Strategia energetica nazionale 2017

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Transcript Strategia energetica nazionale 2017

Ministero dello Sviluppo Economico
Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare
Strategia Energetica Nazionale 2017
Audizione Parlamentare
Roma, 1° Marzo 2017
La Strategia Energetica Nazionale
La Strategia Energetica Nazionale sarà aggiornata a seguito delle profonde trasformazioni
economiche ed in particolare del mercato energetico occorse negli ultimi quattro anni
Si ritengono infatti particolarmente rilevanti l'evoluzione del contesto geopolitico internazionale, lo
sviluppo e il calo dei costi di diverse tecnologie (in particolare per l'utilizzo delle fonti rinnovabili e la loro
integrazione nel sistema energetico) e l'accordo sui cambiamenti climatici del dicembre 2015 (COP 21)
La SEN 2017 sarà uno strumento per:
• Individuare le principali scelte strategiche in campo energetico, in connessione anche ai nuovi
obiettivi europei del Clean Energy Package e traguardando obiettivi di sicurezza e economicità
• Definire le priorità di azione ed indirizzare le scelte di allocazione delle risorse nazionali
• Gestire il ruolo chiave del settore energetico come abilitatore della crescita sostenibile del Paese
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1
Sostanziale progresso sugli obiettivi strategici definiti nella
SEN 2013, ma permangono aree di attenzione
Ridurre il gap di costo dell'energia allineandosi a prezzi UE
Competitività
• Gas: dopo calo iniziale rimane differenziale di prezzo di ~ 2,0 €/MWh (7-10%) tra PSV e TTF
• Energia elettrica: permane un differenziale di prezzo tra Italia vs. media UE, non azzerabile
senza interventi strutturali (e.g., mix generativo, oneri di sistema, fiscalità)
Raggiungere e superare obiettivi ambientali Clima-Energia "20-20-20"
Ambiente
• Penetrazione delle rinnovabili nell'energy mix a 17,5% nel 2015 vs 17% target 2020
• Consumi finali 2015 a 116 Mtep, inferiori a target 2020 di 126 Mtep (ton petrolio equivalente)
• Riduzione emissioni Gas Serra 2015 di ~16% vs livelli 1990, superiore a target 2020 di ~10%
Migliorare la sicurezza di approvvigionamento
Sicurezza
• Avviato sviluppo TAP, ma capacità di rigassificazione e di punta di stoccaggio non incrementate
• Aumentata dipendenza da unico fornitore (Russia al ~45% dell'import e fino a 2/3 ai picchi)
• Avviato sviluppo rete elettrica previsto nella SEN 2013, ma i piani non prevedevano il
decadimento della flotta generativa
Favorire la crescita sostenibile attraverso sviluppo settore energetico
Crescita
• Nonostante l'assenza di filiere industriali strutturate il panorama industriale italiano evidenzia
comunque alcune eccellenze internazionali in diversi ambiti energetici
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2
Evoluzione degli obiettivi SEN 2017
Obiettivi SEN 2013
Obiettivi SEN 2017 e prospettive sull'evoluzione dello scenario
Competitività
Competitività
Ridurre il gap di costo
dell'energia allineandosi a
prezzi UE
Ambiente
Ambiente
Raggiungere obiettivi
ambientali Clima-Energia al
2020 e al 2030
Sicurezza
Sicurezza
Crescita
Migliorare la sicurezza di
approvvigionamento e la
flessibilità del sistema
• Soluzioni strutturali per recuperare gap di prezzo:
– Azzerare differenziale fra PSV e TTF
– Gestire evoluzione del mix generativo
– Ridurre gap sui prezzi vs competitors
• Nuovi obiettivi al 2030 a livello UE da perseguire con
attenzione al rapporto costi-benefici delle misure
– Supportare mobilità alternativa
• Estensione obiettivi di sicurezza, adeguatezza e
qualità delle reti gas ed elettrica per
– Integrare quantità crescenti di FER
– Gestire flussi e punte di domanda gas variabili
La crescita economica sostenibile sarà conseguenza dei tre precedenti obiettivi e di:
• un quadro stabile e favorevole agli investimenti
• attività di ricerca e sviluppo in tecnologie innovative
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3
La Strategia Energetica Nazionale:
il percorso di sviluppo e condivisione
Gennaio
Febbraio
1a revisione
scenario
Scenario nuove
politiche
Gruppi di
lavoro verticali
Marzo
Aprile
2a revisione
scenario
Rinnovabili
Efficienza Energetica
Mercato Elettrico
Mercato Gas
Mercato Petrolifero & Logistica
Finalizzazione doc.
consultazione
Nel percorso di sviluppo della SEN è previsto
ampio coinvolgimento di ENEA, RSE, ISPRA,
GSE, GME, AU, SNAM e Terna
Audizione
Parlamentari
Audizione
Parlamentare
coinvolgimento
associazioni di categoria
Oggi
Inclusi Autorità
indipendenti e
Regioni
Workshop esperti
Inquadramento della struttura
di riferimento per
l'elaborazione della SEN
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Consultazione
G7
Energia
4
In questo periodo di sviluppo preliminare sono già stati
coinvolti numerosi stakeholder
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5
Il percorso della SEN è propedeutico alla preparazione del Piano
Clima Energia, caratterizzato però da tempistiche differenti
ITA
Discussione
direttiva
2018
Trilogo
ITA
Piano Clima
Energia
Adozione
direttive
Recepimento direttiva
efficienza energetica
26 Giu 2017
Consiglio
Energia
Regime obbligatorio
efficienza energetica
diventa vincolante
Aggregazione piani nazionali e
negoziazione con stati membri
UE
Efficienza
Energetica
UE
2017
Preparazione 1a versione
piano clima energia
1 Gen 2018
1 Gen 2019
Trilogo
Trilogo
Trilogo
Trilogo
Ipotesi
di
invio piano
ITA
Emissioni
Gas serra:
ETS e Effort
Sharing
Regulation
UE
Obiettivo penetrazione
rinnovabili diventa
vincolante
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Trilogo
Notifica
piano
definitivo
Trilogo
Trilogo
Attuazione
Trilogo
Trilogo
Riduzione
emissioni non-ETS al 2030
diventa vincolante
(-43% ETS in EU / -33% non-ETS in Italia)
6
Il piano europeo low-carbon economy 2050 ambisce ad una
riduzione dei gas serra del 80% rispetto al 1990
UE
2020
2030
2040
2050
- 20%
- 40%
- 60%
- 80%
% gas serra vs. 1990
100
100%
92%
80
Produzione di Energia
60
Residenziale e terziario
90%
80%
60%
Industria
Policy corrente
Emissioni CO2 per settore
al 2050
40%
40
Produzione di Energia
0%
Residenziale/Terziario
5%
Non CO2 agricoltura
Industria
20%
Non CO2 altri settori
Trasporti
35%
Non CO2 agricoltura
25%
Non CO2 altri settori
15%
Trasporti
20%
20
0
1990
2000
2010
2020
2030
2040
2050
Fonte: UE, Eurostat
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7
Il Clean Energy Package definisce nuovi e sfidanti obiettivi,
vincolanti a livello UE al 2030
Europa
Efficienza energetica
Rinnovabili
Emissioni gas serra
Obiettivo UE riduzione consumi
del 30%1 e regime obbligatorio di
EE (risparmi annui 1,5%2)
Obiettivo UE penetrazione fonti
energetiche rinnovabili al 27%
sui consumi finali
A seguito dell'accordo COP21
UE si è posta obiettivo taglio
emissioni gas serra del 40% vs
1990
Consumi per unità di PIL (tep/M€)
% FER su consumi finali
124
Contributo
complessivo
atteso3 da
parte di
EU28
27%
% di riduzione vs 1990
24%
32%
113
25%
21%
100
100
20%
86
18%
16%
10%
Obiettivo ITA 20204
16%
2015
Commento
su posizione
Italia al 2015
41%
2020
2025
2030
Italia precursore nelle politiche
di EE per la sua storica
dipendenza dall'import
2015
2020
2025
2030
Superamento media UE dovuta
a forte accelerazione su politiche
di incentivazione delle rinnovabili
2015
2020
2025
2030
Superamento target di riduzione
principalmente dovuto a recente
crisi economica
Tali obiettivi dovranno essere declinati a livello nazionale
1. Rispetto allo scenario PRIMES 2007 2. Estensione al periodo 2021-2030 adottando come riferimento media consumi finali 2016-2018 3. Secondo scenario EUCO30
4. Obiettivo EU 2020 riportato in SEN 2013
Fonte: Unione Europea, ONU
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8
Agenda
Contesto internazionale di riferimento
Posizione dell'Italia su ambiente, competitività e sicurezza
Temi chiave SEN 2017
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9
Trend energetici globali
Mondo
Contenimento della crescita dei consumi
energetici per perseguire gli obiettivi di
riduzione delle emissioni
Il raggiungimento degli obiettivi di
consumo energetico e contenimento delle
emissioni richiede significativi
cambiamenti nell'allocazione del capitale
Il gas mantiene un ruolo importante nel
mix energetico globale, contribuendo al
raggiungimento sostenibile
degli obiettivi di de-carbonizzazione
Consumi +18% nel '15-'30
vs +36% nel '00-'15
(a parità di crescita PIL)
Investimenti +50%,
focalizzati su efficienza energetica
ed elettrificazione
Quota gas da 21% a 23%
nel '15-'30, equivalente a
+ ~1.000 miliardi di metri cubi
1. Investimenti annui 2015-2030 vs. media 2012-2015
Fonte: IEA
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10
Consumi energetici mondiali previsti in crescita (+18%) al '30
Crescita sostenuta da rinnovabili (+2,5%), nucleare (+2,6%) e gas (+1,5%)
Mondo
Contenimento crescita consumi
Consumi energetici primari per fonte, Scenario World Energy Outlook 20161
Consumi primari,
Mld ton petrolio equivalente
20
Tasso composto
annuo di crescita
+18%
16
+36%
15
14
'14 – '30
2,2%
1,1%
25%
Carbone
3,8%
0,2%
29%
Petrolio
1,1%
0,5%
23%
Gas
2,4%
1,5%
Nucleare
-0,1%
2,6%
Idro
2,9%
2,0%
Rinnovabili
2,8%
2,5%
29%
10
10
'00 – '14
23%
31%
37%
5
21%
21%
0
7%
11%
2%
2%
2000
PIL (Tasso composto
annuo di crescita)
3,7%
6%
3%
5%
12%
15%
2014
2030
3,7%
Disaccoppiamento tra crescita economica e domanda energetica,
incremento consumi dimezzato a parità di incremento PIL
1. New Policies Scenario
Fonte: IEA
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11
Investimenti nel settore energetico in crescita, concentrati
soprattutto su efficienza energetica ed elettrificazione
Mondo
Cambiamenti allocazione capitali
Evoluzione degli investimenti energetici (Miliardi $)
Evoluzione attesa
2.692
12%
Rete elettrica
11%
Rinnovabili
34%
Efficienza
energetica
6%
Generazione
elettrica
non rinnovabile
1.828
14%
220 Mld$ di investimenti
in efficienza energetica
effettuati a livello
Mondo nel '15
Rinnovabili
Nonostante aumento nel mix
energetico da 12% a 15%, peso
degli investimenti in rinnovabili in
calo grazie ad evoluzione
tecnologica e conseguente
riduzione dei costi unitari
18%
12%
7%
• 120 Mld$ edilizia
• 60 Mld$ trasporti
• 40 Mld$ industria
36%
28%
Upstream
Rete gas
8%
5%
5%
4%
2015
Investimento annuale medio
2016- 2040
Efficienza energetica
Spesa per interventi di efficienza
energetica in aumento, anche
dovuta al progressivo incremento
dei costi marginali
Downstream
Fonte: IEA
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12
Il consumo di gas è previsto in crescita (+1,5% tasso composto
annuo di crescita) in ogni regione
Mondo
Ruolo del gas nel mix energetico
Consumi primari di gas per regione, Scenario World Energy Outlook 20161
Consumi primari gas,
Miliardi metri cubi
Tasso composto annuo
di crescita '14-'30
+28%
5.000
1,5%
4.466
4.000
15%
Medio Oriente
2,6%
21%
Asia (non-OCSE)
4,2%
Africa
2,9%
America Latina
1,1%
3.502
13%
3.000
14%
4%
5%
2.000
1.000
19%
46%
5%
1%
4%
15%
39%
0
2014
UE-OCSE
462
(13%)
1. New Policies Scenario
Fonte: IEA
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2030
521
(12%)
Bunkers
-
UE (non-OCSE)
0,2%
OCSE
(Italia inclusa)
0,5%
• Nonostante basso tasso di crescita
del PIL e alta efficienza energetica
(tipico di economie mature)
prevista crescita di consumo di gas
– dovuto in parte a sostituzione
delle tecnologie a carbone
13
Agenda
Contesto internazionale di riferimento
Posizione dell'Italia su ambiente, competitività e sicurezza
Temi chiave SEN 2017
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14
L'Italia ha già notevolmente contribuito agli obiettivi UE in
termini di efficienza energetica, rinnovabili e riduzione emissioni
Ambiente
Efficienza energetica
Consumi per unità di PIL (tep/M€)
154
Rinnovabili
% FER su consumi finali
Emissioni gas serra
18%
13%
114
7%
3%
2000
2010
2015
Italia precursore nelle politiche
di EE per la sua storica
dipendenza dall'import
2000
2005
2010
2015
8%
-6%
5%
2005
7%
12%
9%
8%
Commento
su posizione
Italia al 2015
16%
108
100
2000
20%
148
124
111
15%
16%
137
Andamento
2000-2015
Stati
EU28 e Italia
% di riduzione vs 1990
2005
2010
-13%
2015
Superamento media UE dovuta
a forte accelerazione su politiche
di incentivazione delle rinnovabili
Superamento target di riduzione
(-10% al 2020) principalmente
dovuto a recente crisi economica
Fonte: Unione Europea, ENEA, ISPRA
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15
Il differenziale di prezzo tra TTF e PSV si è ridotto negli ultimi
anni ma resta ancora superiore al solo costo della logistica
Evoluzione dei prezzi gas TTF (prezzo di scambio su mercato olandese)
e PSV (prezzo di scambio su mercato italiano)
Competitività
€/MWh
60
Riduzione
differenziale
Stabilizzazione differenziale
TTF
50
40
30
PSV
2011-2013: Riduzione differenza tra
PSV e TTF favorita da maggior
liquidità dei mercati
• Abbondanza di offerta di gas sui
mercati europei
• Contrazione della domanda di gas
• Allineamento tra prezzi italiani e
prezzi sul mercato austriaco
• Avvio del mercato italiano del
bilanciamento
Oggi: permane un differenziale tra
PSV e TTF (~1.8 €/MWh; ~13% sul
valore 2016)
20
10
2012
2013
2014
2015
TTF (prezzo di scambio su mercato olandese)
PSV (prezzo di scambio su mercato italiano)
2016
Domani: il Corridoio di Liquidità
porterebbe all'allineamento del prezzo
tra PSV e TTF1 con un significativo
beneficio per il sistema
1. A meno di componente logistica
Source: Bloomberg
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16
Il prezzo dell'energia elettrica, al netto delle politiche di
agevolazione, è ancora elevato
Competitività
Evoluzione prezzi energia elettrica per le famiglie e l'industria1 (2015, Germania – Italia – Francia - UE)
Micro impresa
€/ MWh
Piccola e Media Impresa
350
Media e grande Impresa
Potenzialmente Energivori
300
250
Oneri,
tasse e VAT
Effetto tariffa degressiva in
phase-out nel 2018
200
150
100
Energia e
Trasporto
50
n.a.
ante-riforma
AEEGSI
Famiglia
tipo
residente2
consumi
< 20
MWh/a
consumi
[20 – 500]
MWh/a
consumi
[500 – 2.000]
MWh/a
consumi
[2 – 20]
GWh/a
e.g.
e.g.
e.g.
e.g.
Bar
Ristorante
Albergo
Ceramica
1. Prezzi al lordo di tutte le tasse e imposte 2. Consumatore domestico tipo 2,7 MWh/ anno
secondo semestre 2015
Fonte: AEEGSI su dati Eurostat; Confcommercio; Terna; ISTAT
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consumi
[20 – 70]
GWh/a
e.g.
Industria
alimentare
consumi
[70 – 150]
GWh/a
e.g.
Acquedotto
n.a. n.a.
consumi
> 1503
GWh/a
e.g.
Industria
Chimica
3. Comunicazione dati facoltativa, assenti principali stati UE, dato Italia relativo al solo
17
0
Prezzo dell'energia elettrica per aziende in regimi agevolato e in
fascia consumo 70-150GWh superiore in Italia vs Germania
Competitività
Prezzi in Italia per fascia 70-150 GWh/anno1,2
(2015, €/MWh)
Prezzi in Germania per fascia 70-150 GWh/anno1
(2015, €/MWh)
105,5
85 – 90
Oneri e tasse
Includendo interrompibilità
e benefici dispacciamento
prezzo dell'energia si può
ridurre fino a 65-75 €/
MWh
Energivori a
regime agevolato
1. Prezzi al netto di VAT e altro imposte detraibili.
Fonte: Eurostat, BDEW
97,6
Oneri e tasse
40 – 45
Energia e trasporto
Media della fascia
di consumo
Energia e trasporto
Energivori a
regime agevolato
Media della fascia
di consumo
2. Agevolazioni solo per settore manifatturiero
295711-27 - SEN_Audizione Parlamentare_NEW - v21sent.pptx
18
Il mix generativo Italiano è caratterizzato da una forte presenza
di fonti rinnovabili, maggiore rispetto a Francia e Germania
Competitività
Germania1
Mix generativo di Italia, Francia e
647 TWh
8%
6%
4%
568 TWh
4%
1%
1%
283 TWh
2%
5%
12%
Generazione
da rinnovabile
(% contributo su TWh 2015)
30%
7%
8%
10%
16%
39%
Geotermico
Eolico
17%
Biomasse
14%
Fotovoltaico
6%
2%
Idroelettrico
12%
Nucleare
77%
Oil e altre fonti
Generazione
tradizionale
40%
Gas naturale e derivati
Carbone
42%
15%
DE
IT
1%
2%
4%
FR
1. Solo produzione, escluso import/ export
Fonte: Eurostat
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19
Per ridurre il gap di prezzo necessario contenere costi di
produzione e oneri di sistema, tutelando la competitività
Competitività
• Possibile ridurre il gap sui costi di produzione grazie a strategie di
approvvigionamento gas e introduzione di meccanismi di carbon pricing
(CO2) più efficaci
• Necessario contenere gli oneri di sistema, ad esempio investendo per sviluppare
rinnovabili esclusivamente secondo una merit order di efficienza
• Prioritario garantire competitività rispetto a competitor di stati membri Europei, in
particolare per i settori energivori (riforma in atto nel 2017)
• Necessario tutelare la competitività dei ~3.000 energivori italiani, che
occupano 550 – 600 mila lavoratori diretti
Fonte: MiSE, Eurostat
295711-27 - SEN_Audizione Parlamentare_NEW - v21sent.pptx
20
Allo scadere dei contratti di lungo termine, si apre esigenza di
riconsiderare il mix delle fonti di approvvigionamento gas
Sicurezza
Italia - Evoluzione dei contratti di lungo termine per fonte al 2030
Miliardi metri cubi
100
94
1
Termine contratti di lungo
termine con Olanda (2020)
e Norvegia (2026)
Termine contratti
di lungo termine
con Algeria (2018-22)
2
80
67
68
73
71 Proiezione
domanda
gas - Stime UE
72
59
60
42
40
20
0
2015
2020
2025
Azerbaijan (TAP)
Olanda
Norvegia
Algeria
Libia
Altri Long Term
(Russia e Qatar)
2030
1 Algeria - riduzione volumi
export verso Italia per:
• Incremento domanda interna
• Stabilizzazione produzione
nazionale per mancanza
investimenti
• Re-indirizzamento volumi
residui export verso mercati
più remunerativi (e.g. GNL)
2 Olanda e Norvegia: riduzione
volumi export per progressivo
esaurimento risorse
Produzione
Si apre l'esigenza di valutare fonti alternative di
approvvigionamento gas
Nota: Contratti di lungo termine ACQ (Annual Contractual Quantity)
Fonte: Rystad (azienda specializzata in consulenza energetica)
295711-27 - SEN_Audizione Parlamentare_NEW - v21sent.pptx
21
Infrastrutture di rete e mercato dovranno essere adeguate, in un
contesto di riduzione della capacità termoelettrica
Sicurezza
Parco Centrali Termoelettrico
GW
Margini di generazione ridotti negli ultimi 5
anni (sotto 10 €/MWh) hanno messo sotto
stress la flotta termoelettrica
-15
77
62
2012
Implicazioni
20161
La tendenza della riduzione della capacità
termoelettrica, dovuta a contrazione margini,
solleva un tema di adeguatezza che il capacity
market vuole indirizzare
Il mercato elettrico, inoltre, dovrà considerare
• il ricorso a nuove tecnologie e assetti di
mercato per il raggiungimento della piena
integrazione delle Fonti Elettriche Rinnovabili
• L'evoluzione delle reti per permettere sviluppo
della generazione distribuita e per migliorare
la resilienza a eventi meteo straordinari
La perdita di capacità termoelettrica efficiente, flessibile e programmabile
impatta soprattutto sulla capacità di gestire la variabilità delle FER
1. Dato provvisorio
Fonte: Terna
295711-27 - SEN_Audizione Parlamentare_NEW - v21sent.pptx
22
Dei 114GW di capacità installata, 47 – 53 GW contribuiscono
all'adeguatezza del sistema
Sicurezza
Contributo all’adeguatezza delle diverse fonti (2016, punta estiva – bassa idraulicità) (GW)
114
6
Idroel.
109
221
22
Eolico
&
fotovoltaico
In situazione estreme,
l'import garantisce margine
di riserva minimo
19
30
25 - 29
30
0-6
12 - 14
47 - 53
51 - 57
4
51
Import
Fabbisogno
8 -10
1- 52
Termoel.
62
57
38
Installato
Indisponibilità
termoelettrica
all’esercizio
Installato
in esercizio
Indisponibilità
termoelettrico1
Indisponibilità
Eolico e
fotovoltaico
Indisponibilità
Idrico
Contributo
in
adeguatezza
1. Include Quota di autoproduzione, accidentalità statistica, limitazioni di producibilità e indisponibilità programmate.
Fonte: MiSE, Terna
295711-27 - SEN_Audizione Parlamentare_NEW - v21sent.pptx
23
Efficienza Energetica: un sistema in continuo aggiornamento
ad oggi basato su quattro principali strumenti
Attualmente in vigore quattro strumenti principali per promuovere l'efficienza energetica: Certificati
Bianchi, Conto Termico (Terziario e Residenziale), Detrazioni Fiscali (Residenziale) e
Standard/Normative
– Gli strumenti hanno un rapporto tra costo di sistema e risparmio energetico prodotto molto
diverso tra di loro (dai ~2.000 €/tep dei Certificati Bianchi fino a ~15.000€/tep per detrazioni)
Costo di
Sistema al 2015
I Certificati Bianchi, nonostante la loro efficacia, hanno dimostrato alcuni limiti,
pertanto sono in corso di aggiornamento, in particolare per:
– Riconoscere i soli risparmi energetici addizionali vs baseline tecnologica e
normativa
– Estendere le possibilità di azione verso nuovi settori (e.g. trasporto pubblico)
~725 M€
Il Conto Termico è stato recentemente aggiornato migliorandone l'efficacia
~32 M€
Le Detrazioni Fiscali devono essere aggiornate
~2000 M€
Al momento assente qualsiasi meccanismo di incentivazione di EE sui trasporti
Fonte: MiSE
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Rinnovabili: ulteriore penetrazione raggiungibile ma necessario
focalizzare sforzi per evitare ulteriore aumento oneri di sistema
Evoluzione potenza installata FER-E e Spesa A31
Dopo grande impulso a sviluppo FER elettriche,
il decreto rinnovabili capitalizza l'esperienza
acquisita, orientando i fondi con la seguente
logica:
– la maggior parte (50%) su tecnologie che
sono più vicine all'equilibrio economico
(e.g., eolico, idroelettrico)
– restante parte suddivisa tra incentivi per
stimolare tecnologie innovative con
potenziale di export (e.g. solare
termodinamico) e incentivi per sviluppare
economia circolare
Le regole di incentivazione italiane già quasi
allineate a regole UE in vigore dal 1° gennaio
2017, che privilegiano tuttavia un sistema di
aste tecnologicamente neutre
Produzione FER ( TWh)
€ mld
15
150
106.7
12.6
10
100
77.0
50
49.9
4.2
5
3.1
0
0
2005
2010
A3
2015
Produzione FER
1. Oneri di Sistema, componente rinnovabili
Fonte: MiSE, GSE
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Mercato elettrico: incremento delle rinnovabili richiede
evoluzione del mercato per contenerne i costi
L'aumento della penetrazione delle rinnovabili comporta maggiore necessità di servizi
per il bilanciamento del sistema
Stante l'evoluzione dei costi di dispacciamento e sbilanciamento, necessaria
evoluzione dei meccanismi di approvvigionamento delle risorse da spot a medio
periodo (i.e. capacity market)
Nei primi mesi del 2016 i costi di sbilanciamento hanno subito un incremento notevole
(costo complessivo addizionale per il sistema stimato in 700-800 M€1) a causa di
comportamenti anomali potenzialmente sanzionabili
AEEGSI, anche su segnalazione MiSE, ha introdotto delibere che hanno riportato i costi
dei servizi ai livelli dei mesi precedenti e corretto il fenomeno degli sbilanciamenti
volontari
1. Impatto stimato per i mesi di aprile, maggio, giugno 2016 rispetto a valore dell'anno precedente
Fonte: MiSE, Terna
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Agenda
Contesto internazionale di riferimento
Posizione dell'Italia su ambiente, competitività e sicurezza
Temi chiave SEN 2017
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La SEN indirizzerà alcuni temi chiave per raggiungere gli
obiettivi ottimizzando le risorse a disposizione
Lista non esaustiva
• Efficienza Energetica vs Rinnovabili
– Individuare il mix ottimale fra rinnovabili elettriche, termiche e trasporti per centrare gli obiettivi
definendo le politiche di incentivazione necessarie
– Definire il contributo in termini di Efficienza Energetica a livello settoriale, proponendo un'evoluzione
degli strumenti di sostegno agli interventi
• Evoluzione sistema gas
– Valutare opportunità di sviluppo infrastrutturale (e.g. stoccaggio, GNL)
– Individuare strumenti per aumentare la liquidità del mercato
– Analizzare le implicazioni in termini di Security of Supply allo scadere dei contratti di lungo periodo
– Definire quale percorso sia preferibile per realizzare la metanizzazione della Sardegna
• Evoluzione sistema elettrico
– Definire gli investimenti per il rafforzamento delle infrastrutture e per introdurre risorse di flessibilità
– Completare l'armonizzazione delle regole di mercato a livello UE
• Liberalizzazione mercato elettrico e gas
– Definire quale percorso preferire per la piena liberalizzazione del mercato retail (da completarsi entro
1° luglio 2018), individuando conseguenti cambiamenti per il consumatore, e la sua possibile
evoluzione in ottica prosumer
• Evoluzione settore raffinazione e logistica petrolifera
– Indirizzare l'evoluzione del settore coerentemente con obiettivi di rinnovabili trasporti
– Valutare quali opportunità emergano dallo sviluppo della raffinazione e logistica consortile
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Come ci avviciniamo agli obiettivi ambientali? I documenti
programmatici nazionali
Piano Nazionale Clima ed Energia
(previsto nell’ambito della Strategia europea per un’Unione
dell’energia)
In Europa è in corso di definizione la struttura che dovranno avere i Piani Nazionale degli Stati membri
La bozza, da preparare per inizio 2018, dovrà essere sottoposta a consultazione e approvazione da
parte della Commissione europea entro gennaio 2019
Il Piano dovrà integrare il tema dell’energia con quelli ambientali (efficienza energetica, rinnovabili,
emissioni/assorbimenti da foreste e agricoltura, mobilità sostenibile, economia circolare)
Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (prevista dal “Collegato Ambientale”
L.221/2015 )
E’ in fase di definizione il procedimento di approvazione che si concluderà entro il 2017. La Strategia
inende conseguire gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile concordati in sede ONU mediante l’’adozione
dell’Agenda 2030. In particolare affronta i temi della lotta ai cambiamenti climatici e dell’energia pulita,
individua impegni per città e comunità sostenibili , consumo/ produzione responsabili, biodiversità,
gestione delle risorse idriche
Strategia nazionale di sviluppo a basse emissioni al 2050
E’ un documento che l’Italia, a livello G7, si è impegnata a presentare in attuazione dell’ Accordo di
Parigi nel quale saranno indicate le misure più convenienti per decarbonizzare l’economia nazionale .
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