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VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Commento a cura di don Filippo Manara
LA PRIORITÀ DELLA RICERCA DEL REGNO DI DIO
Un vescovo recentemente ha scelto come suo motto
episcopale una frase tratta dal Vangelo odierno: "Cercate
anzitutto il regno di Dio" (Mt 6,33). E nel suo stemma
episcopale campeggia al centro un albero rovesciato con la
chioma al suolo e le radici in aria. Non è una bizzarria
dell'esperto di araldica, ma un'immagine eloquente che dice
quale dovrebbe essere il nostro orientamento di vita. Se noi
dovessimo paragonare la nostra esistenza ad un albero,
dovremmo proprio essere così: alberi con le radici piantate in
cielo, perché è lì che noi troviamo il nostro nutrimento. Dio è
la linfa che nutre la nostra vita, è il suolo solido dove noi,
attraverso le radici ancoriamo la nostra esistenza. L'albero sa
che dal suolo riceve tutto quello di cui ha bisogno per vivere. Egli non vive con alcune radici
piantate sulla terra e altre in un luogo diverso. L'albero sa che il suolo ove lui è radicato può dargli
tutto!
Noi, come cristiani, sappiamo che Dio può darci tutto quello di cui abbiamo bisogno. Anzi la nostra
certezza è più grande: Dio sa di cosa abbiamo bisogno. Il Padre che è nei cieli conosce i nostri
desideri, sa di che cosa abbiamo bisogno (cf Mt 6, 32) per una vita autentica, bella e di valore. Le
nostre radici non possono che essere piantate in lui, verso il cielo, perché da lui riceviamo tutto
quello di cui abbiamo bisogno per vivere.
Uno sguardo come questo ci impedisce di vivere all'insegna dell'ansia e della preoccupazione per il
futuro, togliendo valore e pienezza all'oggi che la grazia di Dio ci concede di vivere, mettendo in
discussione la capacità di Dio di badare a noi stessi. Rischiamo, in questo senso, di voler fare noi da
maestri, di non andare dietro al Maestro ma di arrogarci il diritto di guidare noi il Signore dove e
come vogliamo.
Dio conosce l'uomo, Dio ci conosce, sa di che cosa abbiamo bisogno! Il Vangelo odierno oltre ad
essere un inno alla provvidenza non vuole sottrarci dalla necessità di pensare al nostro futuro,
cosa più che mai umanamente comprensibile, ma ci interroga su come noi facciamo questo. La
Parola di Dio oggi vuole essere un monito per ciascuno di noi, affinché impariamo a orientare la
nostra vita alla ricerca autentica del Regno di Dio senza porre limiti ai doni che Egli vorrà farci.
Ritornando all'immagine di apertura, il segreto per vivere tutto questo sta nell'ordine delle priorità
nella nostra vita, il Signore parla chiaro: " Quaerite primum! - Cercate prima di tutto il Regno di
Dio".
Anche il nostro San Giovanni Calabria che ha fatto di questo Vangelo l'orientamento della sua vita
ha saputo trarre dal poco che aveva una grande realtà, che ancora oggi possiamo vedere e
ammirare. Dio sa di che cosa abbiamo bisogno, preoccupiamoci di orientare verso di Lui e nella
ricerca del Suo regno tutta la nostra vita, al resto ci penserà Lui. Il Signore non illude, ma
sorprende!