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Visto &
MILANO FINANZA
4
4 Marzo 2017
L’ULTIMA SETTIMANA
segue da pagina 3
mo alla Pirelli che si è salvata vendendo il Grattacielo
di Gio Ponti e i terreni e
le volumetrie della Bicocca)
che ha più debiti del fatturato e non vuole fallire,
vendendo appunto asset
non strategici.
Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes. Ma
non per il governo italiano,
anche se c’era un impegno
preciso di Matteo Renzi a
effettuare il taglio dopo il
referendum. Ma dopo il referendum il rottamatore si
è dimesso.
Ora tocca al bravo, onesto
e pacato Paolo Gentiloni
convincere Padoan che
non si può aspettare oltre
e che non c’è emergenza di
legge elettorale o di manovra di aprile che tengano.
L’emergenza vera è il taglio.
Se si attuerà, non solo l’Italia non sarà più a rischio
ma la sua forza in Europa
triplicherà e soprattutto
il risparmio nel pagamento degli interessi del debito
tagliato potrà essere utilizzato per investimenti
pubblici e riduzione della pressione fiscale per chi
paga regolarmente le tasse, non per coloro che già le
evadono.
Grazie, dottor Messina, di
aver dato una spinta (che
speriamo decisiva) all’azione di taglio del debito.
*
*
*
È assolutamente rilevante, per il futuro di Milano
come grande piazza finanziaria, la richiesta della
Commissione Ue al London
Stock Exchange (Lse) di
cedere l’Mts, il mercato dei
titoli di Stato italiani. Lse
e Deutsche Boerse hanno
da circa un anno progettato di fondersi, ma una tale
operazione è stata concepita prima della Brexit
e comunque anche senza
Brexit avrebbe dovuto essere approvata da Bruxelles
per vari aspetti e in primo
luogo per verificare il rispetto delle regole antitrust.
Poiché per Lse l’Mts costituisce una delle attività più
redditizie se non la più redditizia, la Borsa della City
ha risposto che non intende vendere. Conseguenza
diretta: al 90%, secondo le
valutazioni degli stessi manager dell’Lse, la fusione è
destinata a saltare.
Saltando la fusione, si aprono appunto nuovi ampi
spazi per Milano per accogliere l’Euroclearing
europeo, attività posseduta sempre da Lse, che
fa da stanza di compensazione e garanzia per
l’enorme mercato dei derivati (vedere articolo a pag.
30 pubblicato da The Wall
Street Journal, socio di MFMilano Finanza nell’agenzia
MF-DowJones News). Le
ragioni che rendono Milano
piazza ideale non solo per il
trasferimento dell’Agenzia
del Farmaco (800 posti di
lavoro) ma appunto anche
di Euroclearing sono state
settimanalmente spiegate nella rubrica «Dossier
Brexit». Ora a tutte quelle motivazioni si aggiunge
appunto il quasi certo fallimento della fusione fra la
Borsa di Londra e quella di
Francoforte. Mentre con la
fusione, di fatto, Lse restava
per un’ampia parte anche
se in maniera indotta nella
Ue, senza fusione ne è fuori,
salvo che per la partecipazione al 100% nella Borsa
Italiana, che fra l’altro in
questi anni ha generato la
parte più significativa di
utili grazie proprio all’Mts,
per l’enorme quantità di
transazioni che avvengono
ogni giorno su questa piattaforma, in conseguenza
dell’enorme debito italiano; che è appunto il cancro
del Paese, ma come in tutte le cose enormemente
negative c’è sempre un
qualche effetto positivo,
Sanpaolo. Nella prima seduta
dopo la rinuncia
all’aggregazione
con Generali il
titolo Intesa Sanpaolo in borsa
guadagna il 5,6%.
LUNEDÌ
ORSI & TORI
anche l’enorme debito crea
un mercato enorme e redditizio per chi lo gestisce.
L’Mts dovendo gestire quasi 10 miliardi di valori al
giorno ormai da molti anni
ha consentito di maturare
una forte esperienza nella
custodia dei titoli che ora
viene buona per trasferire a Milano l’Euroclearing.
Oltre all’efficienza che
Milano può offrire rispetto
a qualsiasi altra piazza, c’è
il vantaggio per Lse di poter
conservare proprio attraverso Borsa italiana anche
la proprietà della società,
Lch Clearnet, che gestisce
l’attività di Euroclearing.
E allora Signor Sindaco
Giuseppe Sala, non si
perda un attimo a partire
in quarta per conquistare
un’attività che vale 11 mila posti di lavoro e un pil
di circa 30 miliardi. C’è
un’opinione secondo cui le
decisioni in materia non
saranno prese prima delle
elezioni in Francia (prossime) e soprattutto quelle
in Germania, in autunno.
È vero, le decisioni saranno prese allora, ma Milano
deve emergere da subito come la sede ideale, per tutte
le ragioni, oltre per la recente richiesta rifiutata di
vendita dell’Mts, spiegate
settimanalmente da MFMilano Finanza.
Alla luce di tutto ciò emerge
chiaramente come sia stato
un grande errore da parte
di banche italiane e altre
istituzioni vendere la maggioranza di Borsa Italiana.
Lse non vi è dubbio che abbia apportato alcuni valori,
in primo luogo il mercato
Aim tutto da valorizzare,
ma certo quella decisione di
passare la mano non ha giovato in questi anni a Milano
come piazza finanziaria. Ora
c’è l’occasione per recuperare immagine e business. Non
si perda un attimo. (riproduzione riservata)
Paolo Panerai
27
Npl. Sergio Corbello , presidente
di Assoprevidenza (associazione
per la previdenza complementare), apre ai non
performing loans come forma
di investimento alternativo.
MARTEDÌ
28
Borsa. Si annunciano alte cedole
per Eni, Leonardo, Prysmian,
Recordati, Ferrari e Fininvest grazie ai
maggiori profitti e ai progetti
di crescita.
MERCOLEDÌ
1
Carige. La banca ligure va a
caccia di istituti
che garantiscano
l’aumento di capitale da 450 milioni di euro, il
cui lancio è previsto per il prossimo autunno.
GIOVEDÌ
2
Ftse Mib. L’indice ha chiuso
l’ultima seduta
della settimana
in
rialzo
dell’1,15% a 19.664 punti. Dalla chiusura del venerdì
precedente (18.596 punti) il
principale indice della borsa
milanese ha guadagnato il
5,74%. Le banche hanno messo
a segno un’ottima performance: Ubi Banca ha guadagnato il
4,93%, Bper il 4,49%, Unicredit
il 3,7%, Mediobanca il 2,8%,
Banco Bpm il 2,37% e Intesa
Sanpaolo il 2,01%. In rialzo anche Eni (+1,73% a 15,27 euro),
con Oddo Securities che ha alzato il prezzo-obiettivo a 17,5
euro confermando la raccomandazione buy. Sul resto del
listino si segnalano De’ Longhi
e Geox, che hanno perso rispettivamente il 3,04% e il 4,33%.
A detta di diversi analisti i conti 2016 hanno evidenziato
margini nettamente inferiori
alle attese. Infine Saras ha perso l’1,35% a 1,677 euro.
VENERDÌ
3
Sky. Il ministero della Cultura britannico sta valutando se
chiedere un’indagine dell’Ofcom
sull’acquisizione da parte di
Fox della quota che ancora non
possiede in Sky, pari al 61%.
Avio. Rischiano di allungarsi i tempi per la combinazione
fra la spac Space 2 e Avio, che
dovrebbe portare in borsa il
gruppo aerospaziale.
Parmalat. La società ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile
netto di 79,4 milioni (-45,6%).
A perimetro costante e senza
considerare l’iperinflazione del
Venezuela la contrazione sarebbe stata del 15,5%, risentendo
anche delle svalutazioni delle
immobilizzazioni immateriali.
Il consiglio di amministrazione di Parmalat ha deciso di
proporre all’assemblea del 28
aprile una cedola di 0,015 euro
(0,017 euro nel 2015).
Leonardo. Leonardo e Polish Armaments Group hanno
firmato un accordo di cooperazione in campo elicotteristico,
rafforzando un rapporto iniziato nel 2015.
D’amico. D’Amico International Shipping lancerà un
aumento di capitale con diritto di opzione fino a 35 milioni
di euro.
Ilva. Saranno aperte lunedì
prossimo le buste con le offerte,
i piani industriali e ambientali
per l’acquisizione dell’Ilva.
Centrale del latte. La società
ha chiuso il 2016 con utile netto consolidato di 12 mln, ricavi
netti per 117,7 milioni (+21,6%)
ed ebitda quasi raddoppiato a
4,8 milioni.
Exprivia. L’esclusiva per l’acquisto della quota maggioranza
di Italtel è stata estesa fino al
31 maggio.
Milan. L’assemblea soci Milan
ha accolto la richiesta di Fininvest di rinviare le delibere su
cda e closing.
Dentons. Lo studio legale
Dentons approderà nei Paesi Bassi tramite l’integrazione
dello studio olandese Boekel.
L’integrazione dovrebbe divenire effettiva nel mese di Aprile
2017, consentendo a Dentons di
raggiungere quota 25 uffici in
18 Paesi europei.
Previsto
4 Marzo 2017
MILANO FINANZA
VENERDÌ 3 MARZO
Banca 5 è il progetto lanciato da Intesa Sanpaolo assieme a Itb che porterà nelle
tabaccherie nuove soluzioni bancarie e assicurative. Sfruttando il flusso di 25 mln di clienti
CREDITO
Una banca dal tabaccaio
di Nicola Carosielli
I
l tabaccaio sta cambiando e i gestori iniziano ad
accorgersene. La conferma arriva direttamente
da Stefano Barrese, responsabile della divisione
banca dei territori di Intesa
Sanpaolo, parlando del progetto di Banca 5, la nuova
banca nata dall’integrazione
di banca Itb nel gruppo Intesa
Sanpaolo, che «porterà nelle tabaccherie soluzioni bancarie e
assicurative semplici dedicate al cittadino: conto, carte,
prestiti, assicurazioni e altri
servizi». Nel giro di poco più
di un mese e mezzo «le manifestazioni di interesse da parte
dei tabaccai sono circa 3 mila a
livello nazionale, già un numero importante», ha affermato
Barrese. L’occasione è stato
l’incontro organizzato venerdì
a Milano da Intesa Sanpaolo,
USCITA DALLO STAR E POSSIBILE FRAZIONAMENTO AZIONARIO
YELLEN, POSSIBILE INIZIARE GIÀ A MARZO. E POTREBBE NON BASTARE
Brembo, utili a 240 milioni
Fed pronta al rialzo dei tassi
I risultati conseguiti nel 2016 presentati venerdì 3, con ricavi
in aumento del 9,9% sul 2015 a quasi 2,3 miliardi e un utile
netto di 240,6 milioni di euro (+30,8%), hanno spinto il vice
presidente esecutivo di Brembo, Matteo Tiraboschi, a proporre l’uscita del gruppo dal segmento Star di Borsa Italiana. «A
questa proposta» ha aggiunto Tiraboschi «si aggiunge anche
quella relativa al frazionamento azionario, che consentirebbe
una maggiore fruibilità e dinamicità dell’azione sul mercato
borsistico». Tornando alle voci di bilancio, il margine operativo lordo si è attestato a 443,7 milioni, pari al 19,5% dei ricavi.
Quanto all’indebitamento netto, al 31 dicembre 2016 si è attestato a 195,7 milioni, con un peggioramento di 35 milioni
rispetto al 31 dicembre 2015 per via dei significativi investimenti (260,7 milioni netti) realizzati nel corso dell’anno.
Il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, ha segnalato che la Banca centrale potrebbe alzare i tassi di interesse a
breve termine nella sua riunione di marzo, e ha suggerito che
si rischia più di un aumento quest’anno se l’economia dovesse
performare come previsto. Il numero uno della Fed ha anche indicato di aspettarsi che la Banca si muova più di quanto abbia
fatto negli ultimi due anni, puntualizzando che «il Fomc valuterà se l’occupazione e l’inflazione sono in continua evoluzione,
in linea con le nostre aspettative. In questo caso un ulteriore
aggiustamento del tasso sarebbe probabilmente opportuno».
Un miglioramento dell’economia, l’inflazione crescente e l’eventualità di maggiori spese da parte dell’amministrazione Trump
sembrano aver spinto i funzionari della Fed a inasprire la politica monetaria nel prossimo meeting del 14 e 15 marzo.
LE ACQUISIZIONI FANNO SALIRE IL DEBITO OLTRE I 500 MILIONI
ATTESO PER LUNEDÌ 6 L’ANNUNCIO UFFICIALE DELL’ACQUISIZIONE
Cementir, ricavi a1 mld
Psa-Opel, accordo fatto
Il cda di Cementir Holding ha approvato il piano industriale
Il consiglio di sorveglianza del gruppo automobilistico francese Psa
2017-2019, che prevede un mol di circa 260 milioni al 2019. I ri(Peugeot-Citroën) ha dato il via libera all’acquisizione di Opel, filiacavi sono attesi nell’arco di tutto il piano a circa 1,4 miliardi e
le europea del gruppo statunitense General Motors. Nascerà così
l’indebitamento finanziario netto a circa 360 milioni
la più grande casa automobilistica in Europa dopo Volkswagen.
di euro. Quanto ai risultati ottenuti nel 2016, i ricavi
L’annuncio ufficiale dell’operazione è atteso per 6 marzo. Dopo una
IL ROMPISPREAD
si sono attestati a 1,03 miliardi (969 milioni nel 2015),
trattativa «senza troppi intoppi», ha riferito una fonte vicina al
in crescita del 6%, il margine operativo lordo è passaconsiglio di sorveglianza di Psa, l’accordo si è concluso con «sodAlfano scioglie l’Ncd.
to da 194 a 197,8 milioni mentre il risultato operativo
disfazione» da entrambe le parti in meno di tre settimane. Psa e
Un’altra coppia che scoppia
è stato di 94,7 milioni (97,6 milioni nel 2015). L’utile
General Motors hanno trovato dunque un’intesa sul nodo delle
netto, infine, si è attestato a 67,3 milioni di euro, in
pensioni dei dipendenti di Opel (7 miliardi di euro in Germania
lieve calo rispetto ai 67,5 milioni dell’analogo periodo
e Gran Bretagna). General Motors cederà così Opel, che ha chiudello scorso anno, mentre l’indebitamento finanziaso in perdita gli ultimi 16 bilanci. Da parte sua Psa ha chiuso
rio netto, che ammonta a 562,4 milioni (222,1 milioni nel 2015),
l’esercizio 2016 con un utile di 2,15 miliardi di euro tre anni dopo
Itb, Federazione Italiana
risente degli esborsi per le acquisizioni di Sacci e di Compagnie
essere stata salvata dal fallimento grazie all’ingresso dello Stato
Tabaccai e Logista per presendes Ciments Belges per circa 435 milioni totali.
francese e della casa automobilistica cinese Dongfeng.
tare alle tabaccherie di Como,
Lecco, Lodi, Milano, Monza e
Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
la «nuova» Banca Itb, dopo il
OGGI SU MILANOFINANZA.IT
perfezionamento a dicembre
dell’acquisizione del controllo
totalitario da parte di Ca’ de
Sass. Il banchiere ha sottolineato che «con l’offerta ai cittadini
saremo pronti con un primo slot
di tabaccherie nel mese di giugno: le tappe di avanzamento
sono molto importanti e siamo molto soddisfatti». Anche
Europa, 5 buy e 5 sell
5 giorni sui mercati
Le notizie più lette
perché, ha proseguito Barrese,
Ftse Mib future: spunti operativi
L’indice
Eurostoxx
50
è
salito
da
inizio
Dow
Jones
a
21.000:
svoltare
su
Milano?
si tratta di un «volume d’affaper venerdì 3 marzo
anno del 2,6%. Chi ha ancora spazi
Esperti a confronto domenica alle 8
ri importante: considerando
Stadio della Roma, dalla Regione no
di
rialzo
in
borsa
e
chi
no
secondo
e
lunedì
alle
10
su
Class
Cnbc
(507
Sky)
che il giro d’affari sviluppabile
alla compatibilità
gli analisti di Société Générale
e in streaming su video.milanofinanza.it
guarda agli oltre 25 milioni di
A Salini Impregilo-Astaldi appalto
cittadini che passano dai tabacwww.milanofinanza.it
www.milanofinanza.it
da 397 milioni per l’alta velocità
cai». (riproduzione riservata)
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