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POSTA
N° 118 - Marzo 2017
Gli “stranguglioni” - Rieducazione al riporto - Mantello di Spinone.
Gli “stranguglioni”
Ho letto su di un quotidiano
che un noto esponente del
PD ha detto che non voleva fare venire “gli stranguglioni” agli elettori. Ho invano cercato il significato di
questa strana parola e mi
rivolgo a lei in cerca di una
spiegazione, anche se non
ha nulla a che vedere con la
cinofilia, perché conosco
l’eclettismo della sua cultura. È in grado di fornirmi
lumi al riguardo?
Andrea Capissi
In effetti la cinofilia non
c’entra proprio… però
l’espressione ha a che vedere coi cavalli.
Nella prima metà del secolo scorso era frequente
che i cavalli fossero affetti da una adenite infettiva che provocava loro un
abbondante spurgo di catarro purulento dalle narici ed il rigonfiamento
delle ghiandole della gola
che arrivavano a suppurare. Non esistendo ancora gli antibiotici, la patologia veniva curata con
dosi “da cavallo” di
sulfamidici.
In dialetto lombardo si
diceva che i cavalli con
quella forma di adenite
avevano “i stranguiun”;
l’espressione può anche
essere trasferita a persona che soffre di una evidente costipazione.
Evidentemente la frase
riferita dal lettore rappre-
senta l’italianizzazione
dell’espressione dialettale
e vuole indicare la produzione di un forte disagio
in qualcuno.
Rieducazione al riporto
Ho un Bracco tedesco di 5
anni, buon cacciatore e fino
ad un recente passato anche buon riportatore.
L’anno scorso, verso la fine
della stagione, un giorno ha
recuperato un fagiano abbattuto da non so chi e invece di riportarmelo lo ha
letteralmente mangiato. Io
ha cercato di richiamarlo
mentre stava mangiandoselo, ma lui mi ha ignorato. Io
non sapendo cosa fare,
glielo ho lasciato mangiare.
Nei giorni successivi non ho
avuto occasione di ammazzare selvaggina e quindi di
verificare il suo riporto. Poi
si è chiusa la caccia.
Ora non so cosa fare e le
chiedo consiglio su come
comportarmi.
Forse ho sbagliato a non
punirlo quando stava mangiandosi il fagiano, ma non
volevo correre il rischio di
scoraggiare il riporto che lui
aveva sempre fatto spontaneamente.
Adesso quindi chiedo a lei
spiegazioni sul perché si è
verificato questa strano comportamento e se devo fare
qualcosa per porvi rimedio.
La ringrazio anticipatamente.
Giovanni Anzieri
È molto probabile che il
fagiano trovato e mangiato dal cane fosse già
morto da giorni e quindi
in decomposizione. Se non
fosse stato così, molto probabilmente il cane lo
avrebbe portato regolarmente come aveva sempre fatto in precedenza.
È stato comunque sbagliato non intervenire per
impedirgli di mangiarlo:
pur senza punirlo, sarebbe stato opportuno non
farglielo fare.
Concordo col lettere che
comunque il fatto non può
essere ignorato e sarebbe
opportuno un processo di
rieducazione.
Ecco i miei suggerimenti
in proposito.
Si procuri una starna morta, metta il cane al guinzaglio, indi gliela faccia
abboccare e lo faccia
camminare al suo fianco
con la starna in bocca.
Dopo qualche metro, se la
faccia consegnare dandogli in cambio un bocconcino. Ripeta l’esercizio diverse volte.
Il giorno successivo, anziché offrirgli la starna, gliela butti in terra davanti al
naso; indi gliela faccia
abboccare e – sempre tenendolo al guinzaglio – lo
faccia camminare un po’
con la starna in bocca.
Nei giorni successivi, butti
la starna più lontano e –
quando il cane l’ha abboccata – lo faccia camminare al suo fianco, ma
senza guinzaglio, premiandolo ogni volta con
un boccone quando gliela
consegna.
Nei giorni successivi, ripeta tutto ma in aperta campagna.
Infine porti il cane in zona
dove si può sparare, faccia volare una starna viva
e gliela abbatta, premiando il cane con il solito boccone quando gliela riconsegna.
Avrà così ri-inculcato nel
cane il corretto comportamento del riporto.
Mantello di Spinone
Ho fatto coprire la mia
Spinona roano marrone da
un maschio bianco arancio
con l’intenzione di tenermi
un cucciolo bianco arancio.
Sono invece nati 8 cuccioli
tutti roano marrone: è normale una cosa del genere?
Dovrei provare a ripetere
l’accoppiamento nella speranza che nascano dei bianchi arancio?
Omissis
Matteo
Dipende dal patrimonio
genetico della cagna: se il
roano marrone è espressione di una coppia omozigote, anche accoppiandola con un bianco arancio, da lei nasceranno
solo e sempre roano marroni.