All.2 - Associazione "PRO SENECTUTE" di Peia

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ASSOCIAZIONE “PRO SENECTUTE” DI PEIA-ONLUS
c/o sala Bosio Antonio (mini‐alloggi per anziani) via Don Brozzoni n° 32 24020 Peia (BG) cod. fiscale 90017120164 Iscritta nel Registro Generale Regionale del Volontariato foglio n° 705 – progressivo RL 2816 – sezione A (SOCIALE) e‐mail [email protected] sito web www.prosenectute‐peia.org CAMPAGNA DI DONAZIONE DEL MIDOLLO OSSEO
Sabato 11 e 18 febbraio si sono tenute a Peia due giornate di sensibilizzazione contro la leucemia. Nell’incontro pubblico della prima serata era presente Maurizio Albergoni, presidente dell’Associazione dedicata alla figlia “Federica Albergoni – ONLUS” deceduta a soli 19 anni di leucemia fulminante. Nel suo racconto, Maurizio, inizialmente ha ripercorso le tragiche fasi della malattia di Federica, arrivando poi alle nuove cure comunemente conosciute come “trapianto del midollo osseo”. Questo in realtà consiste nell’innesto di cellule staminali Ematopoietiche estratte dal sangue. Il momento più toccante della serata è stato il ripercorrere dell’iter che ha poi portato alla scomparsa di Federica in poco più di 48 ore, la notte di Natale. Il doloroso evento, come possiamo ben capire, ha messo in ginocchio la famiglia che con uno sforzo di generosità ed altruismo ha saputo rialzarsi e fondare un’Associazione in memoria della loro unica figlia. E’ un’Associazione posta al servizio degli altri, che aiuta a sperare i colpiti da leucemia, o meglio ancora farli continuare a vivere. Infatti, donare il midollo osseo vuol dire proprio ridare speranza, ridare nuova vita a persone in disperata difficoltà. Dietro la donazione di midollo osseo (cosa ben diversa dal midollo spinale, come ha più volte ribadito Maurizio nel suo intervento), ognuno basa le proprie convinzioni attraverso il sentito dire,… erigendo attorno muri di fantasie dettate più dal “timore” che dalla conoscenza. In realtà la donazione è molto semplice: a detta degli esperti non comporta NESSUN pericolo o problema per il donatore. Qualche Centro (circa il 5%) adotta ancora la vecchia tecnica, quella di recuperare le cellule staminali (o midollo osseo) dall’osso del bacino, tecnica ormai poco usata perché richiede anestesia generale e di conseguenza un breve ricovero. Oggi si preferisce una nuova tecnica (usata da oltre il 95% dei Centri prelievo compreso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo): l’estrazione delle cellule staminali (o midollo osseo), per Aferesi dal sangue. 1) Come avviene la TIPIZZAZIONE ? (verifica del DNA per la compatibilità con altre persone colpite da leucemia): Si preleva, dal potenziale donatore, un piccolissimo campione di sangue (per il prelievo non è necessario essere digiuni), sul quale si effettuano vari test. Se il donatore è ritenuto idoneo, viene iscritto nel registro MONDIALE dei potenziali donatori. Si resta iscritti nel registro fino all’età di 55 anni. 1234…
Si dona “generalmente” UNA SOLA VOLTA nella vita, fatto salvo casi molto particolari (bisogno da parte di un famigliare,…), dove si può donare una seconda volta. La donazione si fa solo se NEL MONDO c’è un ricevente COMPATIBILE. Non è detto che un donatore venga chiamato a donare. Trattandosi di compatibilità i casi “purtroppo” sono molto rari: “in genere” 1 su 100.000 persone, per questo è indispensabile avere molti potenziali donatori. Un caso concreto: a Bergamo dal 2010 ad oggi l’Associazione Federica Albergoni ha raccolto 863 tipizzati (potenziali donatori) ma di questi solo 9 hanno donato. 2) Quali sono i trattamenti per una persona colpita da leucemia? La persona colpita da leucemia viene inserita in un protocollo di cura predefinito (in funzione del tipo di leucemia). Generalmente si procede con una serie di chemioterapia, si determina il DNA e si iscrive la persona nel registro MONDIALE delle donazioni, che in Italia è gestito dall’Ospedale Gaslini di Genova. Se nel registro risultano presenti sia un donatore che un ricevente compatibili, il Centro più vicino all’abitazione del donatore convoca la persona per la donazione. Il donatore in qualsiasi momento può rifiutarsi di fare la donazione. Sarebbe opportuno valutare bene all’inizio la propria convinzione, perché se fatta dopo, il non donare, potrebbe “condannare” un’altra persona. La procedura di trasporto del campione e quant’altro, fino al ricevente, è fatto dal Centro stesso che ha effettuato il prelievo. 1234…
1234… malato chemioterapia registro donatori verifica compatibilità telefonata invito
3) Come avviene il prelievo? Cinque giorni prima, il donatore viene convocato e gli vengono praticate due punturine sulle braccia, che hanno lo scopo di velocizzare la formazione delle cellule staminali (midollo osseo) e di trasferire queste dall’osso al sangue. Trascorsi i cinque giorni, la persona effettua la donazione attraverso due flebo in contemporanea. Da un braccio gli vengono prelevate (per Aferesi), solo le cellule staminali disperse nel sangue, mentre tutti i suoi restanti componenti vengono rimessi in vena al donatore. La donazione non richiede anestesia nè particolare riposo,… la persona dopo la donazione può tornare tranquillamente a casa. Successivamente, a tempi predefiniti, viene riconvocata per semplici controlli di routine. 4) Chi può donare?  Età: 18 – 35 anni  Peso: > 50 kg  Buona salute: (visita medica ed esami)  Stili di vita non a rischio per le malattie infettive trasmissibili con il sangue (epatiti B e C, AIDS…) Un’opportunità per fare del bene e dare una mano a persone in particolare difficoltà è data dalla presenza a Peia il 18 febbraio di un’Unità Mobile, che consente di poter effettuare un piccolo prelievo per la TIPIZZAZIONE (verifica del DNA per la compatibilità con altre persone colpite da leucemia), e quindi di aderire all’invito e diventare donatori volontari. L’unità mobile si muove nei paesi della Provincia di Bergamo con campagne di sensibilizzazione, a cui seguono, in loco, prelievi di sangue per la tipizzazione. Sull’Unità Mobile sono sempre presenti un infermiere e un Medico certificati e Volontari dell’Associazione. Chi fosse impossibilitato a partecipare o non è stato raggiunto da una comunicazione preventiva dell’evento, di seguito trova i riferimenti per contattare l’Associazione Federica Albergoni – ONLUS di Albino, dalla quale è possibile ricevere tutte le informazioni del caso. Associazione FEDERICA ALBERGONI – ONLUS Via Monsignor Camillo Carrara, 18/a 24021 Albino (BG) tel. cell. 3347836355 e‐mail: [email protected] sito internet: www.asociazionefedericaalbergoni.org LETTERA A SANTA LUCIA
(inviata da un bimbo a L’Eco di Bergamo) Cara Santa Lucia, quest'anno vorrei chiederti un regalo un po' diverso di quelli che non vedi nella pubblicità. Come sicuramente saprai, due anni fa; proprio prima di partire per il mare, mi sono ammalato di una malattia un po' monella. Mio papà mi ha spiegato che è come se il mio sangue fosse come i cubetti della Lego, che ce ne sono di tanti colori, perché ogni colore serve a qualche cosa di speciale. Per qualche motivo a me è successo che la fabbrica ha cominciato a farmeli solo di uno stesso colore e alla fine quando non ci saranno più tutti gli altri colori non riuscirò a fare più nessuna costruzione. I dottori la chiamano leucemia. Comunque all'inizio non era tanto male. Niente scuola, tutti che mi facevano regali e soprattutto sempre nel lettone con la mamma. All'ospedale poi siamo tanti bambini come me, ci sono le maestre che ci fanno fare sempre delle cose interessanti e anche i dottori e le infermiere ci vogliono tanto bene. Ma poi è diventato una stufata. Devo sempre fare delle sacchette da un tubicino che ho nel petto. Certe volte, dopo che le ho fatte, faccio fatica a camminare e mi vengono delle fiacchette in bocca che mi fanno così tanto male che non riesco più a mangiare neanche le cose buone che mi cucina la mia nonna. Poi non ho più i capelli che sembro proprio come il mio nonno. Quando vedo i miei amici giocare a pallone divento triste, perché mi stanco subito e non riesco a correre come loro e poi la mia classe la prossima primavera farà la Prima Comunione e io non potrò essere insieme a tutti i miei compagni. Poi è anche successo qualche cosa di strano, perché la mia mamma e il mio papà sono diventati sempre più tristi e sono sempre più spesso a parlare con i dottori. La mia mamma mi ha detto che devo fare una medicina speciale, così questa volta guarisco bene. Ma è una medicina difficile da trovare perché non la fanno in farmacia ma può darmela solo un signore molto bravo che ha il sangue uguale al mio e che gliene tolgono un pochino con un buchino mentre fa la nanna, proprio come fanno a me quasi tutti i mesi. Ti prego, cara Santa Lucia, aiutami a trovare questo signore così tanto speciale. Grazie. Un bambino Aiutare le persone in particolare difficoltà è un dovere di tutti specialmente quando questo è a costo zero. CHI PUO’ LO FACCIA.