Ocral Cansiglio marzo 2017

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Transcript Ocral Cansiglio marzo 2017

SEZIONE ESCURSIONISMO
SABATO 25 MARZO 2017
Escursione di primavera: CANSIGLIO
il sentiero del Tenente Berry e Casera Pian de la Pita
Ritrovo dei partecipanti: ore 7.20 P.le Giustiniani (area Bellinato)
Partenza :
ore 7.30 precise.
Dislivello in salita: complessivamente metri 500 circa - tempo di percorrenza: ore 5-6 circa
Il Cansiglio durante la seconda guerra mondiale fu teatro della Resistenza e allo scopo di valorizzare i luoghi
ed i personaggi che hanno contraddistinto questo delicato periodo della nostra storia, è stato inaugurato da qualche
anno il cosiddetto “Sentiero del Tenente Berry”, in onore di un valoroso ufficiale dell'aviazione militare americana
della missione alleata “Scorpion” che in queste montagne combattè a fianco dei partigiani della Brigata Cairoli. Il
tracciato risale il m. Pizzoc, con partenza in località Cadòlten, presso la Casa Forestale a quota 1270 metri.
Dalla Casa Forestale camminiamo per circa 900 metri sulla strada che conduce ai pascoli fino a
raggiungere il capitello di S.Floriano, protettore degli armenti e salvaguardia dagli incendi. Poco prima, sulla
destra, sorge la bella chiesetta dedicata a S. Pio X. Essa fu eretta negli anni sessanta del secolo scorso per garantire
le funzioni religiose per i malgari in un luogo più spazioso rispetto al vicino capitello. Scendiamo verso la Val
Armada lungo la Strada del Santo, una antica strada “remiera” diretta a Sonego che veniva utilizzata dalla
Serenissima per trasportare il legname per costruire i remi per la sua flotta. Dopo 50 metri seguiamo a destra il
Sentiero del Ten. Berry segnalato da un cartello azzurro. Questo primo tratto coincide con il sentiero CAI n. 981
“Sentiero dei Bracconieri”. Entriamo in un bosco di faggi e conifere ed effettuiamo una ripida salita fino ad
incontrare i prati posti ai piedi del Monte Croce dove sono visibili i ruderi di una vecchia casera e della relativa
stalla. Ci trociamo in località Cròs (m. 1320), conosciuta anche come “Busa de Baldìn”, che durante la resistenza
fu un'area di fondamentale importanza per i partigiani della Brigata partigiana Cairoli e Tollot. All'incrocio posto
in mezzo alla radura deviamo verso il pendio Nord, abbandonando così il Sentiero dei Bracconieri. Saliamo tra le
roccette agevolati dai segnavia bianco-rossi posti sui massi e più in alto ci teniamo a sinistra. Alzando lo sguardo
ammiriamo dei grandi faggi che raggiungeremo poco dopo. Stiamo entrando in un paesaggio molto particolare che
rappresenta una singolare attrattiva geomorfologica: il carsismo a blocchi. Il fenomeno nasce per dissoluzione
chimica delle rocce calcaree ad opera dell'acqua che, scorrendo su di esse, erode molto lentamente il calcare,
separando gli strati rocciosi in blocchi di minori dimensioni. Questi emergono poi dalla regolarità del pendio,
rimanendo isolati l'uno dall'altro. Osservare centinaia di massi sparsi qua e là è uno spettacolo unico. Alle nostre
spalle il panorama si apre sui pascoli di Cadòlten, mentre in lontananza lo sguardo si perde sull'immensa pianura
trevigiana. Camminando di blocco in blocco, superiamo il pendio per entrare quindi in una grande conca ricca di
doline e vecchi muri a secco di confine, dove sono poste le Casere Croce (m. 1450). E' il pian de Gesia, così
chiamato perchè un tempo pare appartenesse a qualche istituto religioso (Gesia=Chiesa). Il luogo è molto
interessante e ci riserverà anche qualche sorpresa. Proseguiamo in salita e più in alto scavalcheremo un colle
camminando lungo un muro a secco di confine. Raggiungiamo la strada principale che porta alla cima e in breve
entriamo nel Piazzale della Pace in cima al monte Pizzoc (m. 1565), dove termina la prima parte del nostro
percorso.
Riprendiamo il cammino dirigendoci verso l'adiacente Rifugio “Città di Vittorio Veneto” e poi
ulteriormente verso Ovest raggiungendo in pochi minuti la forcella Pizzoc, posta sul margine occidentale
dell'Altopiano del Cansiglio, a picco sulla Val Lapisina. Proseguiamo per tracce di sentiero verso Nord, cercando
di mantenere il più possibile il cammino lungo il ciglio del monte (fare attenzione!), ammirando così in
continuazione lo splendido panorama che si apre a destra sull'insieme dell'Altopiano del Cansiglio, a sinistra sul
Col Visentin e la profonda e stretta Val Lapisina ricca di laghi che poi prosegue con la Sella del Fadalto e il lago di
S.Croce. Splendide anche le fioriture, stagione prmettendo. Raggiungendo la dorsale del Monte Millifret (m.
1581) entriamo nel bosco e recuperiamo il tracciato del sentiero che proviene da Casere Pizzoc e prosegue per un
paio di chilometri nel fitto del bosco, molto suggestivo anche se ora ci preclude il panorama. Proseguiamo fino a
raggiungere un bivio sulla sinistra segnalato da un cartello. Lo seguiamo e con ancora 200 metri scarsi
incontriamo uno dei punti panoramici più belli delle Prealpi: il Pian de la Pita. Qui sorge una graziosa baita
(purtroppo non si è salvata completamente da atti di vandalismo...), attualmente a disposizione degli escursionisti.
La pita è termine dialettale con cui solitamente si indica la gallina, qui il gallo cedrone. L'edificio è posto in una
piccola radura proprio sul bordo dell'Altopiano: da questo punto, a 1483 metri, si gode un panorama straordinario
verso il Lago di S.Croce, la dorsale del Visentin, la conca dell'Alpago e le montagne bellunesi.
Ritorniamo sui nostri passi e continuiamo sul sentiero principale. Ancora un paio di chilometri nel bosco in
moderata discesa e raggiungiamo i bellissimi pascoli di Casera Prese. Da qui si dipartono numerosi sentieri,
scegliendone uno maggiormente opportuno (E o R1-R) inizieremo la discesa che ci porterà infine alla Piana del
Cansiglio dove ci attende l'automezzo per il ritorno.
Pranzo a sacco - necessarie calzature e abbigliamento adeguati
La gita sarà effettuata in autopullman o utilizzando collettivamente i mezzi propri.
Costo della gita utilizzando l'autopullman: - soci effettivi OCRAL euro 15.00
- soci aggregati
“ 20.00
Le iscrizioni si raccolgono presso la SEGRETERIA OCRAL - tel. 041-9657826 - FAX 041-9657828 - E
mail: [email protected] - orario di apertura LUN-MAR-MER-VEN dalle 9.00 alle 12.00 - GIOV dalle 14.30 alle
17.30, previa verifica diretta con gli organizzatori -Paolo T. 335 5810856 Massimo P. 3385852946 entro venerdì
17 marzo 2017
N.B.: Gli organizzatori in caso di necessità si riservano eventuali variazioni del percorso con propria esclusiva decisione. I partecipanti
dovranno comunque attenersi scrupolosamente – pena l’esclusione – alle indicazioni degli organizzatori.
Mestre, 06.03.2017
circ n. 21/2017
Il Direttivo della Sezione