LA VITA E` AGONISMO di Luigi Bertino

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Transcript LA VITA E` AGONISMO di Luigi Bertino

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di Luigi Bertino
Uno dei punti centrali che riguarda il rapporto educativo tra genitori e figli tennisti è rappresentato dalla
riscoperta dei motivi che hanno spinto entrambi ad affrontare la scelta del tennis agonistico. Perché mio
figlio gioca a tennis agonisticamente? Alcuni fanno agonismo perché i genitori li hanno spinti verso tale
direzione, altri lo hanno scelto senza che nessuno li forzasse, altri ancora hanno scelto la strada agonistica
come investimento economico per il futuro, sperando un giorno di diventare dei professionisti famosi e
soprattutto ben pagati. Sono innumerevoli le motivazioni che spingono i giovani tennisti di 10-11-12-13 anni
a intraprendere la strada dell'agonismo.
Ma l'agonismo che cos'è? Come ex giocatore e come tecnico mi sono sempre chiesto se I'agonismo fosse
un valore positivo da proporre ai giovani oppure un qualcosa di negativo che li divide in quanto ne afferma
la superiorità di alcuni su altri. Credo personalmente che ogni uomo, o per istinto o per sopravvivenza, si
dispone a proporsi nel rapporto di vita con gli altri come il migliore, il più bravo, il più capace. In tutti i
campi, dalla scuola al lavoro allo sport la tendenza è quella di superarsi per superare. E un'illusione
pensare ad un tennis non competitivo, perché esso è, per sua natura, un momento ed un movimento
agonistico. Nessuno gioca, anche soltanto a carte, per perdere; si gioca per raggiungere, atlraverso l'espressione gioco, un traguardo. Nel tennis chi gioca solo per divertirsi finisce con il giocare o far giocare male.
ll vero agonismo è a parer mio occasione di superamento di sé stessi e delle proprie paure; scuote
dall'inerzia, impone il confronto, impegna la volontà e l'intelligenza. Purtroppo spesso I'agonismo viene
esasperato da strumentalizzazioni che tecnici, dirigenti e genitori operano per obiettivi fin troppo personali
e di evidente profilo economico. Ciò che invece interessa è semmai prendere coscienza che l'agonismo
esiste come espressione di vita; che l'educazione stessa, impartita dai genitori verso i figli è un continuo
invito ad esser i primi a scuola, a riuscire nel lavoro, a vincere il torneo della vita. La vita è agonismo, e
l'agonismo è dentro ogni momento di vita. Dunque non è educativo invitare i ragazzi ad evitare l'agonismo;
semmai occorre partire dall'agonismo per insegnare loro a vincere e a perdere, a non esaltarsi per una
vittoria e a non flagellarsi per una sconfitta. Vincere e perdere sono momenti privilegiati legati al superamento dei propri limiti, di sé stessi ancor prima degli awersari.
10 motivi per sostenere
.
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il tennis agonistico di vostro
Costruisce la fiducia di sé e rafforza I'autostima
Insegna a gareggiare rispettando i principi di sportività
Insegna l'autodisciplina.
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figlio
il rispetto delle regole e quello per gli avversari.
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. lnsegna a porsi delle mete che si possono raggiungere solo con il duro lavoro
. ll tennis è uno sport che si può giocare per tutta la vita, un ottimo esercizìo fisico, un grande divertimento
.
.
.
Insegna a controllare lo stress e le emozioni
lnsegna a mantenere un atteggiamento positivo di fronte alle difficoltà e le awersità
affrontare una serie
Costiinge a risolvere i problemisotto pressione. Infatti giocare a tennis significa dover
.
continua di problemi da risolvere
Insegna a socializzare e ad essere indipendenti attraverso i viaggi e le relazioni con una grande varietà
.
.
di
oersone
lnsegna la disciplina fisica ed alinrentare
lnseÉna a diventare dei vincenti anche quando si perde
e a distinguere il
successo dalla vìttoria
LETTERA
Caro
Papà
Lo sai, papà, che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia quando ti sei arrampicato sulla rete di recinzione
del campo urlando contro il papà del mio awersario per quella chiamata "out" nel terzo set. lo non ti avevo
visto mai così arrabbiato! Foise era anche vero che la palla era buona, ma non ho perso la partita solo per
quella palla.
Ho ancora molte partite da giocare e ti prego, lasciami questa gioia di giocare a tennis; non darmi suggerimenti che mi fanno solo innervosire: "metti la prima palla", "fallo correre", "giocagli sul rovescio", "devi
batterlo quello lì"... Mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche l'arbitro e gli awersari e a essere
sempre educato... E se mi "facessero nero" imiei awersari, quante parolacce diresti?
Un'altra cosa papà: quando il maestro mi dà dei consigli oppure non mi fa giocare nella squadra, non
arrabbiarti. lo mi diveito anche a vedere i miei amici giocare e il mio maestro sa sempre quale è la scelta
giusta da fare.
E, per piacere, insegnami ad incordarmi
vedere a tutti che gioco a tennis.
le racchette e lascia portare a me il borsone. Mi fa piacere fare
Ascoltami papà: al termine della partita, non dire alla mamma "oggi ha vinto" o "ha perso"; dille solo che
mi sono divertito tanto e basta. Non venire nello spogliatoio per veder se faccio bene la doccia o se so
vestirmi. Che importanza ha se mi metto la maglietta storta? Papà devo imparare da solo! Sta sicuro che
diventerò grande anche se avrò la maglietta al contrario, ti sembra?
Non prendertela, papà, se ti ho detto queste cose, lo sai che ti voglio tanto bene... Ma adesso è tardi: devo
correre al Tennis Club per l'allenamento, altrimenti il maestro non mi fa giocare la prossima volta...
Ciaol
TUIGI BERTINO
Master Professional PTR, Maestro Nazionale FlT, Tecnico Regionale FIT
Piemonte, International Coach, è stato per 5 anni direttore tecnico del
circolo Le Pleiadi di Torino, dove ha curato e seguito personalmente, in
collaborazione con Riccardo Piatti e Pino Carnovale, la preparazione tecnica ed agonistica di molti giocatori professionisti.
Attualmente, oltre a dirigere il programma europeo WCT della Van der
Meer Tennis University di Marlengo (BZ), è il direttore tecnico del Tennis
Club Monviso di Crugliasco (TO) e dirige il Settore Tecnico FIT del
Piemonte. Scrive articoli come consulente tecnico sulla rivista Tennis
Italiano, conduce diversi corsi di aggiornamento PTR ed è spesso relatore
ai maggiori Simposi Internazionali sul tennis.
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