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EDILIZIA E APPALTI
Rating d'impresa facoltativo
Il testo ufficiale dello schema di decreto correttivo del Codice dei contratti pubblici è stato inviato
dal Governo alle competenti commissioni parlamentari di Camera e Senato, nonchè al Consiglio di
Stato ed alla Conferenza Unificata, che dovranno rendere i pareri entro il 5 aprile prossimo.
La prima novità riguarda il rating di impresa che, nell'attuale versione del Codice dei contratti, è
obbligatorio; nello schema di decreto correttivo, al contrario, la certificazione del rating di impresa
rilasciata da Anac sarà trasmessa su richiesta dell'operatore economico, rendendo, di fatto, il
sistema facoltativo.
In tema di attestati Soa, lo schema di decreto vieta la possibilità di impiegare l'avvalimento quando
ha ad oggetto un'attestazione Soa: l'avvalimento sarà possibile su tutti i requisiti di carattere
finanziario, economico, tecnico e professionale, ma non per i requisiti di carattere generale e per i
certificati Soa.
Ancora, viene fissato in 100 milioni di euro il limite di importo minimo per poter affidare lavori con
la formula del "contraente generale".
In materia di subappalto, viene rimessa alla stazione appaltante la possibilità di vietarlo ma, se
ammesso, potrà essere applicato soltanto nella misura del 30% della categoria prevalente;
l'obbligo di indicare una terna di subappaltatori viene spostato nella fase contrattuale.
Non mancano, poi, importanti aperture all'utilizzo dell'appalto integrato; a regime, ad esempio,
l'appalto integrato sarà possibile per lavori la cui componente tecnologica o innovativa sia
nettamente prevalente e per le manutenzioni, anche se con alcune eccezioni.
Nelle gare di progettazione, infine, sarà obbligatorio calcolare i corrispettivi a base di gara con il
"decreto parametri" del 2016, rimasto finora inapplicato.
Fonte: Italia Oggi n. 57 del 08/03/2017 pag. 32
Autore: Andrea Mascolini