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LEZIONE 10 DELLA SCUOLA DEL SABATO
LO SPIRITO SANTO, LA PAROLA E LA
PREGHIERA
1° TRIMESTRE 2017
SABATO 11 MARZO 2017
“Pregare significa aprire il cuore a Dio come a
un amico, non perché sia necessario fargli
sapere chi siamo, ma per permetterci di
riceverlo. La preghiera non fa abbassare Dio al
nostro livello, ma ci eleva fino a Lui…
Perché i figli di Dio, sono così riluttanti a
pregare pur sapendo che la preghiera è la
chiave che nella mano della fede apre i forzieri
celesti dove sono custodite le benedizioni
infinite dell’Onnipotente?”
E.G.W. (La via Migliore - pag. 62-63)
Le basi della preghiera.
Requisiti della preghiera:
Chiedere.
Credere.
Reclamare.
Pregare per chiedere lo Spirito Santo.
“Se dimorate in me e le mie parole
dimorano in voi, domandate quello che
volete e vi sarà fatto” (Giovanni 15:7)
La vita di preghiera è piena quando rimaniamo uniti a
Gesù; quando parliamo con Lui come a un amico; quando
vediamo la nostra vita nella sua prospettiva.
Preghiamo affinché siamo ripieni dell’amore di Cristo e
apprezziamo quello che Lui ha fatto per noi e che
desideriamo avere una relazione con Lui. Stare in sua
presenza è una gioia. Gioire della sua compagnia è il
desiderio del nostro cuore. La preghiera è l’ambiente nel
quale lo Spirito Santo parla al nostro cuore e siamo
attratti sempre più verso Gesù.
La preghiera non cambia Dio; cambia noi.
“Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se
domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà,
egli ci esaudisce” (1ª Giovanni 5:14)
Il salmista dice: “Poiché la parola non è
ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE,
già la conosci appieno” (Salmo 139:4). Se
Dio sa già in anticipo le nostre richieste,
perché ci chiede di esprimerle in
preghiera?
Dio desidera il nostro permesso per agire
nella nostra vita.
Quando chiediamo, esprimiamo la nostra
fiducia nel Suo potere; cerchiamo il suo
aiuto e sostegno; ci avviciniamo a Lui.
“Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che
se domandiamo qualche cosa secondo la sua
volontà, egli ci esaudisce” (1ª Giovanni 5:14)
Cosa significa chiedere “conforme alla sua volontà?”
C’è una preghiera a cui Dio risponde
incondizionatamente: la preghiera sincera per il
perdono dei nostri peccati.
Ma esistono condizioni affinché le nostre richieste
quotidiane ricevano risposte.
Dobbiamo essere disposti a seguire la volontà
di Dio e ad essere ubbidienti.
“Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi
dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal
vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di
ricevere qualcosa dal Signore” (Giacomo 1:6-7)
“Il Signore non è glorificato con una supplica debole che
dimostra di non aspettarsi nulla. Lui desidera che ogni credente
si avvicini al trono della Grazia con fervore e certezza”
E.G.W. (Riceverete potere - 2 Ottobre)
Chiedere con fede significa che Dio può
rispondere e lo farà.
Credere, anche se la nostra logica e i nostri
sentimenti ci dicono il contrario.
Per fede sappiamo che per Dio non c’è nulla
d’impossibile.
2ª Re 19:14-20
“Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì»
in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo
l'Amen alla gloria di Dio.”
(2ª Corinzi 1:20)
Quando chiediamo a Dio con fede, Lui promette di rispondere.
Questa è una promessa formale che dobbiamo reclamare.
Come reclamare le promesse divine?
Confidando e ringraziando per il loro compimento, anche quando
ancora non abbiamo ricevuto risposta.
Abbiamo un chiaro esempio nella preghiera di ringraziamento di
Gesù al Padre per la sua risposta, PRIMA d’aver resuscitato Lazzaro.
(Giovanni 11:41-42).
“Invocami nel giorno della sventura;
io ti salverò, e tu mi glorificherai.”
(Salmo 50:15)
“Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni
ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito
Santo a coloro che glielo chiedono!” (Luca 11:13)
Lo Spirito Santo è il Dono promesso da Gesù
(Atti 1:8; 2:38). Lui vuole dimorare nella
pienezza in ognuno di noi.
Per questo, Dio vuole che reclamiamo il
Dono in preghiera. C’è solo un impedimento:
noi stessi.
Prima di essere pieni dello Spirito, dobbiamo
rispondere positivamente alla Sua opera in
noi (Filippesi 2:13): confessare il peccato,
pentirci, purificare il nostro cuore dal male, e
chiedere ferventemente il Dono dello Spirito
Santo.
Lo Spirito è concesso per elevare Gesù,
riprodurre il carattere di Cristo nella nostra
vita e abilitarci per servire gli altri
nell’edificazione del corpo di Cristo, la chiesa
“[Al battesimo di Gesù] Si udì la voce di Dio
in risposta alla richiesta di Cristo, il quale
assicura al peccatore che la sua preghiera è
innalzata al trono del Padre. Lo Spirito
Santo verrà dato a coloro che cercano il suo
potere e la sua grazia, e Lui ci aiuterà nelle
nostre debolezze quando incontriamo Dio in
preghiera. Il cielo è aperto alle nostre
richieste, e ci invita a presentarci
“fiduciosamente al trono della grazia, per
avere misericordia e trovare grazia per il
soccorso necessario". Dobbiamo camminare
per fede, credendo che otterremo le stesse
cose che chiediamo a Dio”
E.G.W. (Commentario Biblico Avventista, su Matteo 3:13-17)