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Numero 4 19 Febbraio 2017

Editoriale

Il tema che abbiamo affrontato questo mese è stato quello della missione rispetto ai migranti; inizialmente ci siamo interessati ai migranti più vicini a noi, i 50 ragazzi ospitati al santuario di San Francesco con i quali abbiamo avuto l’occasione di condividere un pranzo un sabato al termine delle attività sportive e delle lezioni di italiano che tutti i sabati mattina sono tenute da alcuni volontari della nostra parrocchia e del quartiere. Durante un’altra riunione abbiamo avuto modo di assistere all’avvincente testimonianza di Alessia, una ragazza di 26 anni che coordina un progetto chiamato “Ponti Migranti”, interno all’associazione LeftLab. In questo progetto sono coinvolti circa 28 ragazzi nell’organizzazione di lezioni di italiano, tornei di calcio, gite, cineforum ed altre attività volte a creare una relazione con i ragazzi dei centri di accoglienza. Alessia si è dichiarata subito entusiasta di questa esperienza, che ha definito arricchente e di incontro; ci ha poi guidati all’interno di questo tema permettendoci di approfondire le nostre conoscenze e di chiarire domande che quotidianamente sentiamo intorno a noi. Alessia ci ha salutati con una considerazione che ci ha molto colpiti e che riproponiamo a tutti voi: “L’obiettivo del nostro progetto è quello di collaborare e di integrarci con queste persone; visto che il nostro futuro è una società più variegata, perché non iniziare fin da subito a venirci incontro?” Abbiamo concluso questo tema guardando un video con la testimonianza di un prete albanese arrivato dall’Albania all’età di 16 anni e vissuto per strada finché non è stato accolto da un prete di Firenze.

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Invadono l’Italia?!?!?

NO! Nel 2015 su 65 Milioni di migranti in giro per il mondo, solo 1 Milione è arrivato in Europa, e solo 180.000 in Italia (0,3 della popolazione italiana) Rifugiato: straniero che dimostra un fondato timore di subire una persecuzione personale ne suo paese Profugo: termine generico che indica una persona che è spinta ad abbandonare il proprio paese per guerre, fame, povertà, calamità naturali.. Migrante: Colui che sceglie volontariamente di abbandonare il proprio paese per motivi economici e può far ritorno al suo paese se lo vuole.

Vengono tutti in Italia e ci tolgono il lavoro!!

Quali paesi ospitano più migranti?

Libano (1 ogni 5,6 abitanti): è un paese molto piccolo e confinante con paesi in guerra, per questo il numero di richiedenti asilo rispetto agli abitanti è molto alto. Turchia (oltre 2,5 Milioni): l’Europa ha stretto un accordo con questo paese: la Turchia tratterrà tutti i migranti senza farli entrare in Europa, in cambio di 6 Miliardi di euro. Germania (1 ogni 254 abitanti): è un paese con una cultura dell’accoglienza maggiore; e possiede un sistema di accoglienza più moderno e pratico. Questo paese ha una buona capacità di inserimento ed integrazione. Grecia (1 ogni 63 abitanti): ne accoglie molti perché uno dei primi punti di approdo sono le isole greche, e per il trattato di Dublino ogni persona deve fare richiesta di asilo nel primo paese dove finisce. Italia (1 ogni 346 abitanti): Per lo stesso motivo della Grecia l’Italia accoglie un buon numero di migranti, anche se in percentuale molto minore rispetto ai paesi sopra citati. I migranti arrivano principalmente da Afghanistan, Iraq, Siria, Palestina, Yemen, Egitto, Sudan, Sud Sudan, Eritrea, Somalia, Etiopia, Libia, Mali, Rep. Centro africana, Burkina Faso, Nigeria, Marocco, Costa D’Avorio.

Questi 35€

La comunità europea stanzia 35€ per ogni richiedente asilo al giorno. In realtà ad ogni ragazzo arrivano solo 2,50€, con il solo scopo di fargli capire il valore effettivo della moneta italiana, il cui potere di acquisto è molto superiore alle monete africane. I 32,50€ restanti servono a pagare i servizi, le strutture, il personale, aumentando così il PIL italiano, e non il benessere dei migranti.

Cosa vengono a fare qui?

I principali motivi che portano queste persone ad abbandonare i loro paesi sono: guerra, discriminazioni politiche, etniche e religiose. Immaginate di dover scappare perché il vostro paese è coinvolto in un conflitto. Oppure di essere tormentati per la vostra religione, etnia o orientamento sessuale (l’omosessualità è reato in 74 paesi del mondo, in molti paesi è punita con la morte), non scappereste in un paese dove poter vivere liberi? Alcuni pensieri dei ragazzi su questo mese: mi sono piaciute tanto le attività di questo mese, a partire dal pranzo fino ad arrivare alla testimonianza. Sabato mattina ho parlato molto con i migranti che mi hanno insegnato qualche parola nella loro lingua ed è stato molto divertente perché sbagliavo quasi tutte le pronunce! Inoltre è stato parecchio toccante ascoltare alcune delle loro storie, riguardo la famiglia e il paese d'origine. La testimonianza di mercoledì è stata molto istruttiva perché, nonostante si parli sempre di questo argomento (a scuola, in tv e così via), mi ha comunque insegnato tanto; sentirlo spiegare da coloro che hanno a che fare con i migranti tutto il giorno è molto diverso rispetto a uno che ne parla senza conoscerli di persona Io ho trovato le varie testimonianze e il pranzo con gli immigrati molto interessanti e piacevoli. Grazie alla testimonianza della ragazza ho chiarito molti dubbi che avevo riguardo all'argomento e pranzare con i ragazzi é stato davvero divertente. Inoltre ho imparato molto da loro e vi abbiamo riso tanto insieme, ci hanno insegnato anche qualche parola nella loro lingua: "i ca che ne ua?" = "come stai?" Insomma sono davvero contenta di tutte queste esperienze Di questo mese che abbiamo passato sicuramente mi è piaciuto un sacco il pranzo con i migranti, è stato bello socializzare e parlare di cazzate 😂 era come se ci conoscessimo da una vita e poi sono rimasta anche colpita dal livello di italiano di alcuni perché, nonostante siano qua da poco, lo parlano già abbastanza bene. Mi piaciuto anche tantissimo la testimonianza di Alessia, mi ha fatto capire veramente la situazione dei migranti e ci ha anche dato dei dati specifici più attendibili, rispetto a quelli del telegiornale 😍😘 Mi ha molto colpito in positivo, il sabato che siamo andati a San Francesco, la voglia e la determinazione che questi ragazzi hanno per imparare l'italiano. Se sbagliano o non capiscono continuano finché non ci arrivano e questo mi ha fatto riflettere: dopo mesi di viaggi devastanti hanno ancora la forza fisica e psicologica di sbattersi per imparare da zero una lingua difficile Guarda il nostro Telegiornale su sanroccoprincipe.com