Nonèun`Italiapergiovani quelladelminimostorico

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43
MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2017 TRENTINO
»
di Maurizio Di Giangiacomo
DA ST. MORITZ 2003 A ST. MORITZ 2017: LE MEDAGLIE AZZURRE
◗ TRENTO
coppa europa
Brignone: argento GS Innerhofer: bronzo DH
Innerhofer: oro SG Innerhofer: argento AC
Fill: bronzo AC Mölgg M.: bronzo SL
E. Fanchini: argento DH
Recchia: argento SG
Rocca: bronzo SL
6
5
N. Fanchini: argento GS
Paris: argento DH
Mölgg M.: bronzo GS
Karbon: bronzo GS
Staudacher: oro SG
Mölgg M.: argento SL
4
VAIL 2015
Goggia: bronzo GS
SCHLADMING 2013
GARMISCH 2011
VAL D’ISERE 2009
1
ARE 2007
2
BORMIO 2005
3
ST. MORITZ 2003
N.Fanchini: bronzo DH
Fill: argento SG
ST. MORITZ 2017
Karbon: argento GS
Rocca: bronzo SL
NR. MEDAGLIE
Dice bene il presidente della Fisi, Flavio Roda, quando, riconoscendo il flop dell’Italia ai
Mondiali di St. Moritz, sostiene che nella prima parte della
stagione i suoi atleti hanno colto risultati importanti e conta
che possano farlo anche nelle
prossime gare di Coppa del
Mondo. Ci mancherebbe, ce lo
auguriamo anche noi. Ma il bilancio azzurro della rassegna
iridata svizzera resta comunque uno dei più magri degli ultimi anni: solo a Vail/Beaver
Creek, due anni fa, quando al
digiuno dei maschi si aggiunse
quello delle donne, abbiamo
fatto peggio. Pur ritenendo
quello di Garmisch 2011 (sei
medaglie, con la strepitosa tripletta di Christof Innerhofer)
un exploit, la prestazione offerta dai nostri in Engadina è comunque lontana dal rendimento medio dei primi anni
Duemila – sui quali riteniamo
sia bene concentrare la nostra
attenzione, senza spingerci
più in là – nel corso dei quali gli
azzurri sono sempre saliti due/
tre volte sul podio.
Fin qui lo sguardo all’indietro. Ma è volgendolo in avanti,
agli ormai prossimi Giochi
olimpici invernali di Pyeongchang 2018 – prossimi perché
porre rimedi in 12 mesi, nello
sport, è cosa quasi impossibile
– che rischiano di arrivare le
note più dolenti. In quasi totale assenza di ricambi, il rischio
è che l’Italia dello sci alpino vi
si presenti con i “soliti noti”.
Fior di campioni, intendiamoci: assieme al già citato Innerhofer – per quanto malconcio
– anche Peter Fill, Dominik
Paris, Stefano Gross, Manfred
Mölgg e le brave Federica Brignone, Sofia Goggia e Marta
Bassino dovrebbero presentarsi all’appuntamento a cinque
cerchi con legittime ambizioni
di podio. Sperando in una crescita di Luca De Aliprandini e
Riccardo Tonetti, bisogna però ammettere che dietro di loro c’è il vuoto, o quasi. E per gigante maschile e slalom femminile si può parlare tranquillamente di “allarme rosso”.
Tornando alle statistiche, ab-
ETA' MEDIA E MEDAGLIE
CAMPIONATI MONDIALI
Non è un’Italia per giovani
quelladelminimostorico
Nazionale mai così male come a Vail 2015 e St. Moritz 2017 nelle ultime otto
edizioni. E i nostri atleti sono cinque anni più anziani degli svizzeri (7 medaglie)
biamo voluto cristallizzare il
raffronto tra l’età media della
squadra azzurra di St. Moritz e
quella dei padroni di casa svizzeri, secondi solo alla superpotenza Austria e capaci di portare a casa ben sette medaglie.
Ebbene, il dato è quasi impietoso: i nostri si attestano sui
30,16 anni, mentre gli elvetici
non raggiungono nemmeno i
26 (25,75).
Uno dei pochi Under 30 davvero vincenti, nelle fila azzurre, è Dominik Paris, 27enne.
Un atleta con una storia singolare, che dimostra la farraginosità (chiamiamola così...) del sistema di selezione della Fisi. Il
carabiniere della Val d’Ultimo
approdò infatti in Coppa del
Mondo nel 2008, mettendo
presto il mostra il suo indiscusso talento (nei 30 già l’anno
successivo, ad appena 20 anni,
in supercombinata a Beaver
Creek). E vi arrivò quasi per caso: nella stagione precedente
aveva vinto la classifica di superG di Coppa Europa e solo
per questo motivo – in base alle regole della Fis – aveva avuto
il posto nel circuito maggiore.
Attenzione: lo fece senza mai
essere passato per la Nazionale C. Per le gare di Coppa Europa i Paesi organizzatori hanno
infatti un contingente di 30
unità, per comporre il quale la
Fisi apre la partecipazione agli
atleti dei Comitati, quale appunto il buon “Domme” nella
stagione 2007/2008. Senza fare
nomi, le porte della stessa Nazionale C erano state viceversa
aperte a sciatori dei quali attendiamo
ancora
oggi
l’“esplosione”.
È evidente che qualcosa non
funziona, nel passaggio – delicatissimo – tra Comitati, Nazionali minori e squadra maggiore. Per Pyeongchang ormai è
tardi, ma in ballo c’è il futuro
del movimento.
@mauridigiangiac
©RIPRODUZIONERISERVATA
SVIZZERA:
ANNI 25,75, 7 MEDAGLIE
DONNE
Lara Gut
25
Fabienne Suter
32
Corinne Suter
22
Michelle Gisin
23
Jasmine Flury
23
Joana Hählen
25
Mélanie Meillard
18
Simone Wild
23
Camille Rast
17
Wendy Holdener
23
Denise Feierabend
27
UOMINI
Patrick Küng
33
Beat Feuz
30
Carlo Janka
30
Mauro Caviezel
28
Niels Hintermann
21
Nils Mani
24
Justin Murisier
25
Gino Caviezel
24
Loïc Meillard
20
Daniel Yule
24
Luca Aerni
23
Ramon Zenhäusern
24
Reto Schmidiger
24
ITALIA:
ANNI 30,16, 1 MEDAGLIA
DONNE
Marta Bassino
20
Federica Brignone
26
Chiara Costazza
32
Elena Curtoni
26
Irene Curtoni
31
Elena Fanchini
31
Soia Goggia
24
Francesca Marsaglia
27
Manuela Moelgg
33
Johanna Schnarf
32
Verena Stufer
32
UOMINI
Luca De Aliprandini
26
Florian Eisath
32
Peter Fill
34
Stefano Gross
30
Christof Innerhofer
32
Manfred Moelgg
34
Dominik Paris
27
Giuliano Razzoli
32
Patrick Thaler
38
Riccardo Tonetti
27
Mattia Casse
27
Tommaso Sala
22
Simon Maurberger
22
Uno dei pochi
Under 30 vincenti
è Dominik Paris: arrivò
in Coppa del Mondo dopo
aver vinto la Coppa
Europa di superG senza
ma essere convocato
per la Nazionale C
Il 27enne carabiniere della Val
d’Ultimo Dominik Paris è uno
dei pochi Under 30 vincenti della
Nazionale azzurra (età media 30,16)
SuperG,l’AustriadominaancheaSarentino
Alle finali vittoria di Walder, decimo Buzzi, 20esimo Heel. Pirovano seconda in discesa in Svizzera
◗ SARENTINO
Dopo aver dominato la scena
ai Mondiali di St. Moritz, l’Austria prosegue nella propria
marcia trionfale anche nella
prima giornata delle finali di
Coppa Europa in corso a Reinswald, in Val Sarentino, che ha
ospitato la prima delle sei gare
in programma, il superG maschile. Il più veloce sulla nuova
pista Schöneben, lunga 1800
metri con un dislivello di 490
metri, è stato l’austriaco Christian Walder. Il 25enne carinziano di Fresach ha chiuso la
propria prova in 1’11”30 e si è
lasciato alle spalle lo svizzero
Gian Luca Barandun (a 0”16) e
il compagno di squadra Johannes Kröll (a 0"21). Per Walder è
così arrivato il quarto successo
della carriera nel circuito continentale, lui che in Coppa del
Mondo vanta come miglior risultato il 16esimo posto conquistato il mese scorso nella discesa di Garmisch Partenkirchen. Un piazzamento nei pri-
mi dieci (ottavo posto) lo ha anche ottenuto un ex campione
del mondo, l’elvetico Patrick
Küng, medaglia d’oro in discesa ai Mondiali di Vail e quarto
una settimana fa a St. Moritz.
Il migliore degli azzurri è stato il friulano Emanuele Buzzi,
decimo a 64 centesimi dal vincitore, seguito in classifica da
Guglielmo Bosca (17esimo) e
dall’altoatesino Werner Heel
(20esimo), mentre il roveretano Matteo De Vettori non è andato al di là del 31esimo posto.
Il superG disputato ieri a Reinswald era l’ultimo della stagione di Coppa Europa: nella classifica di specialità si è imposto
lo svizzero Gilles Roulin (357
punti), davanti all’austriaco
Niklas Köck (337) e a Barandun (287). Le finali della Val Sarentino proseguono con una
prova cronometrata della discesa maschile, mentre mercoledì
toccherà alla prima gara femminile, il superG, con partenza
alle 10.
Secondo podio in due giorni
Il podio del superG di Reinswald, con Walder sul gradino più alto
Laura Pirovano, seconda a Crans Montana
per Laura Pirovano che, dopo
aver centrato la seconda vittoria della carriera nella giornata
di domenica, ha conquistato la
piazza d’onore nella seconda
delle due discese della tappa
svizzera del circuito continentale. La ventenne trentina di
Spiazzo Rendena ha sfiorato la
doppietta e ha chiuso seconda
a soli 18 centesimi dall’austriaca Sabrina Maier. La classifica,
pertanto, ha visto invertirsi le
scesa era valida anche per la
combinata, che ha chiamato le
atlete a confrontarsi anche tra i
pali stretti. La Pirovano, al termine dello slalom, ha chiuso
12esima, mentre la migliore
delle azzurre è stata Federica
Sosio, seconda alle spalle dell'
austriaca Rosina Schneeberger.
SUPERG MASCHILE: 1. Christian
Walder (Aut) 1'11"30; 2. Gian Luca
Barandun(Svi) 1'11"46;3. Johannes
prime due posizioni della gara
di domenica, con il distacco tra
le due che, ironia della sorte, è
stato il medesimo. Terzo posto
per la leader della generale di
Coppa Europa, la norvegese
Kristin Lysdahl, a 39 centesimi
dalla vincitrice. Grazie al risultato, la Pirovano si è confermata al quarto posto nella graduatoria del circuito, a 103 punti
dal terzo posto, ed è leader della classifica di specialità. La di-
Kröll (Aut) 1'11"51; 4. Gilles Roulin
(Svi) 1'11"57; 5. Björnar Neteland
(Nor) 1'11"59; 6. Christoph Krenn
(Aut) 1'11"64; 7. Niklas Köck (Aut)
1'11"75; 8. Patrick Küng (Svi)
1'11"85; 9. Urs Kryenbühl (Svi)
1'11"90; 10. Emanuele Buzzi (Ita)
1'11"94; 17. Guglielmo Bosca (Ita)
1'12"33; 20. Werner Heel (Ita)
1'12"42; 30. Davide Cazzaniga (Ita)
1'12"88; 31. Matteo De Vettori (Ita)
1'12"92.
(l.f.)
©RIPRODUZIONERISERVATA