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IX.1. La scrittura egiziana
IX.2. Le piramidi
La piramide
a gradoni
La piramide
L’elenco che segue contiene tutte le piramidi reali scoperte in Egitto. In genere le piramidi sono raggruppate in complessi a seconda dell’epoca di costruzione e
delle diverse dinastie. Le piramidi dell’Antico Regno
sono concentrate nei dintorni della capitale Menfi,
mentre quelle del Medio Regno si trovano nelle vicinanze di IT-taui (l’attuale el-Lisht). All’inizio della IV
Dinastia le piramidi cominciarono ad avere un nome:
nell’elenco sono riportati i nomi,​quando noti, la lunghezza del lato/l’area e l’inclinazione della piramide.
IX.3. La vita nell’Aldilà
Gli Egizi credevano che la vita continuasse dopo la
morte e che per questo fosse necessario conservare il
corpo del defunto.
Egyptians thought that life continued after death
and, for this reason, that it was necessary to preserve
the corpses of dead.
La mummificazione
Sin dall’Antico Regno gli Egizi svilupparono un particolare trattamento dei defunti: la mummificazione. Il
corpo veniva lavato accuratamente e si rimuoveva il cervello attraverso il naso con un uncino. Allo stesso modo
venivano rimossi dal ventre tutti gli organi molli interni.
Successivamente il corpo veniva immerso in un sale,
il natron, che prosciugava completamente ogni
umore liquido, per circa
quaranta giorni (per un
corpo erano mediamente
necessari 300 kg di sale).
Poi il corpo veniva nuovamente lavato e unto, in
modo da restituire ai tessuti elasticità, e veniva anche
imbottito internamente
con segatura e stracci di
AMON
ANUBIS
ATUM
lino in modo da restituirgli il più possibile le sembianze
iniziali. Il passo successivo era la bendatura con lunghe
stoffe di lino cominciando dalla testa, a seguire le dita
di mani e piedi separatamente, poi gli arti che venivano fermati al centro del corpo. Tra le mani veniva di
solito collocato un rotolo di papiro con iscritto il Libro
dei Morti, mentre sul petto si disponeva un pettorale
e sul cuore (che non era stato estratto, in quanto considerato sede dell’intelligenza, che serviva nell’aldilà)
uno scarabeo, necessario per il giudizio (la pesatura)
di Anubi. Poi la mummia veniva bendata di nuovo con
un unico telo impregnato di una resina profumata che
serviva anche da collante. Infine, dopo un’ulteriore
bendatura con un telo più largo si disponeva sul viso
una maschera e si dipingeva sulle bende l’immagine
di Osiride, il dio che risorge, con il quale il defunto si doveva identificare.
Infine, la mummia, dopo
essere stata resa più rigida
con altre bende disposte
diagonalmente,
veniva
collocata nel sarcofago.
Complessivamente erano
necessari circa due mesi e
10 Kg di lino per mummificare un defunto.
BASTET
HATOR
HORUS
ISIS
I vasi canopi
Il fegato, i polmoni, lo stomaco e l’intestino del defunto venivano asportati, seccati e avvolti in bende
di lino per essere riposti ciascun organo in un diverso
vaso, detto vaso canopo. I vasi venivano disposti nella
tomba accanto al sarcofago e avevano dei coperchi
raffiguranti ciascuno una diversa divinità protettrice.
Mummie di animali
Gli Egizi amavano gli animali (in alcuni casi li adoravano come personificazione dei loro principali
dèi) e li mummificavano perché li seguissero nell’Aldilà o come segno di riguardo verso alcune divinità.
Esistono delle necropoli dedicate alla sepoltura delle
mummie di gatto
o di coccodrillo. I
gatti mummificati erano a volte inseriti in statue di
bronzo o di legno
per restare a vivere
nella casa del loro
proprietario.
Il cuore e la piuma
Il cuore del defunto veniva pesato dal dio Anubi all’arrivo nell’Aldilà confrontandolo con la piuma della
verità. Se il cuore era leggero (onesto) come la piuma,
l’anima del defunto poteva traversare il fiume e raggiungere Osiride, altrimenti esso veniva gettato ad
Amit, un mostro femminile metà leone e metà ippopotamo con testa di coccodrillo perché lo divorasse.
MAAT
MUT
OSIRIS
RA-HARAKHTI
SETH
THOTH