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A P P R O FO N D I M E N TO
L A
C O LT I VA Z I O N E
DIVERSE TECNICHE, UN SOLO OBIETTIVO
Le tecniche di coltivazione della barbabietola mutano velocemente nel corso degli anni, spaziando dalla genetica
alla meccanizzazione di tutte le operazioni colturali e più recentemente alla messa a punto e promozione di pratiche
colturali compatibili, in linea con le esigenze di biodiversità e di tutela ambientale.
L’introduzione negli anni Ottanta del seme di bietola, da plurigerme a monogerme genetico confettato, ha permesso
di eliminare il diradamento manuale aprendo le porte alla meccanizzazione della semina e inoltre ha consentito
l’inserimento di principi attivi per la protezione delle piante.
LA ROTAZIONE QUADRIENNALE
Collocata nell’ambito di una rotazione almeno quadriennale, la barbabietola da zucchero richiede grande cura
nella preparazione del terreno e nella semina che deve essere tempestiva al fine di consentire l’approfondimento
dell’apparato radicale e una maggiore resistenza alle condizioni di stress idrico. Per quanto riguarda le aree della
Pianura Padana la semina si svolge nei mesi di febbraio, marzo e aprile.
AVVICENDAMENTO
Programmare la coltivazione della barbabietola da zucchero è
fondamentale per assicurarsi buone produzioni e redditività.
La bietola è una delle colture estensive più delicate in termini di
avvicendamento colturale. I motivi principali sono due:
• la sensibilità nei confronti del nematode H. schachtii;
Mais
• la scarsa tolleranza della coltura alle lavorazioni del terreno scorrette.
Il periodo della trebbiatura dei cereali (frumento e orzo) è il momento
ideale per pianificare la realizzazione di questa coltura. La bietola deve
seguire in rotazione il frumento o l’orzo perché tali colture, raccolte
all’inizio dell’estate, permettono di ottenere un’ottimale preparazione
del terreno. Suoli lavorati non in tempera (troppo umidi) sono causa
di un peggioramento della struttura fisica (zollosità eccessiva, suole
di lavorazione, costipamento), condizioni non favorevoli allo sviluppo
ottimale della barbabietola da zucchero.
Una corretta programmazione presuppone di prendere in considerazione:
rotazione, campionamento e analisi del terreno, lavorazioni e
concimazione di fondo.
La rotazione è il punto di partenza e, come tale, molto importante: la bietola
va inserita in una rotazione almeno quadriennale evitando colture che
ospitano il nematode della bietola. In caso di terreni infestati da nematodi
può essere necessario allungare la rotazione, adottando un’adeguata
strategia di contenimento del parassita, mediante coltivazione di specie
biocide (es. rafano) e l’impiego di varietà nematolleranti.
Girasole
Grano
Senape
La figura sotto riporta lo schema di una classica rotazione quadriennale.
MAIS
SORGO
BIETOLA
GRANO
ORZO
SOIA
GIRASOLE
Il campionamento e l’analisi del terreno sono gli strumenti fondamentali per evitare gravi errori di impostazione.
Permettono di determinare e quantificare la presenza del nematode, al fine di una corretta scelta varietale come
riportato nella tabella 1, definiscono la dotazione minerale del terreno, necessaria per redigere i piani di concimazione
della bietola per i tre principali elementi: azoto, fosforo, potassio.
TABELLA 1 - Analisi nematodi (uova larve/100 g di terreno)
0 (terreno sano)
Da 1 a 400
Oltre 400
Varietà
tradizionali
Varietà
nematolleranti
Coltivazione
sconsigliata
CONCIMAZIONE DI FONDO
Il fosforo e il potassio sono elementi fertilizzanti da distribuire durante le lavorazioni di fondo o con quelle di affinamento.
L’analisi del terreno permette di calcolare con precisione le quantità di concime da apportare (tab. 2), e da interrate in
tutto il profilo di terreno lavorato. Normalmente i terreni argillosi destinati a bietola contengono importanti quantità
di potassio, mentre negli ultimi anni si sono riscontrate, in maniera sempre più frequente, delle carenze di fosforo.
TABELLA 2 - APPORTI CONCIME FOSFATICO (ANALISI METODO OLSEN)
Determinazione
del terreno
Scarsa
Media
Elevata
P
(mg/kg o ppm)
Minore di 10
10-20
20-30
P205
(mg/kg o ppm)
Minore di 23
23-46
46-69
Quantità consigliate
(kg/ha di P205)
100 a pieno campo
+ 40 -70 localizzato
80-100 a pieno campo
40 - 70 localizzato
+ 40 - 70 localizzato oppure a pieno campo
LAVORAZIONE DEL TERRENO
La barbabietola da zucchero è classificata come una coltura da rinnovo per diversi motivi, uno di questi è la necessità
di essere impiantata dopo una lavorazione profonda del terreno. Diventa di conseguenza il perno della rotazione, in
quanto le lavorazioni importanti che richiede (aratura, ripuntatura, ecc.) consentiranno alle colture che seguiranno
una semina con minime lavorazioni o addirittura su sodo.
L’obiettivo è ottenere una struttura del suolo anche in profondità, per garantire una crescita al fittone senza difficoltà,
soprattutto nei primi stadi vegetativi.
LAVORAZIONI PRINCIPALI
ARATURA
Rappresenta la classica lavorazione principale.
Essa va eseguita quando il terreno è in tempera, ossia in quello stato di
umidità tale da permettere una facile lavorabilità, associata a una buona
disgregazione della zolla di aratura. La profondità d’aratura è di 40-50 cm
per sfruttare il più possibile l’accumulo delle acque meteoriche e l’effetto
dell’interramento completo dei residui colturali e dei fertilizzanti organici
mediante il ribaltamento della fetta di terra.
ARARIPUNTATURA
Aratura entro solco
È la classica lavorazione a due strati: aratura superficiale (30 cm) e
sottoripuntatura (ulteriori 20 cm). È possibile svolgere l’operazione in un
unico passaggio con l’aratro-ripuntatore.
Rispetto all’aratura profonda, consente un significativo risparmio
energetico, evita la formazione della suola e contiene il fenomeno della
mineralizzazione spinta della sostanza organica, tipico dell’aratura, e
causata dal ribaltamento delle zolle e dalla loro esposizione agli agenti
meteorici.
Aratura fuori solco
RIPUNTATURA
È alternativa all’aratura e adattabile a differenti situazioni. Si possono
infatti utilizzare più tipologie di ripuntatori e si può operare a diverse
profondità e differenti sensi di lavorazione (longitudinale o trasversale
all’appezzamento).
Un esempio può essere quello di attrezzature dotate di 2-3 lance
ripuntatrici che raggiungono una profondità anche di 70 cm i cui organi
ripuntatori possono anche essere dotati di ogiva “talpa” per scavare canali
temporanei di drenaggio sotterranei.
L’adozione della ripuntatura comporta tuttavia una più attenta gestione
delle lavorazioni secondarie che dovranno essere eseguite con terreno
avente il giusto tenore di umidità anche negli orizzonti più profondi.
Ripuntatore
ROTOARARIPUNTATURA
Anche questa tecnica utilizza attrezzi muniti di lance ripuntatrici fino ad una profondità di 70 cm, ma combinate
sullo stesso attrezzo con ancore a denti concavi o convessi. Queste ultime penetrano ruotando nel terreno fino a una
profondità di 45 cm e proiettano il terreno contro una griglia che ne provoca una prima disgregazione.
VANGATURA
La vangatura si propone anch’essa come alternativa all’aratura, con il
vantaggio che lascia il terreno in condizioni di zollosità di dimensioni
inferiori. Tale tecnica è anche particolarmente indicata per le lavorazioni da
effettuarsi nei mesi autunnali con terreni umidi. L’attrezzo generalmente
ha una larghezza di 3-3,5 m e lavora a una profondità di circa 40 cm.
Vangatrice
à
Dove si coltiva la barbabietola?
La barbabietola è principalmente coltivata in zone temperate. In Italia prevalentemente nella Pianura Padana.
I bieticoltori conferenti a COPROB si trovano soprattutto nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Rovigo,
Padova, Vicenza, Verona, Treviso e Venezia.