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PROGETTO D’ISTITUTO

Presentazione

L’Istituto comprensivo del Chiese provvede, per gli studenti del territorio di propria competenza, alla definizione ed all’attuazione dell’offerta formativa del primo ciclo di istruzione e costituisce il primo segmento in cui si realizza il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali. Il Progetto d’Istituto è il documento che esplicita l’identità culturale e progettuale dell’Istituto e, secondo quanto previsto dallo statuto, contiene:  l’analisi del contesto sociale, economico e culturale al fine di individuare i bisogni formativi attuali e futuri, anche in relazione agli adulti e agli sviluppi prevedibili della comunità;    gli obiettivi educativi, culturali e formativi, attualizzati rispetto allo sviluppo della conoscenza e ai bisogni individuati; il quadro dell’offerta formativa curricolare; i progetti e le attività ricorrenti previsti ad integrazione del curricolo, al fine di fornire all’utenza il quadro completo dell’offerta didattico-formativa;    le scelte organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse in funzione dell’obiettivo del successo formativo, con pari attenzione sia alle fasce deboli che alla valorizzazione dell’eccellenza; i criteri generali per l’integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali e per l’inserimento degli studenti stranieri; i criteri generali per la formazione delle classi, l’orario delle lezioni, l’utilizzazione del personale dell’istituzione;   i criteri generali per la programmazione didattica e la valutazione degli studenti, nell’ottica di assicurare un servizio educativo omogeneo; i criteri generali per l’autoanalisi e la valutazione dei processi e dei risultati conseguiti anche al fine di fornire al nucleo interno di valutazione le linee guida per l’espletamento della sua attività;    le modalità di effettivo coinvolgimento degli studenti e delle famiglie nella vita dell’istituzione; le finalità e le modalità per assicurare l’informazione e la comunicazione alle famiglie, in particolare per quanto riguarda l’orientamento e la valutazione degli studenti; gli obiettivi, i criteri e le modalità per l’integrazione e la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e formative provinciali e gli altri soggetti istituzionali operanti nel territorio della comunità scolastica. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Introduzione

L’attuale Progetto d’Istituto, che costituisce il riferimento degli obiettivi che la scuola intende perseguire nel tempo, è stato approvato il 22 ottobre 2014, dopo un intenso e proficuo confronto che ha visto coinvolte tutte le componenti a cui si rivolge. Ora, in seguito alle modifiche introdotte dalla L.P. 10/2016, si rende necessaria una revisione che ne integri alcune parti, ormai superate o non previste allora. Alcune novità riguardano il Piano dell’offerta formativa che viene completato con quanto previsto dal

‘Piano Trentino trilingue’

, il progetto che vuole potenziare le competenze linguistiche in Inglese e Tedesco delle future generazioni. Nella revisione del Progetto, comunque, si vuole mantenere l’attuale impianto strutturale, riconoscendone l’efficacia che ha individuato alcune priorità, prima fra tutte la relazione scuola/famiglia, nella forte consapevolezza che l’evoluzione anche recente delle dinamiche che riguardano gli studenti, impone un nuovo patto fra la scuola e la famiglia.

Il presidente del consiglio dell’Istituzione Flavio Zanetti Il dirigente scolastico Alberto Paris

IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Indice

Presentazione Introduzione Indice Monografia d’istituto: il contesto Stili educativi della comunità e segnali di cambiamento La normativa di riferimento Scuola come alunni: i loro bisogni Le linee della governance: le finalità della scuola Le linee della governance: gli obiettivi della scuola Criteri per la formazione delle classi Le relazioni Rapporti scuola-famiglia Impegni reciproci per i compiti e lo studio a casa L’atlante del territorio Mappa dei livelli organizzativi e della collegialità L’offerta formativa tra discipline e organizzazione - Il significato di “competenza” I piani di studio Le attività opzionali Il “tempo” delle discipline Il “tempo” degli alunni La valutazione degli apprendimenti Autoanalisi e valutazione d’istituto La documentazione I progetti dell’istituto ALLEGATI 

Monografia d’istituto – Carta d’identità

 

Gli alunni: i numeri Scuola come personale

IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017 1 2 3 4 6 7 9 10 12 13 14 15 16 17 18 19 21 22 23 26 31 33 34 35

Monografia di Istituto - Il contesto

L’Istituto Comprensivo del Chiese “Don Lorenzo Milani” abbraccia un ampio territorio che si estende nella Valle del Chiese; il suo bacino d’utenza è costituito da 6 Comuni che raccolgono una popolazione di circa 11.000 abitanti. È costituito dalle scuole primarie di Storo, Lodrone, Condino e Pieve di Bono e dalle scuole secondarie di primo grado di Storo e Pieve di Bono. La sua sede ufficiale è a Storo, comune di circa 4.600 abitanti, situato alla periferia sud occidentale del Trentino.

LA STORIA

Attingendo alla grande storia, ma ancor più a quella talvolta impropriamente definita “minore”, ampiamente studiate e descritte nei lavori di insigni studiosi locali e non, è possibile rintracciare alcune delle caratteristiche che ancor oggi consegnano gli elementi distintivi del contesto, delle singole comunità che vivono in questa terra, definita “di confine e di passaggio”. Terra di confine da sempre, la Valle del Chiese, oggi, è solo il limite fra due regioni dello stesso Stato, mentre in passato, dal 1859 al 1918, fu confine fra l'Impero Austro-ungarico ed il Regno d'Italia, prima ancora tra il Principato Vescovile di Trento e le terre lombarde dipendenti da Brescia, Milano o Venezia. Qui c'era la Pieve, istituzione religiosa e amministrativa, la più meridionale del Principato trentino. Da qui partirono i conti Lodron per tessere le loro trame diplomatiche con Venezia e per espandere il loro potere in Val Lagarina, Alto Adige, Tirolo, Salisburgo, Carinzia e Baviera. Terra di passaggio, a causa della sua posizione geografica decentrata e scarsamente presidiata, ma allo stesso tempo comodo transito dalle montagne alla pianura, la Valle del Chiese, nel corso della storia fu scelta da vari condottieri come percorso dall'Europa Centrale alla Pianura Padana o come linea ideale per salire verso il Trentino. Di qui passò Federico Barbarossa, l'imperatore svevo che scese in Italia nel XII secolo. Nel 1500, poi, il Chiese fu invaso dai Lanzichenecchi, avviati al Sacco di Roma del 1527. E ancora: Napoleone, alla fine del Settecento, elaborò a Storo i piani per la conquista del Trentino; i Corpi Franchi (nel 1848) seminarono distruzione durante la Prima Guerra d'Indipendenza; Giuseppe Garibaldi (nel 1866) combatté battaglie in Valle, prima di tentare la strada per la conquista di Trento via Val di Ledro. Nel 1915, dopo il 24 maggio, l'esercito italiano irruppe nella Valle, che divenne Fronte e fu spaccata in due: a nord gli Austriaci (chiusi entro la linea dei forti di Lardaro), a sud gli Italiani (nelle postazioni che da Condino e Cimego salivano alle trincee dello Stigolo).

L’AMBIENTE NATURALE ED ECONOMICO

Dal punto di vista geografico la Valle del Chiese si configura come un solco di origine glaciale scavato dal fiume Chiese e dai suoi affluenti in milioni di anni. E’ una valle ricca d'acqua, ma l’acqua, da risorsa, è divenuta negli anni arma a doppio taglio. Nel secondo dopoguerra il territorio è stato scelto come sito ideale per costruire dighe e centrali idroelettriche e la captazione delle acque ha mutato il paesaggio. Il corso e la vita del fiume Chiese al di sotto delle opere di presa ne sono uscite penalizzate, ma la popolazione locale, che nei lavori per la costruzione delle centrali (tra il 1952 e il 1960) aveva comunque trovato l’occasione per uscire dalla secolare povertà, oggi non accetta più l’idea che l’acqua sia un bene spendibile a cuor leggero e che la sua importanza sia legata esclusivamente alla produzione d’energia. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

La particolare situazione geografica ha condizionato non poco l’aspetto socio-economico della valle, che nel passato era basato principalmente sull’agricoltura e sull’allevamento del bestiame, attività fiorenti per la presenza di vaste aree prative e pascoli montani, nonché su alcune attività artigianali e commerciali di pari importanza. Il passaggio dalla società contadina a quella industriale avvenne nel secondo dopoguerra e fu repentino: i contadini si trasformarono in operai; la montagna e qualche volta anche la campagna di fondovalle vennero in un primo tempo abbandonate, cosicché molte malghe, i vecchi fienili, i prati e i campi si degradarono; l’improvvisa disponibilità di denaro favorì uno sviluppo edilizio senza precedenti, in alcuni paesi addirittura caotico; quasi tutte le botteghe artigiane vennero chiuse e i padri cessarono di trasmettere ai figli la propria "arte". La Valle subì dunque un impoverimento non solo per quanto riguarda le abilità manuali, ma anche in termini culturali più generali, lasciando un vuoto che presto fu riempito da nuove culture emergenti. Dal punto di vista economico la Valle del Chiese negli ultimi decenni ha attraversato notevoli cambiamenti: - negli anni ’80 e ’90 vi è stato un proliferare di nuove attività, prevalentemente artigianali, - - che hanno trovato insediamento nelle diverse aree produttive e che sono sorte in diversi punti della valle in quel periodo; negli anni 2000 si sono riscontrati diversi casi di aziende multinazionali di dimensioni rilevanti per il contesto, che hanno abbandonato le unità produttive locali (in molti casi solo dopo alcuni anni dal loro insediamento), così come alcune aziende locali hanno trasferito le loro produzioni in altri contesti nazionali ed esteri, anche per la difficoltà a trovare personale qualificato in zona; la situazione attuale vede un ridimensionamento generale delle attività produttive, con la chiusura di numerose aziende ed una conseguente contrazione dell’offerta lavorativa in tutti i settori. Fanno eccezione alcune realtà, anche di recente costituzione, che sviluppano la loro attività facendo riferimento ad un mercato internazionale: queste realtà sono spesso in difficoltà a trovare in zona giovani con competenze e capacità adeguate. Questo costituisce un ulteriore fattore di rischio alla loro permanenza nel nostro territorio e un disincentivo agli investimenti locali. La necessità di sostenere la domanda presente e futura di competenze nuove si pone, quindi, come una questione essenziale per i diversi attori sociali della valle, ponendo così nell’istituzione scolastica nuovi orizzonti e nuove sfide.

IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Stili educativi della comunità e segnali di cambiamento

In tale scenario la comunità vive ed opera esprimendo nel quotidiano stili di vita, di educazione per le nuove generazioni, che la Scuola legge e interpreta come parte essenziale della propria identità e della propria collocazione nella comunità stessa. Nel corso degli ultimi anni, la Valle del Chiese ha saputo e dovuto fare un bilancio delle proprie ricchezze e potenzialità e ha implementato un sistema organizzativo in grado di dare concreta risposta al bisogno di cambiamento. Si sta diffondendo, pur con fatica, la filosofia della “città di valle”, secondo la quale il territorio del Chiese, peraltro non omogeneo per tradizioni e condizioni socio-economiche, deve avere in comune molti servizi distribuiti nei vari paesi ed uno sviluppo programmato insieme dalle comunità. Si nota un positivo atteggiamento culturale e motivazionale da parte delle amministrazioni locali, una maggiore e più decisa attenzione agli aspetti culturali e formativi, con scelte e azioni prioritarie di

governance

. Per ciò che più da vicino riguarda la scuola si osservano un aumento della scolarità e del numero di diplomati e laureati, quindi un presumibile maggior valore attribuito all’istruzione e alla cultura in genere. Inoltre, oggi alla famiglia intesa in senso tradizionale si accosta sempre più una pluralità di ‘famiglie’, con problematiche nuove e complesse. Si presentano, infatti, situazioni di difficoltà educativa cui la famiglia non sempre riesce a far fronte e, talvolta, chiede aiuto alla scuola. Affiancate a queste vi sono altre situazioni in cui la scuola manifesta criticità non riscontrate in ambito familiare. Si possono notare, inoltre, difficoltà nelle relazioni tra scuola e famiglia, quando l’errore e la valutazione vengono vissuti come giudizi sulla persona e non sui prodotti. Possono, allora, nascere ostacoli a mantenere un dialogo aperto e costruttivo, interrompendo quel patto educativo che sta alla base della crescita degli alunni. Ecco dunque che in tali occasioni il mondo scolastico viene vissuto da parte delle famiglie come ostile e poco incline a riconoscere i propri bisogni, allontanando sempre più gli uni dagli altri. Questa reciproca difficoltà nell’interpretare correttamente i diversi comportamenti può essere superata attraverso il confronto e il dialogo, per definire con maggior chiarezza gli obiettivi comuni e i modi e i ruoli diversi per raggiungerli. Per quanto riguarda, poi, i nostri alunni, si rileva un’elevata partecipazione ai gruppi strutturati in cui possono praticare e apprendere attività sportive, musicali, ricreative, offerte con regolarità e costanza dalle associazioni extrascolastiche. Queste attività sono fortemente sostenute dalle famiglie come momento in cui i ragazzi possono coltivare i loro interessi e misurarsi con offerte che completano o integrano il loro apprendimento. Ciò che caratterizza i loro percorsi sono un’alta motivazione, i risultati che appaiono immediatamente visibili e legittimano il loro impegno e una maggior resistenza alla fatica. Ecco, allora, che accolgono l’addestramento come necessario, vivono l’errore come occasione di miglioramento, dimostrano di saper “trattenere” conoscenze e strategie di azione, sfruttando modi diversi di apprendere e le intelligenze multiple che ognuno possiede. La Scuola, ancora, li “vede” esperti consumatori delle tecnologie, dei linguaggi visivi, con un forte cambiamento generazionale nella comunicazione che appare più essenziale, frammentaria, gestuale, con tempi d’ascolto e di attenzione piuttosto limitati. Sono diffusi una certa irrequietezza, istintività, individualismo, mentre l’assunzione di regole e la responsabilità del vivere comune non risultano sempre praticate. Va comunque evidenziata l’enorme potenzialità contenuta nell’uso delle tecnologie, divenute ormai elemento irrinunciabile in ogni ambito personale e professionale. Si tratta, quindi, di educare i ragazzi ad un uso sempre più consapevole e responsabile di tali strumenti. La sfida, a cui la scuola è chiamata a rispondere, sarà di integrare gli aspetti metodologici, didattici e formativi con gli stili di vita delle nuove generazioni, che si dovranno confrontare in una società sempre più digitale. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

La normativa di riferimento

Non è possibile elencare tutte le norme, le leggi, i decreti che riguardano la scuola come sistema formativo e per tale aspetto si rimanda a pubblicazioni specifiche. Di seguito, si accenna in breve alla legislazione vigente, soprattutto per ciò che riguarda l’organizzazione della vita scolastica .

Tutto il composito mondo della scuola è guidato dagli

artt. 3, 30, 33, 34

della Costituzione italiana che garantiscono il servizio pubblico di istruzione. Inoltre, poiché la nostra è una provincia autonoma, ha potere primario di emanare specifiche norme in materia di assistenza, edilizia scolastica e di formazione professionale; ha, poi, potere secondario per disciplinare l’istruzione primaria e secondaria. La legge di riferimento per il mondo della scuola trentina è la L.P. n. 5 del 7 agosto 2006, che definisce il “Sistema educativo di istruzione e formazione provinciale”. Da essa sono derivati una serie di Regolamenti applicativi tra cui si evidenziano:  Regolamento per favorire l’inclusione e l’integrazione di alunni con bisogni educativi    speciali; Regolamento per l'inserimento e l'integrazione degli studenti stranieri nel sistema educativo provinciale Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale Regolamento stralcio per la definizione dei piani di studio provinciali relativi al percorso del primo ciclo di istruzione Dal 2010 sono in vigore i nuovi Piani di Studio Provinciali (PSP) strutturati per competenze, che sono incentrati sullo sviluppo del “sapere, saper fare e saper essere”, sempre più autonomo e consapevole, del soggetto in apprendimento. Successivamente, dai PSP l’IC del Chiese ha elaborato i propri curricoli, tenendo conto dei bisogni formativi del contesto. Il Consiglio dell’Istituzione ha approvato, nella seduta del 2 ottobre 2008, lo

Statuto dell’IC del Chiese

, che definisce le finalità e i criteri dell’organizzazione scolastica, che stabilisce gli organi dell’istituzione, gli strumenti di organizzazione e programmazione e che individua le modalità di partecipazione all’attività dell’istituzione. Si applica rigorosamente il

Dlgs. N. 81/2008

in materia di Sicurezza e la

L. 196/2003

sulla Privacy.

A proposito di Sicurezza degli alunni

Il problema della sicurezza sul luogo di lavoro si coniuga con quello della “vivibilità” degli ambienti in cui operano gli insegnanti e gli alunni. Tale problematica pertanto è affrontata sia dal punto di vista educativo (con interventi mirati all’acquisizione da parte degli alunni di norme di comportamento in caso di emergenza e con prove di evacuazione) sia dal punto di vista legislativo, al fine di adempiere le vigenti normative in materia di sicurezza. In questa direzione gli interventi concreti realizzati per ciascuno dei sei edifici di pertinenza dell’Istituto sono i seguenti:  compilazione della lista di controllo;  valutazione del rischio;    richieste di intervento, al fine di migliorare le condizioni di sicurezza, all’ente proprietario, le Amministrazioni comunali responsabili; organizzazione dell’emergenza; definizione delle procedure di emergenza ed evacuazione;   redazione ed esposizione delle cartografie; nomina del personale addetto al primo soccorso e di prevenzione incendi. Il personale incaricato dello svolgimento di specifici compiti di prevenzione e intervento viene designato sulla base di competenze acquisite attraverso specifici corsi di formazione obbligatori. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Scuola come alunni: i loro bisogni

Per bisogno intendiamo la necessità profonda della persona di crescere, di giungere ad una maturità consapevole, di stare bene; la scuola costituisce un osservatorio privilegiato del comportamento, degli interessi che i bambini e gli adolescenti manifestano come specchio dei tempi in cui viviamo.

Un'importante

responsabilità del Progetto

è quella di ragionare sui bisogni della persona che sta crescendo in relazione al contesto in cui vive e di provare poi a dare delle risposte di senso, mettendo in atto azioni significative. Le domande che si pongono sono: 1.

In questo contesto socio-culturale ed economico, quali sono le priorità (in termini di competenze e di comportamenti attesi) da assumere nell'impegno formativo? 2.

Quali difficoltà, quali carenze e quali facilitazioni ricevono i nostri alunni dalla loro comunità e dagli stili educativi delle famiglie, per diventare uomini e cittadini a pieno titolo?

Identificare e definire i bisogni formativi è un percorso e un processo di riflessione pedagogica che affida al tempo e all’azione educativa l’oggettività dell’analisi e dei risultati.

La scuola non è sola in questo compito: lo fa in collaborazione con le famiglie, con i gruppi o le associazioni, anche informali, che si occupano di formazione. FAMIGLIA STUDENTE SCUOLA TERRITORIO La scuola raccoglie gli indicatori del contesto in cui è inserita e opera, osservando il quadro mutevole della società attuale. In che modo? Principalmente raccogliendo dati oggettivi e segnalazioni che sono riconducibili agli aspetti sociali, economici e culturali. Non meno importanti e utili per una lettura attenta dei bisogni sono anche le impressioni, le idee, le esperienze individuali che gli insegnanti possono leggere nel rapporto quotidiano con gli alunni. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Alla scuola, quale istituzione formativa, viene affidato il delicato compito di trovare risposte ai bisogni primari, a quelli evidenti del contesto e a quelli formativi più urgenti.

BISOGNI DELLA PERSONA

- Autostima - Identità e Appartenenza - Sicurezza - Relazione - Comunicazione - Conoscenza

BISOGNI RILEVATI DAL CONTESTO BISOGNI PRIORITARI FORMATIVI A SCUOLA

- Rispettare e valorizzare l’istruzione e la cultura - Rispettare persone, norme e regole - Sviluppare la capacità di adattarsi alle situazioni che cambiano - Aumentare la capacità di lavorare in gruppo - Sviluppare la capacità di assumersi responsabilità e di portare a termine un compito - Evitare la chiusura nel proprio ambiente - Imparare ad imparare - Sviluppare competenze - Acquisire saperi essenziali - Riflettere, interpretare, valutare e trovare soluzioni - Aprirsi alla diversità - Praticare percorsi personalizzati IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Le linee della governance: le finalità della scuola

La risposta ai bisogni formativi si coniuga con le finalità educative dell’Istituto, in parte stabilite dalla norma, in parte scelte e perseguite dal contesto di appartenenza. La scuola è

formativa

in quanto promuove la crescita della persona, lo sviluppo delle capacità, della creatività e delle attitudini individuali per un inserimento attivo e responsabile nella società. È

ambiente di apprendimento

che opera per promuovere l’acquisizione degli strumenti culturali di base e la padronanza delle diverse discipline. È

ambiente educativo

che si propone di valorizzare le capacità relazionali e di promuovere i principi fondamentali della convivenza civile.

APPRENDIMENTO FORMAZIONE EDUCAZIONE FINALITÀ DELLA SCUOLA

La finalità prioritaria della

Scuola Primaria

è, dunque, la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno. Le finalità della

Scuola Secondaria

si inseriscono su quelle già attuate nel percorso precedente, potenziando il ruolo dell’alunno come vero motore del proprio apprendimento, favorendo un percorso orientativo nella consapevolezza delle competenze acquisite. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Tali finalità si attuano attraverso: 1. lo sviluppo integrale della personalità: - riconoscimento della propria identità - - espressione del proprio vissuto percezione delle proprie capacità e limiti - - capacità di autocontrollo capacità di compiere scelte 2. lo sviluppo dell’autonomia - - - esercizio dell’autonomia personale assunzione di responsabilità assumere e portare a termine incarichi 3. - autonomia nello studio e nel lavoro scolastico la relazione con gli altri: - imparare ad agire in contesti sempre più allargati 4. - - - - - promozione del confronto interpersonale l’adozione di “buone pratiche”, di regole e di comportamenti sociali positivi sperimentare forme di lavoro di gruppo cooperativo dialogare e partecipare in maniera costruttiva valorizzare e accettare le diversità lo sviluppo delle competenze come acquisizione di conoscenze e abilità disciplinari nei vari ambiti di apprendimento: capacità di comunicare in modo chiaro e corretto il proprio pensiero; capacità di trovare soluzioni a problemi; capacità di osservazione e analisi; capacità di riflettere, collegare, fare sintesi; capacità di utilizzare le conoscenze specifiche di ogni disciplina in contesti diversi.

Va comunque sottolineato come si intenda sostenere la personalizzazione dei percorsi di educazione e di apprendimento, prestando attenzione alle situazioni di disagio, con funzionale utilizzo delle risorse rivolte agli alunni con bisogni educativi speciali, ma favorendo anche lo sviluppo delle “eccellenze.” IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Le linee della governance: gli obiettivi della scuola

L’istituto Comprensivo del Chiese con la rivisitazione del proprio ‘Progetto d’Istituto’ per i prossimi quattro anni scolastici, intende valorizzare il proprio ruolo di Istituzione formativa privilegiata, rafforzando l’integrazione con il contesto sociale, culturale ed economico del territorio in cui opera. Per questo, fra i vari obiettivi da perseguire, l’Istituto del Chiese intende prioritariamente rafforzare le relazioni collaborative con le famiglie e con le comunità di riferimento per favorire una convergenza delle azioni educative reciproche al fine di migliorare i comportamenti di convivenza civica da parte delle future generazioni della Valle del Chiese.

-

COMUNICAZIONE  Migliorare le comunicazioni tra scuola e famiglia e la reciproca conoscenza (definizione dei  ruoli) Riconoscere reciprocamente i diritti ed i doveri dei protagonisti (insegnanti, genitori e alunni) e in senso più allargato anche di enti che contribuiscono alla formazione (società

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  sportive, catechesi, comunità, ecc.) Definire un nuovo modello di comunicazione fra la scuola e le famiglie sperimentando e costruendo modelli e tempistiche diverse, anche con l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche (ICT).

Utilizzo del sito internet della Scuola, dove le informazioni importanti siano facilmente accessibili e tempestive.

RELAZIONE  Valorizzare ogni forma di confronto scuola/famiglie per un supporto alle scelte educative    anche non scolastiche. Favorire l’integrazione organizzando, anche a scuola, degli scambi culturali fra le varie etnie. Potenziare le relazioni tra scuola e famiglia in un’ottica di collaborazione e sinergia per il raggiungimento del successo formativo degli alunni/figli. Costruzione e sottoscrizione del ‘Contratto formativo’ fra scuola, alunno e famiglia, dove si definiscono le regole per una migliore collaborazione, attraverso un rapporto di fiducia reciproca.

PARTECIPAZIONE  Favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie all’attività scolastica ed alla gestione del tempo scuola, sperimentando ed incentivando nuove formule che valorizzino la conoscenza delle reciproche esperienze.    Favorire il coinvolgimento dei genitori per la realizzazione o proposta di serate (culturali, sulla genitorialità o altro) anche tra genitori e docenti. Creazione di due momenti annuali di apertura ad attività inerenti alla scuola.

Trovare dei modi “divertenti” per conoscersi meglio (carnevale, spettacoli, giornata aperta, coinvolgimento (per esempio), degli animatori degli adolescenti e dei genitori, per organizzare delle serate a tema, musica etc.

COMPORTAMENTO  Strutturare un modello condiviso di azioni/attività reciproche per migliorare l’educazione civica, la conoscenza delle regole, delle Istituzioni, del bene pubblico, dell’ambiente sociale ed economico del nostro territorio.  Promuovere valori e buone prassi praticate da tutti, condivise ed esercitate in ogni situazioni di vita, non solo scolastica. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Criteri per la formazione delle classi

Alla classe prima della scuola primaria si iscrivono obbligatoriamente i bambini che compiono i 6 anni entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento. Possono essere iscritti al primo anno del primo ciclo, su richiesta dei genitori, anche i bambini e le bambine che compiono i sei anni entro l’aprile dell’anno successivo. Per la formazione delle classi prime della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, vengono seguiti di norma i seguenti criteri, al fine di ottenere classi eterogenee ed equilibrate: le autonomie, le capacità e la preparazione degli alunni; il numero e la distribuzione tra maschi e femmine; la presenza di più alunni provenienti dalla stessa zona di residenza; le indicazioni degli insegnanti del precedente grado di scuola; le indicazioni della famiglia, se non in contrasto con i precedenti criteri; gli alunni con disagio segnalato e/o certificato ai sensi della legge n 104/ 92 vengono inseriti nella classe che meglio favorisce il processo di integrazione.

Criteri per accogliere gli alunni fuori bacino d’utenza, deliberati dal Consiglio dell’istituzione nella seduta del 28 aprile 2014.

SCUOLA PRIMARIA Fino a 22 per 1 sezione – fino a 45 per due sezioni – fino a 68 per tre sezioni

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Alunni che compiono i 6 anni nel periodo di obbligo scolastico Alunni BES con certificazione L. 104/92 Alunni con fratelli che frequentano lo stesso plesso nell’a. s. d’iscrizione Alunni provenienti da classi dell’IC del Chiese Alunni con fratelli che frequentano l’IC del Chiese nell’a. s. d’iscrizione Genitori impegnati in attività lavorativa nel bacino d’utenza Data di presentazione della domanda In caso di parità si effettuerà il sorteggio per l’ammissione.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Fino a 23 per ogni sezione SSPG Storo Fino a 25 per ogni sezione SSPG Pieve di Bono

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Alunni BES con certificazione L. 104/92 Alunni con fratelli che frequentano lo stesso plesso nell’a. s. d’iscrizione Alunni provenienti da classi dell’IC del Chiese Alunni con fratelli che frequentano l’IC del Chiese nell’a. s. d’iscrizione Genitori impegnati in attività lavorativa nel bacino d’utenza Data di presentazione della domanda In caso di parità si effettuerà il sorteggio per l’ammissione.

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Le relazioni

La scuola è l’ambiente privilegiato di socializzazione e di educazione alla socialità in quanto, proprio per la sua strutturazione, consente di instaurare e mantenere numerose relazioni che assieme all’acquisizione delle abilità di base ne costituiscono la priorità educativa. Gli studi recenti in campo psicologico e pedagogico assegnano al concetto di relazione un significato ampio e molteplice; in ambito scolastico è un concetto educativo che prevede il possesso di competenze specifiche da parte degli insegnanti, i quali devono ravvisare nella relazione uno degli aspetti fondanti della loro professione. La relazione non è solo “comunicazione” o un generico “incontro o rapporto” tra persone, parole che ne indicano aspetti salienti ma parziali. Essa è intesa come

predisposizione di percorsi atti a favorire un clima positivo e stimolante, che faciliti l’apprendimento, che promuova la capacità di iniziativa personale, di impegno, di responsabilità e autonomia, di accettazione e rispetto reciproco.

Dunque non c’è apprendimento senza relazione, in cui l’educatore mette in gioco esperienze, competenze, capacità di controllo di sé, mentre l’alunno si pone in una prospettiva di crescita e di apprendimento. La relazione è un percorso e un processo in continuo divenire che permette la costruzione di significati condivisi, diversi a seconda del periodo dell’età evolutiva. Nell’Istituto prevale un modello di scuola cooperativo, che identifica nel gruppo l’entità di base dove il singolo possa trovare il proprio spazio di azione, di attenzione, di cura, di percorsi anche personalizzati. La complessità delle relazioni, la pluralità di modelli di comportamento fa emergere la necessità di scrivere regole e prassi di azione e di intervento, attraverso il confronto diretto e la condivisione. Ne sono esempi l’elaborazione del Progetto d’Istituto, i ‘patti educativi’ tra scuola e famiglia, tra insegnanti ed alunni, fino ai Regolamenti redatti in questi anni a vari livelli. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Rapporti scuola-famiglia

La famiglia, fondamentale punto di riferimento per l’alunno, è il primo luogo di acquisizione di competenze, di crescita e di sviluppo di un’identità sociale. Scuola e famiglia dovrebbero essere tra loro in un necessario rapporto di continua interazione e di dialogo costruttivo nel rispetto dei reciproci ruoli. La partecipazione dei genitori ai momenti offerti dalla scuola diviene

occasione fondamentale e irrinunciabile

per la costruzione di tale dialogo in un’ottica di condivisione e reciprocità. Le comunicazioni tra scuola-famiglia avvengono in modo diversificato.

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Strumenti:

il libretto dell’alunno, la sua Scheda personale, gli avvisi del dirigente e degli insegnanti, il sito dell’istituto e attraverso l’accesso alle informazioni del registro elettronico.

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Momenti/occasioni di partecipazione diretta e/o rappresentativa

Colloqui individuali finalizzati alla conoscenza del processo d’apprendimento nonché all’individuazione delle eventuali azioni da attuare; possibili anche su richiesta dei genitori Colloqui generali uno a quadrimestre Assemblee di inizio anno finalizzate all’incontro con i docenti per conoscere l’organizzazione e l’offerta formativa della scuola/classe. Nelle assemblee di classe viene presentato il piano annuale di lavoro da parte degli insegnanti e vengono eletti i rappresentanti dei genitori nel Consiglio di classe (due rappresentanti per classe nella scuola primaria, quattro rappresentanti nella scuola secondaria di primo grado).

Consegna documento di valutazione al termine di ogni quadrimestre è consegnata ai genitori o a un loro delegato maggiorenne.

Incontri informativi Scuola aperta Assemblee di classe Sportello genitori Questionari di gradimento Consiglio dell’Istituzione Consigli di classe Consulta dei Genitori - - - - Presentazione organizzazione scolastica Progetto dell’istituto: Affettività, Orientamento … I genitori partecipano alle varie attività proposte (spettacoli, feste, giornate tematiche, laboratori e lezioni …) I genitori possono utilizzare i locali della scuola, previa autorizzazione del dirigente scolastico, per assemblee di classe indette autonomamente o richieste dalla scuola.

Contatto con l’operatrice psico-pedagogica Contatto con la psicologa del progetto’Discovery’ Consentono ai genitori di esprimere un giudizio sul servizio scolastico nell’ottica del miglioramento dell’offerta formativa Prevede 18 componenti eletti: 8 genitori 8 docenti Il dirigente scolastico e 2 personale Ata Rappresentanti dei genitori della scuola primaria e secondaria di primo grado eletti Ne fanno parte i rappresentanti dei genitori di tutti i consigli di classe e i rappresentanti eletti nel Consiglio dell’Istituzione. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Gli insegnanti

equa ripartizione dei carichi, le scadenze del piano di lavoro settimanale, l’uso del diario

Impegni reciproci per i compiti e lo studio a casa

Gli alunni

Si impegnano a svolgere con regolarità il lavoro assegnato

I genitori

Si interessano dell’attività scolastica dei figli e degli impegni per casa Sollecitano il racconto sfogliando i quaderni o i libri Spiegano e verificano se le consegne sono state capite Informano i genitori di quanto avviene a scuola, degli impegni da svolgere a casa, delle comunicazioni sul libretto, fanno firmare le valutazioni delle verifiche Aiutano i figli a organizzare lo spazio, il tempo per lo studio e la preparazione dei materiali scolastici Si impegnano a lavorare da soli salvo indicazioni diverse dell’insegnante Controllano e correggono regolarmente con gli Restituiscono attraverso l’uso del libretto personale Organizzano il luogo, il tempo e i materiali per lavorare a casa Non si sostituiscono ai figli nell’esecuzione dei compiti IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

L’atlante del territorio

Il territorio rappresenta il luogo non solo fisico, all’interno del quale si svolge l’azione della scuola e il “contesto” dal quale proviene la sua utenza: esso costituisce la prima fonte di “conoscenza”, che nella scuola verrà ordinata e sviluppata attraverso l’applicazione dei piani di studio di Istituto. L’offerta formativa della scuola non può prescindere dai bisogni che il territorio esprime, né dalla valorizzazione delle opportunità che esso offre, costruendo e mantenendo o instaurando ex-novo un ambizioso Progetto educativo di comunità, basato sulla reciproca conoscenza, sul contratto educativo, sulla condivisione di intenzioni e di percorsi educativi. -

Collaborazioni con il territorio

Le scuole primarie e la secondaria di primo grado dell’Istituto si avvalgono di opportunità proposte sia agli alunni sia agli insegnanti da diversi enti presenti sul territorio: Rete Scuole delle Giudicarie Istituti limitrofi della provincia di Brescia Biblioteche comunali Rete Trentina di Educazione Ambientale Parco Adamello Brenta Azienda Sanitaria per percorsi di educazione alla salute Scuola Musicale delle Giudicarie Centro Studi Judicaria Polizia Locale, VV.F, CRI, Servizio ambulanza Storo Cooperative e Aziende del territorio Istituzioni di volontariato Associazioni sportive (Volley, calcio, atletica…) Associazioni culturali BIM del Chiese Comunità di valle, Comuni della Valle del Chiese - Politiche Giovanili, Assessorati all’Istruzione, IPRASE Libera Università di Bolzano e Università Cattolica di Brescia, corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria percorsi di tirocinio per la formazione dei nuovi insegnanti, Università degli studi di Padova e di Trento per i percorsi TFA Corpo Forestale RSA Altri possibili luoghi educativi e/o di aggregazione: oratori ove presenti e funzionanti, gruppi della catechesi e gruppi musicali IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Mappa dei livelli organizzativi e della collegialità

Docente Vicario

sostituisce il dirigente nei momenti di assenza Dirigente, referenti di plesso e psicopedagogista di Istituto: 7 insegnanti

Gruppi di Ricerca/Azione

Genitori e Insegnanti

Funzioni Strumentali

Insegnanti che coordinano le commissioni di Istituto Insegnanti coordinatori dei Gruppi disciplinari

Staff Dirigente scolastico Consiglio dell’Istituzione Scolastica

18 componenti : 8 genitori 8 docenti 2 personale Ata 1 dirigente scolastico Scolastica

Collegio Docenti

È costituito da tutti i docenti in servizio

Commissioni di Istituto

Continuità e orientamento Bes/ In Agio: Stranieri Lingue comunitarie Salute e Ambiente Pace e solidarietà

Consulta genitori

Rappresentanti dei Consigli di classe e 4 rappresentanti del Consiglio dell’Istituzione

Gruppi disciplinari

Lettere Matematica, scienze, tecnologia Lingue comunitarie Area delle educazioni Dirigente : 2 docenti nominati dal Collegio dei docenti 1 docente nominato dal Consiglio dell’Istituzione 1 Tutor del docente in anno di formazione

Gruppo Interno di Valutazione Consigli di classe

48 classi IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

L’offerta formativa tra discipline e organizzazione Il significato di “competenza”

L’Istituto Comprensivo del Chiese, in applicazione dei Piani di Studio Provinciali, (PSP) si caratterizza come scuola che promuove

competenze

, ossia strutture operative complesse che integrano conoscenze, abilità, atteggiamenti. E’ in atto una profonda riflessione all’interno dell’Istituto rispetto alla revisione dei curricoli delle diverse discipline, declinati ora per

competenze

,

abilità

e

conoscenze.

Una

competenza

si manifesta quando un soggetto riesce ad attivare e coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne (quali atteggiamenti, valori, motivazioni, ecc.) per fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi; comporta dunque non solo il possesso di conoscenze e di abilità, ma anche l’uso di strategie necessarie per la loro applicazione, nonché la gestione di emozioni e atteggiamenti adeguati. Di conseguenza una competenza può essere più o meno elevata in relazione alla tipologia di compiti da svolgere o ai problemi da affrontare. Non solo, ma ogni competenza subisce uno sviluppo e si intreccia con altre competenze. Esiste quindi certamente un aspetto soggettivo della competenza, ma anche uno sociale, nel senso che essa può essere riconosciuta attraverso le sue manifestazioni pubbliche.

Le Raccomandazioni del Parlamento europeo – 18/12/06 definiscono

le competenze come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. La Certificazione delle competenze prevista per ogni alunno alla fine del primo ciclo d’istruzione definisce infatti il livello di raggiungimento delle suddette otto competenze.

Piano Trentino trilingue

L’investimento nell’apprendimento delle lingue è una delle priorità strategiche indicate dall’Europa per lo sviluppo dei territori e per l’occupabilità dei giovani e proprio per questo la P.A.T. ha ritenuto di investire molto nell’ambito della propria programmazione. Nel novembre 2014 ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Ministero dell’istruzione per lo sviluppo delle lingue comunitarie che ha prodotto il ‘Piano Trentino trilingue 2015-2020’ nel quale viene introdotto l’insegnamento in modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning) di discipline non linguistiche, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado. Per la Scuola Primaria il Piano prevede l’insegnamento di 3 ore settimanali svolte dall’insegnante di Lingua comunitaria in modalità CLIL in tutte le classi dall’a. s. 2018-19, mentre per il prossimo anno, 2017/18, saranno coinvolte le classi terze, quarte e quinte. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Per la scuola secondaria di primo grado il Piano propone sempre tre ore in modalità CLIL in ogni classe effettuate dal docente della disciplina in possesso di certificate competenze linguistiche, iniziando dal prossimo anno 2017-18 con le classi prime. Nel nostro istituto proseguirà anche il prossimo anno l’esperienza della scuola primaria di Condino in cui vengono effettuate sette lezioni settimanali in modalità CLIL in Tedesco in tutte le classi, mentre le scuole primarie di Storo, Pieve di Bono e Lodrone applicheranno il Piano trilingue con tre ore settimanali di CLIL in Inglese nelle classi terze, quarte e quinte nelle seguenti discipline: Scienze, Arte e Immagine e/o Musica. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, dopo l’esperienza realizzata a Storo con moduli CLIL in Tedesco in tutte le classi effettuati con la metodologia della co-docenza, in cui è l’insegnante di Tedesco a tenere la lezione in compresenza con il docente della disciplina, il prossimo anno 2017-18, per le difficoltà nel reperire le opportune risorse, nelle classi prime verranno effettuate le tre ore settimanali coinvolgendo, probabilmente, entrambe le lingue comunitarie Inglese e Tedesco. Al momento non si è in grado di definire con certezza quali saranno le discipline effettivamente coinvolte, che saranno individuate tra le seguenti: Scienze naturali, Geografia, Storia ed educazione alla cittadinanza, Tecnologia, Arte e Immagine, Musica, Scienze motorie e sportive. Tutto quanto espresso verrà realizzato compatibilmente con le risorse disponibili. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

I Piani di studio

Con l’anno scolastico 2010/2011 i Piani di Studio Provinciali, opportunamente rielaborati nei singoli Istituti, hanno trovato piena attuazione in tutto il percorso del primo ciclo di istruzione. Nel corso degli ultimi anni l’Istituto ha elaborato gradualmente i curricoli verticali (dalla 1^ primaria alla 3^ secondaria di primo grado) relativi alle singole discipline; essi hanno costituito la base per l’ulteriore stesura in termini di competenze. I curricoli costituiscono la base per l’elaborazione del piano di lavoro dell’insegnante che tiene così conto delle finalità formative, delle abilità, delle conoscenze irrinunciabili e comuni a tutte le classi dell’Istituto. I curricoli elaborati sono presenti sul sito dell’Istituto e annualmente sono sottoposti a verifica e valutazione da parte delle commissioni o gruppi di lavoro e, quando serve, aggiornati dal punto di vista formale e nella loro scansione per classe. Il curricolo obbligatorio (si veda il monte ore delle diverse discipline) si situa nelle attività di classe quotidiane, nella pratica didattica del fare scuola e dell’apprendere, che nel pensiero o nel ricordo comune ha il significato di lezione, spiegazione, ascolto, addestramento, studio, ma anche gruppo classe, relazione didattica e personale tra alunni e tra alunni/o e insegnanti/e. Tutto ciò è parte integrante, aspetto distintivo dell’essere scuola, da sempre demandata alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni. Far apprendere prevede di utilizzare tutta una serie di metodologie specifiche che ogni insegnante conosce, impiega e alterna nelle sue pratiche. Nell’Istituto sono diffuse la lezione frontale e collettiva, quella centrata sulla discussione, sul rinforzo, sul lavoro di gruppo/metodo cooperativo, sulla didattica attiva (ricerca e problem solving), sulle attività di laboratorio. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Le attività Opzionali

I nuovi Piani di Studio provinciali hanno definito anche i tempi del cosiddetto “tempo facoltativo”, inteso come quella quota oraria settimanale che può essere frequentata o meno dagli alunni. Per la scuola primaria sono previste un massimo di quattro ore settimanali, mentre per la scuola secondaria di primo grado fino a tre ore. Rimane alta la percentuale degli alunni che frequentano le attività opzionali, con la quasi totalità in tutti i plessi della scuola primaria, mentre si discostano le due SSPG con pochissimi iscritti a Storo e a Pieve di Bono. Ogni plesso, nell’ambito della programmazione annuale, mette in campo una serie di attività di durata variabile per metter gli alunni in situazioni altamente operative che vengono sviluppate prevalentemente per gruppi e nei laboratori. Esse sono basate sul fare, valorizzano creatività e manualità; danno agli alunni la possibilità di operare in situazioni concrete, utilizzando conoscenze e abilità delle discipline e praticando comportamenti autonomi e responsabili.

Alcuni laboratori realizzati: SP

             attività sportive (corsi di nuoto, sci, vela..) orto/giardino laboratorio di cucina laboratorio di attività manuali, laboratorio teatrale incontri con esperti esterni educazione stradale; cooperativa scolastica; laboratorio musicale laboratorio di informatica attività di ampliamento e approfondimento disciplinare legate all’ambito dell’italiano e della matematica, attività di applicazione del metodo di lavoro studio laboratorio di ed. alla cittadinanza       

SSPG

  laboratorio lingua L2 laboratori per certificazioni europee: Ket (inglese) Fit (tedesco); attività sportive orto/giardino laboratorio di attività manuali, incontri con esperti esterni laboratorio musicale laboratorio di informatica laboratorio teatrale Laboratorio è parola chiave della didattica e della metodologia di insegnamento moderno. In termini generali si intende non solo uno spazio e un gruppo strutturati, ma un contesto operativo in cui il “fare” racchiuda un saper essere e un sapere necessario per apprendere, compiendo azioni complesse che mobilitano negli alunni le risorse personali, la ricerca di informazioni e gli strumenti conoscitivi.

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Il “tempo” delle discipline

Alle singole discipline sono assegnate ore o lezioni, il cui numero viene in parte definito dalla normativa, in parte dalle possibili scelte didattiche operate dalle singole scuole.

TEMPO SCUOLA SSPG DISCIPLINA 1 e 2 e 3 e

Italiano 6 7 6 Storia, Geografia e Ed. alla cittad.

Scienze matematiche Tecnologia Tedesco Inglese Ed. Artistica Ed. Musicale Ed. Fisica IRC Attività OPZIONALI

TOTALE

4 7 2 3 3 2 2 2 1 3

35

4 6 2 3 3 2 2 2 1 3

35

4 7 2 3 3 2 2 2 1 3

35

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34 Lezioni – SP CONDINO

DISCIPLINA

Italiano Storia, Geografia, Ed. alla Matematica Scienze e tecnologia Tedesco Inglese Arte e immagine Musica Corpo, movimento, sport Religione Attività Opzionali (240’) Totale 34 Lezioni – SP LODRONE

DISCIPLINA

Italiano Storia, Geogr., Ed. alla cittad. Matematica Scienze e tecnologia Tedesco Inglese Arte e immagine Musica Corpo, movimento, sport Religione Attività Opzionali (240’) Totale

TEMPO SCUOLA SP

Modello

“26 + 4”

1^

8 4 7 2 2 - 2 1 2 2 4 34

1^

1 2 2 4 34 9 4 8 2 - 1 1

LEZIONI PER DISCIPLINA 2^

8 4 7 2 2 - 2 1 2 2 4 34

3^

8 4 7 2 2 2 1 1 1 2 4 34

4^

8 4 7 2 2 2 1 1 1 2 4 34

LEZIONI PER DISCIPLINA 2^

1 1 2 4 34 9 4 8 2 - 2 1

3^

1 1 2 4 34 8 4 7 2 2 2 1

4^

1 1 2 4 34 8 4 7 2 2 2 1

5^

7 4 7 2 2 2 1 1 2 2 4 34

5^

7 4 7 2 2 2 1 1 2 2 4 34

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31 Lezioni – SP PIEVE di BONO e STORO

DISCIPLINA

Italiano Storia, Geografia, Ed. alla Matematica Scienze e tecnologia Tedesco Inglese Arte e immagine Musica Corpo, movimento, sport Religione Attività Opzionali (240’) Totale

1^

8 3 7 2 - 1 1 1 1 2 5 31

LEZIONI PER DISCIPLINA 2^

8 3 6 2 - 2 1 1 1 2 5 31

3^

6 3 6 2 2 2 1 1 1 2 5 31

4^

6 3 6 2 2 2 1 1 1 2 5 31

5^

6 3 5 2 2 2 1 1 2 2 5 31

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Il “tempo” degli alunni

Dall’anno scolastico 2014/15 tutto l’istituto è organizzato con tempo scuola di 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, come deliberato dal Consiglio dell’istituzione Quadro riassuntivo S CUOLE S CUOLA PRIMARIA P IEVE DI B ONO S CUOLA PRIMARIA C ONDINO S CUOLA PRIMARIA S TORO S CUOLA PRIMARIA L ODRONE S CUOLA SECONDARIA DI P RTIMO GRADO P IEVE DI B ONO S CUOLA SECONDARIA DI P RIMO GRADO S TORO A RTICOLAZIONE SETTIMANALE 5 M ATTINE 3 P OMERIGGI OBBLIG . 2 P OMERIGGI FACOLT . 5 M ATTINE 3 P OMERIGGI OBBLIG . 2 P OMERIGGI FACOLT . 5 M ATTINE 3 P OMERIGGI OBBLIG . 2 P OMERIGGI FACOLT . 5 M ATTINE 3 P OMERIGGI OBBLIG . 2 P OMERIGGI FACOLT . 5 M ATTINE 2 P OMERIGGI OBBLIG . 1 P OMERIGGIO FACOLT . 5 M ATTINE 2 P OMERIGGI OBBLIG . 1 P OMERIGGIO FACOLT .

T EMPO SCUOLA SETTIMANALE 39 ore 38 ore 39 ore 38 ore 36 ore 36 ore IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

lunedì - martedì - venerdì Ora

1 2 Intervallo

SP Pieve di Bono e Storo Tempo

55 55 20

Dalle

8.00 8.55 9.50

Alle

8.55 9.50 10.10 Mensa Mensa 3 4 5 6

Mercoledì Ora Tempo

1 2 60 55 55 Intervallo 3 4 55 55 120 60 20 55 55 90 5 6

Giovedì Ora Tempo

45 45 10.10 11.05 12.00 14.00 15.00

Dalle

8.00 8.55 9.50 10.10 11.05 12.00 13.30 14.15

Dalle

11.05 12.00

Totale

165 165 60 165 165 14.00 15.00 16.00 180 180

Alle

8.55 9.50 10.10 11.05 12.00 13.30

Totale

55 55 20 55 55 14.15 15.00 45 45 1 2 Intervallo Mensa 3 4 5 6 7

TOTALE

55 55 20 55 55 90 50 50 50 8.00 8.55 9.50 10.10 11.05 12.00 13.30 14.20 15.10

Alle

8.55 9.50 10.10 11.05 12.00 13.30

Totale

55 55 20 55 55 14.20 15.10 16.00 50 50 50

1800

Mensa

Tempo scuola

26 ore obbligatorie + 4 ore opzionali facoltative 540

Attività opzionali

mercoledì e giovedì pomeriggio IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

lunedì - martedì - giovedì - venerdì SP Condino e Lodrone - 34 Momenti Ora

1 2 Intervallo 3 4 5 Mensa 6 7

Tempo

55 55 20 40 40 40 95 60 60

Dalle

8.15 9.10 10.05 10.25 11.05 11.45 12.25 14.00 15.00

Alle

9.10 10.05 10.25 11.05 11.45 12.25 14.00 15.00 16.00

Totale

220 220 80 160 160 160 240 240

Mercoledì Ora

1 2 Intervallo 3 4 5 Mensa 6

Tempo

55 55 20 40 40 40 85 70

Dalle

8.15 9.10 10.05 10.25 11.05 11.45 12.25 13.50

Alle

9.10 10.05 10.25 11.05 11.45 12.25 13.50 15.00

Totale

55 55 20 40 40 40 70

TOTALE

Mensa

Tempo scuola 1800

26 ore obbligatorie + 4 ore opzionali facoltative 465

Attività opzionali

martedì pomeriggio e giovedì pomeriggio IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

SSPG STORO PRIME

1 2 3 intervallo 4 5 6 mensa 6 7 8

TOTALE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 8.00 - 8.55 55

x

8.55 - 9.50 55

x

9.50 - 10.45 55 10.45 - 11.00 15 11.00 - 11.55 55

x x x

11.55 - 12.50 55 12.50 - 13.40 50 12.50 - 14.20 90 14.20 - 15.10 50

x

15.10 - 16.00 50 16.00 - 16.50 50

290 x x x x x x x x x x 440 x x x x x x x 340 x x x x x x 290 x x x x x x x x x x 440

TOT

1800 SECONDE E TERZE

1 2 3 intervallo 4 5 6 mensa 6 7 8

TOTALE

8.00 - 8.55 8.55 - 9.50 9.50 - 10.45 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 55 55 55 10.45 - 11.00 15 11.00 - 11.55 55 11.55 - 12.50 55 12.50 - 13.40 50 12.50 - 14.20 90 14.20 - 15.10 50 15.10 - 16.00 50 16.00 - 16.50 50

x x x x x x x x x x 440 x x x x x x 290 x x x x x x x 340 x x x x x x x x x x 440 x x x x x x 290

TOT

1800

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SSPG PIEVE DI BONO Classi 1 e - 2 e - 3 e

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 1 2 3 intervallo 4 5 6 mensa 6 7 8

TOTALE

8.00 - 8.55 55

x

8.55 - 9.50 55

x

9.50 - 10.45 55 10.45 - 11.00 15 11.00 - 11.55 55

x x x

11.55 - 12.50 55

x

12.50 - 13.40 50 12.50 - 14.20 90 14.20 - 15.10 50

x

15.10 - 16.00 50 16.00 - 16.50 50

340 x x x x x x x x x x 440 x x x x x x 290 x x x x x x x x x x 440 x x x x x x 290

TOT

1800

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Le valutazione degli apprendimenti

Nel lessico formativo verifica e valutazione non sono sinonimi: il primo indica “fare il punto della situazione, rilevare i risultati ottenuti, parziali o finali rispetto ai percorsi di apprendimento/insegnamento”; il secondo intende esprimere “un giudizio di valore sui processi e prodotti relativi a uno sviluppo progressivo di tipi e livelli di competenze”. Sia i tipi che i livelli devono essere chiaramente descritti. Ecco perché gli artt 4 e 5 del “Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale” (DPP n 22-54/ 07/10/2010) sono il riferimento del Collegio Docenti che ha definito il proprio “Regolamento di valutazione degli apprendimenti”.

In sintesi:

L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri: 1° quadrimestrre: 2° quadrimestre: inizio lezioni (settembre) - fine gennaio febbraio – fine lezioni (giugno). La valutazione delle singole discipline spetta al Consiglio di classe, su proposta dell’insegnante responsabile della disciplina o degli ambiti assegnati; Nel I° biennio della scuola primaria la valutazione avviene per aree di apprendimento

Per la valutazione delle discipline si utilizzano i seguenti strumenti:

osservazioni periodiche griglie di osservazione verifiche scritte interrogazioni/colloqui orali

Prove scritte ufficiali:

V primaria – una prova quadrimestrale per Italiano e matematica Scuola secondaria di I grado – tre prove quadrimestrali scritte per Matematica, lingue inglese e tedesca; 4 prove quadrimestrali scritte per Italiano, di cui due produzioni scritte, 1 comprensione del testo, una riflessione sulla lingua.

I giudizi sintetici sono espressi secondo i gradienti di :

ottimo distinto buono discreto sufficiente non sufficiente che corrispondono alle seguenti fasce di % di risposte corrette: Ottimo Distinto 92 - 100 83 - 91 Buono Discreto Sufficiente Non sufficiente 74 - 82 65 - 73 56 - 64 < di 56 IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

I casi di non ammissione alla classe successiva, per la scuola primaria assumono il carattere di eccezionalità, in situazioni gravi, con specifiche motivazioni: il Consiglio di classe si esprime all’unanimità Per la scuola secondaria di I grado, la non ammissione alla classe successiva e all’esame di stato conserva il carattere di eccezionalità. L’alunno, salvo le deroghe per gravi motivi (familiari, di salute, di recente immigrazione) deve aver frequentato non meno dei tre quarti dell’orario annuale di insegnamento, aver ottenuto, a maggioranza del Consiglio di classe, una valutazione “complessivamente sufficiente” nelle varie discipline, non avendo riportato più di tre giudizi disciplinari “Non sufficiente”. All’esame di stato gli alunni si presentano con il giudizio di ammissione espresso secondo i gradienti già esplicitati.

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Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto

Ancora prima della presenza della normativa vigente (legge n. 59 del 15.03.1997 L. P. 7 agosto 2006 n 5, e successive modifiche), l’Istituto Comprensivo compie un percorso di

autoanalisi autovalutazione,

per cercare di verificare e valutare l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione, dell’offerta formativa e per individuare proposte migliorative. A tale scopo, è attivo il

Gruppo interno di valutazione

che utilizza/predispone strumenti differenziati di indagine (questionari rivolti sia ai genitori sia ai docenti, informazioni statistiche reperite dagli uffici scolastici e non solo) per raccogliere dati e informazioni relativi alla qualità dell’insegnamento e delle relazioni nel contesto scolastico mentre, per quanto riguarda i processi di apprendimento, si avvale anche dei risultati che annualmente vengono raccolti in seguito alle Prove Invalsi (II e V SP, I e III SSPG) a livello nazionale. È presente nell’Istituto una sorta di banca dati che, come memoria storica, offre la possibilità di leggere modificazioni e cambiamenti avvenuti nel tempo. Il gruppo si avvale, per quanto possibile, di un autoaggiornamento costante, della consulenza di esperti esterni (nucleo di valutazione provinciale - Iprase come ricerca e formazione sul tema). Il Gruppo interno di autovalutazione è composto dal dirigente scolastico, 3 insegnanti, 2 genitori, 1 personale Ata. Esempio di temi/contenuti su quali si è operato: -

Contesto scolastico

Clima scolastico (collaborazione scuola famiglia, relazioni interne) Qualità servizi offerti (ad esempio trasporto, mensa, anticipo, ufficio di segreteria, disponibilità di dirigente e insegnanti a colloqui su appuntamento, ecc.) Organizzazione dell’Istituto L’interazione dei docenti, genitori ed alunni per una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi collegiali e delle procedure vigenti. Grado di soddisfazione dei Genitori/utenti Lavoro di rete tra scuole, tra scuole e territorio, tra scuole e istituzioni Professionalità e utilizzo delle risorse umane Aggiornamento docenti Innovazione didattico-metodologica/ sperimentazioni e ricerca Continuità educativa -

Processi

Risultati di competenze raggiunte nelle prove e negli esami di stato Risultati delle prove nazionali Prosecuzione degli studi Abbandono scolastico IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

La documentazione

Il lavoro degli insegnanti viene regolarmente documentato e costituisce il quadro di riferimento del loro agire quotidiano. Documentare il proprio lavoro è indispensabile: innanzitutto è necessario per poter verificare e valutare l’efficienza e l’efficacia dell’insegnamento/apprendimento; inoltre la documentazione delle varie esperienze di insegnamento costituisce un ricco bagaglio al quale attingere per riprendere in mano, riproporre esperienze positive e per costruire la memoria storica della scuola nel suo contesto e nel suo tempo. Base comune è il come istituzione.

Progetto di Istituto

che con la presente stesura si adegua al momento e alla realtà attuale. Esso vale per tutti i plessi, perché è l’impianto generale della scuola intesa Ogni plesso riprende principi, finalità, elementi organizzativi generali e, dopo un’attenta analisi e riflessione, li adegua al proprio contesto in un

Piano di plesso

. Nell’Istituto ne vengono perciò redatti 6, entro il mese di novembre. I consigli di classe, sia nella SP sia SSPG, predispongono un ulteriore livello di programmazione, il

Piano di lavoro della classe.

In esso si tiene conto delle specificità della classe e si effettuano per essa le scelte didattiche ed organizzative mirate agli alunni per l’anno scolastico in corso.

Il piano di lavoro del singolo insegnante

infine definisce il segmento del curricolo disciplinare per la classe avendo come riferimento i curricoli di Istituto, programmando i percorsi di lavoro, indicando forme, metodi, strategie di insegnamento, modalità di verifica e di valutazione. Sono inoltre documentati i progetti elaborati per alcune situazioni particolari (es le ricerche effettuate per l’autoanalisi di Istituto), le sintesi dei lavori di gruppi/commissioni, delle riunioni degli organi collegiali e degli atti amministrativi. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

I progetti dell’Istituto

SCHEDE SINTETICHE DI DESCRIZIONE PROGETTI

Priorità/scelte educative Destinatari Competenze PROGETTO AREA BES -

“IN AGIO”

           Potenziame nto dei processi d’inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali nella dimensione didattica-educativa:

-

consolidare la conoscenza e il valore della diversità; prevenire l’insuccesso scolastico e la dispersione scolastica, attraverso prov e predittive e superamento graduale di ostacoli nell’apprendimento

-

(deficit-disturbi-svantaggio); favorire le comunicazioni e buone prassi inerenti l’AREA BES all’interno ed all'esterno dell’Istituto. Migliorare il rapporto degli alunni con la Scuola rid ucendo i rischi d’insuccesso e abbandono scolastico.

Identificazione di segnali che potrebbero segnalare il rischio di disturbi specifici d’apprendimento.

Aiutare gli alunni a conoscere e riconoscersi in esperienze che valorizzano la diversità: abilità relazionali- manuali-sociali.

Incontrare testimoni di alcune tipologie di deficit e disturbo specifico.

Stimolare e guidare gli alunni con BES ad appropriarsi delle azioni di routine quotidiana (sussidi, utilizzo del tempo) e di strategie risolutive.

Addestra re all’autoregolazione e metacognizione nel lavoro di piccolo gruppo.

Predisporre alla scelta consapevole del nuovo indirizzo Scolastico - Scuola Superiore.

Sportello di ascolto e consulenza psicologica per supportare il percorso scolastico adolescenziale e le problematiche ad esso inerenti.

Sportello pedagogico rivolto a docenti e genitori per individuare percorsi di prevenzione al disagio e al recupero delle relazioni educative intrattenute.

Proposte laboratoriali musicali offerte dai docenti dell’istituto, dalla Scuola musicale delle Giudicarie dalle Biblioteche di Storo-Pieve di Bono Alunni – docenti - genitori   

ALUNNI

-

Apprendere a conoscere: conoscenza di sé e del raggiungimento di progressive abilità cognitive e relazionali, autonomie e autostima in ambito scolastico e non.

Apprendere a fare: capacità di condividere e sostenere autonomamente lo studio personalizzato anche in situazioni diverse, quali attività nuove, più complesse e /o collettive.

Apprendere a scegliere: conoscenza dei propri interessi e attitudini.

DOCENTI:

-

Perfezionamento delle competenze operative legate alla didattica inclusiva e all’utilizzo di tecnologie nuove.

GENITORI

-

Aumentata consapevolezza della necessità di personalizzare il percorso scolastico, in risposta alle situazioni di difficoltà apprenditive-comportamentali

-

manifestate.

Condivisione e sostegno del percorso scolastico programmato IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Attività Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti Principali attività

            “Accoglienza…non solo “ “Piattaforma Giada” “Laboratori fonologici” “Laboratori di lettura/scrittura e creazione video” “Laboratori di storie sociali” “Progetto Attiva-mente” “Giornate a tema Avvio allo Studio Guidato” “Progetto Ponte” Sportello” Discovery” Sportello” Parliamone” Percorso musicale   Crescita del benessere a Scuola Incremento della Qualità dell’Inclusione scolastica e sociale degli alunni con BES, attraverso l’attuazione di percorsi educativi individualizzati e personalizzati (PEI- PEP) in un’ottica collegiale (Scuola-Famiglia - Servizi sanitari - Agenzie del Territorio).

  Questionari. Incontri/confronto di verifica con genitori di alunni con BES, con operatori del servizio sanitario e del privato sociale.

   INTERNA:  Organico risorse dell’Istituto scolastico     Figura di sistema AREA BES Figure di riferimento DSA Commissione Gruppo studio Didattica Inclusiva – Gruppo disciplinare SOSTEGNO ESTERNA:   Psicologa Logopedista   Analisi delle schede/griglie di rilevazione dei bisogni e delle difficoltà scolastiche monitorate dai singoli Consigli di classe.

Bilancio annuale sulla tipologia di richieste e di formazione inerenti l’Area BES. Relazione finale figura di sistema. Consulenza servizio Sportello psicologico Consulenza servizio logopedista IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

PROGETTO

‘LINGUE COMUNITARIE’

Priorità – Scelte educative Destinatari Competenze disciplinari Competenze trasversali Attività previste Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa

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Costi previsti Eventuali costi per famiglie

-

Trasport i e soggiorni all’estero Interventi esperti esterni Soggiorni linguistici all'estero; Certificazioni linguistiche.

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PROGETTO

‘CITTADINANZA ATTIVA – PACE E SOLIDARIETÀ’

Priorità – Scelte educative Destinatari Competenze disciplinari Competenze trasversali Attività previste Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti

-

Riconoscere le componenti costitutive delle società organizzate Sviluppare atteggiamenti consapevoli e responsabili di cittadinanza Conoscere e rispettare le principali regole di convivenza Comprendere e valorizzare le diversità Assumere comportamenti di collaborazione, rispetto e tolleranza Attuare iniziative di solidarietà, anche internazionale Sperimentare i valori della cooperazione con particolare riferimento all'aiuto reciproco, alla democrazia all'uguaglianza all'equità e alla solidarietà Alunni dai 6 ai 14 anni (1° ciclo) Saper produrre testi in lingua italiana e inglese Saper collocare geograficamente i popoli Saper comunicare attraverso l'arte e la musica Sapersi relazionare positivamente con gli altri Saper esprimere, sostenere e discutere il proprio punto di vista Saper assumere incarichi comportandosi secondo regole condivise Saper comunicare in lingua italiana e inglese Saper utilizzare le nuove tecnologie per la comunicazione Conoscere le principali nozioni di gestione degli organi amministrativi Saper assumere un atteggiamento collaborativo all'interno di un gruppo Confronto con i rappresentanti delle forze dell'ordine Incontri di sensibilizzazione sui rischi legati alle TIC Attività di accoglienza degli alunni delle classi prime SP e SSPG Cooperative scolastiche Laboratorio dell

'Albero dei valori

e giochi cooperativi Gemellaggio con scuole della Somalia

'Colori dal Mondo'

: Evento multiculturale di Rete

'Staffetta della Pace'

: Momento di riflessione e incontro tra alcune classi dell'istituto Incontri con testimoni di pace Formare cittadini attivi e responsabili sensibili a i temi della pace e della solidarietà Stesura di testi Osservazione di comportamenti nei vari contesti Compilazione di questionari Relazione finale figura di sistema Attivazione della Funzione Strumentale Commissione d’istituto Docenti di classe Intervento di esperti esterni Trasporti Interventi esperti esterni Acquisto materiali IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Priorità – Scelte educative Destinari Competenze Attività previste Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti PROGETTO

‘CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO’

-

Accogliere gli alunni delle diverse scuole d'infanzia nel rispetto della loro crescita evolutiva; Accompagnare il passaggio degli alunni dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado; sostenere e orientare i propri studenti e le rispettive famiglie nel passaggio da un ordine di scuola all'altro; Alunni dai 5 ai 14 anni e loro famiglie Riconoscere la molteplicità delle emozioni e dei sentimenti Saper gestire le proprie emozioni Collaborare in gruppi di lavoro apportando contributi personali Saper raccogliere e utilizzare le informazioni per assumere incarichi Conoscere il sistema scolastico superiore e le opportunità scolastiche e formative del territorio Identificare i propri interessi formativi e professionali e prendere coscienza delle proprie capacità e limiti Saper valutare le possibili opzioni di scelta Attività di accoglienza Passaggio delle informazioni tra insegnanti dei vari ordini di scuola Incontri con i genitori Visita alle scuole di ordine inferiore e superiore Incontri con ragazzi Tutor delle SSSG e CFP Progetto New orizzonti Progetti Ponte Incontri e serate con esperti Compilazione di test attitudinali Test di gradimento Corrispondenza tra giudizio orientativo e scelta individuale Relazione finale figura di sistema Attivazione della Funzione Strumentale Commissione d ’istituto Docenti di classe Intervento di esperti esterni Trasporti Interventi esperti esterni IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Priorità – Scelte educative Destinatari Competenze disciplinari Competenze trasversali Attività previste PROGETTO

‘CURRICOLO LOCALE’

-

Favorire la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale locale, degli usi e dei costumi Costruzione della propria identità Alunni dai 6 ai 14 anni (1° ciclo) Saper individuare e comprendere i segni e le fonti storiche presenti sul territorio locale Contestualizzare fatti storici locali nella 'Grande storia' Saper ricostruire il passato Orientarsi nel presente e sviluppare atteggiamenti consapevoli Saper operare confronti e saper rilevare mutamenti Storie e leggende del territorio Studio della toponomastica Studio e valorizzazione dei dialetti Ricerca dell'origine dei cognomi più diffusi Ricerca degli antichi mestieri Ricerca sulla musica e canto popolare

'Impara l'arte'

– Studio di opere d'arte del territorio Studio della 'Pieve' Analisi di documenti storici Visite guidate a castelli, edifici e fortificazioni - Rivisitazioni storiche

Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti

-

-

-

Sapersi rapportare in modo attivo all'ambiente circostante Test sulle conoscenze acquisite Produzioni di testi, ricerche e presentazioni Riproduzioni di opere artistiche Docenti di classe Intervento di esperti esterni Trasporti Ingressi a musei Interventi esperti esterni IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

PROGETTO

‘SALUTE E AMBIENTE’

Priorità – Scelte educative Destinari

-

Promuovere il rispetto dell’ambiente Promuovere uno stile di vita salutare Promuovere un’organizzazione tesa alla comunicazione, alla relazione e al sostegno tra pari Promuovere lo sviluppo della dimensione emotiva Alunni dai 6 ai 14 anni (1° ciclo)

Competenze disciplinari Competenze trasversali Attività previste Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti

-

Sapersi muovere in modo responsabile nel proprio territorio; Praticare di comportamenti adeguati al rispetto del proprio corpo; Praticare la raccolta differenziata dei rifiuti Attuare il risparmio energetico Praticare attività fisica in modo regolare Seguire una sana alimentazione Rispettare se stesso e gli altri rispettare le cose proprie e altrui accettare e rispettare la diversità gestire le emozioni e i sentimenti Uscite sul territorio Progetto PNAB Progetto ‘Affettività’ Progetto 'Discovery' Progetto di Cittadinanza digitale Progetti APSS Progetto Sicurezza BLS Giornate a tema (Diabete, Celiachia ...) Benessere psicofisico degli alunni Assunzione di corretti e responsabili stili di vita Osservazione sistematica in vari contesti Colloqui con le famiglie Compilazione di questionari Report di esperti Relazione finale figura di sistema Attivazione della Funzione Strumentale Commissione d’istituto Intervento di esperti Trasporti IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Priorità – Scelte educative Destinatari Competenze disciplinari Competenze trasversali Attività previste Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti PROGETTO

‘AMBIENTE MONTANO’

-

-

-

Promuovere la conoscenza del proprio ambiente Valorizzare le peculiarità del territorio alpino Promuovere la salvaguardia e il rispetto dell'ambiente montano Conoscere i principi fondamentali della raccolta differenziata e del riutilizzo dei materiali Alunni dai 6 ai 14 anni (1° ciclo) Conoscere la geografia locale Conoscere gli elementi antropici del territorio conoscere la flora e la fauna alpina conoscenza della geologia locale Conoscenza delle risorse naturali del territorio Saper riconoscere lo sfruttamento delle risorse naturali Assumere comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti Progetto “Parco” PNAB Progetto APPA Progetto Rudy Progetto CLIL con Habitec provinciale Visite centrali idroelettriche Proposte Ecomuseo Raccolta differenziata in ambiente scolastico Visita ai CRM e CRZ Visita ad aziende agricole locali Saper presentare il proprio territorio valorizzandone le peculiarità Test sulle conoscenze acquisite Produzioni di testi, ricerche e presentazioni Osservazione di comportamenti nei vari contesti Docenti di classe

I

ntervento di esperti esterni Trasporti Ingressi a musei Interventi esperti esterni IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Priorità – Scelte educative Destinatari Competenze disciplinari Competenze trasversali Attività previste Risultati attesi Modalità di verifica e valutazione Struttura organizzativa Costi previsti PROGETTO

‘INTERCULTURA’

    Definire pratiche condivise nell’istituto sull’accoglienza di alunni stranieri Collaborare con le famiglie e le agenzie del territorio per favorire la piena integrazione degli alunni nell’ambiente di inserimento Favorire la conoscenza delle diverse culture al fine di prevenire forme di intolleranza e di razzismo Condividere e realizzare forme di cooperazione e solidarietà in ambito scolastico Alunni dai 6 ai 14 anni di recente immigrazione (1° ciclo) Genitori degli alunni di recente immigrazione                       Conoscere gli elementi base della lingua italiana orale e scritta Comprendere e utilizzare la lingua italiana ai fini dello studio Conoscere se stessi e gli altri in relazione a somiglianze e diversità Saper riconoscere forme di discriminazione e ingiustizia Attuazione del Protocollo di accoglienza Attivazione di mediazione linguistica e culturale Attività di recupero disciplinare

'Colori dal Mondo'

: Evento multiculturale di Rete Attivazione di Formazione per il personale docente Attivazione laboratori linguistici L2 e interculturali per alunni Attivazione di corsi di Italiano L2 per genitori e adulti Acquisire in modo funzionale la lingua italiana, strumento prioritario di comunicazione e apprendimento nel percorso scolastico Miglioramento integrazione degli alunni stranieri Test e questionari sulla conoscenza linguistica Relazione finale figura di sistema Attivazione della Funzione Strumentale Commissione d’istituto Docenti di classe e di Plesso Facilitatori linguistici Mediatori culturali  Interventi esperti esterni IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

ALLEGATI

Monografia di Istituto – Carta d’identità

Via G. Papaleoni 5 – 38089 Storo (TN) Tel. 0465 686039

[email protected]

www.istitutodelchiese.it

Dirigente scolastico:

prof. Alberto PARIS riceve su appuntamento

Orario di segreteria per il pubblico: Storo

dal lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 dalle ore 14.30 alle ore 17.00

Pieve di Bono

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 11.00 Le scuole che costituiscono l’Istituto del Chiese sono:  

Scuola secondaria di primo grado di Storo Scuola secondaria di primo grado di Pieve di Bono

11 classi 6 classi 228 alunni 107 alunni    

Scuola primaria di Storo Scuola primaria di Lodrone Scuola primaria di Condino

per un totale di

48 classi

e

887 alunni

.

Scuola primaria di Pieve di Bono

10 classi 6 classi 5 classi 10 classi 208 alunni 119 alunni 81 alunni 144 alunni Nell’Istituto lavorano 45 docenti alla scuola secondaria, 63 insegnanti di scuola primaria, 9 assistenti educatrici, 1 facilitatore dell’udito, 9 unità di personale amministrativo di segreteria, 17 collaboratori scolastici, 1 assistente tecnico di laboratorio e 1 dirigente scolastico. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

LE SINGOLE SCUOLE

Denominazione Indirizzo Numero di telefono E mail Classi e numero alunni Insegnanti Insegnante referente Denominazione Indirizzo Numero di telefono E mail Classi e numero alunni Insegnanti Insegnante referente Denominazione Indirizzo Numero di telefono E mail Classi e numero alunni Insegnanti Insegnante referente Denominazione Indirizzo Numero di telefono E mail Classi e numero alunni Insegnanti Insegnante referente Denominazione Indirizzo Numero di telefono E mail Classi e numero alunni Insegnanti Insegnante referente Denominazione Indirizzo Numero di telefono E mail Classi e numero alunni Insegnanti Insegnante referente

Scuola primaria di Pieve di Bono-Prezzo

Via Fiera 1, Creto 0465/674247 [email protected]

10 – 144 24* Camilla Romanelli

Scuola primaria di Condino

Giuseppe Papaleoni”

Via Guglielmo Marconi 1, Condino – Borgo Chiese 0465/621797 [email protected]

5 - 81 14* Cinzia Monfredini 10 - 201 23* 6 - 119 17* Cinzia Vitali Via San Floriano 43, Storo Telefono: 0465/296035 [email protected]

Mariella Bonomini – Marco Pelizzari

Scuola primaria di Lodrone

Via XIV Maggio, 115 0465/299733 [email protected]

Scuola primaria di Storo

“Padre Cipriano Gnesotti“

Scuola secondaria di primo grado Pieve di Bono-Prezzo

“Giovanni Pascoli”

Via alla Fiera, 1 0465 674049 [email protected]

6 - 107 21* Marcello Salvini

Scuola secondaria di primo grado Storo

“Giacomo Leopardi”

Via Papaleoni, 5 0465/686039 [email protected] 11 - 228 33* Raffaella Giovanelli IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Gli alunni: i numeri

SSPG Storo SSPG Pieve di Bono SP. Pieve di Bono SP. di Condino SP. Storo SP. Lodrone Totale alunni Iscritti al facoltativo 228 7 107 29 144 144 81 79 208 200 119 101 Stranieri* Bes** mensa trasportati 22 12 188 147 2 7 107 89 7 4 144 119 7 2 78 3 29 7 191 76 7 4 119 44 * per alunni stranieri si intendono quelli di recente immigrazione, di famiglie provenienti da paesi extracomunitari che conservano la cittadinanza del paese di origine.

** alunni che manifestano forme riconosciute, consolidate o temporanee, di disagio scolastico, deficit e difficoltà specifiche d’apprendimento, svantaggio familiare/culturale.

Scuola come personale scolastico

Docenti di scuola primaria Di cui A tempo indeterminato A tempo determinato Docenti di scuola secondaria Di cui A tempo indeterminato A tempo determinato 63 55 8 45 27 18 Docenti di sostegno Assistenti Educatori Personale A.T.A Segreteria amministrativa: 3 Collaboratori scolastici: 17 5 SP 4 e 9 h SSPG 9 + 1 Facilitatore dell’udito Segreteria scolastica 6 SP: 7 Tecnici 1 SSPG: 10 L’istituto sostiene la partecipazione e la responsabilità del personale, assegnando ruoli e funzioni di coordinamento e di servizio in seno all’Istituto, in un quadro di organizzazione del lavoro e valorizzazione delle professionalità interne. Compito e responsabilità dell’Istituto è l’attuazione di un Piano annuale di formazione per tutti gli operatori, insegnanti e personale non insegnante, in collaborazione con la Rete scuole delle Giudicarie. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017

Figure che operano con alunni con Bisogni Educativi Speciali La figura della psicopedagogista

Nell’Istituto è presente la figura della psicopedagogista, che è una risorsa importante per insegnanti, alunni, famiglie, un valore aggiunto che caratterizza e dimostra la volontà di rispondere ai bisogni e/o ai problemi e di supportare una visione di scuola inclusiva, accogliente, integrante. Tale funzione è ricavata all’interno delle risorse della scuola primaria.

L’insegnante di sostegno

Gli insegnanti di sostegno sono docenti assegnati alle classi in cui sia presente un alunno con BES, cioè con Bisogni Educativi Speciali.

“BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” sono i tre termini con cui si identificano e definiscono - non solo nei recenti studi della pedagogia e della psicologia dell’educazione, ma anche negli articoli della legge provinciale n°5 del 2006, gli alunni che manifestano forme riconosciute, consolidate o temporanee, di disagio scolastico, deficit e difficoltà specifiche d’apprendimento, svantaggio familiare/culturale.

L’insegnante di sostegno:    è assegnato alla classe ed è corresponsabile della conduzione di essa; partecipa alle attività didattiche programmate insieme al Consiglio di classe; collabora con i docenti alla lettura dei bisogni del gruppo classe, al fine di mobilitare le risorse necessarie per lo svolgimento di attività e per la realizzazione di progetti finalizzati al  perseguimento degli obiettivi educativi; progetta e conduce insieme ai colleghi le attività individualizzate destinate ad alunni con BES, al fine di recuperare le loro risorse in una prospettiva di autonomia a supporto della vita quotidiana, scolastica e sociale;   se nominato referente BES, costituisce, nei confronti del Consiglio di Classe, della famiglia, di equipe specialistiche e di agenzie del territorio, la figura di riferimento per quanto riguarda il coordinamento di interventi e percorsi riferiti a tali alunni; contribuisce alla stesura del P.E.I (percorso educativo individualizzato) e del P.E.P (percorso educativo personalizzato): essi mirano a promuovere l’autonomia personale, l’acquisizione di competenze e di abilità espressivo-comunicative e logiche, tenendo presenti gli obiettivi che si intendono realizzare nella temporalità: tempo breve, medio e lungo. Risulta indispensabile favorire tutte le forme di collaborazione tra la scuola e le istituzioni extrascolastiche perché vi sia una visione complessiva e unitaria degli interventi educativi, didattici e riabilitativi predisposti per ciascun alunno.

L’operatore di servizi Assistente Educatore

L’operatore di servizi cura gli aspetti di supporto all’attività didattica, predisposta in collaborazione con i docenti, per ogni singolo alunno preso in carico, potenziando le possibilità d’attuazione e di consolidamento dell’apprendimento. Affianca dunque e supporta l’alunno nell’attività didattica ed educativa e concorre alla progettazione di percorsi volti allo sviluppo dell’autonomia, all’alfabetizzazione e alla socializzazione, nel rispetto degli obiettivi dichiarati nel PEI o PEP. IC del Chiese – ‘Progetto d’istituto triennale’ - Approvato dal Consiglio dell’istituzione il 22 febbraio 2017