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Diocesi di Bergamo QUARESIMA 2017| Schede per l’animazione liturgica domenicale

I domenica di Quaresima

VATTENE, SATANA!

sguardi capaci di SCELTA

L’ Eucaristia ha inizio con la processione d’ingresso, opportunamente accompagnata da un canto. Le luci possono essere poche o soffuse nell’aula, mentre il Crocifisso del presbiterio è ben illuminato. Giunto alla sede, il presidente si rivolge ai fedeli con segno di croce ed il consueto saluto. Invita, quindi, l’assemblea all’atto penitenziale. Il sacerdote introduce la preghiera invocando il Signore Gesù. Segue la richiesta di perdono letta da un lettore che, al termine della lettura, getta pochi grani di incenso nel braciere ai piedi del Crocifisso. Dopo un breve momento di silenzio, il sacerdote (o il cantore) intona il Signore, pietà, cui fa eco l’assemblea.

Presidente: Fratelli e sorelle, iniziamo oggi il cammino della Quaresima, tempo per convertire il cuore e per contemplare il mistero del Signore Crocifisso e Risorto. Il Vangelo che ascolteremo ci provoca; davanti ai regni del mondo e la loro gloria, il discepolo di Gesù è messo di fronte ad una forte tentazione: o si segue la logica del mondo o quella della croce, o la logica del potere oppure quella del servizio. A parole tutti ci dichiariamo disposti a rinunciare alla grandezza, disponibili al dono di noi stessi, indifferenti dinanzi alla gloria che ci viene offerta. Ma non sempre le nostre scelte sono fedeli a questo orientamento. Spesso ci manca la forza di allontanare Satana per accogliere il Maestro.

I tre lettori salgono sul presbiterio e si recano ai piedi della croce.

Sacerdote: Signore Gesù, tu solo sei il Dio a cui volgere lo sguardo e l’ascolto perché solo tu hai parole di vita eterna. Lettore: Riconosciamo che spesso ci costruiamo idoli che ci allontanano da te, rendendo impuro il nostro e indebolendo il legame di amicizia che ci lega a te.

Il lettore offre incenso nel braciere.

Sacerdote (o cantore): Signore, pietà! Assemblea: Signore, pieta! Sacerdote: Signore Gesù, le prove che poni nel cammino della nostra vita sono segno del tua amore e della tua misericordia. Lettore: Confessiamo la tentazione di metterti alla prova, chiedendoti di esaudire i nostri desideri, piuttosto che desidera la tua volontà e conformare il nostro cuore al tuo.

Il lettore offre incenso nel braciere.

Sacerdote (o cantore): Signore, pietà! Assemblea: Signore, pieta!

Sacerdote: Signore Gesù, la tua Parola nutre la nostra vita e sostiene la nostra speranza. Lettore: Spesso cediamo alla tentazione di essere indifferenti alla Parola del tua Vangelo, desiderando un cibo che non nutre e destinato a farci perire.

Il lettore offre incenso nel braciere.

Sacerdote (o cantore): Signore, pietà! Assemblea: Signore, pieta! Sacerdote: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Assemblea: Amen

SUGGERIMENTI PER L’OMELIA A PARTIRE DALL’IMMAGINE

Una terra desolata riarsa da un’aria torrida, dove tutto sembra ostile e minaccioso come lo stormo di corvi che si leva in un volo basso e disordinato. Nel deserto, luogo della prova e della tentazione, il male si traveste da amico e seduce attirando il nostro sguardo a sé. Un’aria bonaria e un mezzo sorriso irretiscono un cuore messo alla prova e proposte seducenti accecano occhi assetati di speranza. Come per Gesù, anche per noi, distogliere lo sguardo non è facile. La scelta di voltare le spalle alla voce suadente del tentatore e di guardare altrove richiede fortezza, pazienza e perseveranza nel nostro legame con il Padre. Solo allora, come lui, anche noi potremo volgerci altrove, cacciare il male con un gesto risoluto e urlare: “Vattene Satana!” (Mt 4,10). CHIAVI DI LETTURA 1. Il colore che avvolge tutto è il rosso, tono che richiama il mondo “diabolico”. 2. Il diavolo, che non ha un aspetto terrificante, ma seducente, porta al collo un ciondolo tondo; è un richiamo al serpente simbolo anch'esso del tentatore. 3. Il colore dominante è il rosso in tutta la scena. L'unico colore che stacca è il bianco dell'abito di Gesù che va controcorrente in un “mondo” dominato dalle tonalità accese di rosso.