il liquido seminale sensibile e precoce indicatore di

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Abstract per 1° Workshop su Salute Riproduttiva, 17 gennaio ROMA
Progetto EcoFoodFertility: il liquido seminale sensibile e precoce indicatore di Salute Ambientale
Dott. Luigi Montano
UroAndrologo, Coordinatore Progetto EcoFoodFertility, ASL Salerno
EcoFoodFertility è un progetto di ricerca multicentrico e multidisciplinare che mira a utilizzare le
alterazioni quali-quantitative del liquido seminale come chiave di lettura per interpretare il livello di
qualità ambientale, e le sue variazioni nel tempo, nonché il potenziale rischio per la salute, non solo
riproduttiva, ma complessiva delle popolazioni in relazione al contesto di vita e ad eventuali interventi
su ambiente, alimentazione e stili di vita. Difatti, nel fluido seminale, è possibile verificare e
quantificare la presenza di contaminanti ambientali e contestualmente misurarne gli effetti diretti sugli
spermatozoi sensibilissimi agli stress esogeni (ambientali) ed endogeni. Considerando che la
spermatogenesi, a differenza dell’ovogenesi, dalla pubertà in poi, è a ciclo continuo e più facilmente
esposta a insulti nelle fasi di replicazione, ne consegue che l’apparato riproduttivo maschile come
sistema organo-funzionale “Sentinella” è un “lettore” molto sensibile alle informazioni, ottimo
indicatore della qualità ambientale ed anche della salute generale, vista la stretta relazione riportata in
letteratura fra infertilità e patologie croniche sia dell’apparato riproduttivo che di altri organi e apparati
(circolatorio, respiratorio) e addirittura della mortalità per tutte le cause. Sulla base di questa duplice
funzione del seme come “sensore” dell’Ambiente e della Salute, abbiamo avviato il progetto in due
aree della Campania a differente indice di pressione ambientale (Terra dei Fuochi Vs Area AltoMedio
Sele) per verificare eventuali differenze di rischio salute in 110 maschi sani omogenei per età e stili di
vita. I risultati di questo studio di biomonitoraggio di elementi in traccia su sangue e seme in rapporto
alla qualità seminale, pubblicati a settembre su Repr. Toxicology hanno riscontrato differenze
statisticamente significative di bioaccumulo di alcuni metalli tossici in particolare del Cromo, riduzione
della motilità, danni al DNA spermatico, riduzione dello stato RedOx nel seme e deficit di alcuni
enzimi antiossidanti maggiore nei soggetti di Terra dei Fuochi rispetto ai controlli. Questa prima fase di
EcoFoodFertility in corso con analisi tossicologiche e altri biomarcatori e che a breve si calerà su altre
aree ambientali critiche d’Italia e d’Europa, suggerisce che l’accumulo di alcuni elementi in traccia nei
fluidi biologici, la motilità spermatica, lo stato redOx nel seme, la valutazione dell’indice di danno al
DNA spermatico sono utili indicatori di esposizione ambientale ed il seme, più del sangue, appare un
marker molto precoce e sensibile di Salute Ambientale.
Referenze:
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