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Mercoledì 22 Febbraio 2017
MERCATI
Con l’edizione
Italiana de
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PER UNA PARTNERSHIP NELLE ATTIVITÀ ONSHORE SI GUARDA ALLA BRITANNICA PETROFAC
Ora Saipem apre alle alleanze
Domani il bilancio preconsuntivo 2016, l’ultimo sul quale peseranno le svalutazioni (per oltre
2 miliardi). L’utile è atteso a 250 milioni, mentre sui ricavi il consensus è sotto quota 10, 5 miliardi
di Angela Zoppo
P
rove di resilienza. Saipem
presenterà domani il preconsuntivo del bilancio
2016: per la società di ingegneria petrolifera si è chiuso
un altro anno difficile a causa
del mini-barile, che a settembre scorso aveva già costretto a
svalutazioni per oltre 2 miliardi
di euro. L’impatto sul risultato
di fine esercizio è stato largamente anticipato da quello dei
primi nove mesi, che ha presentato un saldo negativo di 1,925
miliardi di euro (rispetto ai -866
milioni dei primi nove mesi del
2015) per le perdite di valore
sia di asset (per 1,98 miliardi)
che di crediti sulle perforazioni
onshore (per altri 144 milioni di
euro). Il risultato netto dell’intero anno, comprensivo di oneri
ed operazioni straordinarie, è
atteso perciò negativo per oltre
1,8 miliardi, con una forbice che
si allarga di qualche decina di
milioni di euro se si guardano le
indicazioni degli analisti. AbnAmro, per esempio, ipotizza un
rosso di 1,846 miliardi, mentre
Equita si aspetta una perdita di
1,874 miliardi e Société Générale di 1,879 miliardi di euro.
L’impairment test, va detto, non
si è concluso con i conti dei nove mesi; quello definitivo verrà
effettuato sui dati consuntivi
2016 e in qualche caso potrebbe
esserci una prova d’appello: nel
drilling offshore, per esempio,
solo due asset sono stati svalutati completamente perché non
si prevede di utilizzarli almeno
fino al 2019. Da qui si riparte.
Le previsioni per il 2017 indicano un utile compreso tra 200
e 290 milioni di euro. Depurato
Maire, contratto con Petronas da 328 mln $
di Nicola Carosielli
2i Rete Gas lancia bond da 435 milioni
di Elena Filippi
rosegue il rafforzamento della leadership di Maire Tecnirande attività di 2i Rete Gas sul mercato secondario. La
P
G
mont nel campo del polietilene con la firma di un contratto
società di distribuzione di gas naturale ieri ha avviato il
con Petronas, avvenuta ieri in Malesia a Kuala Lumpur, per
collocamento di un bond senior unsecured da 435 milioni di
la realizzazione di un’unità di produzione di polietilene ad
alta densità che fa parte del complesso Pengerang Integrated
Complex (Pic), nella regione sudorientale di Johor. Il Pic è
il più grande investimento downstream realizzato nel Paese
e intende garantire una crescita sostenibile negli idrocarburi
in Asia sud-orientale. Il contratto, già comunicato al mercato a novembre 2016, vale in tutto 328 milioni di dollari
e sarà realizzato su base Epcc (Engineering, Procurement,
Construction and Commissioning) da una joint venture tra
Tecnimont e China HuanQiu Contracting & Engineering Corporation, partecipata rispettivamente al 65 e 35%. L’unità da
realizzare avrà una capacità di 400 mila tonnellate all’anno
e fornirà un significativo contributo alla produzione interna
di derivati della plastica, al fine di soddisfare la domanda
nazionale. Pierroberto Folgiero, ad di Maire Tecnimont, si
è detto sicuro che «il complesso Pic di Petronas definirà le
prospettive di sviluppo della Malesia, dando un forte slancio
a numerosi settori industriali». Folgiero ha poi ricordato come
il contratto consentirà al gruppo «di espandere la presenza
nel mercato downstream nel Sud Est asiatico e rafforzare
una relazione importante con un cliente così prestigioso».
(riproduzione riservata)
delle svalutazioni, anche
SAIPEM
nel 2016 è atteso per Saipem un risultato netto ri- 0,60
quotazioni in euro
classificato positivo, pur
0,55
se il mercato lo attende
inferiore a quello di circa 0,50
250 milioni di euro preannunciato dall’ammini- 0,45
IERI
stratore delegato Stefano 0,40
0,46 €
Cao. Abn-Amro scende a
+0,43%
un risultato netto riclas- 0,35
21
nov
’16
21 feb ’17
sificato di 191,5 milioni,
mentre Jefferies ipotizza
241 milioni, più in linea con le
stime del top management.
circa 10,5 miliardi di euro, il riCon il preconsuntivo ci saranno sultato operativo a 600 milioni
altri dati alla prova del mercato. e il debito netto a 1,5 miliardi.
I ricavi di Saipem sono attesi a Sulla voce ricavi c’è divisione:
euro con scadenza 28 agosto 2026. Alla chiusura dei book
gli ordini ammontavano a oltre 1,6 miliardi. Il prezzo finale
sarà di 112 punti base sopra il tasso midswap con una stima
di rendimento rivista tra 115 e 120 punti base rispetto alla forchetta di 130-135 indicata in un primo momento. L’emissione
è gestita da Bnp Paribas, Banca Imi, Bank of America Merrill
Lynch, Mediobanca, Société Générale e Unicredit. 2i Rete Gas
ha rating Baa2 per Moody’s e BBB per S&P. La controllata
di F2i ha tenuto tra giovedì scorso e ieri mattina una serie di
incontri con investitori finalizzati al lancio del nuovo bond, che
inizialmente era stato indicato tra 300 e 500 milioni con una durata tra 8 e 10 anni. L’effettivo collocamento del bond renderà
quindi concreta l’operazione di buyback lanciata dalla società
la scorsa settimana su due obbligazioni proprie in circolazione: quella da 540 milioni con scadenza 2020 e quella da 525
milioni con termine al 2019. Come riferito da un lead manager
coinvolto nell’operazione, l’azienda ha ricevuto adesioni per
162,206 milioni sull’offerta di riacquisto del titolo 2019 e per
272,9 milioni sul titolo 2020 per un totale di 435,106 milioni.
L’importo è di poco superiore al massimo di 435 milioni identificato in partenza ma 2i Rete Gas ha dichiarato che accetterà
tutte le adesioni pervenute. (riproduzione riservata)
Stefano
Cao
Equita e Société Générale, per
esempio, si fermano a 10,3 miliardi di euro, Abn-Amro a 10,43
miliardi . Imponente il piano di
Prysmian si aggiudica una commessa da 300 milioni in Francia
di Francesco Colamartino
generatori eolici saranno made in FranIfrancesi
ce, ma i cavi per la distribuzione ai
dell’energia così creata saranno
made in Italy e porteranno la firma di Prysmian. La public company guidata da Valerio Battista si è aggiudicata un contratto
da 300 milioni con Reseau de Transport
d’Electricitè (la Terna francese) per la realizzazione dei sistemi su cavo sottomarino che collegheranno tre parchi eolici
offshore con la rete elettrica transalpina.
Sulla notizia il titolo a Piazza Affari ha
chiuso in rialzo del 2,9% a 24,68 euro.
Più in dettaglio, l’appalto prevede che il
gruppo curi la progettazione, fornitura,
installazione e collaudo di due sistemi in
cavo ad alta tensione per ciascuno dei tre
parchi eolici offshore, assicurando i collegamenti sottomarini e terrestri di Fecamp,
Calvados e St. Nazaire alla rete elettrica
francese. I collegamenti, che consistono
in cavi tripolari da 220 kilovolt ad alta
tensione in corrente alternata, colleghe-
ranno i parchi eolici off-shore sviluppati hanno messo a segno una performance
da Eolien Maritime Francia (Emf). I cavi alquanto positiva con la realizzazione
saranno realizzati nei centri di Arco Feli- dell’interconnessione Francia-Italia e
ce in provincia di Napoli e Pikkala in Fin- con l’esecuzione di progetti in Nord
landia. Quelli che saranno utilizzati per le America e Asia Pacifico. Dal punto di
sezioni terrestri saranno, invece, messi a vista geografico, sono positive le aspetpunto a Gron, in Francia.
tative di medio termine
Il business dei cavi sottoper i mercati di Medio
PRYSMIAN
marini sembra essere alOriente, Asia-Pacifico ed
quotazioni in euro
26
quanto redditizio per PryEuropa Centrale. Infine,
25
smian. Nei nove mesi del
il portafoglio ordini per
2016 i ricavi degli energy
la trasmissione di energia
24
projects sono balzati del
(terrestre e sottomarina),
IERI
23
20,9% a 1,2 miliardi risi è attestato a 2,6 miliar24,6 €
spetto ai nove mesi del
di. Di recente il gruppo
22
2015. Da un’analisi più
ha attivato l’interconnes+2,63%
21
approfondita delle cifre
sione fra il parco eolico
emerge che le vendite e i
offshore Veja Mate e il si21 nov ’16
21 feb ’17
margini sui cavi e sistemi
stema di collegamento alsottomarini sono in forte
la rete elettrica BorWin2
crescita. La previsione per l’intero 2016 al largo della costa tedesca sul Mare del
è stabile per le interconnessioni energeti- Nord, . Il progetto è stato assegnato a
che, mentre ci si aspetta un’accelerazio- Prysmian da TenneT, gestore delle reti
ne dei progetti eolici offshore. Le ven- elettriche di Olanda e Germania. (riprodite nel comparto alta tensione terrestre duzione riservata)
efficientamento dei costi, con
un obiettivo di risparmi per 1,7
miliardi da raggiungere alla fine
di quest’anno. Ai 300 milioni di
euro ottenuti nel 2015, si sommano i 650 milioni stimati per il
2016. Conti alla mano, significa
che il numero uno di Saipem per
il 2017 conta di risparmiare altri
750 milioni.
Ma oltre che sui numeri, ci si
interroga sulle prossime mosse
dell’amministratore delegato.
La riorganizzazione varata da
Cao poggia su cinque divisioni,
entità legali separate dedicate
ciascuna a un settore di attività:
costruzioni offshore e onshore, drilling offshore e onshore,
attività e servizi di ingegneria
ad alto valore aggiunto. Questo modello dovrebbe facilitare
partnership e anche cessioni,
in aggiunta a quel filone di dismissioni di asset non strategici
già individuate e avviate, come
piattaforme, cantieri e uffici di
ingegneria.
Sulle possibili alleanze le voci sono molte, soprattutto per
quanto riguarda il settore delle
esplorazioni e delle costruzioni
onshore. Tra i potenziali partner più accreditati c’è Petrofac,
azienda britannica quotata alla
borsa di Londra. Secondo gli
analisti di Société Générale, un
matrimonio d’affari nell’onshore aggiungerebbe all’azione Saipem un valore di 0,085 euro.
Da segnalare infine che ieri a
Piazza Affari il titolo Saipem
ha guadagnato lo 0,43% a 0,465
euro. (riproduzione riservata)
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