È una scissione tutta “al maschile”. Nove compagne ci

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Transcript È una scissione tutta “al maschile”. Nove compagne ci

Arte, letteratura e terremoto : sono
11mila i reperti recuperati e due mostre
omaggiano l’Italia ferita. Mentre Silvia
Ballestra racconta in un libro il sisma
degli animali Miliani e Scateni P. 12-13
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
l
€1,40
Anno 94 n. 40
Martedì, 21 Febbraio 2017
unita.tv
Oggi la direzione, i bersaniani non ci saranno (nemmeno Renzi). Orlando: pronto a candidarmi. Che farà Emiliano?
La voce delle donne
È una scissione tutta “al maschile”. Nove compagne ci ragionano su P. 2-6
Terapia
sostitutiva
Staino
LE INTERVISTE
Sandra Bonzi
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Q
uando qualche anno
fa mio marito è
arrivato a casa con
una batteria (non di
pentole, bensì
quell’ingombrante e
rumoroso insieme di piatti,
casse, rullante e tom) e mi ha
annunciato che da quel
momento la sua vita avrebbe
avuto “una svolta rock”, io non
ci ho fatto troppo caso. Quando
però, dopo anni d’inattività
fisica, gli è presa pure la fissa
della bicicletta, qualche
riflessione l’ho fatta. Dapprima
ho pensato che avesse perso la
testa per una giovanissima: era
successo a tutti i suoi amici e a
‘sto punto toccava pure a lui,
confermando così la mia
sensazione di essere l’ultima dei
“Sette piccoli indiani”. Ma
quando me lo sono visto
passare davanti fasciato in una
di quelle tutine fosforescenti
che usano i ciclisti
(obiettivamente sessorepellenti), ho capito. Si trattava
di banale andropausa, una
sindrome di cui – a differenza
della nostra menopausa – si
parla pochissimo. Peccato,
perché il terrore dell’età che
avanza fa parecchi danni in
giro. Provoca un ritorno
all’adolescenza che fa perdere il
contatto con la realtà e, in
generale, fa saltare relazioni che
durano da anni: rapporti nati da
una passione che toglieva il
fiato, costruiti passo dopo
passo, limando spigolature e
differenze, accettando spazi
reciproci, superando fatiche,
festeggiando successi,
affrontando momenti brutti,
esplorando assieme nuovi
confini, parlando di notte e
ridendo il più possibile. Con
questo non voglio dire che certi
matrimoni non vadano rotti,
anzi. Quando le relazioni
diventano delle camere a gas o
delle partite a scacchi, meglio
darci un taglio. Ma in tutto ciò
non sottovaluterei il peso
dell’andropausa, al di qua e al di
là dell’Oceano. Come altrimenti
spiegare la svolta sempre più
surreale di MrTrump (Sweden…
E’ meglio dei Monthy Pyton,
no?) e dello psicodramma
(doloroso e incomprensibile a
noi umani) in corso nel PD? Ci
sarà un modo per salvare tutti
noi da questi maschi che –
mentre il mondo brucia –
continuano a giocare a chi fa la
pipì più lontano? Eddai,
possibile non esista una terapia
ormonale sostitutiva?
Bellanova:
«Un congresso
serve proprio
a confrontarsi»
Maraini: «Non
consegnate
il Paese
al trumpismo»
Per la viceministro «pochi
temi e troppi ricatti sul
tavolo».
Zegarelli P. 2
La scrittrice delusa
considera «un suicidio» le
divisioni. De Giovannangeli P. 3
L’ipertrofia
Il Pd decisivo
dell’io maschile per la democrazia
Livia Turco
Carla Cantone
L’
eleganza della politica,
questa è l’eredità che ci
hanno lasciato donne
come Nilde Iotti e Tina Anselmi. In
questi anni, lasciato il Parlamento,
ho scelto di fare politica in modo
diverso, dedicandomi a far vivere
attraverso la Fondazione Nilde
Iotti, insieme ad altre donne –
diverse per generazione, storia e
cultura – quel messaggio tra i
giovani. Nelle scuole, parlando
delle nostre Madri, della
Costituzione, della storia delle
donne. In queste occasioni ho
constatato che quel messaggio
veniva accolto, incuriosiva,
coinvolgeva quei giovani. Ma
anche nei circoli Pd, nei centri
sociali delle periferie, nelle
associazioni di volontariato.
Segue a pag. 2
Ripartire dalla Il coraggio
giustizia sociale di restare
Elisa Simoni
P
ensare, come qualche tifoso
del “non fermarsi”, che la
scissione permetta
finalmente di costruire un grande
partito riformista è un errore oltre
che un’enorme sciocchezza. Quando
è nato il Pd, la sfida era dare il via a
una stagione contro tutti i
conservatorismi, per un’Italia
moderna e progressista. Non ci
siamo riusciti. Ma se il nostro
progetto politico è stato sconfitto,
non è stato perché abbiamo
camminato lentamente.
Segue a pag. 2
Ileana Argentin
M
inoranza. Sinistra. Donna.
Disabile. Partito. Rispetto. Ecco
un breve elenco delle parole
chiave che ho usato nel mio discorso
all’Assemblea del Pd domenica scorsa.
Molte di queste sono di genere
femminile, molte altre – su tutte
“rispetto” – sono connesse direttamente
all’esser donna, soprattutto in questi
tempi dove, nonostante i progressi che
dovrebbe registrare una società civile,
continuiamo a vedere come la violenza
di genere sia un argomento che ci
accompagna con triste cadenza
pressoché quotidiana.
Segue a pag. 2
L’Intruso
Paolo Hendel
Emiliano, come
scindersi da sé
l
Quello di dividersi e
ridividersi all’infinito è
sempre stato un segno di
riconoscimento della nostra
sinistra, una qualità riconosciuta e
apprezzata in tutto il mondo,
modestamente parlando. Nel Pd si
parla di conferenze
programmatiche e di congressi ma
con questo clima da rissa non
sarebbe più indicata una bella
riunione di condominio?
Segue a pag. 5
Q
uando nel 2007 è nato il Pd io
non ne ero affatto entusiasta, mi
sembrava un errore, non mi
convinceva. Poi ho compreso quanto
invece era importante l’unificazione di
esperienze e storie diverse, una
mescolanza importante, utile,
necessarie alla salvaguardia di valori e
diritti per i quali la mia generazione
aveva lottato negli ultimi 40 anni del
novecento. Ci sono stati compagni che
mi hanno spiegato quanto era
importante quel nuovo soggetto
politico, il Pd, che univa finalmente le
culture democratiche affinché i valori
nei quali avevo sempre creduto
potessero trovare una casa sicura.
Affinché la democrazia fosse una
straordinaria strada da percorrere
insieme, uomini e donne che hanno
sempre creduto in una sinistra
riformista, al passo con i tempi.
Segue a pag. 3
Tentare
di ritrovarsi
Se la politica
non ascolta
Maria Rita Parsi
Mila Spicola
n questo momento, penso
al Partito democratico
come ad una “famiglia in
crisi”, laddove il rischio di una
scissione tra le componenti
maggioritaria e minoritaria
del partito determina, nel
“popolo degli elettori”, una
crisi di orientamento simile al
disorientamento che si
determina nei figli di una
coppia che intende separarsi.
Come dire: «S’è rotta la
bussola!».
a politica è cuore. La politica è
testa. La politica è matematica.
La politica è opportunità. La
politica è opportunismi. La politica è
contraddizione. Parlo oltre l’acquario
e forse è il mio limite, l’essere poco
politica e troppo nelle politiche, ma
forse non lo è perché ho letto il
messaggio di Ada, una casalinga di
San Benedetto del Tronto, mi spiace
non poterti richiedere l’amicizia il tuo
intervento in direzione di oggi mi è
piaciuto tantissimo! grazie di tutto
comunque professoressa!
Segue a pag. 11
I
Segue a pag. 3
L
Radar Verdi e Respighi, così diversi ma così simili per il respiro lirico che ha movenze di fiaba Petazzi P. 14