24/02/2017 Corte dei Conti Toscana, Nardella

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24/02/2017
Corte dei Conti Toscana, Nardella: «La ringrazio per il grande e meritorio lavoro svolto»
Il sindaco ha partecipato questa mattina all'inaugurazione dell'anno giudiziario
«Ringrazio gli uffici giudiziari della Corte dei Conti per il grande e meritorio lavoro svolto, sintetizzato nelle
relazioni del presidente della sezione giurisdizionale Amedeo Federici, del procuratore Andrea Lupi e del
presidente della sezione regionale di controllo Roberto Tabbita». Lo ha detto il sindaco Dario Nardella
presente, questa mattina, all'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile.
«Importate - ha aggiunto il sindaco - è stata la presenza dei sindaci da tutta la Toscana. Il ruolo della corte
dei conti assume sempre più importanza decisiva per garantire il perseguimento delle finalità sociali da parte
dei soggetti pubblici, tenuto conto che si tratta di un organo della Repubblica la cui attività non si limita ai meri
controlli interdittivi e repressivi ma si estende a quelli di tipo collaborativo, volti a migliorare la gestione degli
enti».
«Vorrei anche ricordare che una sentenza non recente, ma sicuramente attuale, della Corte Costituzionale ha proseguito Nardella - individua, soprattutto per la procura generale, la funzione di agire ‘nell’esercizio di
una funzione obiettiva e neutrale' e di rappresentare 'l’interesse generale al corretto esercizio delle funzioni
amministrative e contabili, e cioè un interesse direttamente riconducibile al rispetto dell’ordinamento giuridico
nei suoi aspetti generali ed indifferenziati’ vigilando ‘per l’osservanza delle leggi, per la tutela cioè dello Stato
e per la repressione dei danni erariali conseguenti ad illeciti amministrativi’».
«Nutriamo profonda fiducia nella collaborazione tra la giustizia contabile e l'amministrazione locale - ha
concluso - che, pur nella distinzione di ruoli, è finalizzata a raggiungere gli stessi obiettivi di efficienza ed
efficacia, trasparenza e correttezza dell’azione della pubblica amministrazione al servizio dei cittadini. Non a
caso l'allora ministro delle finanze Quintino Sella, inaugurando il 1 ottobre 1862 la Corte dei Conti del Regno
d'Italia, definì questa scelta ‘una delle più provvide e sapienti deliberazioni che la Nazione debba al suo
Parlamento’». (fn)
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