
come fratello, condannato a una morte
infame, solo là avrebbe attirato tutti gli
uomini.
Cristo ci insegna che non siamo noi la
fonte del bene, ma che siamo chiamati ad
essere mediatori, a patto di resistere alle
vertigini del nostro vuoto, fidandoci della
Vita.
Amici, la vita è un cammino, dobbiamo
alzare il passo per farne un altro e in un
attimo perdiamo la stabilità, ma
attraverso la fiducia la ritroviamo per fare
un altro passo.. La stabilità non è una
nostra caratteristica, a meno che non
stiamo fermi. Fidiamoci della fonte del
Bene e della Vita e uniamoci a Gesù che ha
superato le tentazioni!
(Carla Sprinzeles).
*******************
Il peccato: responsabilità collettiva
o personale? (Rm 5,12-19)
Nella lettura dall’Epistola ai Romani,
troviamo espressa drammaticamente la
contrapposizione fra peccato e grazia.
Paolo si riallaccia inequivocabilmente al
testo di Genesi 3, dichiarando che «a causa
di un solo uomo il peccato è entrato nel
mondo e, con il peccato, la morte».
Però, argomenta Paolo, la grazia,
guadagnataci da Gesù Cristo mediante il
suo sacrificio espiatorio, controbilanciando
il peccato, "giustifica" coloro che la
ricevono. Abituati come siamo, a
considerare che la responsabilità della
colpa non è collettiva, ma personale (anche
grazie a quanto dice altrove la Bibbia
stessa - es. Dt 24,16; Ger 31,29-30; Ez
18,20), per un attimo possiamo ancora
sperare che quando Paolo dice che «in tutti
gli uomini si è propagata la morte, poiché
tutti hanno peccato», ci parli di un
processo di diffusione del peccato "per
contagio", e non "per generazione", per il
solo fatto di essere umani.
Sfortunatamente, la frase «la morte
regnò da Adamo fino a Mosè anche su
quelli che non avevano peccato a
somiglianza della trasgressione di Adamo»
toglie ogni possibilità di malinteso: Paolo
intende proprio dire (e così, correttamente,
interpretò Sant’Agostino) che, per quanto
iniquo ci appaia, la conseguenza del
"peccato originale", la morte, si è trasmessa
a tutti gli esseri umani, per il solo fatto di
essere discendenti dei progenitori: "per
generazione". Ma, dice Paolo, con pieno
ricorso alla dialettica rabbinica, questa
apparente (ma per noi reale) iniquità è, in
qualche modo, più che compensata dalla
gratuità del «dono concesso in grazia del
solo uomo Gesù Cristo».
Ci soddisfano le parole di Paolo?
Da un lato, Paolo esprime sinteticamente
quanto troviamo ampiamente esposto e
argomentato in Rm 5,12-19, in questo
singolo verso: “Perché, se per mezzo di un
uomo venne la morte, per mezzo di un
uomo verrà anche la risurrezione dei
morti”. (1Cor 15,21)
Dall’altro lato, però, dobbiamo notare
che lo stesso Paolo, altrove, afferma una
concezione della responsabilità e della
"imputazione" strettamente personale:
“Tutti infatti dobbiamo comparire
davanti al tribunale di Cristo, per ricevere
ciascuno la ricompensa delle opere
compiute quando era nel corpo, sia in bene
che in male”. (2Cor 5,10)
Inoltre, merita che consideriamo quanto
affermava in proposito l’allora Cardinale
Ratzinger, Prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede, nel suo
libriccino Creazione e peccato. Catechesi
sull'origine del mondo e della caduta (Ed.
Paoline, 1986, 60 pagg.), senza aver mai
modificato il suo pensiero, nemmeno nel
suo ruolo di Papa Benedetto XVI:
L’uomo è relazione e ha la propria vita e
se stesso solo nel modo della relazione. Da
solo io non sono affatto me stesso, ma lo
sono soltanto nel tu e mediante il tu. Essere
veramente uomo significa stare nella
relazione dell’amore, del da e del per.
Invece il peccato significa turbare o
distruggere la relazione. Il peccato è
S. MESSE CON
GIORNO
Lunedì 27
Martedì 28
Mercoledì 1/03
Giovedì 2
Venerdì 3
Sabato 4
Domenica 5
negazione della relazione, perché vuol fare
dell’uo-mo Dio. Il peccato è perdita della
relazione, turbamento della relazione e per
questo non è a sua volta unicamente
rinchiuso nel singolo io. Se turbo la
relazione, questo evento – il peccato –
inficia anche gli altri poli della relazione,
inficia il tutto. Per questo il peccato
significa sempre peccaminosità che colpisce
anche l’altro, trasforma e turba il mondo.
(Creazione e peccato, cit. pag. 56)
Significa tutto questo che le tradizionali
dottrine del "peccato originale", dell’imputazione,
dell’espiazione
e
della
"giustificazione" sono messe in discussione,
nella loro stessa radice paolina? La
risposta è sì.
Mario Stratta
Nota del parroco
Questo ultimo approfondimento non è
stato condiviso dal gruppo liturgico,
tuttavia, su responsabilità dell’autore, lo
pubblichiamo comunque per offrire nuovi
punti di vista e opinioni discutibili che,
speriamo, possano stimolare ulteriori
ricerche e approfondimenti personali.
INTENZIONI DEFUNTI dal 6 al 12 marzo
ORARIO
INTENZIONI
Ore 18.30
Piero
Ore 18.30
Lisetta e Orfeo, Pierangelo, Marisa Portinari
Ore 18.30
Giuseppe Saccardo
Ore 18.30
Defunti della Parrocchia
Ore 18.30
Defunti della Parrocchia
Ore 18.30
Defunti della Parrocchia
Ore 08.00
Defunti della Parrocchia
Ore 10.30
Siria e Renato
Ore 18.30
Defunti della Parrocchia
Domenica 5
I° di Quaresima
Lunedì 6
S. Giordano
PER TUTTA LA
QUARESIMA:
ogni giorno, in
chiesa, ore 8.00:
LODI MATTUTINE
Martedì 7
S. Felicita
S. Perpetua
chiesa, ore 8.00:
LODI MATTUTINE
Mercoledì 8
S. Giovanni
di Dio
Giovedì 9
S. Francesca R.
chiesa, ore 8.00:
LODI MATTUTINE
Venerdì 10
S. Simplicio
chiesa, ore 8.00:
LODI MATTUTINE
Sabato 11
S. Costantino
APERTURA E COMUNIONE
* Dalle ore 9.30 – oratorio: COLAZIONE preparata da e per i bambini, i
ragazzi e le loro famiglie, aperta a tutti.
* Ore 10.30 – chiesa: S. MESSA animata dai gruppi di catechesi di
2a elementare con particolare cura al tema dell’Unità Pastorale.
* Ore 11.30 – oratorio: APERITIVO BIBLICO con il prof. Davide
Viadarin, insegnante di religione, collabora per la formazione dei
catechisti in Diocesi e per la realizzazione del Festival Biblico.
* Ore 20.45 – aule sopra chiesa: incontro del gruppo giovani.
* Ore 8.00 – chiesa: LODI MATTUTINE
 Dalle 9.15 alle 11.30, presso Sala Accademica del Centro
Onisto, continua il ciclo degli incontri del lunedì: tema di oggi
“I laici nel cammino sinodale della Chiesa”, con la prof.ssa
Stella Morra.
 Dalle 15.30 alle 17.00, in canonica: gruppo per adulti, dal
titolo “Come alberi piantati lungo corsi d’acqua”.
UNITÀ PASTORALI IN CAMMINO
* Ore 20.45 – oratorio: TESTIMONIANZE da parte delle Unità
Pastorali di Creazzo e della Riviera Berica. Invitati tutti i
parrocchiani, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, il Consiglio Pastorale
per Affari Economici, il gruppo dei catechisti, il gruppo animatori, il
Direttivo dell’Associazione NOI, i rappresentanti degli altri gruppi
parrocchiali.
* Ore 8.00 – chiesa: LODI MATTUTINE
 Ore 9.45, in canonica: si riunisce il gruppo liturgico.
 Ore 15.00, in oratorio: gruppo missionario.
 Ore 20.30, a S. Maria Ausiliatrice: incontro per catechisti.
UNITÀ PASTORALI: “MANI IN PASTA”
* Ore 16.00 – oratorio: LABORATORIO DI CUCINA. Preparazione e
confezionamento di biscotti per l’autofinanziamento delle attività
dell’oratorio. Invitati bambini e famiglie.
* Ore 20.30 – oratorio: “LA
DIFFERENZA
UNISCE”:
laboratorio
artistico espressivo per giovani dai 15 anni in su, per comprendere cosa
significhi vivere l’apertura verso gli altri. Invitati i giovani dalla 1a sup. in
su.
* Ore 15.00 – chiesa: VIA CRUCIS.
* Ore 16.00 – oratorio: LABORATORIO DI CUCINA BIS. Continua
la preparazione e il confezionamento dei biscotti per l’autofinanziamento delle attività dell’oratorio.
 Ore 17.00, in stanza 4 oratorio: incontro del gruppo Caritas.
* Ore 20.30 – chiesa: ADORAZIONE EUCARISTICA. Sarà possibile
celebrare il Sacramento del Perdono con la presenza di alcuni presbiteri.
* Ore 8.00 – chiesa: LODI MATTUTINE
 Al mattino, in oratorio: tennis tavolo per bambini.
* Ore 7.00 - davanti all’oratorio: ritrovo e partenza dei ragazzi
delle medie e della 5a elementare per la FESTA a Jesolo.
* Dalle ore 9.30 – oratorio: COLAZIONE per bambini, ragazzi e
Domenica 12
famiglie, aperta a tutti.
II° di Quaresima * Ore 10.30 – chiesa di Sant’Andrea: S. MESSA DI CONCLUSIONE
DELLA SETTIMANA. Animazione del gruppo giovani.
* Ore 11.30 – oratorio: Vendita dei biscotti e aperitivo conclusivo.