Disabile in casa: assegno fino a 1.050 euro

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Disabile in casa:
fino a 1.050 euro
assegno
Pubblicato il bando Inps Home Care Premium Chi ne ha diritto
ed entro quando fare domanda
La domanda dovrà essere trasmessa esclusivamente per
via telematica a partire dal 1° marzo sino al 30 marzo
2017. Il beneficio si rivolge ai dipendenti, pensionati
e loro familiari iscritti presso la gestione pubblica.
Al via il programma di assistenza domiciliare per le persone
disabili e non autosufficienti pensionate presso le gestioni
dei dipendenti pubblici. L’Inps ha pubblicato oggi il consueto
bando biennale home care premium che prevede l’assistenza
domiciliare per le persone disabili e non autosufficienti,
attraverso un contributo economico, graduato in funzione del
bisogno del disabile, finalizzato all’attivazione di un
rapporto di lavoro domestico con un assistente familiare
(badante) e nel riconoscimento di alcune prestazioni
integrative erogate dagli Ambiti territoriali Sociali (ATS) in
cui risiede il disabile convenzionati con l’Inps.
Destinatari
Tali interventi sono previsti in favore dei soli dipendenti e
pensionati assicurati presso la gestione dipendenti pubblici,
nonché, laddove i suddetti soggetti siano viventi, ai loro
coniugi, per i quali non sia intervenuta sentenza di
separazione, ai parenti e affini di primo grado anche non
conviventi, ai soggetti legati da unione civile e i conviventi
ex legge n. 76 del 2016 nonchè ai giovani minori orfani degli
assicurati presso le predette gestioni. La limitazione della
platea dei potenziali beneficiari discende da vincoli
normativi
che
prevedono
che
solo
i
dipendenti
pubblici contribuiscano, mediante trattenuta diretta,
obbligatoria ed ulteriore rispetto alla ordinaria
contribuzione, da parte dello Stato sulle loro retribuzioni
mensili, ad alimentare fondi dedicati alla realizzazione di
politiche di welfare in favore proprio o dei loro congiunti.
Il Contributo
Il contributo per la prestazione prevalente, cioè per assumere
la badante, varia da un minimo mensile di 550 euro ad un
massimo di 1.050 euro nei casi in cui il beneficiario abbia un
gravissimo grado di invalidità previo ottenimento di un
punteggio calcolato d’ufficio sulla base dell’ISEE familiare
del richiedente. Tale valore diminuisce proporzionalmente al
diminuire del grado di invalidità del beneficiario e al
crescere dell’ISEE sino ad azzerarsi completamente. Si
rammenta che ai fini del calcolo dell’ammontare del contributo
economico mensile, l’inps detrarrà, per il valore
corrispondente, eventuali altre provvidenze che, con
riferimento alla corrispondente mensilità, siano riconosciute
dall’Istituto medesimo o da altre Amministrazioni Pubbliche,
come in particolare l’indennità di accompagnamento.
I servizi Integrativi
Oltre al contributo economico per l’assistenza familiare
(prestazione prevalente) il programma HCP riconosce anche
alcune prestazioni integrative erogate dalle aziende,
strutture ospedaliere ed altri Enti pubblici socioassistenziali competenti per territorio in base alla residenza
del disabile (ATS) ove abbiano stipulato una apposita
convenzione con l’Inps (l’elenco delle strutture sarà
pubblicato il 15 maggio). Anche il contributo per le
prestazioni integrative che l’Inps riconoscerà agli ATS
risulterà graduato in funzione della disabilità e dell’Isee
del richiedente.
Tra i servizi integrativi l’Inps riconosce i servizi
professionali domiciliari resi da operatori socio sanitari ed
educatori professionali tra cui anche i servizi resi da
psicologi, come supporto alla famiglia, da fisioterapisti,
logopedisti; servizi e strutture a carattere extra domiciliare
(come servizi integrativi e complementari di natura non
sanitaria, per la crescita delle capacità relazionali o
cognitive, il potenziamento delle abilità, e la prevenzione e
il rallentamento della degenerazione che incide sul livello di
non autosufficienza, da svolgersi esclusivamente presso centri
socio educativi riabilitativi diurni per disabili, centri
diurni per anziani, centri di aggregazione giovanile, centri
per l’infanzia); servizi di sollievo a favore del nucleo
familiare, per il recupero delle energie psicofisiche
necessarie all’assistenza del beneficiario; il trasferimento
assistito del disabile per specifici e particolari necessità
(visite mediche, accesso al centro diurno etc.); il servizio
pasto e fornitura di supporti non finanziati da altre leggi
nazionali o regionali vigenti, previa prescrizione medica o
figura professionale qualificata ed, infine, percorsi di
integrazione scolastica.
Domande
Il programma di assistenza durerà dal 1° luglio 2017 al 31
dicembre 2018 (18 mesi) e selezionerà 30mila beneficiari sulla
base di una graduatoria che sarà pubblicata il prossimo 20
aprile ordinata in funzione della gravità della disabilità
dell’ISEE e dell’età anagrafica del richiedente. Per accedere
al
piano
gli
interessati
dovranno
produrre
esclusivamente domanda telematica all’Inps dalle ore 12 del 1°
marzo alle ore 12 del 31 marzo 2017. Prima di trasmettere la
domanda il richiedente dovrà presentare o assicurarsi che il
CAF abbia presentato presso l’Inps la DSU relativa che attesti
l’ISEE del richiedente la prestazione.
Fonte:
www.pensionioggi.it
di Marina Crisafi – Fino a 1.050 euro al mese per garantire
l’assistenza domiciliare a chi ha un disabile in casa. Lo
prevede il consueto bando biennale Home Care Premium,
pubblicato dall’Inps in questi giorni e destinato ai
dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione, ai
loro coniugi, parenti e affini di primo grado non
autosufficienti.
Il programma 2017, aggiornato rispetto alla versione del 2014,
partirà il 1° luglio e si concluderà alla fine del 2018, con
il fine di coinvolgere circa 30mila persone (contro i 22mila
utenti attuali). A tale scopo, le risorse messe in campo
ammontano a 220 milioni di euro che saliranno a 300 nel 2018.
Le domande andranno presentate sino alle ore 12 del 30 marzo
2017 e la graduatoria sarà pubblicata il 20 di aprile.
I destinatari
Beneficiari del programma sono i dipendenti e i pensionati
assicurati presso la gestione dipendenti pubblici (nonché, i
loro coniugi, i parenti e gli affini di primo grado).
La ragione della limitazione della platea è basata sul fatto
che tali soggetti contribuiscono alla gestione versando lo
0,35% della loro retribuzione (per i lavoratori in servizio) e
lo 0,15% (su base volontaria) della pensione.
Il contributo economico
Il contributo economico varia da un minimo di 550 euro a un
massimo di 1.050 euro mensili, in base al grado di invalidità
del soggetto ed alla situazione economica, secondo il
punteggio calcolato sull’Isee familiare del richiedente.
Le prestazioni integrative
Oltre alla prestazione prevalente, il bando HCP riconosce
anche alcuni servizi integrativi, erogati dalle Asl e dagli
altri enti pubblici socio-assistenziali competenti per
territorio in base ad apposita convenzione stipulata con
l’Inps.
Tra le prestazioni rese vi sono ad esempio il supporto di
psicologi, fisioterapisti e logopedisti, così come i servizi
in strutture extra domiciliari (come ad es. i centri
riabilitativi, di aggregazione giovanile, ecc.), il
trasferimento assistito per specifiche necessità; ecc.
Anche le prestazioni integrative vengono riconosciute in
funzione della disabilità del soggetto e dell’Isee.
Le domande
Il progetto HCP 2017 durerà dal prossimo primo luglio sino al
31 dicembre 2018 e coinvolgerà circa 30mila beneficiari (in
base ai criteri sopraindicati) sulla base della graduatoria
che verrà pubblicata il prossimo 20 aprile.
Per accedere al programma, gli interessati dovranno presentare
domanda esclusivamente per via telematica all’Inps entro le
ore 12 del 31 marzo 2017, avendo già previamente presentato la
relativa Dsu che attesti l’Isee del richiedente.
Fonte:
(www.StudioCataldi.it)
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