prevenzione e salute a siteki, swaziland

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Transcript prevenzione e salute a siteki, swaziland

#DANCE4AFRICA
Per 500 bambini, bambine e adolescenti orfani e vittime di violenza.
PROGETTO:
“PREVENZIONE E SALUTE A SITEKI, SWAZILAND”
“In Africa c’è un paese pazzesco! Lo Swaziland! ... Una terra con un potenziale enorme,
schiacciato dalla piaga dell’HIV e della povertà. Abbiamo incontrato persone incredibili. Danza e
musica fanno parte di loro, della loro cultura. Ci hanno accolto e conquistato. Abbiamo deciso di
aiutare centinaia di bambini, bambine e adolescenti che rischiano la vita ogni giorno, perché non
possono curarsi o non sanno come prevenire il contagio di malattie sessualmente trasmissibili.
Con il tuo aiuto possiamo fare molto, anzi moltissimo per ognuno di loro. Aiutaci ad aiutarli!”
La Pina, Emiliano Pepe, Sofia Viscardi e Marco Materazzi.
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I PRIMATI NEGATIVI DELLO SWAZILAND
Lo Swaziland, Paese senza sbocco sul mare situato nel sud
dell’Africa, è uno dei paesi più poveri del mondo. Tra le ultime
monarchie assolute nel mondo, si stima che circa il 69% della sua
popolazione abbia un tenore di vita al di sotto della soglia di povertà.
A causa delle condizioni climatiche sfavorevoli e della bassa
produttività agricola, la povertà estrema colpisce prevalentemente la
popolazione rurale. Decine di migliaia di persone non hanno
accesso all'acqua potabile, non possiedono alloggi dignitosi né
servizi igienici.
Come se non bastasse, lo Swaziland è il Paese con il più alto tasso
al mondo di persone colpite dell’HIV, virus che rende il 45% dei
bambini e ragazzi tra 0-18 anni orfano (dato 2010) e il 30% della
popolazione adulta sieropositiva.
Si stima che un quarto della popolazione sia deceduto a causa dell'AIDS. L'impatto di
questa epidemia tocca ogni settore della società e ogni famiglia. La struttura familiare
tradizionale è stata stravolta. Un bambino su tre rimane orfano almeno di un genitore
mentre l'altro è disoccupato o ammalato. Sono circa 126.000 gli orfani e i bambini che
vivono in difficoltà. Bambini rimasti soli che devono badare a loro stessi e, quando
primogeniti, sono costretti a occuparsi di
tutta la famiglia. Sono quindi a rischio di
povertà endemica, mancanza di
protezione, stigma, pregiudizi di genere
e rischiano l’isolamento della comunità,
specialmente nelle zone rurali. Queste
circostanze li espongono a un altissimo
rischio di abuso e sfruttamento,
impediscono il loro accesso alla sanità di
base, alla protezione sociale e ledono
profondamente i loro diritti.
Il rischio di abuso e sfruttamento è più alto
per le ragazze e le adolescenti. È stato
rilevato che all'età di 24 anni, almeno
30,2% delle donne hanno messo alla luce
almeno un bambino e alcune vengono
sfruttate da uomini adulti e sposati che
le pagano in cambio di rapporti sessuali.
L’assenza di prevenzione e le
gravidanze precoci sono solo alcuni dei
tanti problemi che colpiscono gli
adolescenti. Le ragazze, infatti, possono incorrere in gravidanze indesiderate, aborti non sicuri,
infezioni trasmesse attraverso rapporti sessuali. Di fronte a questa situazione molte di loro non
hanno accesso ai servizi necessari per proteggere la loro salute.
A questo scenario già drammatico si sommano una disoccupazione al 40%, la siccità e una crisi
alimentare che è causa di malnutrizione per 1 bambino su 3.
Le strutture scolastiche sono fatiscenti e malsane. I bambini devono percorrere molti chilometri
per raggiungere le scuole e questo diventa causa di un alto tasso di abbandono scolastico. Un
bambino su quattro non è mai andato a scuola. Il tasso d’iscrizione scolastica è del 60% e il 20%
della popolazione è analfabeta.
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SOS VILLAGGI DEI BAMBINI IN SWAZILAND
Nel dicembre 1986 SOS Villaggi dei Bambini firma un accordo per definire i termini d'intervento in
Swaziland e, nell'agosto 1987, nasce SOS Villaggi dei Bambini Swaziland.
I lavori di costruzione del primo Villaggio SOS iniziano nell'autunno seguente, a Mbabane, la
capitale.
Negli anni seguenti nascono due nuovi Villaggi SOS a Nhlangano, nel sud del paese, e uno a Siteki.
Gli obiettivi di SOS Villaggi dei Bambini in Swaziland sono di garantire accoglienza, cure mediche,
istruzione, tutela in situazioni di emergenza ai bambini privi di cure familiari, e promuovere
programmi di supporto alle famiglie in stato di necessità.
Nel corso degli ultimi decenni, il bisogno di assistenza medica in Swaziland è aumentato fortemente,
in parte a causa della epidemia di HIV/AIDS.
Per questo motivo, sin dal 1997 sono stati aperti i Centri Medici, grazie ai quali, le famiglie locali
possono accedere alle cure mediche.
Non solo. SOS Villaggi dei Bambini lavora in collaborazione con altre organizzazioni presenti nel
Paese, per informare sulla prevenzione e il trattamento del virus, migliorare la salute delle donne
e vaccinare i bambini contro le malattie comuni.
Oggi in Swaziland ci sono 3 Villaggi SOS a Mbabane, Siteki e Nhlangano, 2 Case Giovani, 3 Asili,
3 Centri di Sviluppo Sociale, 3 Centri Medici.
IL VILLAGGIO SOS DI SITEKI
Il Villaggio SOS di Siteki è stato inaugurato a fine 2009.
Siteki si trova nella parte orientale del paese, nella regione Lubombo tra Manzini e il confine con il
Mozambico. Una regione che si sta sviluppano a un ritmo lento e dove è ancora difficile per la
popolazione avere accesso ai servizi di base. La maggior parte dei bambini vive in condizioni
estremamente povere e difficili.
Il Villaggio SOS di Siteki si compone di 12 case famiglia
che accolgono un massimo di 120 bambini privi di cure o
a rischio di perderle, 1 Asilo SOS, 1 Centro Medico
SOS, 1 Centro di sviluppo Sociale e un programma di
sostegno alle famiglie.
Il Centro Medico SOS e la clinica materno-infantile
forniscono assistenza sanitaria di base per la comunità,
servizi pre e post parto e servizi di informazione e
prevenzione. Sono 2.000 i pazienti curati ogni anno. Il
programma di sostegno alle famiglie si concentra
prevalentemente sulle famiglie colpite da HIV / AIDS e
sostiene 800 bambini che vivono con genitori o familiari
malati.
LA NOSTRA RISPOSTA: “PREVENZIONE E SALUTE A SITEKI”
Obiettivi generali

Favorire l'accesso universale ai servizi di prevenzione e alle informazioni sulla salute
riproduttiva, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili, attraverso:
o un programma di salute integrato volto alla prevenzione di malattie sessualmente
trasmissibili, a promuovere la parità di genere e migliorare la salute materna.
o il miglioramento della capacità delle comunità di fornire risposte di qualità, in materia
di salute, contribuendo a garantire un sistema sanitario locale di qualità.
o uguale accesso per ragazze e ragazzi ai servizi di salute riproduttiva e prevenzione per
ridurre il rischio di gravidanze indesiderate e di contrarre le infezioni a trasmissione
sessuale.
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
Contribuire all’inversione di tendenza della diffusione HIV/AIDS e alla riduzione della
mortalità materna e infantile a causa del virus HIV.
Beneficiari
Il progetto si rivolge a oltre 500 bambini, adolescenti e 200 famiglie che hanno vissuti
problematici e in particolare a:
1. Orfani di uno o entrambi i genitori.
2. Bambini e bambine vittime di violenza domestica e sociale o abbandonati.
3. Adolescenti.
4. Famiglie con vissuti problematici.
Attività previste
1. Visite mediche nella struttura sanitaria a Siteki
2. Acquisto di una Unità medica mobile per raggiungere le aree rurali meno accessibili. L’Unità
medica mobile fungerà da ambulatorio itinerante e permetterà di monitorare la situazione
sanitaria.
3. Prevenzione del contagio delle malattie sessualmente trasmissibili e test HIV, con la
distribuzione di Kit di prevenzione (contraccettivi, test di gravidanza, medicinali).
4. Centro ascolto per gli adolescenti, dedicato alla sensibilizzazione e alla prevenzione su
tematiche legate alla salute e alla violenza. Il servizio verrà garantito vicino alle scuole per
raggiungere il maggior numero di beneficiari.
5. Incontri informativi sulla salute e sulla prevenzione.
6. Coinvolgimento della comunità e della rete di scuole per:
 Promuovere e potenziare l’educazione sessuale all’interno dei programmi educativi del
Paese; organizzare incontri di sensibilizzazione rivolti ai ragazzi sull’educazione sessuale
e offrire un servizio di pianificazione familiare; diffondere informazioni, sostegno e
materiale informativo.
LA TESTIMONIANZA
“Io sono fortunato, sono arrivato al Villaggio SOS quando avevo 5 anni e da
allora ho sempre avuto al mio fianco chi si prendeva cura di me, della mia
crescita, della mia educazione e della mia salute. Molti miei amici e compagni
di scuola non hanno questa fortuna. Per questo sono convinto che sia
davvero importante per loro avere a disposizione un servizio per la loro salute
e il loro benessere. Il fatto che sia facile da raggiungere e accessibile a tutti,
perché gratuito, è fondamentale per i ragazzi che non hanno genitori o
familiari che si prendono cura di loro. Lo è tanto soprattutto per le ragazze
che vengono spesso discriminate o derise. Sentirsi protetti e tutelati è un
diritto di ognuno di noi ragazzi che stiamo diventando dei giovani adulti”.
Zuri*, 18 anni, Villaggio SOS di Nhlangano, Swaziland.
* il nome è stato cambiato per motivi di privacy.
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COME AIUTARCI:
Vai su www.sositalia.it/lapina
Esempi di donazione:
 €5 Kit di prevenzione
 €10 Test HIV
 €30 Visita medica specialistica
 €50 Supporto psicologico
 €150 Contributo per l’acquisto di un’unità medica mobile
 €250 Supporto medico e psicologico per un ragazzo/a (1 anno)
Donazioni tramite Bonifico: c/c bancario 100000018291 intestato a Associazione SOS Villaggi dei
Bambini Onlus
IBAN: IT42N0335901600100000018291 Swift/BIC: BCITITMX
Indicare la Causale: SWAZIG
GRAZIE!
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